venerdì 3 maggio 2013

KIKI - UN (BEL) PACCO DI FILM A DOMICILIO


"Ah, quanto mi piace scopare!
Intendevo quanto mi piace andare sulla mia scopa, che avete capito?"
Kiki - Consegne a domicilio
(Giappone 1989)
Titolo originale: Majo no takkyûbin
Regia: Hayao Miyazaki
Sceneggiatura: Hayao Miyazaki
Tratto dal romanzo: Kiki’s Delivery Service (Majo no takkyûbin) di Eiko Kadono
Cast: Kiki, Jiji, Tombo, Osono, Kokiri, Okino, Rô-fujin
Genere: studio Ghibli
Se ti piace guarda anche: Arrietty, Il castello errante di Howl, Princess Mononoke, Il mio vicino Totoro, La città incantata, Porco Rosso

Pacco!
C’è un pacco per voi!
No, non intendo un pacco nel senso di una cosa brutta, di una delusione, di una roba paccosa insomma.
E no, non intendo nemmeno quel tipo di pacco, quello che si trova in mezzo alle gambe di noi maschietti.
Siamo distanti anni luce da entrambe le cose.
Il pacco che vi consegno oggi è Kiki - Consegne a domicilio, un delizioso film d’animazione che non sfigura affatto a fianco delle migliori produzioni di mastro Hayao Miyazaki e dello studio Ghibli. Non aspettatevi magari il migliore Miyazaki della vostra vita, ma non è di certo nemmeno un pacco brutto. Kiki è una delle fanciulle che più fanno simpatia nel già parecchio simpatico parco di fanciulle Ghibli e pure il suo gatto parlante è un gallo anzi un gatto mica da poco. La forza principale del film sta proprio nella mitica Kiki, una ragazzina per nulla bambocciona che a 13 anni se ne va già via di casa. Il motivo? A quell’età deve iniziare il noviziato come strega. Niente scuola di magia ad Hogwarts, per lei. Il noviziato nel suo caso consiste soltanto nel prendere la sua scopa e volare via, alla ricerca di fortuna in un’altra città. Una specie di stage non retribuito. E il film è del 1989, figuriamoci oggi…

"Ah, quanto mi piace andare in camporella con il mio amichetto!
Per parlare, che avete capito?"
Arrivata in una nuova città in apparenza brutta, sporca e cattiva, inizialmente Kiki farà fatica a inserirsi, quindi con l’aiuto di una panettiera locale le cose andranno meglio e poi la nostra nuova streghetta preferita aprirà un’attività commerciale in proprio, e senza nemmeno usare le agevolazioni per i giovani che avviano una nuova impresa. La streghetta sfrutta i suoi poteri non per fare chissà quali magie, ma semplicemente usa la sua scopa volante per andare a recapitare in maniera veloce alle persone che richiedono i suoi stregoneschi servigi dei pacchi.
E nel caso i vostri pensieri perversi vadano a quel tipo di pacco cui accennavamo sopra, giammai. Si tratta infatti di un innocente film firmato da Hayao Miyazaki, il Disney d’Oriente, e di riferimenti sessuali non ve ne sono. Nessun riferimento nemmeno al gioco dei pacchi di Raiuno, per fortuna, ma è solo un film su una ragazzina streghetta che consegna dei pacchi e basta. Tutto chiaro?

"Ah, quanto mi piace sniffare!
L'aria a pieni polmoni. La smettete di fraintendermi?"
La trama quindi non è di quelle esplosive, ma se avete già visto un film di Miyazaki o comunque dello Studio Ghibli sapete già cosa vi ritroverete di fronte. Il pregio così come anche il limite di queste pellicole è che sono pressappoco tutte uguali, eppure ognuna è una perla dotata di una sua singolarità che incastonata insieme alle altre va a comporre una collana preziosa. Preziosa come poche altre nel panorama cinematografico d’animazione (e non solo d’animazione) mondiale (e non solo mondiale).
A funzionare in questa pellicola in particolare, oltre alle solite atmosfere incantate, è la fantastica protagonista, mentre la storia come visto è alquanto esile e la componente magica non è forse sfruttata del tutto. A parte farla volare su una scopa (e pure su uno spazzolone) e riuscire a parlare con il suo gatto, potevano darle qualche potere in più. Capisco che il concetto di streghe e magie proposto da Miyazaki sia lontano da quello occidentale, però daje, qualche altro trucchetto potevano farglielo fare.
L’impressione è che questa pellicola potesse essere solo un’anticipazione, come fosse una puntata pilota di una serie animata che poi non è stata realizzata. Con Kiki si vorrebbero fare altri voli, seguirla in altre avventure, vedere la streghetta trasformarsi in una strega vera e propria o magari - e pure questo non sarebbe male - vederla crescere come Emma Watson dopo Harry Potter. Per una volta, invoco quindi gli dei e pure i demoni del cinema e chiedo loro che venga prodotto un sequel. Questo film, arrivato nelle sale italiane con giusto quei 20 e passa anni di ritardo, è infatti del 1989, ed è proprio ora che abbia un seguito. Abracadabra.
(voto 7/10)

Post pubblicato anche su The Movie Shelter.



