I soliti idioti: Il film
(Italia 2011)
Regia: Enrico Lando
Cast: Francesco Mandelli, Fabrizio Biggio, Madalina Ghenea, Valeria Bilello, Marco Foschi, Miriam Leone, Giordano De Plano, Gianmarco Tognazzi
Genere: (solito) idiota
Se ti piace guarda anche: I soliti idioti - La serie, Scemo e più scemo, S.P.Q.R.
Prendo un impegno: cercherò di scrivere una recensione del film de I soliti idioti senza dire mai: “Dai, cazzo!”.
Da adesso in poi.
Ce la farò?
Mi sa di no, cazzo!
Il film dei soliti idioti non cambierà di una virgola ciò che già pensavate di loro.
Se non vi piacevano prima, dopo la pellicola vi sembreranno ancora più idioti.
Se già vi piacevano, com’è nel mio caso, vi ritroverete davanti a un filmetto guardabile, che a tratti fa ridere ma che è privo degli spunti geniali intravisti qua e là all’interno della serie trasmessa da EmmeTiVì.
È chiaro che il vero cinema è un’altra cosa. Quanto proposto dal Nongio e dal Biggio con questo grande salto su grande schermo è più che altro un’estensione di quanto già fatto in tv e in teatro: un super episodio speciale allungato degli sketch cui ci hanno abituati.
In particolare, la trama (esilissima) della pellicola è incentrata sulle vicende dei loro due personaggi più noti, iconici e divertenti: Father and Son, ovvero Ruggero e Gianluca De Ceglie. Ruggero, interpretato da un Nongio truccato in maniera molto più verosimile di, per dire, Leonardo DiCaprio in J. Edgar, non rappresenta tanto un uomo quanto un’entità. Un incrocio tra un romano doc e un certo imprenditore milanese fissato con le volgarità e con le puttane. Si può intravedere un minimo di critica sociale, in questo, ma per lo più I soliti idioti finiscono per fotografare alcuni soliti (idioti) comportamenti italioti per provocare la risata facile. Così facendo ottengono un effetto positivo, perché in fin dei conti un po’ di sano umorismo disimpegnato è sempre il benvenuto. L’effetto negativo di contro è che così facendo lo sberleffo socio-politico, pur presente, rimane troppo sottotraccia e lo spessore delle loro gag è parecchio ridotto. Almeno nella pellicola.
Nei loro sketch per la tv sono infatti presenti anche personaggi più incisivi, come Padre Boi e Padre Giorgio che con le prese per il culo dedicate al mondo della Chiesa non è che ci vadano giù tanto leggeri.
"Prendi appunti, Clint Eastwood!" |
La scelta di concentrarsi soltanto su alcuni personaggi e non su tutti è comunque giusta e per ovvie ragioni inevitabile. Soprattutto per evitare la natura troppo sketchosa degli episodi tv e cercare di dare un senso all’operazione cinematografica. Rischio evitato solo in parte, visto che i personaggi di contorno rimangono appunto un contorno piuttosto superfluo. Gli omosessuali ad esempio regalano alcuni momenti divertenti, però sono presenti giusto attraverso una serie di videoclip musicali che, se all’interno dello show televisivo hanno un senso, all’interno di una pellicola cinematografica, o presunta tale, appaiono piuttosto campati per aria.
Tra gli altri personaggi ci sono anche il metallaro Sebastiano e la tizia del “sciono sciubito da lei”, la cui presenza era obbligatoria, considerata la popolarità, però pure loro non trovano un adeguato inserimento all’interno della storia.
Superflui anche gli (im)moralisti. Però la loro presenza è normale. Così come la volgarità. La volgarità per far ridere è normale. È normale, Marialuce!
La scelta di presentare solo alcuni personaggi era quindi obbligatoria. Si può però discutere sulle scelte che sono state fatte: è infatti un peccato aver lasciato fuori alcuni dei personaggi più divertenti della serie tv, come i già citati preti, i bambini di “mamma esco” Nicolò e Gigetto, l’attualissimo Precario, i palestrati del “quindi quindi” con la partecipazione di Rocco Tanica, i morti di sonno, il nichilista, l’amica cieca e soprattutto il mitico Mafioso.
Chissà se qualcuno di loro non troverà meritato spazio in un sequel che, dopo il successo di questa prima pellicola, per forza di cose arriverà. Volendo fare proprio gli sboroni, si sarebbe potuto anche rischiare l’inserimento di qualche nuovo personaggio a sorpresa. Un rischio che il supermegaproducer galattico Pietro Valsecchi, dietro pure al successo nei cinema di Checco Zalone, forse non ha voluto correre con i suoi idioti al pericoloso esordio al cinema. Un’occasione al proposito era data dall’inserimento del figlio segreto di Ruggero, peccato che pure questo personaggio si risolva in un’unica macchiettistica gag. Stessa sorte per le altre guest-star del film come la vj e attrice Valeria Bilello in versione prostituta e Gianlucamarco Tognazzi in versione avvocato, così come la solita gnocca da commedia all’italiana, la rumena Madalina Ghenea, non va oltre il ruolo della solita (smutandissima) gnocca da commedia all’italiana.
