“Dio è grande e misericordioso!” annuncia solenne il reverendo Horton.
John si guarda le scarpe e spensierato pensa: "Tra-la-la-la"
John si guarda le scarpe e spensierato pensa: "Tra-la-la-la"
“Dio è ovunque. Anche qui, anche ora. In mezzo a noi.”
John alza lo sguardo dalle sue Nike Silver e lo cerca. Cerca Dio. Osserva attentamente la fauna che lo circonda:
Ecco Mike, il suo migliore amico. “Se lui è Dio, giuro che divento ateo,” pensa. “Anzi, peggio: divento testimone di Geova!”
Ecco la signora Linderman, la mamma di Mike. “Quella è proprio una stronza colossale. Il che spiegherebbe l’esistenza delle guerre, del gelato al gusto carota e soprattutto di High School Musical.”
Seduto all’organo ecco l’assistente del reverendo, il signor Stevens. “Ha i capelli bianchi, quella barba lunga e sembra così saggio.” Lo guarda con attenzione, quindi realizza: “Ommiodio! Mi sa che è proprio lui Dio!”
Terminata la funzione, tutti escono dalla cappella in ordine, salutando il pastore:
“Splendido sermone, reverendo.”
“Parole piene di ispirazione.”
“Sono… estasiata.”
Quest’ultima naturalmente è la signora Linderman, che tiene Mike stretto per mano.
“Allora, Mike,” fa John avvicinandosi. “Vieni da me a giocare all’X-Box?”
Mike si divincola dalla mano della signora Linderman e si allontana: “Non posso, John. Mia mamma non mi lascia venire da te,” sussurra. “Dice che tua mamma è una sgualdrina e che ti manda in chiesa solo perché lei è a casa a fare chissà cosa con chissà chi mentre tuo papà è chissà dove e dice che tutto questo ha una cattiva influenza su di me e i tuoi videogiochi mi fanno diventare violento…”
“Ma Guitar Hero non è violento,” lo interrompe John.
“Lo diventa se spacchi la chitarra contro il muso di tua sorella,” fa Mike sconsolato.
“Che fare, adesso?” pensa John rimasto solo soletto. “Oh, una farfalla. Tra-la-la-la" si mette a correre per il prato adiacente la cappella, fino a che intravede il signor Stevens: “Dio!”
Saltella verso di lui e gli dice: “Scusi, signore. Lei è Dio?”
“Ragazzo,” fa piano il signor Stevens, guardandosi circospetto intorno. “Ma come diavolo hai fatto a scoprire il mio segreto?” È tranquillo. Non c’è nessuno che li sta guardando.
“Beh, signore. La barba non l’aiuta certo a camuffarsi…”
“Ah già, che stupido,” sorride il signor Stevens. “Tu dimmi invece che cosa fa un ragazzino così intelligente tutto solo anziché starsene a giocare con gli amici?”
“Vede, è una lunga storia… È tutta colpa di quella signora Linderman. Io… Io… La odio.”
“Hey, ragazzo,” lo ferma il signor Stevens poggiandogli una mano sulla spalla. “Non è una cosa bella da dire. E non è una cosa bella odiare le persone.”
“Mi scusi, signore. È solo che io volevo giocare con Mike a Guitar Hero, e quella…”
“Guitar Hero, hai detto?” lo interrompe il signor Stevens folgorato. “Guarda te che combinazione! Stavo giusto andando a casa a giocarci,” tira fuori il suo bel sorriso e propone: “Ti va di fare una sfida?”
John si guarda le Nike Silver e si ferma a riflettere. Gli viene in mente sua mamma che gli ripete per la 153a volta di non andare mai con gli sconosciuti. Mai e poi mai. “Ma in questo caso è Dio,” pensa John. “Come non fidarsi del grande e misericordioso Dio?”
Well I guess it would be nice, if I could touch your body inizia a strimpellare John a Guitar Hero agitandosi tutto mentre il signor Stevens lo guarda spaparanzato comodamente sulla sua poltrona preferita.
“Sai che sei proprio bravo?” Lo incita: “Fammi vedere quello che sai fare.”
I know not everybody, has got a body like you e John prende tutti i tasti giusti al momento giusto ed è proprio felice della sua performance e il Mondo sembra un posto meraviglioso in cui vivere, sorridere e divertirsi.
Well it takes a strong man baby, but I'm showing you the door…
Squilla il telefono.
“Pronto? …Signor reverendo! Ma quale piacere.”
‘Cause I gotta have faith
“Io? Ero qui con un mio nuovo amichetto. Ce la stavamo spassando un po’,” sorride a John, ancora impegnato a dimenarsi furiosamente con la chitarra giocattolo. “Vuole venire a divertirsi insieme a noi, reverendo?”
John ha abbattuto un qualche record del gioco e viene applaudito dal pubblico virtuale.
