Regia: Oren Peli
Cast: Katie Featherstone, Micah Sloat, una strana presenza demoniaca
Un film low-cost, una sorta di versione Ryanair/Ikea del cinema hollywoodiano. Con un budget di 15.000 miseri dollari, il giovane regista di origini israeliane Oren Peli ha preso una digitale economica, si è chiuso per una settimana in casa sua con un paio di attori sconosciuti (e probabilmente sotto pagati) e ha girato un film che nei soli Stati Uniti ha già superato i 100 milioni di dollari di incasso.
Un nuovo caso The Blair Witch Project, per farla breve. Questo film riesce però ad essere molto più inquietante. Anche perché, se dopo la visione di Blair Witch era difficile avventurarsi ancora allegramente in mezzo a un bosco (non fosse bastata la fiaba di cappuccetto rosso), dopo la visione di Paranormal Activity avrete paura persino di stare in camera vostra con la luce spenta. Regredirete a uno stato di infantile irrazionale terrore.
Mi è difficile definirlo un "bel" film. Cinematograficamente non è certo un capolavoro. "I miei filmini delle vacanze sono girati meglio," direte voi. Però, forse proprio per questo, funziona. C'è una sensazione famigliare. Come se si trattasse di un vostro filmato domestico da caricare su YouTube o Facebook, solo con una presenza malefica come special guest-star. Detto questo, c'è comunque dietro una sapiente orchestrazione degli elementi che ci vengono mostrati e di ciò che lo spettatore può solo immaginare. C'è una costruzione della tensione in un crescendo continuo che non è che da tutti. E, cosa più importante. Paranormal Activity fa quel che deve fare un buon horror: mette addosso una paura fottuta. Nelle sale americane il pubblico era terrorizzato e pare che Steven Spielberg se la sia fatta addosso guardandolo. Quel che è certo è che la parte finale è di una tensione insostenibile fisicamente.
Streaming, download (in inglese con sottotitoli in italiano)
(in Italia esce a febbraio 2010)
Cast: Katie Featherstone, Micah Sloat, una strana presenza demoniaca
Un film low-cost, una sorta di versione Ryanair/Ikea del cinema hollywoodiano. Con un budget di 15.000 miseri dollari, il giovane regista di origini israeliane Oren Peli ha preso una digitale economica, si è chiuso per una settimana in casa sua con un paio di attori sconosciuti (e probabilmente sotto pagati) e ha girato un film che nei soli Stati Uniti ha già superato i 100 milioni di dollari di incasso.
Un nuovo caso The Blair Witch Project, per farla breve. Questo film riesce però ad essere molto più inquietante. Anche perché, se dopo la visione di Blair Witch era difficile avventurarsi ancora allegramente in mezzo a un bosco (non fosse bastata la fiaba di cappuccetto rosso), dopo la visione di Paranormal Activity avrete paura persino di stare in camera vostra con la luce spenta. Regredirete a uno stato di infantile irrazionale terrore.
Mi è difficile definirlo un "bel" film. Cinematograficamente non è certo un capolavoro. "I miei filmini delle vacanze sono girati meglio," direte voi. Però, forse proprio per questo, funziona. C'è una sensazione famigliare. Come se si trattasse di un vostro filmato domestico da caricare su YouTube o Facebook, solo con una presenza malefica come special guest-star. Detto questo, c'è comunque dietro una sapiente orchestrazione degli elementi che ci vengono mostrati e di ciò che lo spettatore può solo immaginare. C'è una costruzione della tensione in un crescendo continuo che non è che da tutti. E, cosa più importante. Paranormal Activity fa quel che deve fare un buon horror: mette addosso una paura fottuta. Nelle sale americane il pubblico era terrorizzato e pare che Steven Spielberg se la sia fatta addosso guardandolo. Quel che è certo è che la parte finale è di una tensione insostenibile fisicamente.
Streaming, download (in inglese con sottotitoli in italiano)
(in Italia esce a febbraio 2010)
mamma mia altro che paura fottuta.
RispondiEliminaHo visto centinaia di fil horror ma questo mi ha lasciata un trauma.
Ora non mi sento sicura.
questo è nella lista nera dei film che uno non dovrebbe vedere per non disturbare il suo sonno insieme a quella cazzata de ''l'esorcismo di Emily Rose''
non puoi capire che angoscia si prova alzarsi alle tre di notte e pensare che il diavolo sia lì ad aspettarti.
mah...
traumi... piccoli...ma sempre traumi!
:D
io non ho dormito per 3 giorni dopo averlo visto!
RispondiEliminae ancora adesso se ci penso mi si rizzano i peli sulle braccia
traumi sì, e mica tanto piccoli :D
che cacata, dai.
RispondiEliminafacciamo i seri