Jane Eyre
(UK, USA 2011)
Regia: Cary Fukunaga
Cast: Mia Wasikowska, Michael Fassbender, Judi Dench, Jamie Bell, Sally Hawkins, Imogen Poots, Craig Roberts, Valentina Cervi, Holliday Grainger, Tamzin Merchant
Genere: vittoriano
Se ti piace guarda anche: Bright Star, La duchessa, Orgoglio e pregiudizio
Trama semiseria
Jane Eyre, rimasta orfana, può scegliere se venira data in affidamento alla nonna e diventare la giovane streghetta protagonista di The Secret Circle oppure andare a stare con la ziastra che al confronto Crudelia de Mon è una cara persona. Sceglie la seconda. La ziastra le vuole talmente bene che la manda in un istituto dove il primo giorno la mettono in punizione e dicono a tutte le altre bambine che se mai parleranno con lei finiranno a condurre la rubrica “Salviamo le forme” di Studio Aperto per tutta la vita. Uscita da questo simpatico istituto, la nostra Jane diventa un’insegnante privata per una bambina che parla solo francese e scoprirà poi…
che il padre della bambina è Sarkozy e sua madre è Carlà?
Recensione cannibale
Beata ignoranza.
C’è chi sostiene che la felicità consista nell’ignoranza del vero. Un certo Leopardi, ad esempio. Forse ha ragione. Ad esempio se ignori che la Gelmini è l’attuale Ministro dell’istruzione, sei più felice. Oppure se ignori che un pianeta sta per colpire la Terra, è più improbabile tu sia depresso rispetto a uno che lo sa. Ma su quest’ultimo punto torneremo in occasione di Melancholia. Fatto sta che forse ha ragione Leopardi. Meglio non saperle, le cose.
Tutto questo per dire che io, dall’alto della mia ignoranza sulle opere delle Brontë sisters (che per gli altri ignoranti come me in ascolto non sono una nuova cool band al femminile, ah yeah, ma delle sorelle scrittrici dell’Ottocento) non conoscevo Jane Eyre. O meglio, la conoscevo di nome ma non conoscevo la sua storia, non avendo letto il romanzo della Charlotte Brontë e non avendo mai visto nessuna delle miliardi di trasposizioni per il cinema e la tv realizzate fino ad oggi. No, nemmeno quella di Zeffirelli con la mia adorata Charlotte Gainsbourg, sulla quale pure in questo caso torneramo sempre in occasione di Melancholia.
Tutto quest’altro per dire che mi è piaciuta, questa nuova versione cinematografica di Jane Eyre prodotta dalla BBC, e magari a chi ha ben presente la storia sembrerà una versione non eccezionale. Io però non so dire se possa rientrare tra i migliori o peggiori adattamenti del romanzo, né so quali elementi qui presenti siano più originali rispetto alle altre versioni e quali elementi siano stati tralasciati. Quindi in pratica questa pseudo recensione è del tutto inutile.
Quello che posso dire dal basso del mio personale ignorante punto di vista è quanto ho apprezzato di più: i due attori riescono a rapire lo sguardo, conducendoci al cuore della vicenda. Lei, Jane Eyre, è Mia Wasikowska (ora sui nostri schermi anche con L'amore che resta di Gus Van Sant), l’attrice australiana di origini polacche (sempre sia tu lodata, Wikipedia libera) il cui cognome viene ormai usato come scioglilingua nelle principali accademie di dizione del mondo. A parte quelle dell’Est Europa, perché vabbé lì immagino non lo trovino così complesso da pronunciare. Lui, Mr. Rochester, è Michael Fassbender, attore tedesco naturalizzato irlandese (sempre e always thank you, free Wikipedia), coppa Volpi all’ultimo Festival di Venezia per il film Shame. Vergogna. No, non è una vergogna che abbia vinto, volevo solo dire che “shame” in italiano significa “vergogna”. Il film invece non l’ho ancora visto (altra ignoranza), ma considerata la solita bravuta dell’interprete di certo il premio non è stato una vergogna.