14 commenti:

  1. finalmente eccoci.
    Sono andata a vedere il film il primissimo giorno di pomeriggio PERCHE' ERA L'UNICO ORARIO! Ma siamo ammattiti?! Ancora con quest'idea che i film d'animazione siano roba per bimbetti degli asili e elementari? E poi stiamo parlando di Miyazaki e non siamo più come nel 1997-98 quando fu distribuito Princess Mononoke e non lo cagò nessuno (io però mi ricordo che lo recensirono su Ciak e notai subito il lupo. Pensai che era gigantesco).
    Tornando al film io l'ho trovato delizioso e anche se non è uno dei suoi maggiori film, è comunque migliore di tanti altri che danno adesso. Kiki è davvero una forza e mi è piaciuta la sua "normalità". La contraddistinguono l'abito nero, il fiocco rosso e la scopa.
    Una cosa che mi piace è che qui le streghe non vengono ritratte come servitrici del Diavolo (GRAZIE Miyazaki!!!!!) Ieri sera poi hanno dato in televisione Amori e incantesimi.
    Il ragazzino mi ha ricordato Jean, il protagonista de "Il mistero della pietra azzurra", serie animata dove Miyazaki ha collaborato e un altro film alla quale è ispirato è appunto Laputa.
    Un altro personaggio che mi piace è Ursula, una pittrice (eh eh eh eh)
    E' lei che conforta Kiki nei momenti di sconforto e il suo discorso lo trovo reale.
    Un'ultima cosa. Visto che stanno riproponendo al cinema i film di Miyazaki dopo più di 20 anni faccio un appello: RIVOGLIO NAUSICAA!!!!
    Purtroppo Nausicaa è fuori catalogo mentre Kiki si poteva trovare in dvd ovviamente col vecchio doppiaggio (che non ho sentito) Di Nausicaa ho anche il manga che Miyazaki ha realizzato (e che va più avanti del film) e mi piacerebbe rivedere il film.
    P.S.: Cannibale, se vuoi vedere degli altri buoni film di animazione ti consiglio quelli di Michel Ocelot ovvero Kirikù e la strega Karabà, Principi e principesse, Azur e Asmar così come i suoi cortometraggi.
    P.P.S.: Scusami per il lungo commento.

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    1. in effetti il tuo commento è più lungo del post ahah :)
      ultimamente a livello di animazione mi sto buttando su Satoshi Kon, che mi sembra decisamente un genio o quasi...

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    2. Allora presto avremo recensioni tipo di "Paprika"?

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    3. Lo sai che è morto? per un tumore al pancreas.

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    4. presto non lo so, comunque il primo sarà perfect blue...

      nooooo
      non sapevo fosse morto :(

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  2. Piccola dolce Kiki. Si è vero, non sarà il migliore ma è forse il più semplice e proprio per questo trova il modo di conquistarti. Domina il linguaggio per metafore che contraddistingue questo maestro dell'Anime. Poi torna il mare, il vento...che meraviglia!!! Considera che la mia micia ora la chiamo "Jijia"...^_^

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  3. Almeno in questo caso con le streghe è andata bene! ;)
    Del resto, mi sa tanto che Miyazaki è uno dei pochi in grado di metterci d'accordo!

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  4. Visto un annetto fa e piaciuto tantissimo ♥

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  5. Io lo vidi sottotitolato in italiano tempo fa, lo trovai piacevole

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  6. Il mio amore per Miyazaki cresce sempre di più, un giorno adotterò tutti gli animali da lui creati!

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  7. Visto al cinema (l'avevo già visto in giapponese con sottotitoli tempo fa) è l'ho trovato, di nuovo, molto carino. Magari non avrà una trama travolgente ma per quell'ora e mezza che dura catapulta in un mondo fatato ^^

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  8. Dal titolo avevo paura che non ti fosse piaciuto!

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  9. Beh Ave Miyazaki, non è il nero Castello errante di Howl nè lo stupendo Ponyo ma sempre una gioia per gli occhi!!! Si, bello scopare,vero....i colori di Miya. (.

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  10. Amando Miyazaki non posso che rimanere un po' delusa da questo film. Sì è ovviamente carino, ma abituati agli ultimi suoi capolavori, questo l'ho trovato un po' datato e immaturo. Ovviamente averlo fatto uscire in sala dopo 24 anni non ha di certo giovato. Inoltre di solito in Italia si etichettano sempre i suoi film "per bambini" e non è quasi mai vero ma nel caso di Kiki invece è proprio così.

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