(USA 2010)
Regia: Ben Affleck
Cast: Ben Affleck, Rebecca Hall, Jeremy Renner, Jon Hamm, Blake Lively, Titus Welliver, Pete Postlethwaite, Slaine, Chris Cooper
Genere: rapina
Se ti piace guarda anche: Killing Zoe, Inside Man, Heist – Il colpo, Le iene
E chi diavolo l’avrebbe mai detto che Ben Affleck era così bravo dietro la macchina da presa? Sì, ok, ormai lo sapevamo già tutti (o quasi) perché Affleck aveva esordito positivamente con “Gone Baby Gone”, che però come molte opere prime difettava un pochino di personalità, inseguendo troppo l’esempio clinteastwoodiano di “Mystic River”.
In “The Town” invece Ben Affleck va Ben oltre, non imita più nessuno e si afferma come il regista più cool in town: Boston diventa la SUA Boston. La pellicola fa respirare a pieni polmoni l’aria inquinata della città con più rapine degli Stati Uniti, si immerge nei suoi vincoli, ci fa sentire l’odore, anzi la puzza, dei suoi poco raccomandabili protagonisti.
Il film appartiene al genere “heist movie”, la pellicola di rapina, e si inserisce nel filone con rispetto ma anche concentrandosi sui personaggi con una profondità inedita tra i film appartenenti a questa categoria. Le scene delle rapine sono brevi ma intense, come si suol dire, e rese memorabili dai particolari costumi scelti dalla gang dei rapinatori. Se in “Point Break” Patrick Swayze e compagnia facevano strage di banche travestiti da presidenti degli Stati Uniti, Ben Affleck e combriccola usano invece maschere da Skeleton, da suora, da hockey come Jason Voorhees di “Venerdì 13” e un travestimento a sorpresa per il colpo finale.
Io di solito odio le scene di inseguimento, perlomeno quando sono inserite dagli sceneggiatori solo per riempire qualche minuto di film, ma le scene di inseguimento qui presenti sono tra le più fighe mai viste. Sembra di stare dentro il videogame “Grand Theft Auto” girato meglio e già solo per questo Ben Affleck assurge a mio idolo personale. Ma poi non è solo per questo, perché il film tiene incollati per 2 ore senza cadere mai nella noia, grazie a dialoghi brillanti e ispirati, una storia d’amore affatto scontata e sdolcinata e una notevole attenzione rivolta ai personaggi, interpretati da un cast della Madonna scelto ben bene da Ben. Come dice il suo personaggio in un momento del film: “Guardo un sacco di tv, tutti i CSI: Miami, New York, Las Vegas”, solo che il vero Affleck sembra aver visto altre serie. “Mad Men”, innanzitutto, dove preleva il grande Jon Hamm e gli dà un ruolo da agente dell’FBI che dimostra come sia un attore favoloso anche quando non veste i panni di Don Draper.
Ben Affleck prende però anche Blake Lively, la trasforma da Gossip girl a toxic girl e, mica scemo l’uomo che si è sposato Jennifer Garner, regala al suo personaggio una scena di sesso insieme a lei. Pure la Lively va ben oltre la sua Serena Van Der Woodsen dell’Upper East Side televisivo con un ruolo da giovane mamma fattona e si rivela una delle migliori attrici della nuova leva. C’è poi anche Titus Welliver, il man in black di “Lost” (ma è un pupillo di Affleck già presente in “Gone Baby Gone”).
Non solo dalla tv è però arrivata l’ispirazione per il cast: dal film premio Oscar “The Hurt Locker” proviene infatti Jeremy Renner, con un personaggio sopra le righe che lo esalta alla stra-grande, mentre Rebecca Hall era brava in “Vicky Cristina Barcelona” ma qui si supera e pure lo stesso Ben Affleck nella parte della ligera di periferia che svaligia le banche si è ritagliato la parte migliore della sua intera carriera.
Film scritto, diretto e interpretato con uno stile classico ma allo stesso tempo assolutamente contemporaneo, vedi i riferimenti telefilmici, la hit hip-hop “Whatcha Say” di Jason Derulo in colonna sonora, o le rocambolesce riprese degli inseguimenti. Il merito? (Quasi) tutto di Ben Affleck, regista protagonista e co-sceneggiatore in grado di regalarci una pellicola bella come una giornata di sole. E non una di quelle giornate di sole del personaggio interpretato da Rebecca Hall (chi ha visto il film sa di cosa parlo, tutti gli altri vadano a vederselo immediatamente!).
(voto 9)
potete trovare il film qui
RispondiEliminahttp://italia-film.com/film-drammatici/10965-the-town-2010-streaming-film-megavideo.html
sono contenta che ti è piaciuto, non avevo dubbi :)
RispondiEliminaMi ispira un sacco.
