lunedì 5 agosto 2013

LA NOTTE DEL GIUDIZIO, AMMAZZA CHE TI PASSA




La notte del giudizio
(USA, Francia 2013)
Titolo originale: The Purge
Regia: James DeMonaco
Sceneggiatura: James DeMonaco
Cast: Ethan Hawke, Lena Headey, Max Burkholder, Adelaide Kane, Rhys Wakefield, Tony Oller, Edwin Hodge
Se ti piace guarda anche: Demolition Man, The Strangers, Black Mirror

Stufi delle solite feste?
Natale, Pasqua, Carnevale, S. Valentino… Persino Halloween ormai ha perso la sua antica magia. Aspettate allora qualche anno, quando gli Stati Uniti introdurranno una nuova festività: The Purge, l’epurazione, una notte del giudizio in cui tutti i reati, omicidio compreso e persino la frode fiscale, sono leciti. Per 12 ore all’anno, niente polizia, niente ambulanze, niente pompieri, niente soccorsi. Scatta l’anarchia totale e le persone sono libere di distruggere tutto e uccidere chiunque, tanto c’è una specie di indulgenza plenaria legalizzata. Non c'è manco bisogno della grazia di Napolitano.
Nel 2022 immaginato da questo film, grazie a suddetto giorno di “sfogo”, di "purificazione", il tasso di criminalità è sceso ai minimi storici, insieme al livello di disoccupazione, così come l’economia è finalmente tornata a crescere dopo un lungo periodo di recessione. La soluzione alla crisi è The Purge. Dopo 364 giorni da angioletti, gli americani hanno una notte per poter tirare fuori il loro lato peggiore e grazie a tale stratagemma tutto è tornato a girare per il meglio.

"Che ci guardiamo stasera, Game of Thrones?"
"Eh no! Ebbasta, mamma!"
Un’idea che può apparire assurda e paradossale fin che si vuole, però siete così sicuri che non vi piacerebbe avere a disposizione una notte del genere per fare fuori chi proprio non sopportate?
Lo so che in fondo in fondo siete dei buoni, voi splendidi lettori di Pensieri Cannibali, ma negli USA una legge del genere potrebbe anche incontrare parecchi favori ed essere approvata senza troppi problemi. In ogni caso, si tratta di uno spunto fantastico da cui è nata una pellicola da non sopravvalutare, ma nemmeno da sottovalutare.
Da non sopravvalutare, perché si tratta di un film cinematograficamente valido però niente di eccezionale e il regista/sceneggiatore James DeMonaco, al suo secondo film dopo Staten Island, può ancora migliorare parecchio. Tra le interpretazioni si segnalano una bravina Lena Headey di Game of Thrones e soprattutto il perfido Rhys Wakefield, giovane attore da tenere d’occhio, mentre non convincono più di tanto Ethan Hawke in versione yuppie del futuro, Max Burkholder che ripropone un ruolo di ragazzino strambo non troppo distante da quello della serie Parenthood e la teen Adelaide Kane, attualmente nel cast di Teen Wolf, che insomma non sembra proprio una fenomena della recitazione. Inoltre, la piega che la trama prende dopo la prima folgorante mezz’ora è quella classica della famiglia rinchiusa in casa, assediata da un gruppo di maniaci mascherati, visivamente non troppo distanti dagli strangers di The Strangers. Uno spunto di partenza originale, per uno sviluppo non troppo originale.

"Ma che allegri ragazzini mascherati! Prego, entrate pure..."
La notte del giudizio non va però nemmeno sottovalutata. Si tratta infatti di una delle poche pellicole horror recenti-decenti a offrire uno sguardo sul presente e a immaginare un futuro distopico inquietante persino più del mondo in cui viviamo oggi. Un film a suo modo politico, che offre riflessioni sullo scontro tra classi, l’evergreen Ricchi VS. Poveri. Da non confondere con i Ricchi e Poveri, la celebre (oddio, forse un tempo) band di musica leggera italiana. Durante la notte della Purge, la upper class si scatena infatti contro poveri e senzatetto, che non possono permettersi una protezione. Facendoli fuori, eliminano anche il problema della disoccupazione. Un rimedio semplice semplice, non vi pare? Patrick Bateman potrebbe apprezzare.

La notte del giudizio è una visione thriller-horror molto tesa, perfetta per una visione notturna estiva. Allo stesso tempo, è pure una pellicola dai contorni fantascientifici che immagina un futuro preoccupante in maniera analoga a quanto fanno gli episodi della serie UK Black Mirror, riuscendo ad avere un’impronta socio-politica. Quest’ultimo aspetto si sarebbe di certo potuto approfondire maggiormente, invece la sceneggiatura predilige gettarsi su sentieri thriller più consueti. Ciò nonostante, è già un piccolo miracolo dei giorni nostri trovarsi di fronte a un horror che non si rivela la solita girandola di morti ammazzati nella maniera più assurda possibile e che riesce a far riflettere, su tematiche tra l’altro più attuali che mai. Per quanto riguarda la situazione economica, ovviamente, e pure per la tematica della giustizia fai da te e dell’eccesso del diritto a proteggersi, tornata con prepotenza alla ribalta negli USA dopo l’assoluzione del vigilantes che ha ucciso un ragazzino afroamericano, e in Italia per il dramma umano che sta seguendo alla sentenza Mediaset.
La notte del giudizio non è un capolavoro e non va sopravvalutato nel giudizio. Allo stesso tempo, non prendetelo nemmeno troppo sotto gamba perché, per una notte all’anno, tutti i crimini sono legali. E, per una notte all’anno, finalmente c’è un horror da non considerare illegale.
(voto 7/10)

Post pubblicato anche su L'OraBlù, con il minimal poster di C[h]erotto.



13 commenti:

  1. Mi è piaciuto parecchio, per fortuna un thriller estivo che non dilude!

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  2. Ma vi siete messi tutti d'accordo? Tu, la bolla, il bradipo, ford...
    E io ne parlo domani, ecco! :)

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    1. Mi hai tolto le parole di bocca XD
      Pure io ne parlo domani :)

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  3. A me non è piaciuto, come forse avrai letto. Ho trovato soggetto e sceneggiatura poco, pochissimo credibili, anche perchè come si fa a pensare di costringere tutta la distruttività degli umani (lo chiamiamo sado-masochismo vendicativo? Ma sì) in una notte all'anno? Mi sembra una delle solite illusioni del cosiddetto "sogno americano", in salsa horror, questa volta. No no, non ci siamo :)

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  4. E infatti The Purge sta in equilibrio tra un buon film e il film-niente-di-eccezionale. Il fatto è che ha molti spunti vincenti e ti rimane impresso perché prende spunto dalla nostra situazione economica e politica. E, soprattutto, di vincente ha Rhys Wakefield, su cui si regge tutto il film. Ethan Hawke non è mai simpatico né riesce mai ad attirare quando recita (almeno per quel che mi riguarda...).

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  5. Avevo già letto su L'ora blù...devo vederlo al più presto...

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  6. Mi aspettavo un titolo tipo "La Notte del Pregiudizio"!

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  7. Stesso giorno, stesso voto, stesso giudizio. Apocalisse in arrivo!? ;)

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  8. credevo fosse una merdina di film e invece mi sono dovuto ricredere...

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  9. cavolo ma soltanto io l'ho trovato raccapricciante? (non nel senso di horror, ma nel senso di pessimo)

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