Un post su una pellicola e su una serie tv più o meno romantiche.
O, per fare quelli giusto un attimo tragici, un post sul declino della cultura americana.
(S)ex list
(USA 2011)
Titolo originale: What’s Your Number?
Regia: Mark Mylod
Cast: Anna Faris, Chris Evans, Ari Graynor, Blythe Danner, Ed Begley Jr., Heather Burns, Oliver Jackson-Cohen, Eliza Coupe, Kate Simses, Tika Sumpter, Chris Pratt, Zachary Quinto, Mike Vogel, Andy Samberg, Anthony Mackie, Aziz Ansari
Genere: romcom
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Capita che vedo un film come (S)ex List e non lo considero solo una innocua commediola romantica come ne vengono prodotte, guardate e dimenticate in fretta tante e tante altre. No. Dentro ci devo vedere anche l’attuale declino della cultura americana. Forse della cultura occidentale tutta.
Il film è addirittura tratto da un romanzo, Tutte le volte di D. di Karyn Bosnak, che immagino sia un vero capolavoro. Dovevano ispirarsi a un libro, perché se no da soli non ce la facevano ad avere uno spunto tanto “geniale” per il film.
Spunto che nasce dal semplice test-giochino che si può trovare nello spazio “rubriche scritte per scazzo” su una qualunque rivista femminile. Più un quesito, che un test-giochino vero e proprio: “Con quante persone sei andato a letto?”. Da una domanda del genere da cui, al massimo, ne può uscire l’articolo per un giornale, hanno deciso di farne un romanzo e poi persino un film!
"E dopo... tutti al cinema! Ma non a vedere (S)ex list!" |
È qui che capisci che il cinema e forse l’intera cultura americana hanno davvero esaurito tutte le idee a disposizione e che, con una trovata alle spalle di questo tipo, non può che uscirne un filmetto prevedibile dal primo all’ultimo fotogramma…
Mi chiedo perché non me ne vado a Hollywood a scrivere sceneggiature di questo tipo e a fare così tanti soldi da fare schifo. In fondo, quanto sforzo e quanto tempo ci può volere per realizzare uno script del genere? Un pomeriggio, diciamo due se al secondo pomeriggio per fare gli scrupolosi ci dedichiamo alla rilettura, tanto per controllare se abbiamo fatto errori grammaticali?
(S)ex List segue infatti tutte le regole per realizzare una commediola sentimentale standard. Non c’è neanche un briciolo di originalità. Non c’è neanche una battuta divertente. Non c’è neanche un momento davvero romantico di quelli cui ai romanticoni si può sciogliere il cuore. A guardare bene, non c’è davvero niente dentro questo film.
L’occasione si può considerare ancor più sprecata considerando come la protagonista sia Anna Faris, attrice che di solito ci ha abituati a una notevole dose di ironia. Già solo la sua faccia da cartoon incollata sopra un corpo hot fa morire dal ridere. Ma non qui. Per quanto si sforzi, qui non fa davvero ridere. La sua parte è quella basic (non instinct) della tipa single che non riesce ad accasarsi, come invece fa la sorella in procinto di convolare a nozze.
Ci troviamo quindi nella classica situazione dei preparativi per un matrimonio, stile Il matrimonio del mio migliore amico o, meglio ancora, siamo dentro un Le amiche della sposa di serie B. Facciamo anche di serie Z.
Ma il “motore” della vicenda nasce dalla domanda da rivista femminile di cui parlavamo sopra: “Con quante persone sei andato a letto?”. Secondo il magazine, la media per una donna è sui 10 uomini, mentre se la cifra arriva a 20 si viene considerate delle sgualdrine.
"C'avrà anche stroncati, però quel Cannibal c'ha proprio ragione..." |
Qual è il numero magico della protagonista del film?
19. Cosa che significa che da quel momento in poi potrà andare a letto soltanto con un altro uomo, quello che sposerà. L’alternativa, per “aggirare” il test, è farsi di nuovo un uomo con cui è già stata: in questo modo il suo punteggio non aumenta. Per rintracciare tutte le sue ex scopate si affida allora al vicino di casa fisicato e impiccione, Chris Evans. Quello dei Fantastici 4. La Torcia umana. O anche Capitan America. O anche quello che non azzecca un film da 10 anni, ovvero dal mitico esilarante sottovalutatissimo Non è un’altra stupida commedia americana che però risale ormai al lontano 2001.