La cosa più affascinante del film è proprio la tensione sessuale sottesa che all’improvviso si sprigiona tra le due anime in pena. Questa è una frase che forse alla Brontë sarebbe piaciuta. Eh sì, bambini, avete letto bene, ho detto: tensione sessuale. Siete arrossiti come Jane al primo incontro con il macho Rochester? Lui, il Fassbender, fin dall’inizio ha infatti lo sguardo (vedi foto a destra) di chi pensa: “Puoi provare a resistermi, piccola, ma tanto te trombo!”. Lei, la Wasikowska, ha invece lo sguardo peccaminoso (vedi foto sopra) di quella che pensa: “Faccio finta di resisterti, ma al terzo appuntamento te la smollo.”
E così la coppia di protagonisti funziona alla grande, anche perché al di là della tensione sessuale, sono due signori attori, tra i più lanciati del panorama attuale.
"Hey, Billy Elliot, mai pensato di iscriverti al Glee club?" "Hey, Alice, vuoi che mi tolga i pantaloni e ti mostri il paese delle meraviglie?" |
A funzionare meno, ma ricordo ancora che non conoscendo l’opera originale non so se ciò sia amputabile al romanzo o a questa versione, è invece il contorno. Gli altri personaggi rimangono per forza di cose minori, dalla perfida zia Sally Hawkins (la grande Sally Hawkins, qui convincente nella parte della stronza), al cugino Craig Roberts (il mitico protagonista del mitico Submarine, dove pure lì c'era anche la Hawkins), dall’aspirante provolone Jamie Bell (proprio il ballerino gay Billy Elliot; come, non era gay? stupidi stereotipi!) alla governante Judi Dench. Ma ad essere sacrificato è soprattutto il personaggio della pazza Bertha Mason, interpretata dalla “nostra” Valentina Cervi (anche in versione cantante in soundtrack con la sua versione del traditional Ada), che avrebbe meritato un maggiore approfondimento in grado di regalare alla pellicola un ulteriore gothic touch e invece si ritaglia appena una misera scena.
Se la fotografia è di ottimo livello e ci (o almeno mi) riporta alla mente le atmosfere sospese di Bright Star, manca però una forte impronta registica come quella di Jane Campion, ma comunque Cary Fukunaga, qui alla sua seconda opera dopo l’acclamato Sin Nombre (che pure questo, continuo ad ammettere la mia ignoranza, non ho visto), dimostra di possedere un buon occhio e uno sguardo attento.
La colonna sonora dell’altro “nostro” Dario Marianelli (premio Oscar per Espiazione) è azzeccata e conferma, manco ne avessimo bisogno, la teoria della fuga dei cervelli. E qui ritorniamo alla questione di partenza. Se, ad esempio, ignorassimo di vivere in un paese in cui il talento viene considerato come la Peste, saremmo più felici?
Penso di sì.
E allora beata ignoranza.
(voto 7/10)
P.S. Confesso che il finale ha (quasi) sciolto il mio freddo cuore.
Sei riuscito a fare una recensione sboccata perfino di un film cosí 'puro'! Posso dirti che é molto fedele al romanzo, molto lungo e quindi difficile da condensare (a rimetterci sono i personaggi minori, appunto), mentre è completamente ignorata la forte componente gotica, che sarebbe stato molto interessante esplorare in un film (soprattutto per il mistero della moglie pazza e dei sinistri rumori che ella provoca nella casa, qui quasi assenti).
RispondiEliminaQuesta sarà una delle mie prossime visioni, e mi ci avvicino forte di Fassbender, Bright star, del tuo cuore sciolto dal finale - incredibile! - e dalla speranza che possa essere almeno in parte associabile al lavoro della Campion - sempre ottimo -.
RispondiEliminaE per una volta, siamo d'accordo anche sull'attrice protagonista!
P.S. Bellissimo il passaggio su Wikipedia. Complimenti.
uh se mi piaciucchia quella donna
RispondiEliminail romanzo è stupendo, uno dei miei preferiti di sempre, e devo dire che nel mio immaginario di lettrice (e basandomi anche sulle descrizioni fornite dalla Bronte) Jane ha le esatte fattezze di Charlotte Gaingsbourg e non quelle della Wasikowska!Non ce la vedo in questo ruolo, è troppo fresca, non ha le imperfezioni e la bellezza/bruttezza poetica della vera Jane/Charlotte!
