Vallanzasca – Gli angeli del male
(Italia 2011)
Regia: Michele Placido
Cast: Kim Rossi Stuart, Valeria Solarino, Filippo Timi, Francesco Scianna, Paz Vega, Moritz Bleibtreu, Nicola Acunzo, Gaetano Bruno
Genere: racconto criminale
Se ti piace guarda anche: Romanzo Criminale, Cella 211, Il profeta, Nemico pubblico N. 1 - L'istinto di morte, Nemico pubblico N. 1 - L'ora della fuga
Trama semiseria
La vera storia di un ladro di professione, playboy, per cui le casalinghe disperate italiane impazziscono.
Silvio Berlusconi? No, Renato Vallanzasca.
Premessa musicale
Ci sono state un mare di polemiche a precedere l’uscita di questo Vallanzasca e sarebbero anche giuste, fossero state ben indirizzate. Incredilmente, tali polemiche non riguardavano però il fatto, questo sì scandaloso, che la colonna sonora fosse firmata dai Negramaro. Ma io dico: se fai un film ambientato negli anni Settanta, hai potenzialmente a disposizione tutta la musica fighissima di quel decennio che vuoi, massì anche qualcosa di italiano magari. Sì, esatto: proprio come nell’azzeccatissima colonna sonora di Romanzo criminale. Oppure se questa volta vuoi proprio una soundtrack inedita puoi prendere i Calibro 35, band apprezzata anche all’estero per il suo sound da poliziottesco anni ’70, o persino tentare la strada ironica mettendo un po’ di musica (vallanza)ska. E invece no: beccatevi i Negramaro.
Qualcuno dirà: sì, vabbè ma la voce di Giuliano del progggetto Negramaro si sente solo sui titoli di coda. Ok, i titoli di coda però fanno parte del film, contribuiscono in maniera importante al retrogusto che ti può dare una pellicola. Se io ad esempio sui titoli finali di Twilight sento “15 Step” dei Radiohead, la telenovela vampiresca che fino ad allora aveva lasciato alquanto a desiderare nel mio ricordo acquisterà già un paio di punti, mentre al contrario vedere un buon film e sentirlo terminare con la voce di Gggiuliano ha un sapore non negramaro, ma proprio amaro. Nel corso delle due ore di pellicola comunque sono usati solo pezzi strumentali composti dal gruppo salentino, uno pseudo rock che non ha nulla di 70s o di cinematografico e non aiuta a dare alla pellicola la giusta atmosfera. Un difetto non da poco.
Dopo questa lunga intro musicale vediamo, massì, anche cos’altro ha da offrire il film.
Recensione cannibale
Le polemiche preventive della Lega Nerd, invece che sullo scandalo musicale su cui mi sono dilungato finora, hanno preferito concentrarsi sul fatto che si girasse un film su Vallanzasca. Cioè, hanno fatto film su Hitler, Mussolini, Silvio Berlusconi, Hannibal the Cannibal (vabbè, lui forse non è davvero esistito) e c’è ancora qualcuno che si scandalizza perché fanno un film su Vallanzasca? Certo che in giro c’è sempre un sacco di gente pronta a indignarsi per delle cavolate e quando ci sarebbe da farlo per le giuste cause mica lo fanno. Ad esempio io trovo scandaloso il fatto che sia stato pubblicato il numero di cellulare di Ruby e lei sia stata costretta a disattivare la sim. E io adesso se voglio chiamarla come faccio, me lo spiegate? Questa è una cosa per cui indignarsi, cribbio.
Lo so, il post è già iniziato da una vita e io non ho ancora parlato del film. Allora arrivo subito al punto: la prima parte non mi ha convinto granché. Causa anche la colonna sonora poco azzeccata (e daje…) mi sembra si sia persa l’occasione di inquadrare la vicenda della banda di Vallanzasca all’interno del contesto socio-culturale italiano dell’epoca. Come titolava un giornale: Vallanzasca simbolo degli anni 70. Perché allora non approfittarne per farne una bella pellicola in grado di parlare di quel decennio travagliato? Già, proprio come Romanzo criminale riusciva a fare molto bene. Invece niente, a parte i pantaloni a zampa d’elefante e le basette lunghe di 70s, oltre al look ottimamente ricreato c’è davvero ben poco. La vicenda criminale con le rapine è poi la solita storia, già vista e raccontata meglio in altri film e anche dallo stesso Michele Placido.