Ah, no! mi correggo: nel 2005 ha fatto anche quella discreta ficata di London. Ma l’avremo visto in 4 o 5 al massimo in tutto il mondo. Nemmeno in 20, il minimo per essere considerato un film-sgualdrina.
Fatto sta che la Anna Faris inizia la prevedibile carrellata di uscite con gli ex, in una serie di scenette ben poco divertenti, alcune degne persino del cinepanettone, fino alla sconvolgente sorprendente rivelazione su chi scoprirà essere la sua vera anima gemella…
Un filmetto come tanti, forse. Di quelli pure guardicchiabili, forse. Oppure un allarmante segnale di come Hollywood si sia ormai incamminata su un viale del tramonto senza ritorno.
(voto 4/10)
Laid
(serie tv, stagione 1, pilot)
Rete australiana: ABC1
Rete italiana: non ancora arrivata
Creata da: Marieke Hardy, Kirsty Fisher
Cast: Alison Bell, Celia Pacquola, Toby Truslove, Abe Forsythe, Damon Herriman,Tracy Mann
Genere: black comedy
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A dimostrazione di come le idee non abitino più a Hollywood, arriva Laid.
Una serie australiana che non è niente di eccezionale. Carina e guardabile, però davvero niente di memorabile. Eppure gli americani hanno già acquistato i diritti per realizzarne un adattamento. Perché?
Perché Laid ha un’idea. Non un’ideona così sconvolgente, però una mezza idea simpatica e con un briciolo di originalità. E ormai gli americani appena intravedono un’idea, o anche solo l'idea di avere un'idea, ci si fiondano sopra per farla loro.
Laid non è molto distante dal film (S)ex List che ho massacrato di cui ho parlato sopra: anche qui la protagonista si trova ad avere a che fare con i suoi ex.
Bene, e allora?
L’idea originale è che in Laid questi ex muoiono. Improvvisamente quanto inesorabilmente, i suoi ex cominciano a morire. Uno dopo l’altro. Stecchiti.
Tutto qua. Ve l’ho detto, niente di sconvolgente. Eppure abbastanza affinché gli yankee si fiondassero ad acquistarla per un remake a stelle e strisce che probabilmente sarà realizzato con mezzi più professionali, con un budget più alto, con una protagonista più gnocca (l’australiana Alison Bell è parecchio anonima, per non dire di peggio), e magari con qualche personaggio di contorno più accattivante.
L’11 settembre era stato un primo segnale del declino a livello politico. La recente crisi un secondo segnale del declino economico. La fine delle idee nell’industria dell’intrattenimento, quella su cui gli Stati Uniti hanno costruito la loro vera egemonia, un terzo segnale preoccupante. Perché se si arrivano a saccheggiare le idee persino da una serie marsupiale non brutta ma davvero mediocre come questa Laid, chiamatemi pessimista, però io ci intravedo la fine della cultura e forse addirittura della società americana.
(voto 5,5/10)
Due proposte di poco conto che paiono proprio di siesta domenicale. ;)
RispondiEliminaCos'è, ti riposi in vista delle mazzate della Blog War!?!?
due proposte di poco conto su pensieri cannibali sarebbero oro colato su whiterussian!
Eliminaahahahah :D
Allora. Ho fatto l'errore di vedermi (s)ex list venerdì sera. Il tuo 4 è veramente un voto troppo alto. Per carità, io sono a favore delle commedie leggere, mi piacciono, le guardo, mi rilassano, ma il problema è che... QUESTA NON FA RIDERE! Anche le battute sono scontate, come la trama. Uff. Venerdì sera sprecato.
RispondiEliminasi sex list è scontato e prevedibile..nulla di nuovo e interessante
RispondiEliminaa me l'ultima scena ha fatto ridere ;)
RispondiEliminaconcordo. non é un'altre stupida ecc é un mio guilty pleasure! io London l'ho visto, una figata. Ma anche Push era una figata.
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