RispondiEliminaCredo che guarderò il film lo stesso ma non mi sento molto fiduciosa.
il film è bellissimo, una delle migliori versioni realizzate e al di là dei begli occhi di fassbender la più brava è la Wasikowska che regge praticamente tutto il film!
RispondiEliminahttp://firstimpressions86.blogspot.com/2011/08/jane-eyre.html
comunque nel director's cut la Bertha Mason di valentina cervi aveva sicuramente più spazio...guardati questa scena tagliata la cui assenza ha tolto un bel po' alla tensione gotica della pellicola
!http://www.youtube.com/watch?v=NuWwJyX3XMQ
A me è piaciuto molto, tranne per la scelta del ruolo di Jane Eyre all'attrice con un nome impronunciabile. Invece, il ruolo maschile era azzeccatissimo, grande attore. Storia dìamore d'altri tempi che mi ha commossa, e se ha sciolto anche te Cannibale, wow! ;)
RispondiEliminaSono d'accordo: tra le quasi venti trasposizioni cinematografiche del grande romanzo, questa è forse una delle migliori.
RispondiEliminaO. T. (ma neanche tanto): bel blog, continuerò a seguirti! Se ti va, passa sul mio (ho postato il link nell'apposito box del commento): anch'io tratto di cinema e, se ti fa piacere, sarei interessato ad uno scambio link.
Nonostante Zeffirelli mi stia discretamente sulla punta il "Jane Eyre" con la Gainsburg è bellissimo (per quanto, oh, na botta de vita che te la raccomando). Se anche questo merita me lo segno, dopotutto noi ci piacciono i film in costume
RispondiEliminaDomani andrò a vederlo e poi farò sapere. Magari faccio un post anch'io. Dipende da come mi ha preso.
RispondiElimina*perso
RispondiEliminaavevi dubbi che non potessi farcela? :)
*mr. ford
e che sono tutti questi complimenti?
stai cercando per caso di non aver più un nemico ufficiale numero 1? :D
*dantes
caruccia
*margherita
secondo me se l'è cavata più che ottimamente.. però non ho termini di paragone con le altre janes
*alessia
peccato, quella scena (e magari altre) avrebbero potuto far fare l'ulteriore salto di qualità darkoso al film..
*barbara
beh, soprattutto il finale è difficile che lasci indifferenti..
*il cineocchio
va bien cineocchio, sono assolutamente pro scambio di link e ti ho già aggiunto al mio blogroll ;)
*el gae
io non sono un gran patito di film in costume, però ogni tanto ci stanno. e questo sì che merita
*alma
e allora aspettiamo... ;)
Voglio vederlo! Assolutamente. Io, al tuo contrario, adoro le Bronte ;)
RispondiEliminaA noi la tua 'pseudo recensione' è piaciuta un sacco, e quindi l'abbiamo linkata nella nostra pagina di Facebook http://www.facebook.com/NonSoloPizzaeCinema e ci ripromettiamo di andare a vedere il film al più presto, facendo parte anche noi della schiera 'beata ignoranza'. A presto!
RispondiEliminaquesto si che lo aspetto, voglio vedere questa versione del film, ho visto quello con Charlotte Gainsburg e William Hurt, ma voglio vedere anche questa versione :)
RispondiEliminasarà ma io non ho proprio voglia di vedere sta roba.. mi sa di palla megagalattica.. Cannibal convicimi che è il contrario..
RispondiElimina*lucy e arwenlynch
RispondiEliminae allora penso proprio apprezzerete...
*audrey
thanx! quasi quasi seguo una delle vostre ricette...
ehm, meglio di no che non sono capace a cucinare ;D
*oneword
neanche io sono appassionato del genere, però ogni tanto una visione del genere me la sparo e questo mi è piaciuto e non mi ha annoiato. dai un'occhiata al trailer e, se ti fa addormentare, non mi sento di consigliartelo...