“Oh, è impegnato a organizzare una rapina… Che stupido, dovevo immaginarlo. Allora vorrà dire che faremo per un’altra volta, reverendo.”
Il signor Stevens butta giù il telefono.
I gotta have faith-faith-faith
“Jooohn?” lo chiama e Mike è raggiante per la straordinaria gara che sta facendo. “Sei stato bravissimo, ma adesso è il mio turno di giocare.” Il signor Stevens tira giù le tapparelle del salone. “Ora mi diverto un po’ io.”
I gotta have faith-faith-faithaaa
Domenica successiva, interno cappella.
Mike arriva di corsa: “Splendide notizie, John: mia mamma dice che ogni tanto mi fa bene stare con qualcuno della mia età anche se i ragazzini della mia età sono tanto così tanto pericolosi e poi dice che non ce la fa proprio più a sentirmi parlare e quindi insomma quello che volevo dirti è che mi lascia venire da te a giocare a Guitar Hero!”
“Non mi interessa, Mike,” John si guarda le Nike Silver scuro in volto. “Non ne voglio più sapere di Guitar Hero.”
“Ma… perché?” gli occhi di Mike si fanno lucidi.
John guarda l’amico fisso negli occhi: “È solo uno stupido gioco per stupidi ragazzini.”
Mike scoppia a piangere. Tutto il suo entusiasmo è andato a farsi fottere in un istante.
“Dio è grande e misericordioso! Bisogna avere fede-fede-fede,” acclama il reverendo Horton. John ha lo sguardo basso sulle sue Nike Silver. Questa domenica non sta pensando spensierato: “Tra-la-la-la.” Né lo penserà mai più.
John alza lo sguardo dalle sue Nike Silver e lo cerca. Cerca Dio. Osserva attentamente la fauna che lo circonda:
Ecco Mike, il suo migliore amico. “Se lui è Dio, giuro che divento ateo,” pensa. “Anzi, peggio: divento testimone di Geova!”
Ecco la signora Linderman, la mamma di Mike. “Quella è proprio una stronza colossale. Il che spiegherebbe l’esistenza delle guerre, del gelato al gusto carota e soprattutto di High School Musical.”
Seduto all’organo ecco l’assistente del reverendo, il signor Stevens. “Ha i capelli bianchi, quella barba lunga e sembra così saggio.” Lo guarda con attenzione, quindi realizza: “Ommiodio! Mi sa che è proprio lui Dio!”
Terminata la funzione, tutti escono dalla cappella in ordine, salutando il pastore:
“Splendido sermone, reverendo.”
“Parole piene di ispirazione.”
“Sono… estasiata.”
Quest’ultima naturalmente è la signora Linderman, che tiene Mike stretto per mano.
“Allora, Mike,” fa John avvicinandosi. “Vieni da me a giocare all’X-Box?”
Mike si divincola dalla mano della signora Linderman e si allontana: “Non posso, John. Mia mamma non mi lascia venire da te,” sussurra. “Dice che tua mamma è una sgualdrina e che ti manda in chiesa solo perché lei è a casa a fare chissà cosa con chissà chi mentre tuo papà è chissà dove e dice che tutto questo ha una cattiva influenza su di me e i tuoi videogiochi mi fanno diventare violento…”
“Ma Guitar Hero non è violento,” lo interrompe John.
“Lo diventa se spacchi la chitarra contro il muso di tua sorella,” fa Mike sconsolato.
“Che fare, adesso?” pensa John rimasto solo soletto. “Oh, una farfalla. Tra-la-la-la" si mette a correre per il prato adiacente la cappella, fino a che intravede il signor Stevens: “Dio!”
Saltella verso di lui e gli dice: “Scusi, signore. Lei è Dio?”
“Ragazzo,” fa piano il signor Stevens, guardandosi circospetto intorno. “Ma come diavolo hai fatto a scoprire il mio segreto?” È tranquillo. Non c’è nessuno che li sta guardando.
“Beh, signore. La barba non l’aiuta certo a camuffarsi…”
“Ah già, che stupido,” sorride il signor Stevens. “Tu dimmi invece che cosa fa un ragazzino così intelligente tutto solo anziché starsene a giocare con gli amici?”
“Vede, è una lunga storia… È tutta colpa di quella signora Linderman. Io… Io… La odio.”
“Hey, ragazzo,” lo ferma il signor Stevens poggiandogli una mano sulla spalla. “Non è una cosa bella da dire. E non è una cosa bella odiare le persone.”
“Mi scusi, signore. È solo che io volevo giocare con Mike a Guitar Hero, e quella…”
“Guitar Hero, hai detto?” lo interrompe il signor Stevens folgorato. “Guarda te che combinazione! Stavo giusto andando a casa a giocarci,” tira fuori il suo bel sorriso e propone: “Ti va di fare una sfida?”
John si guarda le Nike Silver e si ferma a riflettere. Gli viene in mente sua mamma che gli ripete per la 153a volta di non andare mai con gli sconosciuti. Mai e poi mai. “Ma in questo caso è Dio,” pensa John. “Come non fidarsi del grande e misericordioso Dio?”
