I Numa Sosa & The Guachos sono una band italiana. L’avreste mai detto?
Io no. Avrei immaginato provenissero dall’Uruguay, come il calciatore Ruben Sosa, quello dell’Inter. Remember?
I Numa Sosa & The Guachos sono un gruppo capitanato dall’argentino Numa Sosa ma di cui fa parte anche un blogger, Gregorio Arioli alias Greg Petrelli de Il blog dell’alligatore. Un collega, or dunque, e occuparsi di un collega è qualcosa che può creare sempre qualche imbarazzo, perché se poi ne parlo male, lui può sputtanarmi in qualche modo sul suo sito. E farebbe solo bene.
A scanso di equivoci, e prima che mi sputtani, specifico subito che i Numa Sosa & The Guachos nel loro genere sono bravi. Molto bravi. Qual è il loro genere? È un patchanka ska latino fresco e frizzante, accompagnamento ideale di un mojito in questo primo scorcio di (quasi) estate. Il genere in questione non è tra i miei preferiti in assoluto, io sono più per la musica darkona e deprimente, così come per l’elettronica fredda, ma questa è un’altra storia. D’inverno, un disco come il loro “Artista” non sarei quindi riuscito a digerirlo facilmente. Mi sarebbe suonato strano e fuori contesto. Adesso però è ora di tirare fuori i camiciotti estivi e gasarsi con questa musica più che piacevole. Sembra punk ma non è, serve a darti l’allegria.
I testi alternano italiano e spagnolo senza dimenticare l’inglese, i riferimenti musicali vanno dagli Ska-P ai Mano Negra di Manu Chao passando per Roy Paci, la musica dallo ska alla patchanka, con atmosfere latine e pure un inserto rap (in “Jurar y mentir”), un tocco di romanticismo (la ballata ma pur sempre sculettante “Quel che so dell’amor”), un bell’accompagnamento trombettistico del Petrelli a impreziosire il tutto, e in più una sorpresa pop con l’ultimo pezzo: l’album “Artista” è infatti chiuso da una loro allegra e skatenata versione di “Born This Way”, la hit di Lady Gaga.
Se sono riusciti a convincere me, possono farcela con chiunque. Premete allora play e fatevi contagiare dalla musica di Numa Sosa e dei suoi Guachos, vedrete e soprattutto sentirete che l’estate comincerà ufficialmente.
(voto 6,5/10)
Oltre al sound, occhio anche all’ottimo video animato che accompagna il loro singolo “Non voglio te”.
Potete trovare i Numa Sosa & The Guachos su:
MySpace (ebbene sì, esiste ancora)
E potete ascoltare qualche altra preview e acquistare il disco QUI
La rece è perfetta, anche se io avrei dato un voto più alto (ma i gusti sono gusti), però vorrei fare una precisazione: io non suono con loro, Greg Petrelli ha il suo blog divertente che potete leggere
RispondiEliminaqui
Io ho solo avuto il piacere di ospitarli nel mio blog per una bella intervista,Greg lo conoscevo da alcuni anni come blogger. Lunga vita a Numa Sosa & The Guachos, lunga vita ai Pensieri Cannibali ...
Sto andando ora ad ascoltare le preview e non mi sembrano niente male. Io sarei stata un pelo più alta con il voto, anche un sette.
RispondiEliminaMi piacciono molto i fiati, anche se io sono più rock.
Grande CK, visto che il cinema italiano fa schifo, almeno passaci la musica italiana. Cerchiamo di salvare il salvabile!
Bella recensione. Bella band.
Anche nel mio caso siamo fuori dai generi d'elezione, il video però è davvero ben realizzato.
RispondiEliminaWow that was unusual. I just wrote an incredibly long comment but after I clicked submit my
RispondiEliminacomment didn't show up. Grrrr... well I'm not writing all that over again.
Anyways, just wanted to say wonderful blog!
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Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaAnch'io gli avrei assegnato un voto leggermente più alto. Un 7 tipo..
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