(USA 2011)
Regia: Jason Reitman
Cast: Charlize Theron, Patton Oswalt, Patrick Wilson, Elizabeth Reaser, Collette Wolfe, Jill Eikenberry, Kate Nowlin, Rebecca Hart, Louisa Krouse
Genere: forever young (adult)
Se ti piace guarda anche: La mia vita a Garden State, Elizabethtown, United States of Tara, Juno, GCB
Quello che è fatto è fatto.
Non puoi vivere nel passato.
Riavvolgere la propria vita come il nastro di una musicassetta.
Sui titoli di testa c’è già tutto questo Young Adult, nuova collaborazione del duo più affiatata dai tempi d’oro di Lucio Battisti + Mogol o di Lennon + McCartney o di Romeo + Juliet o qualcosa del genere, ovvero il regista Jason Reitman + la sceneggiatrice stripper Diablo Cody, artefici di quella perla del cinema indie che risponde al nome di Juno.
E oops!… They did it again.
Young Adult non è un film accattivante come Juno. Negli Usa non ha minimamente riscosso lo stesso successo e in Italia è passato del tutto inosservato. Eppure questa è una nuova perla di cinema indipendente, una commedia più amara che dolce. ‘Na chicca, in parole povere.
Jason Reitman non è un virtuoso della macchina da presa. Nelle sue pellicole si limita a raccontarci delle storie di personaggi piuttosto singolari, ma nel farlo non usa chissà quali stratagemmi visivi. Eppure non sbaglia un colpo e riesce a farsi narratore perfetto grazia a un uso sapiente della colonna sonora e uno sguardo mai invadente.
Ci ha raccontato con ironia del lobbista del tabacco cinico e senza scrupoli di Thank you for smoking, ci ha presentato la fantastica 16 and pregnant Juno, nuova idola suprema del mondo indie e oltre, ci ha accompagnato nei viaggi aerei Tra le nuvole dello spietato tagliatore di teste George Clooney e ora ci consegna un altro personaggio crudele. Per cui comunque alla fine facciamo per fare il tifo. Almeno un po’.
Paradossalmente, ma nemmeno troppo, in questa carrellata di characters l’unica matura e in grado di relazionarsi davvero con i suoi sentimenti è la più giovane del gruppo, la teen mom Juno. Laddove lei adolescente si ritrova ad affrontare con consapevolezza una situazione da adulti, gli altri sono invece adulti incapaci di crescere. Eterni adolescenti bloccati in un corpo adulto.
A letto con Oscar |
L’altra metà è Diablo Cody.
Ah mama mia, el Diablo!
Diablo di una Cody.
Parli del Diablo, e spuntano le Cody.
Ok. Ok. La pianto, per tutte le Diablo dell’universo.
Diablo Cody è una sceneggiatrice che adoro senza riserve e tutto quello che scrive per me è ora colato. Al di là della già citata Juno che l’ha subito scaraventata nell’olimpo hollywoodiano e le ha fatto vincere un (meritato) Oscar così pam! all’esordio, ho trovato parecchio spassoso persino Jennifer’s Body, film massacrato dalla critica che però, se non viene preso troppo sul serio e complici il Megan's Body e la tematica cannibale, è in grado di regalare un sano divertimento come fosse un disimpegnato horror trash primi anni ’90. Per chi non lo sapesse: Diablo Cody sta infatti agli anni ’90 come Drew Barrymore sta agli anni ’80. Dio benedica entrambe.
La Diablo non Lamborghini ha poi firmato anche una delle serie tv più originali e schizzate degli ultimi anni, United States of Tara con una sdoppiatissima triplicatissima quadruplicatissima e fuorissima Toni Collette, un telefilm che si andava a incartare nella seconda e terza stagione, ma con una season 1 assolutamente geniale.
"Charlize, dobbiamo girare. Smettila di leggere Pensieri Cannibali..." "Ma non ce la faccio. Ahahah, è troppo divertente!" |
Charlize Theron offre qui la performance più notevole e insensa della sua carriera (non menzionatemi nemmeno il mediocre Monster!) nei panni di un’ex reginetta del liceo che ritorna nella cittadina in cui è cresciuta.
Perché vi fa ritorno?
Perché su una e-m@il legge l’invito di un suo ex boyfriend per il battesimo del figlioletto e decide di andare in città per riconquistarlo, l’ex boyfriend non il figlioletto, incurante del fatto che possa essere felicemente sposato nonché felicemente neo-papà.
Una vera stronza rovinafamiglie, avete capito bene.
Così infila valigia e cagnolino Paris Hilton-style sulla sua MINI Cooper e attacca una vecchia musicassetta su un ancora più vecchio mangianastri. Parte il pezzo cult “The Concept” dei Teenage Fanclub.