Well I guess it would be nice, if I could touch your body inizia a strimpellare John a Guitar Hero agitandosi tutto mentre il signor Stevens lo guarda spaparanzato comodamente sulla sua poltrona preferita.
“Sai che sei proprio bravo?” Lo incita: “Fammi vedere quello che sai fare.”
I know not everybody, has got a body like you e John prende tutti i tasti giusti al momento giusto ed è proprio felice della sua performance e il Mondo sembra un posto meraviglioso in cui vivere, sorridere e divertirsi.
Well it takes a strong man baby, but I'm showing you the door…
Squilla il telefono.
“Pronto? …Signor reverendo! Ma quale piacere.”
‘Cause I gotta have faith
“Io? Ero qui con un mio nuovo amichetto. Ce la stavamo spassando un po’,” sorride a John, ancora impegnato a dimenarsi furiosamente con la chitarra giocattolo. “Vuole venire a divertirsi insieme a noi, reverendo?”
John ha abbattuto un qualche record del gioco e viene applaudito dal pubblico virtuale.
“Oh, è impegnato a organizzare una rapina… Che stupido, dovevo immaginarlo. Allora vorrà dire che faremo per un’altra volta, reverendo.”
Il signor Stevens butta giù il telefono.
I gotta have faith-faith-faith
“Jooohn?” lo chiama e Mike è raggiante per la straordinaria gara che sta facendo. “Sei stato bravissimo, ma adesso è il mio turno di giocare.” Il signor Stevens tira giù le tapparelle del salone. “Ora mi diverto un po’ io.”
I gotta have faith-faith-faithaaa
Domenica successiva, interno cappella.
Mike arriva di corsa: “Splendide notizie, John: mia mamma dice che ogni tanto mi fa bene stare con qualcuno della mia età anche se i ragazzini della mia età sono tanto così tanto pericolosi e poi dice che non ce la fa proprio più a sentirmi parlare e quindi insomma quello che volevo dirti è che mi lascia venire da te a giocare a Guitar Hero!”
“Non mi interessa, Mike,” John si guarda le Nike Silver scuro in volto. “Non ne voglio più sapere di Guitar Hero.”
“Ma… perché?” gli occhi di Mike si fanno lucidi.
John guarda l’amico fisso negli occhi: “È solo uno stupido gioco per stupidi ragazzini.”
Mike scoppia a piangere. Tutto il suo entusiasmo è andato a farsi fottere in un istante.
“Dio è grande e misericordioso! Bisogna avere fede-fede-fede,” acclama il reverendo Horton. John ha lo sguardo basso sulle sue Nike Silver. Questa domenica non sta pensando spensierato: “Tra-la-la-la.” Né lo penserà mai più.
la chitarra anche se finta e poco consistente si da in testa alle persone come il "signor Stevens" anzi no ci vuole qualcosa di più forte tipo il telefono o la x-box anzi tutte e due...maledetti stronzi approfittarsi del essere ingenui...
RispondiEliminava bè...
meglio che lascio perdere
ciauu
ciao a parte i riferimenti di videogiochi o di musical o cose tipicamente giovanili, come scrivi mi ricordi molto mio fratello,il che è un complimento visto che lui per me è molto bravo.
RispondiEliminaIO non credo che il nostro umorismo sia blasfemo. Penso solo che siamo sensibili e rispondiamo a questa ondata mediatica di stampo cattolico in modo leggermente cruento.
Ti invito a leggere anche altri miri scritti.
p.s
diventerò un accanito tuo lettore.
Epifasi
Mamma mia,qui non viene detto niente ma si capisce tutto quello che puo essere successo....che schifo di mondo....
RispondiEliminaCiao MArco sono passato x salutarti.
RispondiEliminaOra con calma leggerò il tuo post.
Buona gg
Gran brutta storia...Peccato sia più reale che mai!
RispondiEliminaUna storia d'ipocrisia e di fede in qualcuno o qualcosa che non esiste.
Una storia d'inganno, perchè dietro le belle prediche, i buoni propositi, le preghiere si cela bramosia di potere e di controllo, discriminazione e non fratellanza, poco rispetto per "il diverso" ed i suoi diritti, per i non credenti, per la vita!!!
...E purtroppo in casi come questo, abuso sessuale e violazione di quei principi etici che ognuno di noi dovrebbe rispettare.
Per avere fede bisogna credere ciecamente e questi sono i risultati.
Un saluto!
il fatto che tu sia cosapevole di una non maturità ti rende tale..
RispondiEliminacomunque hegel confonde...
siamo tutti un po' pete pan!
cavolo... pesante questa... ma purtroppo come dico sempre è la realtà che è pesante e fa schifo... la tua capacità di farne racconti è impressionante...sei davvero geniale
RispondiElimina