Pagine

domenica 14 novembre 2010

Sperminator

Due cuori e una provetta
(USA 2010)
Titolo originale: The Switch
Regia: Josh Gordon, Will Speck
Cast: Jennifer Aniston, Jason Bateman, Patrick Wilson, Thomas Robinson, Jeff Goldblum, Juliette Lewis, Caroline Dhavernas
Genere: commedia romantica
Links: IMDb, mymovies
Se ti piace guarda anche: Just Friends, Io & Marley, Extract, Non mi scaricare

Stiamo assistendo a una dawsonizzazione del mondo? In questo periodo stanno uscendo (o stanno per uscire) un sacco di commedie più o meno romantiche incentrate su una storia d’amore tra migliori amici. Colpa di una nuova generazione di sceneggiatori cresciuti a Pacey, Joey e “Dawson’s Creek”?

Astutamente la campagna marketing italiana, così come quella americana, cerca di vendere questo “Due cuori e una provetta” come un film dai “creatori di Juno e Little Miss Sunshine”, ma è una balla colossale visto che la vera autrice di “Juno”, Diablo Cody, qui non c’entra nulla, né i registi hanno qualcosa a che fare con quei film. Giusto la casa produttrice è quella di “Juno” e “Little Miss Sunshine”, solo che stavolta siamo dalle parti di una romantic comedy mooolto tradizionale, alla Julia Roberts dei vecchi tempi o alla Jennifer Aniston dei tempi odierni. Lungi da me dire qualcosa di male sulla Aniston, per cui ho una passione invereconda dai tempi di “Friends”, però rischia di fare solo questo genere di pellicole e come attrice io personalmente sarei curioso di vederla in qualche ruolo diverso e magari più coraggioso.
Tornando agli esili punti di contatto con “Juno”, c’è il simpa Jason Bateman e c’è la tematica della maternità. Fine -purtroppo- dei punti di contatto con “Juno”.

Due cuori e una provetta, la trama presto è detta: Jennifer Aniston inspiegabilmente non riesce a farsi mettere incinta da nessuno e allora giunta alla soglia dei 40 decide di ricorrere all’inseminazione artificiale. Alla “festa di inseminazione” (sì, gli Americani fanno una festa per qualunque cosa), il suo migliore amico Bateman, deluso dal fatto che lei non abbia scelto il suo seme bensì quello di un tizio biondo e atletico (Patrick Wilson di “Hard Candy” e “Little Children”), si ubriaca di brutto e fa un casino con le provette di sperma…

Punti di forza del film sono la simpatia (almeno per quanto mi riguarda) della coppia di protagonisti e del figlioletto della Aniston che grazie a Dio per una volta non è il solito bimbominkia justin bieber da prendere a schiaffi o da massacrare in maniera cruenta, vedi qui


Debolucci invece i personaggi secondari, con un Jeff Goldblum (“La mosca”, “Jurassic Park”) imbolsito e una Juliette Lewis mia idola rocknroll sprecata in un ruolo troppo piccolo.
Un film caruccio, totally guardabile, ma troppo prevedibile e che (non fatevi ingannare dalle campagne promozionali) non è certo il nuovo “Juno”.
(voto 6-)

3 commenti:

  1. e io credevo di essermi liberato dai film "carini"....

    RispondiElimina
  2. Ma perchè alla soglia dei 40 si desidera per forza essere madre? Molte mie amiche che hanno 40 anni, pure sposate non ne vogliono sapere di figliare, per non parlare della sottoscritta. Sti film mi lasciano sempre perplessa, perchè mostrano la mia generazione stereotipata e banale, quando in realtà non c'è nulla di così semplice
    Non credo che andrò a vederlo

    RispondiElimina
  3. Lucy i film di solito necessariamente generalizzano e non credo si possa negare che la stragrande maggioranza delle donne sui 40 anni desiderino avere dei figli, esattamente come il 95% delle donne (secondo le statistiche di quante sono le madri attualmente in occidente, superata l'età fertile). Le quarantenni lo dimostrano di più semplicemente perchè si avvicinano all'età in cui non riusciranno probabilmente più ad averne, e questo semplicemente le fa decidere di non attendere oltre, soprattutto se hanno un uomo che amano accanto.
    Ci sono anche le donne, una minoranza sicuramente, che non hanno la volontà di diventare madri ma questo dipende QUASI sempre dal fatto che non hanno una relazione stabile o un uomo con il quale sentono di poter creare una famiglia adatta a crescere un figlio e non dalla volontà propria di non avere mai figli. Considerando inoltre che le difficoltà di avere figli negli ultimi anni, a causa dello stile di vita occidentale, stanno crescendo sempre più e che sempre più coppie ricorrono alla fecondazione assistita per avere figli (già solo fra i miei amici ce ne sono almeno cinque), trovo che il film affronti, al di là del modo che può essere stupido o meno, un tema che non è di per sè affatto banale ma anzi molto reale, diffuso e sperimentato dalle donne (e dagli uomini loro partner) occidentali. Se tu sei un'eccezione, non vuol dire che il resto sia banale o stereotipo, non credi?

    RispondiElimina