RispondiEliminaE poi c'è Jon Hamm. Idolo.
RispondiEliminaFilm non male, ma nove non ti sembra un pò esagerato, Cannibale!?
RispondiEliminaPer un radical chic come te, The town è superoperaio! :)
*mr ford
RispondiEliminavoto assolutamente non esagerato, ho adorato questo film
la sconvolgente verità è che forse tra noi due il vero radical chic in realtà sei tu :)
Anche a me è piaciuto parecchio questo film! E trovo Ben Affleck molto migliore come regista che come attore!
RispondiEliminaMah, l'ho visto ieri sera, eppure non mi ha convinto. Voglio dire, film discreto e onesto, giustamente ruvido. Ma il soggetto e lo sviluppo sa piuttosto di deja vu, anziché no. Anche per me 9 è troppo. Darei un bell'8 agli attori e un 6 al film. Media: 7.
RispondiEliminaPer me anche 5
RispondiEliminaStoria piena di sbavature e trama per niente realistica, assurdità sparse qui e lì che rendono il tutto una favoletta e non coinvolgono lo spettatore che scemo, in linea di massima, non è. (Un esempio, giusto uno: li fotografano, sanno che sono loro ma non possono seguirli al punto che non si accorgono di niente - relazione di lui con lei, traffici, altra rapina e una serie infinita di prove di colpevolezza). Per un film d'azione di questo genere la coerenza e il realismo sono tutto, quindi voto 3 1/2
Personaggi tagliati con l'accetta, di cui puoi prevedere le mosse sin dal secondo quarto del film. Voto 4 1/2
Buon livello di recitazione (di tutti tranne che di Affleck). Voto 7
Media: 5. Per me, sconsigliatissimo.
*anonimo
RispondiEliminala tua analisi è molto scientifica e razionale, ma così si perde tutta la magia del cinema.
con le tue medie sei come quelle pagine di fredda analisi poetica che robin williams fa strappare in "l'attimo fuggente"!
Ma no, non è scientifica. Il film non mi è piaciuto proprio per questi motivi.
RispondiEliminaSe guardo un film, che non sia uno del tipo "l'arte del sogno", che ovviamente è basato sull'assoluta distanza dal reale e sull'oniricità del tutto, non può nè coinvolgermi nè piacermi se noto l'assurdità della trama, l'incoerenza, la mancanza di realismo in mille cose. Continuo a pensare, mentre lo guardo "ma figurati", "si, vabbè", "questa è proprio una cazzata", "ma dai! che incredibile coincidenza!", "si, neanche in un film di rambo", e mille altre cose dovute al fatto che giusto un bambino potrebbe credere che le cose possano andare come le raccontano nel film. Questa non è scienza ma semplice il mio giudizio su questo film che, ovviamente, è e deve essere diverso per ognuno di noi. Io, comunque, mi sento di sconsigliarlo fortemente a chiunque voglia vedere un bel film.
*anonimo
RispondiEliminain un mondo ideale, le prove di colpevolezza di cui parli basterebbero davvero per incriminarli, così come alcuni fatti basterebbero per incriminare un nostro certo capo del governo.
ma proprio guardando l'assurdità delle leggi (sia italiane che americane) questo film non mi è sembrato affatto assurdo :D
Ho fatto un esempio eh. Quella delle prove di colpevolezza è solo una delle giganti incoerenze e degli esempi di totale irrealismo del film. Che poi, se fosse come dici, di sicuro l'assurdità della legge sarebbe stata, nella volontà di denunciarla o comunque di manifestare un intento critico, ben più resa evidente di come è stato fatto nel film con quella frase (sugli arabi) messa lì giusto nel tentativo di far quadrare in qualche modo il cerchio.
RispondiEliminaMa, ripeto, questa è solo una delle cose che rendono questo film una fesseria integrale (vogliamo parlare SPOILER SPOILER SPOILER degli inseguimenti assurdi? degli scontri a fuoco che fanno una pippa a rambo con il tipo che ricarica il mitra tranquillamentamente tre volte mentre 50 polizziotti almeno non riescono a beccarlo? vogliamo parlare di come lei rivolge la parola, piange e poi racconta tutto ad un completo estraneo che, guarda caso e lui? e del fatto che lui, solo perchè lei è una mezza (anzi meno) figa sfida totalmente il rischio di essere riconosciuto mettendosi a parlare con lei e poi ad uscirci? e il fatto che l'fbi si accorga solo dopo una vita che escono insieme? e che dopo che lei ha saputo tutto gli fa il piantino e lo manda via come se avesse scoperto che è andato a letto con una sua amica? e ti assicuro che potrei continuare fino a stasera. Una serie di fesserie senza un minimo di realismo e di coerenza).