The Loved Ones
(Australia 2009)
Regia: Sean Byrne
Cast: Xavier Samuel, Robin McLeavy, John Brumpton, Jessica McNamee, Richard Wilson, Victoria Thaine
Genere: australian psycho
Se ti piace guarda anche: Carrie – Lo sguardo di Satana, The House of the Devil, Wolf Creek, Confessions
Non ancora uscito in Italia
Trama semiseria
Classica storia da teen movie americano? Non proprio e non solo perché qui ci troviamo in Australia: il protagonista belloccio è corteggiato da tutte le tipe per il Prom, il ballo di fine anno, ma lui ha già una ragazza e quindi è costretto a spargere due di picche in giro. Una tipa rifiutata però può diventare pareeecchio pericolosa e per punizione cosa combina? Gli fa vedere tutti gli episodi mai girati del telefilm Renegade con Lorenzo Lamas? No, gli farà persino di peggio…
Recensione cannibale
C’è qualcosa di più spaventoso del Festival di Sanremo 2011? Pensate di no? E invece per quanto sia difficile da credere ecco quello che è stato definito in giro da vari blogger (a partire da Malpertuis) uno dei migliori horror degli ultimi anni. E mica a torto. The Loved Ones è un film australiano girato con pochi soldi ma tante idee. Niente di rivoluzionario o di mai visto prima, eppure l’impressione è quella di trovarsi di fronte a un film parecchio originale, realizzato con tocco personale dal promettente debuttante Sean Byrne.
Se la partenza è da film adolescenziale classico, lo svolgimento vira poi nel torture movie più folle e splatteroso immaginabile. Probabilmente è proprio la forza dei contrasti l’arma vincente di questa riuscita pellicola dell’orrore: da una parte ci sono le solite tematiche teen, tra cotte liceali e canzoncine pop che sembrano uscite da Dawson’s Creek, come il leit motiv del film “Not Pretty Enough” di Kasey Chambers, una di quelle melodie che vi ritroverete a canticchiare sotto la doccia anche voi duri & puri tutto metal & horror movies. Dall’altra parte abbiamo invece una coppia padre e figlia davvero degenerata e fuori di testa, un rapporto malato di quelli alla Sabrina e Michele Misseri che fa partire il film verso una versione degenerata e folle della Famiglia Addams virata Kynodontas.
La ragazza e il suo dolce paparino si divertono infatti un mondo a torturare il povero ragazzo che ha osato dirle di no per il Prom di fine anno e ci sono scene fisicamente urtanti che rendono questo film una visione consigliata e indispensabile per tutti gli amanti degli horror belli forti, mentre gli spiriti più impressionabili è meglio che ripieghino su qualcosa di più soft tipo una commedia con Katherine Heigl. E viceversa: lo stomaco degli horror-fan potrebbe non reggere con facilità a un film sdolcinato con Katherine Heigl, ma di questo ritorneremo a parlare prossimamente.
Sul fronte cast da segnalare la notevole e inquietante protagonista pretty in pink Robin McLeavy: una delle più grandi bitches nella storia del cinema de paura (e non solo di quello), una Australian Psycho in piena regola di quelle che così fulminate non ne fanno mica tante. È lei la forza devastante di questo film, che ha come altro pregio enorme un’atmosfera fuori dal tempo da horror vecchia maniera, a cavallo tra i 70s e gli 80s come il notevole The House of the Devil. Ad addolcire la pillola di una storia davvero agghiacciante ci sono dosi massicce di humor nero e un intreccio secondario che ci racconta del migliore amico sfigato del protagonista che porta al ballo una ragazza metallara e sballona; una sottotrama che apparentemente ha poco a che fare con la vicenda principale ma che in realtà contribuisce ad alleggerire un film che altrimenti sarebbe stato di una violenza persino insostenibile.
Pretty in pink? No, pretty in blood.
Pretty in pink? No, pretty in blood.
(voto 7,5, ma film solo per stomaci forti)
Canzone cult: Kasey Chambers “Not Pretty Enough”
indubbiamente uno degli horror migliori degli ultimi anni. le scene assurde di babbo e figlia insieme mi sono rimaste impresse particolarmente.
RispondiEliminae poi hai toccato il tasto dolente: mi sono ritrovato a canticchiare Not Pretty Enough almeno per un paio di giorni dopo la visione del film :D
Hai visto che non ti segnalo solo gli episodi di Renegade?
RispondiEliminaQuesto valeva proprio la visione!
A questo punto ricambierò al più presto con The house of the devil, che ancora mi manca.
Tra l'altro, non trovi che il protagonista somigli un pò a Lorenzo Lamas?
*einzige
RispondiEliminalo immaginavo :)
un pezzo talmente ruffiano e accattivante che non può non rimanere in testa..
*mr. ford
the house of the devil non è tanto un omaggio ai film degli anni 80, è proprio come se fosse stato girato negli anni 80: da vedere!
il protagonista è molto lorenzo lamas! infatti ho goduto parecchio nel vederlo torturato buahahah :D
lorenzo lamas ormai è tornato sulla bocca di tutti!
RispondiEliminaOh mio Dio, temo di dover ripiegare su Katherine Heigl!
RispondiEliminaquesto film mi attira parecchio ma non so se il mio stomaco potrà reggere! Immagino che in Italia non sia mai uscito...
RispondiEliminaFrank, siamo i fautori della rinascita di Lorenzo Lamas!
RispondiEliminaGrandissimi!
Mettiamo su un bel Festival dei film tamarri!
lo sto scaricando or ora... mi gusto il film e poi leggerò con sommo gusto le tue parole!
RispondiEliminaah già, ecco il link
RispondiEliminahttp://www.italianshare.net/forum/index.php/topic,342833.0.html
*frank e mr. ford
oh ma proprio sul mio blog devono nascere questi festival malati?? :D
questo è da recuperare
RispondiEliminaL'ho visto ieri sera: teribbbile, con tre b.
RispondiEliminaLa scena più divertente quella dell'albero.
La scena del trapano da incubo...
Ganzissimo, non c'è che dire. La sequenza nella botola è hippi-aie.
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