Dentro la palla di neve sulla scrivania di mio padre c'era un pinguino con una sciarpa a righe bianche e rosse. Quando ero piccola papà mi metteva seduta sulle sue ginocchia e prendeva in mano la palla di neve. La capovolgeva perché la neve si raccogliesse tutta in cima, poi con un colpo secco la ribaltava. E insieme guardavamo la neve che fioccava leggera intorno al pinguino. Il pinguino è tutto solo, pensavo, e mi angustiavo per lui.
Lo dicevo a papà e lui rispondeva: «Non ti preoccupare, Susie, sta da re. È prigioniero di un mondo perfetto».
Alice Sebold, "Amabili resti"Lo dicevo a papà e lui rispondeva: «Non ti preoccupare, Susie, sta da re. È prigioniero di un mondo perfetto».
Purtroppo lo sapevo che sarebbe andata a finire così.
anch'io purtroppo!
RispondiEliminaricollegandomi a un post di un blogger amico, credere nel buono oggi è difficile, quasi impossibile! :(
merda.
RispondiEliminae il piatto intriso di sangue e morbosità viene spiattellato in diretta tv, segno che la cronaca e il dolore diventano di dominio pubblico quando si perdono i contorni anche in un dramma chiaramente circoscritto nel territorio familiare. sicuramente nessuno è più al di sopra del sospetto, questo è l'ultimo episodio della serie, non meravigliamoci.
RispondiEliminaPure io.
RispondiEliminaUn omaggio dolce e delicato il tuo. Sei il primo che parla della vicenda senza usare i termini "violenza", "abuso sessuale", senza fare orrendi collage con le foto di Sara e la faccia dello zio, ecc. Sappiamo ormai tutti cos'è successo. Il tuo pensiero "per lei" è la cosa migliore che oggi abbia letto su questa stori. E' drammatico (forse solo per chi conosce il romanzo... va beh), ma pulito.
RispondiEliminaTi linko nel mio blog
che tristezza :(
RispondiEliminache amarezza...
Che schifo!!!!!
@Mauro N. Battaglia: quello dello spiattellamento in diretta TV è vero, però non credo che alla madre della povera Sarah abbiano puntato una pistola alla tempia per costringerla ad andare davanti alla telecamera.
RispondiEliminaEra tragicamente prevedibile.
RispondiEliminaL'orco in casa!
RispondiEliminaLa malvagità umana non ha mai fine.
RispondiEliminaDelle volte cammino per strada e scruto i volti delle persone e mi chiedo cosa mai passi per la loro mente, che magari un domani saranno essi stessi artefici di gesti come questo...
A me che l'ho letta soltanto sul web, da lontano, questa storia colpisce pure per la fretta maligna con cui tanti bloggers si sono affrettati a giudicare questa povera ragazzina. Vai a capire, ora, se avesse veramente detto "che foto sceglieranno per le ricerche?", "magari divento famosa" o se fossero stati depistaggi.
RispondiEliminaE oggi tutti a piangere. Spero che almeno a qualcuno rimorda la coscienza.
è terribile, angosciante,un dolore troppo grande.
RispondiEliminanon c'è mai limite al male umano, arrecato e ricevuto
sono d'accordo con Karenina...è il primo pensiero delicato che sento su questa storia e sulla povera vittima...aggiungerei pure che certe volte un velo di silenzio è la cosa migliore...c'è fb inondato da post,insulti all'orco e chi + ne ha + ne metta...davvero di fronte a certe cose il silenzio rispettoso per la vittima e per il dolore di chi le voleva bene penso sia la cosa migliore...
RispondiEliminaavrei preferito saperla in giro, da sola, in cerca di amici, per voler crescere e vivere lontano da una realtà troppo stretta. Aveva ragione il mio consorte, al primo sguardo l'ha individuato :(
RispondiEliminaTanta tanta tristezza :(
RispondiEliminanon ho idea dove trovino il coraggio.
RispondiEliminaOttima scelta per il post, Cannibale. Rende proprio l'idea senza essere ruffiano come saranno tutti i tg della giornata. Dire senza dire, bravo.
RispondiElimina"La morte di un uomo è una tragedia, la morte di milioni è statistica".
RispondiEliminaChissà perchè la gente a ragionare secondo la non proprio edificante ma lucida analisi di Stalin?
:-(
RispondiEliminaho pensato proprio a questo film in questi tristi giorni...è davvero l'omaggio più bello e delicato che abbia letto...leggendo in giro si trova solo mancanza di rispetto e spettacolarizzazione della sofferenza...ti ringrazio...
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