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giovedì 7 ottobre 2010

Play

È una giornata strana, oggi. Una di quelle in cui ti vorresti concentrare ma la tua mente va a zonzo senza il tuo consenso. Vaga verso lidi sconosciuti, a pensare a una vicenda che non ti riguarda personalmente, non è successa a te, alla tua famiglia o a qualcuno che conosci, eppure in qualche modo ti riguarda. Riguarda tutti.
Non riesco a pensare a niente di più terribile del portare via l’innocenza a un giovane corpo indifeso. No, non mi viene in mente niente. Accadono cose che ti fanno realizzare che -ok- il Voldemort di Arcore è il Male, ma là fuori ci sono persino persone (persone?) ben peggiori.
E allora niente. Si può andare a caccia dei dettagli più macabri e scabrosi, si può stare ad invocare la pena di morte, si può andare a prendersela con i giornalisti rapaci. Oppure tutto quello che si può fare è premere il tasto play e ascoltare una canzone che ci faccia volare via lontani per 3 minuti 3 da questo mondo che è così bello eppure sa fare così male

7 commenti:

  1. e allora play,su una canzone sconosciuta,che però si accorda bene all'umore strano della giornata.
    è tutto il giorno che vago,come te credo,coi pensieri.
    e non approdo a nulla.
    nulla che consoli.
    e allora play.

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  2. Già: in momenti come questo ti chiedi che cos'abbia di umano il genere umano...
    purtroppo, ad ogni risposta positiva se ne contrappone una negativa:
    è una ruota che gira.
    un cane che si morde la coda :(

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  3. hai ragione un vero schifo e a volte quel play dovrebbe andare per sempre...

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