(USA 2014)
Titolo originale: Beyond the Lights
Regia: Gina Prince-Bythewood
Sceneggiatura: Gina Prince-Bythewood
Cast: Gugu Mbatha-Raw, Nate Parker, Minnie Driver, Danny Glover, Machine Gun Kelly, Aisha Hinds, India Jean-Jacques, Estelle
Genere: suicida
Se ti piace guarda anche: Empire, Nashville, Honey, Cadillac Records
Yo yo, bella fra, com'è, come butta?
Oggi yo vi voglio parlare di una nuova pelli-cola, che si beve fresca come una Coca-Cola, e se preferite la Fanta, tornatevene indietro agli anni ottanta, qui non si parla di roba old-school, se ne volete andate a fuck you!
Yo yo, Beyond the Lights è una nuova bella storia, fra. Cioè, bella bella proprio no e nuova manco per u' cazz. Però non è malaccio come storia, cioè è una roba abbastanza caruccia. È la vicenda di una popstar che cioè tutti impazziscono per lei e te credo perché ha una voce pazzesca e soprattutto è una bella manza con un look troppo cool, roba che sembra un incrocio tra Rihanna e Ciara, però lei invece si chiama Noni ed è interpretata da Gugu Mbatha-Raw, un'attrice che sta bene sia che abbia i capelli mori, biondi o viola. Quanto è bella, raga, quanto?
Su le mani se vi piace Gugu Mbatha-Raw!
In una scala da Oprah a Beyoncè, siamo persino oltre il livello Beyoncé.
Gugu Mbatha-Raw: anche se è difficile da scrivere, segnatevi il suo nome sullo smart phone. Qui su Pensieri Cannibali dove siamo troooppo avanti raga ve l'avevo già segnalata, ma voi continuate a tenerla a mente perché questa qua tra un po' esplode alla grande. Basta solo azzecchi il film giusto. Beyond the Lights non è proprio la pellicola in grado di consacrarla definitivamente, diciamoci la verità, però se non altro la aiuta a piazzarsi tra le star in ascesa di Hollywood, tra le più hip e soprattutto tra le più hip hop hooray!
La cosa più notevole di Beyond the Lights infatti è lei. Per il suo sguardo magnetico e per un'interpretazione davvero ottima. Per il resto il film è davvero med-yo-cre. La regia è di stampo televisivo, anzi no, magari... Yo speravo di trovarmi in un'hip-hop-epopea come la serie tv Empire e invece qui i livelli di goduria sono decisamente più low low low low low low low low. Non che manchino pure qua i drammoni. La vicenda ruota tutta intorno al tentativo di suicidio iniziale della popstar Noni e di come sia dura la vita sotto i riflettori, tra hotel di lusso e fan urlanti. Poverina. Un'esistenza davvero difficile. Papa Francesco, intervieni tu che sei il King di 'ste cose, ti prego!
Beyond the Lights ci fa fare quindi un tuffo nella tragica vita di questa popstar che dalla vita non ha avuto davvero niente, a parte soltanto talento, bellezza, successo e soldi. C'ha pure una mamma cui è molto legata e che sì, è fissata con la sua carriera a livelli maniacali, she's a maniac, maaaniac, però le vuole parecchio bene.
"Figlia mia, ti rispetto come donna e come artista, però adesso vedi di andare a smignotteggiare su quel palco, ok?" |
Insomma, cioè, chi non penserebbe al suicidio, se fosse al posto di una ragazza con una vita da sogno come la sua?
Beyond the Lights in pratica riprende le storie dei drammatici video di Britney Spears “Lucky” ed “Everytime” e li fonde in una pellicola sola, virata leggermente più verso la musica R&B e hip-hop, che qui ci piace, ah yeah.
La somma delle parti non raggiunge però i livelli dei due video, anche perché it's Britney, bitch, e Britney non si batte.
Al di là del fatto che si ha qualche difficoltà a entrare in connessione emotiva con il dramma patinato della protagonista, un altro problema del film è il suo scivolare verso la solita scontata storia sul potere salvifico dell'amore. Letteralmente salvifico, visto che il figaccione di turno Nate Parker salva proprio la protagonista dalla morte. Alla posizione numero 1 della classifica dei difetti del film però cosa troviamo?
Ve lo svelo yo raga: ci sono i dialoghi. La pellicola è tutta un “mi vedi?”, “ti vedo”. Ma che è, 'sta roba? Avatar? Oppure una visita oculistica?
"Ti ho salvato la vita!" "Veramente io mi stavo solo godendo un po' di fresco sul terrazzo..." |
Yo, pubblico di Pensieri Cannibali, come ben sapete qui le pellicole musicali sono sempre le benvenute e questo film, nel suo somigliare a una puntata non troppo riuscita di serie come Empire e Nashville, è comunque assolutamente guardabile. Oltre a vantare una colonna sonora super stilosa, almeno per gli amanti delle sonorità black, yo, che spazia da Nina Simone al pezzo candidato agli Oscar 2015 “Grateful” cantato da Rita Ora. E poi c'è Gugu Mbatha-Raw che spacca tutto alla grande. Me lo fate un applauso per Gugu Mbatha-Raw?
Yeah, bravi!!!
Allo stesso tempo però Beyond the Lights è anche un'occasione sprecata per gettare uno sguardo originale all'interno del dorato mondo dello show business, e anche se non è da buttare del tutto nel cess, è incapace di andare oltre i soliti cliché, ma pensa un po' te.
(voto 6-/10)
Mi piace il film musicale, ma mi dispiace Empire: ho retto poco, prima di abbandonarlo.
RispondiEliminaProverò pure questo, tanto un'ora e mezza non mi pesa, yo ;)
Yo, mi sa tanto che questa roba è troppo yo, per me.
RispondiEliminaMa Rita Ora regala grandi soddisfazioni.
Potrei farci un pensierino per la colonna sonora...
RispondiEliminaLo vedrei solo per Gugu Mbatha-Raw... cavolo, è bellissima!
RispondiEliminaPasso supervolentieri,yo!
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