Il giardino delle vergini suicide (2000)
streaming
Titolo originale: The Virgin Suicides
Regia: Sofia Coppola
Cast: Kirsten Dunst, Josh Hartnett, James Woods, Kathleen Turner, Jonathan Tucker, AJ Cook, Hanna Hall, Danny DeVito
Song: Elecric Light Orchestra "Strange Magic"
Sofia Coppola è riuscita con una sola trilogia a creare uno stile unico, che sfugge a qualunque paragone (anche a quello ingombrante del padre). La Coppola jr. ha trovato un modo inedito, delicato, per raccontare l’adolescenza (non solo) femminile. Uno stato di transizione perenne che passa dai 70s di "The Virgin Suicides", al presente dell’americana persa per Tokyo in "Lost in translation" fino al Settecento di una Maria Antonietta teenager con tanto di Converse nell’armadio.
In modo particolare il suo esordio tratto dal romanzo di Jeffrey Eugenides “Le vergini suicide” è un film sulla perdita dell’innocenza, sul passaggio dalla pubertà all’età della ragione non solo per le vergini (che poi siano proprio vergini non è detto) del titolo, ma anche per tutti i ragazzi che gravitano letteralmente intorno a loro.
Kirsten Dunst in questo film è la cosa più bella mai apparsa su uno schermo cinematografico e Josh Hurtnett nei panni di Trip Fontaine è IL figo per eccellenza (vabbè, James Dean a parte). Colonna sonora più che ispirata a firma Air arricchita da pezzi d’epoca e atmosfera anni Settanta ricreata da una fotografia incantevole. Sofia Coppola, lo stile.
Altri epocali film ambientati in altre epoche
Le vite degli altri (2006) di Florian Henckel von Donnersmarck, (Berlino, prima della caduta del muro)
Goodbye, Lenin! (2003) di Wolfgang Becker (Berlino, dopo la caduta del muro)
Marie Antoinette (2006) di Sofia Coppola (la monarchia francese del Settecento)
Apocalypto (2006) di Mel Gibson (Maya, 1500 d. C.)
Revolutionary Road (2008) di Sam Mendes (fine anni ’50, l’american dream è già finito)
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Titolo originale: The Virgin Suicides
Regia: Sofia Coppola
Cast: Kirsten Dunst, Josh Hartnett, James Woods, Kathleen Turner, Jonathan Tucker, AJ Cook, Hanna Hall, Danny DeVito
Song: Elecric Light Orchestra "Strange Magic"
Sofia Coppola è riuscita con una sola trilogia a creare uno stile unico, che sfugge a qualunque paragone (anche a quello ingombrante del padre). La Coppola jr. ha trovato un modo inedito, delicato, per raccontare l’adolescenza (non solo) femminile. Uno stato di transizione perenne che passa dai 70s di "The Virgin Suicides", al presente dell’americana persa per Tokyo in "Lost in translation" fino al Settecento di una Maria Antonietta teenager con tanto di Converse nell’armadio.
In modo particolare il suo esordio tratto dal romanzo di Jeffrey Eugenides “Le vergini suicide” è un film sulla perdita dell’innocenza, sul passaggio dalla pubertà all’età della ragione non solo per le vergini (che poi siano proprio vergini non è detto) del titolo, ma anche per tutti i ragazzi che gravitano letteralmente intorno a loro.
Kirsten Dunst in questo film è la cosa più bella mai apparsa su uno schermo cinematografico e Josh Hurtnett nei panni di Trip Fontaine è IL figo per eccellenza (vabbè, James Dean a parte). Colonna sonora più che ispirata a firma Air arricchita da pezzi d’epoca e atmosfera anni Settanta ricreata da una fotografia incantevole. Sofia Coppola, lo stile.
Altri epocali film ambientati in altre epoche
Le vite degli altri (2006) di Florian Henckel von Donnersmarck, (Berlino, prima della caduta del muro)
Goodbye, Lenin! (2003) di Wolfgang Becker (Berlino, dopo la caduta del muro)
Marie Antoinette (2006) di Sofia Coppola (la monarchia francese del Settecento)
Apocalypto (2006) di Mel Gibson (Maya, 1500 d. C.)
Revolutionary Road (2008) di Sam Mendes (fine anni ’50, l’american dream è già finito)
Ricordo che mi lasciò un po' dubbioso, alla prima visione.
RispondiEliminaMa è un gran film.
Wow, bellissima e puntuale recensione, non l'ho visto, ma, leggendo la tua opinione sul film, viene voglia di vederlo!
RispondiEliminaBuona giornata :)
Visto, apprezzato, ma non troppo affascinato.
RispondiEliminaGrande colonna sonora
A me sinceramente non ha fatto impazzire, e Apocalypto proprio non mi è piaciuto :(
RispondiEliminabello, mi associo a Odeline, grande colonna sonora
RispondiEliminasono secoli che mi prometto di vedere il giardino delle vergini suicide...ho visto molte volte l'inizio però!!! ^_^
RispondiEliminalo vidi tempo fa...ecco non ricordo il film, ma non mi aveva convinto troppo...ora che so che il libro dal quale è stato tratto è di quel fenomeno di jeffrey eugenides, beh e dopo la tua recensione, ci rifarò un pensierino ;)
RispondiEliminadimenticavo...degli altri film consigliati ho avuto modo di vedere "Goodbye Lenin" del quale hi apprezzato, la storia, la fotografia ( e parlo da profana, per carità), l'ambientazione e le musiche, Yann Tiersen con "Watching Lara" è..meraviglioso.
RispondiEliminaApocalypto..beh lo adoro, la prima volta che lo vidi alla scena della corsa verso la foresta inseguiti dalle frecce del nemico, assistetti in piedi, facendo il tifo come allo stadio e saltando..certo il finale sa di...destino paraculo, ecco, permettetemi l'ardire =D
è uno dei miei film del cuore, mi si passi l'espressione paracula e faziosa nel senso "fabio fazio" del termine, quindi può darsi che il mio giudizio non sia del tutto oggettivo
RispondiElimina*zuza
sia nel finale di apocalypto che ancor di + nella passione di cristo, mel gibson non ce l'ha proprio fatta a rinunciare al finalone hollwoodiano, quello da "oooh" stupiti in sala..
però apocalypto nella sua crudezza primitiva mi ha ben impressionato
Tra i film più belli che ho visto, uno di quei film per il quale ancora non ho avuto il coraggio di comprare il libro. So che può sembrare una cavolata ma è così =)
RispondiEliminaSte
*ste
RispondiEliminaio ho visto prima il film e poi letto il libro. è scritto davvero bene e l'atmosfera è la stessa, sicuramente non delude. quindi c'mon! vai a procurartelo :)