Lindsay Lohan secondo me è un’ottima attrice. Lo so che questa affermazione farà immediatamente diminuire il counter dei lettori di questo blog di qualche unità, ma prima fatemi spiegare: Lindsay Lohan in fase pre-cocaina era davvero un talento emergente del cinema.
A soli 12 anni fa il suo esordio in “Genitori in trappola” e interpreta la parte di due gemelle diverse, una l’opposta dell’altra: una double performance da far invidia persino al campione del genere Edward Norton. Quindi in “Quel pazzo venerdì” si sdoppia di nuovo, visto che è una teenager che fa cambio di personalità con la madre Jamie Lee Curtis e a 18 anni diventa poi una superstar globale con “Mean Girls”, secondo me una delle commedie più cattive e divertenti degli ultimi anni e in cui Lindsay L offre ancora un’altra grande performance, probabilmente la migliore della sua carriera.
Di lì comincerà però lo sfacelo, almeno per l’opinione pubblica, tra i fiumi di alcool, droga, alcool, storie lesbo, arresti, ingressi e uscite dalla rehab, casini famigliari vari e qualche film non proprio riuscito: l’evitabilissimo remake “Herbie – Il super maggiolino”, le commedie così così “Baciati dalla sfortuna” e “Donne, regole e tanti guai!” e un annunciato cameo nel prossimo “Natale in Sudafrica” cui però non voglio credere, perché ci saranno pure modi migliori per pagarsi la droga che non fare un film di Neri Parenti, anche se Belen probabilmente conosce i giri giusti per procurarsi la roba.
Nonostante questo la carriera di Lindsay è comunque proseguita anche con ruoli in film validi e lavori per grandi registi: “Bobby” sull’omicidio di Bob Kennedy, “Chapter 27” sull’omicidio di John Lennon (che sia fissata con gli assassini di personaggi famosi?), l’ultimo film di Robert Altman “Radio America”, lo spettacolare “Machete” di Robert Rodriguez (di cui qui sotto vi propongo una scena assolutamente a caso).
In attesa di vederla nel temibile, fin dal titolo, “Incinta o quasi”, ho allora recuperato il criticatissimo “Il nome del mio assassino”, film che ha una media voto ridicola su Internet Movie Database (3,6!) e nel 2008 ha fatto incetta di Razzie Awards, gli Oscar per le pellicole più brutte. Qui Lindsay interpreta di nuovo un duplice ruolo ed è riuscita ad aggiudicarsi il Razzie di peggior attrice per entrambe le parti, un vero record!
Il nome del mio assassino
(USA 2007)
Titolo originale: I know who killed me
Regia: Chris Sivertson
Cast: Lindsay Lohan, Julia Ormond, Neal McDonough, Brian Geragthy, Gregory Itzin, Jessica Rose
Genere: noir?
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Amate Lindsay Lohan? La odiate? In entrambi i casi avete delle buone ragioni per vedere questo film: se la amate, Lindsay è sempre maledettamente sexy (anche quando a un certo punto le vengono amputati un braccio e una gamba) e interpreta un’altra volta un ruolo doppio, di cui uno è quello di una spogliarellista! Se invece la odiate, vi divertirete a vederla torturata alla grande.
“Il nome del mio assassino” è certo un film porcata, ammettiamolo subito: confuso, sconclusionato, assurdo in maniera assurda. Detto questo, secondo me non è stato completamente compreso dalla critica che lo ha massacrato. E forse non è stato capito nemmeno dal regista stesso, perché questo in realtà non è un thriller-noir serio, questa è una parodia del genere. Poco importa che questo Chris Sivertson forse non ne avesse l’intenzione, ma il film è estremamente divertente nel suo susseguirsi di situazioni improbabili e senza senso, con qualche tentativo di imitare persino nientepopodimenoche David Lynch.
La storia è quella di Aubrey, una studentessa modello aspirante scrittrice che viene misteriosamente sequestrata da un pazzo maniaco. Quando la ritrovano, ha un braccio e una gamba amputati ma soprattutto crede di essere un’altra persona: Dakota, una spogliarellista parecchio sboccata e zoccola. In un misto tra un thriller, un soft porno, un noir non riuscito e una parodia (questa riuscita) di un noir, ci sono un sacco di scene che fanno veramente morire dal ridere e di trovate che lasciano a bocca aperta per lo stupore, fino a un finale davvero ma davvero pessimo. Però come si fa a voler del male a una porcata così ben congegnata?
Talmente uno scult totale da risultare quasi un cult.
(voto 6+)
La cosa triste è che abbia usato la storia lesbo per suscitare la morbosità...e nel 2010 le lesbiche (vere o per finta, come forse nel caso di Lindsay) non dovrebbero essere oggetto di attenzione morbosa, così come non lo sono i gay.
RispondiEliminaha un gran talento però ormai si è bruciata la carriera (o quasi) in Machete inpterpreta la sua stessa vita reale.
RispondiElimina"Genitori in trappola" da piccola mi piaceva tantissimo e lei, sì, era brava.
RispondiEliminaAnche Mean Girls non mi dispiace.
Non sapevo che film riportarmi stasera dalla videoteca, e mi hai quasi convinto a prendere questo per il cappello che gli hai fatto (la recensione non l'ho letta, mai prima di una visione) dato l'assoluto bisogno che ho di vedere un film brutto. E' mia regola inframmezzare ogni 3,4 visioni una porcata.Ora, mi sono accorto che non metto insufficienze da 13 film!!!! quindi il bisogno è ancora più impellente. Sono al bivio, so già che Il Nome del mio assassino o lo vedo stasera o non lo farò mai più probabilmente.
RispondiElimina*vale
RispondiEliminala storia tra lindsay e la sua tipa credo fosse vera, poi non so perché quando si parla di gossip non si ha mai la certezza assoluto. però penso che se avesse voluto crearsi una relazione sarebbe stata meglio per la sua immagine una storia etero con qualche bellone di twilight..
*oh dae-soo
se vuoi vedere un film brutto, questa è la scelta perfetta :D
d'accordo su tutto, compreso il razzie ;D
RispondiEliminaL'ho visto Marco. Mamma mia. A domani.
RispondiEliminaSono d'accordo con te. Possiamo dire tutto il male possibile di Lindsay Lohan, della sua vita sregolata, dei suoi continui viaggi fuori o dentro il carcere, della droga, l'alcool, e tutto quanto fa spettacolo... però allora bisognerebbe farlo per tutti: di Mel Gibson che riempe di pugni la sua compagna, di Russell Crowe che un rapporto piuttosto stretto con la bottiglia, di Robert Downey Jr che ormai abita più in carcere che a casa sua, eccetera eccetera eccetera.
RispondiEliminaFattostà che la signorina Lohan, vista dal puro aspetto artistico (che DOVREBBE essere quello che conta, per noialtri), ha recitato in almeno due film importanti (da te citati, 'Bobby' e 'Radio America') cavandosela più che egregiamente. Specialmente nel secondo, dove canta con la sua vera voce e la sua interpretazione è di tutto rispetto.
Per me è una buona attrice.
E tutto il resto è noia, come diceva qualcuno...
*parole sante
RispondiEliminaparole sante.
povera lindsay, nessuna la capisce... :)