Le meglio serie tv 2009 (recap)

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La tv fa schifo? Vero. E allora creiamoci la nostra personale playlist con il meglio della programmazione internazionale. A rischio di parlare come uno spot pubblicitario, oggi è tutto a portata di click.

Questo la mia top 10 dei programmi tv dell’anno (cliccando sui nomi, trovate la scheda approfondita)

10. I soliti idioti
9. Mercy
8. Damages
7. The Vampire Diaries / True Blood
6. Dollhouse
5. Skins
4. Glee
3. Bored to Death
2. United States of Tara
1. Mad Men

Tra le serie rimaste fuori dalla top, la prima eccellente esclusa è Lost. La quinta stagione non è stata affatto male, ma sono convinto che gli autori ci abbiano lasciato tutto il meglio per la sesta e ultima, in arrivo a inizio 2010.

Bene 24 e Nip/Tuck, che pure loro dovrebbero concludere il loro lungo percorso all’inizio del nuovo anno con le stagioni conclusive. Solo benino Dexter e Desperate Housewives. Che comincino a perdere colpi? Sempre in formissima invece Californication con Hank Moody/David Duchovny, la vera rockstar dell’anno.

Tra le serie adolescenziali, Gossip Girl è ancora addictive al 100%, anche se forse ha perso un pochino di cattiveria, mentre One Tree Hill è sempre una visione piacevole ma si sente l’assenza nella settima stagione di quelli che erano i due personaggi principali: Lucas e Peyton. Ma il titolo di mio guilty pleasure personale dell’anno va a Melrose Place, versione 2009: una serie superficiale, patinata, stupida quanto si vuole ma non riesco a perdermene una puntata.

Tra i nuovi telefilm vagamente fantascientifici, Flash Forward sembra essersi perso dopo le buone premesse delle prime puntate e i nuovi Visitors di V intrigano ma non troppo.
Notevolissime la mini-serie Generation Kill, sui soldati in Iraq, e In Treatment, con Gabriel Byrne strizzacervelli. Gli episodi si concentrano unicamente sui dialoghi con i suoi pazienti, ma le sceneggiature sono talmente ben scritte e gli attori talmente pazzeschi che bastano due personaggi seduti uno di fronte all’altro per reggere tutta la tensione psicologica.

A livello di serie animate, la novità è The Cleveland Show, spin-off dei Griffin. Sembra di stare dentro certi telefilm black anni 80/90. Un cartone cui ci si affeziona immediatamente e che è divertente (quasi) quanto i Griffin.

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