"Cannibal, che minchia di film guaddi?" |
C’è una corrente di pensiero che bolla tutte le cose volgari come stupide. Idiote, appunto. Però, come non mi stancherò mai di ripetere, i cinepanettoni non fanno schifo perché sono volgari. Fanno schifo perché non hanno al loro interno una minima idea di cinema e presentano sempre la solita (idiota) solfa di scenette.
Se i soliti idioti vengono criticati perché sono volgari, non mi sta bene. Se questo film viene criticato invece per la seconda questione, ci sta benissimo. A livello cinematografico, il livello qui presente è infatti parecchio basso, per quanto comunque superiore rispetto alle solite (idiote) porcate con De Sica, Boldi, Pieraccioni, Salemme… La regia infatti è piuttosto anonima e lo spunto di sceneggiatura è di quelli che il Nongio e il Biggio possono aver tirato fuori e sviluppato interamente nella durata di un solo aperitivo: la storiella è quella di Ruggero che cerca di evitare le nozze del figlio Gianluca e, per cercare di vincere una scommessa fatta con un suo amico coattone, deve portarlo a Roma a farlo trombare con una strafiga del mondo dello spettacolo. Tutto questo (tutto questo si fa per dire), mentre i personaggi secondari si apprestano a partecipare al matrimonio. Fine della tramona.
Un aspetto positivo sono invece la fotografia, così come nella serie televisiva curata più di alcuni film “d’autore” italici, un trucco che come detto fa sfigurare persino quello delle produzioni hollywoodiane, e una piacevole colonna sonora. Le canzoni sono firmate dagli stessi idioti, in particolare dal Francesco Mandelli che ha piazzato come tema ricorrente la piacevole “I don’t like you anymore” della sua band, gli Orange, più alcune canzoncine “idote” originali. La ciliegina sulla torta è però la presenza della ballad “No distance left to run” dei Blur, che il Nongio da bravo britpopparo che si rispetti ha pensato bene di utilizzare nel momento più drammatico (si fa per dire) della pellicola.
Un aspetto positivo sono invece la fotografia, così come nella serie televisiva curata più di alcuni film “d’autore” italici, un trucco che come detto fa sfigurare persino quello delle produzioni hollywoodiane, e una piacevole colonna sonora. Le canzoni sono firmate dagli stessi idioti, in particolare dal Francesco Mandelli che ha piazzato come tema ricorrente la piacevole “I don’t like you anymore” della sua band, gli Orange, più alcune canzoncine “idote” originali. La ciliegina sulla torta è però la presenza della ballad “No distance left to run” dei Blur, che il Nongio da bravo britpopparo che si rispetti ha pensato bene di utilizzare nel momento più drammatico (si fa per dire) della pellicola.
Come detto all’inizio, questo è un film, ma più che altro un episodio allungato della serie tv, che non farà cambiare di una virgola l’opinione che già avevate dei soliti idioti. Per chi li segue dal lontano 2009 su Mtv, comunque, per quanto la visione scorra tranquilla, appare più che altro come una buona possibilità sfumata. Un po’ perché alcune gag, pur divertenti, ormai sono state ripetute allo sfinimento, persino all’ultimo Sanremo (argh!). E poi soprattutto perché se lo show rappresenta una sorta di versione de’ noantri di Little Britain ed è quindi qualcosa di diverso rispetto al solito (idiota) panorama televisivo italiano, la pellicola non riesce a trovare una via alternativa alla solita (idiota) comicità cinematografica italiana.
Un’occasione persa e quindi per la prossima volta vedete di impegnarvi di più soprattutto in fase di sceneggiatura, miei cari Nongio e Biggio. La trama è un ovvio pretesto per le situazioni comiche, okay, però potevate sforzarvi per cercare di tirare fuori qualcosa di più elaborato del solito (idiota) schemino da cinepanettone natalizio.
Non fate i pigri. Dai, cazzo!
(voto 5+/10)
E visto che tanto ormai non sono riuscito a mantenere fede all’impegno preso a inizio post, vi lascio con una “Dai cazzo nucleare” dei Verdena featuring I soliti idioti.
A me non piacciono, non ci posso fare niente .___. Ci provo, ci provo a farmeli piacere, ma non mi fanno ridere, giuro! .____.
RispondiEliminaNonostante Julez riesca a farmi ridere con un paio di loro imitazioni, li trovo davvero pessimi.
RispondiEliminaSchifezza totale, altro che Sly e Van Damme! ;)
a me piacciono, ma immaginavo che fosse un po' una minchiata. peraltro a me divertono tanto tutti i personaggi che non erano nel film... ma mi sa che prima o poi lo vedo lo stesso
RispondiEliminaMadonna del cielo... dimmi che li hai guardati sotto minaccia... :)
RispondiEliminaIl peggio che l'Italia abbia mai prodotto. Dopo De Sica & co. certo.