E se dopo aver visto questo film non adorerete questa canzone, potrei non rivolgervi mai più la parola. Sul serio.
E se dopo aver visto questo film non adorerete questa canzone, potrei non rivolgervi mai più la parola. Sul serio.
"Cioè, tu ti sei sposato con un'attrice di Twilight e poi la young adult sono io?" |
Chalize Theron era popolare ai tempi dell'high-school e ora è divorziata, un tantino alcoooolizzata, e di mestiere fa la scrittrice. I suoi libri vendono un sacco. Bello, direte voi. Sì, bello. Peccato che lei sia solo la ghost writer di una catena di libri di successo per giovani adolescenti. Young Adult. Come Twilight o The Hunger Games (non sapete cos’è The Hunger Games? Presto non sentirete parlare d’altro…). Solo che ormai la catena per cui scrive è passata di moda e non se la fila più nessuno. Un po’ come Miley Cyrus negli ultimi tempi.
Miley Cyrus chiiiiiiiii?
Massì, Hannah Montana.
Hannah Montana chiiiiiiiiiiiiiiiiii?
Massì, Hannah Montana.
Hannah Montana chiiiiiiiiiiiiiiiiii?
La vita della Theron, che da brava young adult è sempre attaccata al cellulare o al laptop o alla tv a guardare i reality delle Kardashian e in più si ciba unicamente in fast-food mantenendo comunque una forma fisica invidiabile, non sembra andare da nessuna parte e così decide riconquistare il boyfriend del liceo, quello sposato e neo-papà, e di tornare al passato. Con un tuffo nella sua cittadina natale simile a quelli di Garden State ed Elizabethtown, ma senza lo stratagemma drammatico di un genitore morto.
Charlaiza Figon in questo film a poco poco si scopre un po’ come Glenn Close in Attrazione fatale, solo che questa volta vediamo la vicenda non dal punto di vista del marito stalkerato, ma dal suo. Da quello della pazza stalker. O stalkeratrice che dir si voglia. Una stalkeratrice alcolizzata che ruba battute romantiche che sembrano uscite da un romanzo di Moccia o della Stephenie Meyer - La vera ammazzavampri sentite da una ragazzina in un fast-food.
I suoi cambi di personalità quasi schizofrenici non sono troppo distanti dalla Tara di United States e vengono anche qui sottolineati dai cambi di look: da quello da insicura post-teenager o meglio post-tween con tanto di maglietta di Hello Kitty dell’inizio, alla felpa del suo ex boyfriend indossata per marchiare il territorio dopo essere uscita con lui, fino ad arrivare nella parte finale a presentarsi al battesimo del bambino vestita come una desperate casalinga anni ’50.
All’altro angolo abbiamo uno che dal liceo c’è uscito, vivo. Ma non con le sue gambe. Patton Oswalt, già visto nella più volte menzionata serie United States of Tara, intepreta un tizio a cui ai tempi del liceo dei bulletti hanno spaccato le gambe (e pure il pene) e che quindi, per forza di cose, non è mai riuscito ad andare avanti del tutto con la sua vita. Se non zoppicando.
Dall’incontro di queste due anime in pena che più diverse non si potrebbe ne vedremo delle belle, in una commedia più riflessiva che esilarante. Con una protagonista meravigliosa e così vera nel suo essere spietata, crudele ed egoista. Non un film perfetto, ma imperfettamente vivo. In più, è molto ma molto 90s.
E allora diavolo di un Jason Reitman e, soprattutto, Diablo di una Cody.
Oops!... They did it again.
(voto 8-/10)
posso dire che è una picchia esagerata!?
RispondiEliminase per picchia intendi quello che immagino, allora sì! :)
EliminaAvrei voluto vederlo, ma qui in Puglia non è arrivato :(
RispondiEliminanon sono d'accordo. la sceneggiatura non è male ma il film è troppo lento. non mi sono addormentato per poco :)
RispondiEliminaPerfetto, era tra quelli che mi attiravano maggiormente. Allora segno, sperando di riuscire a vederlo quanto prima! :D
RispondiEliminaquesto film mi ispira moltissimo, cercherò di vederlo il prima possibile XD
RispondiEliminaLo vedrò nei prossimi giorni.
RispondiEliminaSperiamo mantenga le aspettative.
Intanto noto con piacere che la pensiamo allo stesso modo a proposito di Monster.
io invece noto con dispiacere che la pensiamo allo stesso modo
Eliminaahahaha :)
I film di Reitman per me sono medio-buoni ma non riescono mai ad elevarsi più di tanto.
RispondiEliminaQuesto non fa eccezione, ma l'interpretazione di Charlize è veramente sublime!
"Parli del Diablo, e spuntano le Cody" ahahahahahahah! Concordo sul film e condivido l'adorazione verso Diablo, è una di quelle donne che vorrei essere io ;)
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