La seconda parte invece va parecchio meglio. Paradossalmente, chiudendo Vallanzasca tra le mura di una prigione il film spiega le ali della libertà e prende il volo, decollando dopo un attacco standard. I modelli di riferimento di Placido sembrano diventare in questa parte Cella 211 e Il profeta e anche il personaggio di Vallanzaska assume una maggiore profondità grazie all’amicizia con il collega/rivale Turatello interpretato dall’ottimo Francesco Scianna, uno dei volti più promettenti del nostro nuovo cinema paradiso. Se quindi nella parte 70s il film non ha saputo conquistarmi del tutto, negli 80s (anch’essi comunque riesumati un po’ alla cazzo di cane, giusto con il Walkman e poco altro) la storia decolla e sono riuscito a entrare -ooh proprio ciò che temeva la Lega!- nel personaggio del bel René, soprattutto per merito del suo interprete.
Kim Rossi Stuart è infatti davvero in parte, un Vallanzasca al 100% (decida lui se prenderlo come un complimento o meno), a parte un accento milanese che per forza di cose a un romano come lui è uscito parecchio forzato. Filippo Timi poi svetta come al solito, seppure in un ruolo piccolo, mentre Valeria Solarino mostra le zinne gratuitamente ma è piuttosto odiosa: è il personaggio o è lei? Nel dubbio io preferisco di gran lunga Paz Vega.
Se i fascis… volevo dire i leghisti hanno cercato di boicottare il film, comunque, in parte ci sono riusciti: secondo me i Negramaro in colonna sonora ce li hanno messi loro, chiudendo un occhio sulla loro provenienza pugliese, ché secondo me Michele Placido avrebbe preferito mettere Equipe 84, Patty Pravo e Pretenders. Proprio come in quel Romanzo criminale cui Vallanzasca – Gli angeli del male si avvicina ma non eguaglia.
(voto 7)
Frasi cult
Vallanzasca alla compagna andata a trovarlo in carcere
“Te come fai, ti fai i ditalini o ti scopi qualcuno?”
E in un'intervista a Radio Popolare
“Io non sono cattivo, ho solo il lato oscuro un po' pronunciato”
ahah! tutti a menarsela sull'umanizzazione del bandito e te invece coi negramaro... :D
RispondiEliminapensa, non li reggo proprio nemmeno io e anche se non l'ho visto concordo con te a prescindere!
Cannibale, complimenti.
RispondiEliminaHo adorato questo post almeno quanto detesto i Negramaro.
E li detesto così tanto che invece delle bottigliate passerei direttamente a rovinarli di capate.
Giusto per non essere tamarri. :)
Tanto casino per nulla: che palle, in Italia è sempre così.
RispondiEliminaHai sottolineato giustamente l'occasione mancata riguardo il contesto socio-culturale. Per il resto le due ore passano piacevoli e con le giuste dosi d'azione. Comunque anch'io ho preferito Romanzo Criminale.
Ora lasciando perdere le varie discussioni sull'opportunità di fare questo film e sulla giusta e sacrosanta perplessità delle famiglie delle vittime, il film mi piace assai, addirittura più di Romanzo, si legge una maturazione e un respiro internazionale maggiori. I negramaro? Ci son tanti altri gruppi, maledizione! Sempre la stessa storia, la fama e la visibilità, ma v…
RispondiEliminaAlla romana, i Negramaro NUN SE PONNO PIU' SENTI'.
RispondiEliminaNe nei film, nè nei dischi.
Sempre più autoreferenziali e sangiorgici.
ché secondo me Michele Placido avrebbe preferito mettere Equipe 84, Patty Pravo e Pretenders.
RispondiEliminaecco, tu stesso hai capito che chissà per quale giro di raccomandazione hanno assegnato la cura della Colonna Sonora ai Negramaro.
Kim!
RispondiEliminaMa ti ricordi quando indossava il kimono!
Mmh... a me Romanzo Criminale ha fatto ampiamente schifo, forse perché l'ho visto dopo la serie di cui mi ero innamorato. Però questo lo voglio vedere!
RispondiEliminaGrande Vale!
