Carl Barat "Carl Barat"
Genere: brit pop
Provenienza: Basingstoke, UK
Se ti piace ascolta anche: Richard Hawley, Richard Ashcroft, Libertines, Pete Doherty, Babyshambles, Pulp
Carl Barat era insieme a quel drogato di Pete Doherty nei Libertines. Non che non fosse drogato pure lui, beninteso, però tra i due perdeva ai punti. Mentre il compagno di sventure si è messo in proprio e con i Babyshambles (oltre che con Kate Moss), Carl ha prima fondato i poco ispirati Dirty Pretty Things e negli scorsi mesi ha pubblicato il suo primo (stavolta ispirato) esordio solista. Un album passato piuttosto in sordina anche da queste parti (mea culpa), ma che ora mi sembra giusto riscoprire.
Per gli amanti del suono british da pub infatti questo bel dischetto è uno di quelli da far girare a ripetizione tra una pinta di Guinness e un tiro a freccette, soprattutto una “Run with the boys” che è quel pezzo pop frizzante che qualche tempo fa Fratellis, Supergrass e sì pure i Libertines sapevano scrivere. Mentre grazie al nuovo malinconico singolo “So long my lover”, una sorta di incrocio tra Richard Ashcroft e Richard Hawley, potrebbe anche fare il botto (o quasi) in classifica.
Il pezzo che apre l’album "The Magus" poi recita:
Because men can be animals
savages and cannibals
E come posso io non dargli ragione?
(voto 6/7)
E io che pensavo fosse francese...
RispondiEliminala qualità dei dischi dipenderà dalla qualità della droga?
Ottimo album, l'ho messo nel mio best of 2010 e in effetti il paragone coi Supergrass ci sta, anche se non ci avevo pensaato...
RispondiElimina