mercoledì 13 ottobre 2010

Reality Fiction

Reality Fiction
(Italia, Cile, Serbia 2010)
Regia: Bruno Vespa
Cast: Mario Sepulveda, i parenti di Sarah Scazzi, lo Shrek di Avetrana, Federica Sciarelli, Tiziano Ferro, Michele Santoro, Mauro Masi, un teppista serbo incappucciato, Ignazio La Russa, Will Smith
Genere: horror
In onda: su reti Rai e Mediaset unificate

Cos’è reality? Cos’è fiction?
Ormai non riesco più a distinguerlo.
Il reality-show più estremo del mondo sta volgendo al termine. I minatori cileni escono uno ad uno dal tugurio, quest’anno più oscuro e tetro del solito, sotto lo sguardo vigile delle telecamere e davanti a una folla in delirio come dopo un gol di Zamorano. Mario Sepulveda esce esultando come un qualunque concorrente sulla passerella del Grande Fratello: è lui il vincitore morale di questa edizione, così almeno dice Studio Aperto.
I minatori concorrenti escono tutti indossando degli stilosi occhiali da sole. La ragione ufficiale è quella di proteggere gli occhi affinché tornino ad abituarsi alla luce solare dopo 60 giorni di buio (che potrebbe diventare il titolo per il sequel del film 30 giorni di buio). Ma c’è anche chi ipotizza sia una scelta dovuta a ragioni di sponsor: pare infatti che i minatori debbano indossarli per rispettare il contratto firmato in esclusiva con Gucci.
Tutto il globo sta seguendo l’evento e, visto il clamoroso successo del format cileno, anche negli altri paesi si stanno pensando a degli adattamenti locali. Simona Ventura e Alessia Marcuzzi si stanno già combattendo la conduzione dell’edizione italiana. Maria de Filippi, Mara Maionchi e Tiziano Ferro, che da quando ha fatto coming out è diventato così cool (ho detto cool, non cul) saranno i giudici che sceglieranno i concorrenti. Non si è ancora decisa invece la sede in cui si svolgerà il nuovo elettrizzante reality; pare infatti che nel nostro paese di luoghi di lavoro con un tasso di sicurezza vicino allo zero ce ne siano un sacco e quindi la concorrenza è davvero altissima.
Nell’adattamento hollywoodiano della storia vedremo invece Will Smith costruire a mani nude, da solo, un tunnel nella terra che porterà eroicamente in salvo tutti gli altri minatori, mentre lui morirà appena prima di terminare l’impresa. Per il resto del cast si fa il nome di diversi attori messicani, visto che gli attori cileni chi li conosce? e poi tanto i latini per Hollywood sono tutti uguali. Vedremo allora Gael Garcia Bernal, il protagonista di Machete Danny Trejo e Salma Hayek che dovrebbe interpretare la moglie sgnacchera dell’eroe Will Smith.

È intanto in fase di preparazione anche una fiction già contesa da Rai e Mediaset ispirata all’omicidio di Sarah Scazzi. Per la parte della conduttrice di Chi l’ha visto che annuncia in diretta alla madre il ritrovamento del cadavere della figlia sono in corsa la conduttrice stessa e Isabella Ferrari. Quest’ultima reclama dalle pagine di Tv Sorrisi & Canzoni: “Sarei una Federica Sciarelli molto più credibile di lei.”
E intanto una donna rumena è stata aggredita nella metro di Roma e se ne parla solo perché c’era una telecamera a riprendere il tutto. E intanto un gruppo di nazionalisti serbi capitanato da un energumeno che sembra il Malamadre del film Cella 211 in versione cicciobomba incappucciato mette a soqquadro Genova e l’opposizione chiede le dimissioni di Maroni il quale si difende dicendo: “Abbiamo evitato una strage”. E intanto Michele Santoro viene sospeso per dieci giorni dalla Rai perché ha mandato il (direttore) Generale Mauro Masi affanbicchiere (urca, che insulto!).

Però nessuna sanzione viene data a Bruno Vespa che a Porta a Porta fa la pietosa telecronaca del filmino matrimoniale con l’orco Shrek di Avetrana che porta all’altare la figlia, come se volesse significare chissà cosa (vedi qui, a partire dal minuto 57) e invece è solo “una cazzata”, come ha detto in diretta il fratello della vittima. Nessuna sanzione per Augusto Minzolini e il suo TG1 che viola palesemente ogni norma di par condicio e libera informazione. Nessun richiamo alla Sciarelli che manda in onda lo show della morte in diretta, né viene posta alcuna limitazione alla tv del dolore e dell’orrore. Una ragazzina muore ma the show must go on, con tutti i famigliari, gli amici, i conoscenti, gli opinionisti, gli sciacalli shaka laka laka, gli innocenti e i colpevoli che non vedono l’ora di sfilare davanti alle telecamere. Il dolore non è più privato. Le sentenze non avvengono più nei tribunali. I giornalisti a seconda delle occasioni sono diventati entertainer, detective o criminali. La televisione è diventata la verità assoluta.

E i militari in Afghanistan stanno come d'autunno sugli alberi le foglie e La Russa cosa fa? Li manda a casa? Certo che no. Dotiamo gli aerei di bombe, così magari i nostri non sono più al sicuro, ma almeno possiamo fare più danni ai cattivi. Che se fosse la battuta di Bruce Willis in un film ci ammazzeremmo tutti dal ridere, ma se a dirla è il ministro della Difesta ad assere ammazzati finiscono i soldatini. Ma tanto lui è a casa con i pop-corn a "godersi lo show", come l'ha invitato a fare lo zio di uno degli alpini morti.