RispondiEliminaHo visto il film da poco. D'accordo con te o piacevano prima o non si poteva pretendere che il film entusiasmasse i non fans. A me non entusiasmavano tantissimo, quindi il film non mi ha fatto ridere. D'accordo anche sul buon trucco applicato su Francesco Mandelli.
RispondiEliminaRiguardo il sequel credo sia probabilissimo. Il sito Mymovies lo prevede per ottobre di quest'anno:)
Io non riesco a capire dove sia la loro comicità. E giuro che non è che lo dico per offendere o per fare la sborona-snob che ride solo con Chaplin, è che proprio non colgo il lato comico. Non mi strappano neanche un sorriso. Poi, appunto, sono gusti. Però dai, paragonare Pieraccioni al cinepanettone è esagerato, via.
RispondiEliminamh... pieraccioni è peggio del cinepanettone. la sua totale, disarmante innocuità mi fa preferire le scorregge di boldi e de sica (dei quali penso il peggio del peggio, tra l'altro...)
EliminaRibadisco che non ne capisco il motivo. Non ho visto molti film di Pieraccioni - tra questi, Il Ciclone mi sembra assurdamente sopravvalutato, ma vabè - ma quei pochi che ho guardato hanno una trama, personaggi relativamente divertenti e fanno ridere senza l'ausilio di moti intestinali. 'Ti amo in tutte le lingue del mondo' ricordo che mi era anche piaciuto abbastanza. Poi non sono una grande appassionata di cinema né una fan del genere, quindi non posso sbrodolare paroloni tecnici, ma secondo me da Pieraccioni a 'scoreggio quindi sono' ce ne passa.
EliminaGrande ammirazione per la tua professionalità, per cui riesci a vedere per intero queste cazzate e a scriverci pure una recensione sopra con la tua solita grazia :-) L'alternativa è che tu sia masochista, e in tal caso si potrebbe aprire una conversazione interessante tra noi, ragazzino ;-DDD
RispondiEliminaVisto qualche mese fa, qualche risata si la strappa, ma le battute sono davvero identiche a quelle dell show televisivo!
RispondiEliminaNon mi piacciono come comici, figuriamoci al cinema. Oramai va di moda, dopo il successo di Zalone, che questi comici si mettono a fare film, che veri film non sono perchè molte volte la storia non esiste. Del resto questa settimana c'è un esempio calzante con il film "Ti stimo fratello" che, a mio avviso, è una stronzanta (permettetemi il termine) colossale.
RispondiEliminaIo li seguo dal 2009 su MTV e mi piacciono anche parecchio. Ho storto il naso sull'idea del film proprio perchè sapeva di tirata per i capelli sulla scia del successo degli sketch. Poco male, non li ho visti al cinema, continuerò a seguirli in tv. Certo Little Britain è un gradino più sù.
RispondiEliminadev'essere un filmone!
RispondiEliminaSecondo me loro sono anche bravini, però dopo due sketch hai visto tutto. I canovacci si reggono sui tormentoni che però io non reggo più. Qualche sforzo in più sulla sceneggiatura non sarebbe male
RispondiEliminaGuardate, io il film non l'ho visto e son sicuro di non essermi perso nulla, anche se di sketch ne ho visti molti, altrimenti non avrei potuto costruirmi un'opinione. Ecco, a me non fanno ridere per niente, perché la volgarità è una scorciatoia per far divertire che imboccano persone che purtroppo non sanno far ridere senza la volgarità...la comicità è ben altra, come Aldo Giovanni e Giacomo per dirvi, che per nulla erano volgari e con tre parolacce in un film ti garantivano una pellicola piacevole per tutta la famiglia.
RispondiEliminaComunque, se hanno riscosso successo, vuol dire che chi son molti a seguirli, soprattutto i giovanissimo...io non faccio parte di questa famiglia.
Ispy
Disgustorama.
RispondiEliminaNon mi ha fatto ridere nemmeno per un istante, e sì che io rido per la minima scemenza...
Nooo, mi stavo esaltando un casino coi Verdena e poi..hanno bestemmiato. Ma che tristezza..e la gente che si esalta per la bestemmia? Ancora più triste! Che c'hai da godere??! A me i soliti id fanno ridere a tratti, o meglio, mi strappano una smorfia. Ma solo presi 5 minuti al mese!
RispondiEliminaNo vedi, questi li trovo proprio banali, stupidi, cretini e anche minchioni. Ci ho provato a capirli, ma proprio...no! De gustibus2 ;)
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RispondiEliminaMolti film dovrebbero farli veder gratis e sul tubo il primo tempo, poi se ti piace paghi il biglietto e vai a vedere il secondo al cinema.
RispondiEliminaQuesto rientra nel secondo gruppo
ce l'ho fatta orcozzio
Mi dispiace una sola cosa realmente che tu hai giustamente sottolineato. La mancanza degli amici della palestra del quindi quindi... Sono mitici sarebbero bastati loro per strappare un 6 ;-)
RispondiEliminafilm pietoso e cultura trash che avanza. Coloro che gestiscono certe TV andrebbero esiliati dal paese a calci...
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