Se n'è andato Gil Scott-Heron, padrino del rap e degli spoken word, attivista militante per i diritti civili, ma soprattutto poeta.
Con il suo ultimo splendido album "I'm new here", uscito l'anno scorso, si era dimostrato ancora una spanna sopra tutti.
Mi mancherà
(Chicago, 1º aprile 1949 - New York, 27 maggio 2011)
Su Heron niente da dire.
RispondiEliminaOso quasi spararla grossa ed affermare che sono d'accordo con te. :)
Shock. Non me l'aspettavo. Mi sento comunque fortunata per averlo visto dal vivo l'anno scorso...
RispondiEliminaR.I.P.
dispiace molto, era un valido.
RispondiEliminaSigur, fortunata sì!
RispondiEliminaR.I.P. Gil
RispondiEliminaRiposi in pace. Grande cannibal per averlo ricordato. Qui se vuoi c'è anche il mio tributo:
RispondiEliminahttp://groovenauti.com/2011/05/28/the-revolution-will-not-be-televised-addio-gill/
Era avanti a tutti di anni, l'ultimo album lo dimostra. Se non l'hai già sentito sentiti anche il folle ed intensissimo remix: We are here, fatto dal dj inglese XXL su autorizzazione dello stesso Gill.
*mr. ford
RispondiEliminaalmeno su questo...
*luke
sì, sentito: niente male!
un grande uomo, un musicista immenso.
RispondiEliminaso long, heron.