RispondiEliminaIl ragazzo dal kimono d'oro è un cult del trash! :)
dalle foto è identico a Rocco Tanica... che ci sarebbe stato meglio, e senza probbbblemi di accento...:)
RispondiEliminaOh, sarà che di musica non ne so nula ma a me non ha urtato, anzi, la canzone mi piace pure :)
RispondiEliminaAd ogni modo, ho apprezzato forse di più questo film a Romanzo Criminale, sarà per il focus più dilatato su un solo personaggio e quindi in qualche modo più gestibile. L'ho trovato più introspettivo sicuramente e nel complesso mi ha lasciato un retrogusto migliore. Poi ho apprezzato tantissimo la cura e la ricercatezza nel look dei protagonisti,veramente ben fatta,forse la cosa che mi ha convinto di più!
Condivido in pieno le cose che hai scritto! Hai colto l'essenza.
RispondiEliminaok lo ammetto a me i negramaro piacciono (pure GGiuliano) ma va beh, posso sempre dire che sono una casalinga mancata, comunque la scelta della musica è importante e in questo caso concordo, è stata sbagliata, con un repertorio infinito a disposizione cercare una nuova collaborazione tanto per rafforzare un sodalizio musica-cinema a volte esasperante
RispondiEliminaPovera Solarino, così bella e brava, ma così poco considerata dal cinema italiano
RispondiEliminaComplimenti per il post. E' meraviglioso (notare l'aggettivo usato per richiamare i negramaro che a me, francamente, piacciono).
RispondiEliminaHo visto romanzo criminale (il film) e mi è piaciuto. cercherò di vedere anche questo... se mi sveli come fai a vedere tutti sti film. Quando io ne vedo uno tu hai già scritto 15 nuove recensioni.
Dai, rivelami il segreto! :)
Altrimenti non riesco a tenere il passo!
condivido.
RispondiEliminaadoro le tue recensioni!!
*roby
RispondiEliminaa volte è proprio il caso di indignarsi. e per i negramaro mi sembra più che giusto :D
*mr ford
do volentieri una mano, anzi una testata!
*lucien
capisco che placido abbia voluto variare rispetto a romanzo criminale, però poteva offrire qualche spunto in più sullo sfondo della vicenda
*petrolio
anche perché ci sono artisti che le colonne sonore le sanno fare, mi vengono in mente air, trent reznor e daft punk, e gruppi come i negramaro proprio no..
*diamonddog
e poi il loro concetto di colonna sonora è fare la stessa musica che fanno nei dischi, solo togliendo la voce (che comunque è già un bel progresso!)
*vale
in italia proprio non si va da nessuna parte senza raccomandazioni. magari placido si è fatto consigliare un gruppo che va oggi tra i "giovani" e gli hanno appioppato i negramaro..
*absinto
un fan della serie che schifa il film? sacrilegio :)
*unwise
rocco gli avrebbe dato una connotazione più umoristica e la lega si sarebbe scatenata ancora di più per la "simpatizzazione" dei criminali. dimenticando chi è il loro più fedele alleato..
*eva
sul look sono d'accordo, ma la musica 70s di romanzo criminale rendeva tutta un'altra atmosfera, che qui purtroppo per me si è un po' persa
*lucky star
addirittura? e io che credevo di aver scritto solo una marea di ca**ate.. :)
*bblogger
un gruppo di oggi ci sarebbe anche stato, se però avesse tentato di ricontestualizzare la propria musica all'epoca. i negramaro si sono invece limitati a suonare esattamente come i negramaro.
comunque dato che a te piacciono apprezzo il fatto che non te la sia presa, visto che ci sono andato giù pesante con loro :D
*perso
non sono un suo grosso fan...
*federica
grazie! a me i negramaro piacevano, tempo fa, adesso non riesco proprio più a sentirli...
quanto ai film cerco di vederne più che posso, sono un cannibale affamato di celluloide :D
*prescia
thanx ;)
a me piacerebbe sapere cosa ne pensa l'interessato...spero che andranno almeno a chiederglielo :)
RispondiEliminaandrò a vederlo,ma avrei preferito non sapere che mi toccherà subire quel lamentoso lamento.
RispondiEliminaA me è piaciuto un sacco il film, di più di "Romanzo Criminale", e Valeria Solarino la preferisco a Paz Vega (va bene, il personaggio di Paz Vega è più bello, se è questo che intendi), la preferisco a chiunque (vabbe', cose mie). Sui Negramaro non credo abbiano rovinato il film. Certo, i Calibro 35 sarebbero stati l'ideale, più che Equipe 84, Patty Pravo ecc. e avrebbero alimentato ulteriormente le stupide polemiche leghiste, che hanno reso popolare il film (io mi sono fiondato a vederlo anche per questo).
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