Tutto è reality. Tutto è fiction. Il rischio è quello di non riuscire a distinguere tra le due cose, anche perché un confine ormai non esiste più. Ma il rischio maggiore è quello di essere investiti da talmente tanta informazione di merda da diventare insensibili a qualunque notizia.

Parafrasando Christopher McCandless, il ragazzo che ha ispirato Into The Wild (anche questo un caso di fiction che si mischia alla verità), che diceva “La felicità è reale solo quando è condivisa”, mi viene da dire che “La realtà è felice solo quando è condivisa.” Sì, su Facebook.

(clicca sotto per condivere questo post su Facebook)

12 commenti:

  1. Chi ha vinto?
    Che schifo vero? :-(

    RispondiElimina
  2. Ottimo Marco, sia la ricostruzione di questi incredibili 3,4 giorni, sia le tue considerazioni.

    Per alleggerire ti voglio solo dire che il sequel di 30 giorni di buio esiste già ma si chiama semplicemene 30 giorni di buio 2...

    Esce tra pochissimo a noleggio (martedì prossimo mi pare) ma è incredibilmente ambientato a Los Angeles (te dimme che caz.. c'entra coi 30 giorni de buio).

    Nella parte dei vampiri Del Debbio, Vespa, Alessio Vinci e, forse, tutti noi.

    RispondiElimina
  3. La nostra vita sarà sempre più quella che ci sceglieremo. Impariamo a difenderci dalla merda che vogliono metterci nel telepiatto. Non è obbligatorio mangiarla. A frasi che iniziano con "tutto il globo ha seguito..." non è bello poter (perché possiamo!) rispondere IO NO?

    p.s. il mio non vuole essere elogio dell'indifferenza: certe cose si possono anche seguire in modo più tranquillo, defilato, privilegiato, con un'occhiata ai giornali o una breve sbirciatina su internet, ma sfuggendo dalle dirette sciacalle e rimbecillenti. Il rito dei tg, ad esempio, poteva andar bene 20 anni fa quando erano davvero dei "notiziari" (e non c'erano vere alternative) ma oggi come non accorgersi che dopo aver visto un tg si è più frastornati e rimbecilliti e intellettivamente umiliati che dopo aver visto una vagonata di spot? (per non parlare di quando i tg DIVENTANO spot) Non sarò mai fra quelli che dicono di buttare la tv dalla finestra, ma dico di accenderla solo nell'esatto istante in cui inizia il film o il programma che proprio non vogliamo perderci, e dico che tenerla accesa per il tg mentre si mangia dovrebbe essere rubricato come nuovo peccato mortale.

    RispondiElimina
  4. Penso uno dei post migliori di sempre da quando bazzico il blog!

    Mancava solo il finto voto finale... Spero compreso tra 0 e 2.

    Grande Marco.

    RispondiElimina
  5. Il effetti il confine è stato superato da un pezzo, oggi se ne vivono gli effetti: mediaticamente parlando Avetrana non ha niente di diverso da Cogne o da Perugia, il Cile sembrava l'Isola dei Famosi, le immagini della metro romana non ha niente di diverso da Real Tv a parte la mancanza del sottofondo musicale e del commento del Bagatta di turno.
    Personalmente ho cercato di tenermi alla larga il più possibile, girando canale o voltando pagina, ma è difficile che qualcosa non ti arrivi.
    Mi preoccupa una cosa, quando arriverà il momento in cui anche questa realtà vera solo perchè passata attraverso la televisione smetterà di avere effetto e ci si sarà assuefatti: oltre cosa c'è?

    RispondiElimina
  6. *daisy
    ha vinto l'italia 3-0 a tavolino, se conta qualcosa...

    *oh dae-soo
    30 giorni di buio 2 fa proprio schifo come titolo!

    *zio
    il tg di mentana sulla 7 mi sembra comunque un'oasi di normalità in un deserto di informazione sputtanata. gli altri telegiornali li guardo solo per il piacere di incazzarmi!

    *il rospo
    thanx!
    il voto ho evitato, però potrebbe essere 0 (per lo schifo dell'informazione italiana) oppure 10 (per le sceneggiature pazzesche che la cronaca sta tirando fuori in questi giorni)

    *rouge
    e alcuni tg (vedi studio aperto, tanto per fare un esempio a caso) hanno proposto anche musiche e un commento non troppo dissimile da quello di bagatta!
    quanto alla domanda che poni, oltre c'è il nulla che avanza!

    RispondiElimina
  7. Un post orribilmente realistico. Complimenti Cannibal, hai fatto proprio centro!

    RispondiElimina
  8. già, concordo in tutto. tragica realtà, purtroppo

    RispondiElimina
  9. Tanti applausi reali per questo post! Complimenti

    RispondiElimina
  10. Post acidissimo, semplicemente strepitoso.

    RispondiElimina
  11. è vero ormai credo di essere diventata insensibile...brutto segno.
    io, oltre a guardare il tg di la7, per farmi un riassuntino/punto della situazione di quello che succede seguo anche il tuo blog ;)

    RispondiElimina
  12. grazie a tutti!

    *irene
    ti ringrazio, mi sento onorato ;)
    il fatto però che un blog piccolo come il mio possa essere più informativo dei cosiddetti media tradizionali la dice lungo sullo stato dell'informazione attuale in italia..

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. L'autore, inoltre, non ha alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti relativi ai post e si assume il diritto di eliminare o censurare quelli non rispondenti ai canoni del dialogo aperto e civile. Salvo diversa indicazione, le immagini e i prodotti multimediali pubblicati sono tratti direttamente dal Web. Nel caso in cui la pubblicazione di tali materiali dovesse ledere il diritto d'autore si prega di Contattarmi per la loro immediata rimozione all'indirizzo marcogoi82@gmail.com