Wolf Children – Ame e Yuki i bambini lupo
(Giappone 2012)
Titolo originale: Okami kodomo no ame to yuki
Regia: Mamoru Hosoda
Sceneggiatura: Mamoru Hosoda, Satoko Okudera
Cast: Hana, Uomo lupo, Yuki, Ame, Souhei
Genere: licantropo
Se ti piace guarda anche: Arrietty, Licantropia Evolution
Ho un segreto che non posso rivelare a nessuno.
No, è inutile insistere, non posso dirvelo. Ho promesso di non raccontarlo proprio a nessuno nessuno. Ho promesso e…
“Se promessa infrangerai, saranno guai.”
“Se promessa infrangerai, saranno guai.”
“Se promessa infrangerai, saranno guai.”
“Se promessa infrangerai, saranno guai.”
“Se promessa infrangerai, saranno guai.”
AAAAAAH!
Aiuto!
Non ce la faccio più a tenere questo segreto tutto per me.
Non mi interessa se promessa infrangerò, nei guai sarò.
Devo dirlo a qualcuno: mi sto per trasformare in un…
Blogger lupo!
Ecco svelato il mio segreto.
Uh, oh… ma che cacchio. Sono ritornato un blogger umano.
Vabbè, prima della prossima trasformazione ne approfitto per parlarvi di Wolf Children, il film che racconta di come i miei genitori si sono incontrati e di come hanno cresciuto me e mia sorella Yuki. Troppo fuori, quella Yuki. Simpatica e tutto, però anche troppo fuori.
Comunque, mentre stava seguendo una interessantissima lezione universitaria, mia mamma ha notato un tizio che le sembrava un po’ particolare. Si trattava di un uomo lupo, o, se preferite, di un ficantropo, un lupo a cui piace la fi... la compagnia delle donne. Quella stramba di mia mamma è rimasta incuriosita da codesto uomo lupo, stupita forse dal fatto che non rimanesse costantemente a torso nudo come i licantropi di Twilight e Teen Wolf. Un lupo mannaro vestito, pensate un po’ che roba dell’altro mondo. Dopodiché, mamma e papà hanno cominciato a baciarsi.
E… AAAH, aiuto!
Mi sto trasformando di nuovo!
Eccomi di nuovo qui. Un comune blogger umano. O quasi umano AUUUUUUUUUUU!
Dopo che i nostri genitori si sono in qualche modo accoppiati e una volta che siamo nati noi due pupi mannari, mio papà chissà perché è sparito nel nulla. Un giorno ha detto a nostra madre che usciva a prendere le sigarette e 10 chili di carne al sangue, ma poi non è mai più tornato. La mamma c’ha così cresciuti tutta sola soletta, però direi che ha fatto un buon lavoro. Insomma, c’ha educati a comportarci come delle persone normali AUUUUUUUUUUUUU!
ARF ARF ARF!
Au-au AUUUUUUUUUUUUUUUUUUU!
Sì, beh, più o meno normali, e io le sono particolarmente grato perché, anche se ha provato a educarci da umani, c’ha sempre lasciato la scelta di poter essere ciò che preferivamo. Un po’ come nelle famiglie con un genitore bianco e uno nero, in cui si deve decidere se essere degli stilosi hip-hoppari yo, oppure degli sfigatelli bianchi che si ascoltano Taylor Swift tutto il giorno. Cosa avremo deciso noi?
Non ve lo dico, vi lascio il piacere di scoprirlo guardando Wolf Children, un film molto bello, nonostante qualche lungaggine tipo nostra madre impegnata a coltivare la terra che è una cosa che non interessa a nessuno e nonostante qualche personaggio avrebbe meritato un maggiore approfondimento, tipo il vecchino che ci dà una mano o il primo fidanzatino di quella giovane zoccoletta di mia sorella. Un film molto bello, in ogni caso, che racconta con delicatezza e originalità una storia dai contorni fantasy in una maniera molto lontana dai soliti fantasy e più vicina al cinema Ghibli di Hayao Miyazaki, sebbene il regista sia Mamoru Hosoda, quello dello spassoso Summer Wars. La storia di me, di mia sorella, di mia mamma e di quel maledetto di nostro padre che c’ha abbandonati. Spero proprio abbia fatto una brutta fine, tipo morto ammazzato o, ancora peggio, l’abbiano chiamato a recitare nella saga di Twilight.
(voto 7,5/10)
Film bellissimo, nella sua semplicità! Da me si è beccato pure quattro stellette :D
RispondiEliminaE pensare che Hosoda ha iniziato coi Digimon XD
Divertente e leggera, la recensione. Forse un pò troppo per un film così profondo, ma considerato che concordiamo sulla sua bellezza, direi che va bene! ;)
RispondiEliminaXD
RispondiEliminaAlla fine l'hai mantenuta la promessa ;)
Io avrei dato un po' di più comunque mi ha fatto piacere quello che hai scritto: dare la libertà di scegliere la propria strada.
La madre è stata doppiata da Antonella Baldini nota soprattutto per Georgie dell'anime omonimo.
Comunque consiglio di guardare il doppiaggio originale coi sottotitoli (inglesi, l'ho trovato così su Youyube) perché è migliore del nostro e poi la filastrocca, quella che ti ha posseduto, è diversa da come l'hanno adattata qui e la trovo più attinente all'atmosfera del film.
Non ho trovato inutile le scene di cui lei coltiva le piante. L'ho trovato un equivalente di crescere i figli ovvero che non basta piantare il seme e aspettare bisogna anche preparare la terra ecc... e non l'ho trovato forzato.
La scena che preferisco è quando Yuki e Ame corrono nella neve assieme alla madre. Lì la sento la libertà nell'essere lupi e anche la madre. E poi la musica in quella scena è splendida.
E' anche interessante vedere come Yuki e Ame si "evolvono". Non dico niente perché non vorrei spoilerare qualcosa di importante comunque la loro evoluzione l'ho trovata fluida.
Mamoru Hosoda è anche il regista de La ragazza che saltava nel tempo (qui la prima parte: http://www.youtube.com/watch?v=ShyqEdoJLp4)
ah ah ah ...ancora mi devo riprendere!!!!
RispondiEliminaIo sto rosicando che non l'ho potuto vedere al cinema!
RispondiEliminaPorcaccia!
Oddio la filastrocca era davvero così in italiano? oVVoVe!! XD
RispondiEliminaComunque un film adorabile!