Regia: William H. Macy
Origine: Usa
Anno: 2014
Durata: 105'
La trama (con parole mie): Un ragazzino con la passione per la musica se ne sta nella camera del dormitorio del suo college a strimpellare la chitarra e a cantare stonato come un ubriacone, quand'ecco che succede una tragedia. Un pazzo fa irruzione armato nel campus universitario. Tra i morti c'è anche il ragazzino stonato.
La pellicola ci racconta il modo di affrontare la perdita del figlio da parte del padre, che affoga il dispiacere nell'alcol e va a vivere su una barca nel porto di un paesino dimenticato da Dio. Fino a che un giorno entra in un bar dove si esibiscono dei musicisti locali e lui realizza: “Se quegli sfigati possono suonare e cantare in pubblico, perché non posso farlo anch'io?”.
Ogni tanto ricordo ancora di quando fui giovane.
Non è facile. È passato tanto tempo. Ma proprio tanto tanto tanto. Erano gli anni ottanta. Di quale secolo, preferisco non rivelarvelo.
Per un certo periodo, comunque, anche io sono stato giovane, per quanto sia difficile da credere. È stato un periodo durato davvero poco. Quando ai miei coetanei cadevano i denti da latte, a me cadevano quelli del giudizio. E quando ai miei coetanei spuntavano i primi peli sul pube, a me spuntavano i primi capelli bianchi.
Per un brevissimo periodo, ricordo però di essere stato giovane e la prima scena del film Rudderless me l'ha riportato alla memoria. Anche io strimpellavo la chitarra, seguendo il modello del mio mito Brus Pristi. Anche io scrivevo canzoni. Era roba profonda. Un mio brano ad esempio faceva:
Magari ti chiamerò:
“Trottolino Amoroso, Dudu dadadà”
ed il tuo nome sarà
il nome di ogni città,
di un gattino annaffiato
che miagolerà.
Poi però me l'hanno fregato e ne hanno realizzato una versione davvero splendida. Certo che avrebbero potuto almeno citarmi tra i crediti della canzone.
A proposito, la canzone della prima scena di Rudderless mi ha ricordato la mia giovinezza. Ve l'ho già detto?
Può darsi, visto che ripeto sempre le stesse cose. Tipo che Sylvester Stallone è l'attore migliore del mondo ed è anche un gran bell'uomo, me lo farei troppo, e che il wrestling è uno sport vero, non solo una pagliacciata più finta di Beautiful come credono tutti.
Dopo la prima scena, comunque, è terminato l'amarcord di quando ero giovane e mi sono ritrovato ad immedesimarmi nella figura del padre, interpretato dal Billy Crudup di Almost Famous. Perché anche io sono un padre, questo credo di non avervelo ancora detto. D'altra parte questa è una cosa che non dico mai. Ho solo una t-shirt che indosso sempre durante i miei allenamenti di pesi, quando riesco a sollevare ben 2 kg per braccio, con scritto: “Best dad in the world”. Perché io non sono un semplice padre. Io sono il padre migliore del globo e anche di tutti i tempi. Volete che vi parli di mio figlio?
Ma perché perdere tempo a parlare di lui, quando posso narrarvi di me e di quanto sono figo come padre migliore di tutti i luoghi tutti i laghi tutto il mondo?
La stessa cosa la fa il film. Una volta messo da parte il figlio, che ATTENZIONE SPOILER muore subito nei primi minuti FINE SPOILER si concentra unicamente sul padre. È lui la vera figura cardine della pellicola. Lui e il modo davvero coraggioso di affrontare il suo lutto: ruba le canzoni che aveva scritto il figlio, mette su una rock band, ha successo e si dà alla bella vita!
Non vi sembra un modo eroico di superare la perdita di un figlio?
A me sì.
Qualcun altro come il mio blogger rivale avrebbe potuto incentrare l'intero post sulla breve apparizione di Selena Gomez, o sulla partecipazione del cantautore Ben Kweller, ex leader della grunge band anni novanta Radish, o di come ci sia Anton Yelchin e pure qui quel maledetto riesca a farsi una bella fighetta (Zoe Graham di Boyhood), o di come una volta abbia incontrato Felicity Huffman, che è molto più affascinante dal vivo mentre su schermo sembra sempre un mezzo cesso, o di come questo sia il film d'esordio alla regia del marito della Huffman, ovvero William H. Macy di Shameless, o di come ci sia una divertente comparsata musicale di Kate Micucci della serie tv Garfunkel & Oates, o di come la pellicola abbia una gran bella colonna sonora indie-rock, con vertice da brividi nella canzone finale.
Io invece non vi parlerò di tutte queste cose. Per me il film sono solo Billy Crudup e il suo personaggio.
Rudderless è un chiaro esempio di come si possa superare una tragedia così grande come la perdita di un figlio con dignità, forza di volontà, coraggio, che dimostra come noi padri siamo gli esseri migliori dell'intero universo.
Soprattutto quelli come me.
Soprattutto me.
MrCannibal
“Con i nostri chiar di luna
quando al cinema si va
il bambino mio fa festa
e un po' anche il suo papà
ma nel buio sul più bello
lui ti dice così:
Mi scappa la pipì... ih
mi scappa la pipì... ih
mi scappa la pipì papà
non ne posso proprio più
io la faccio qui.”
Pippo Franco - “Mi scappa la pipì” -
Lo stile di questo post vi ricorda per caso quello di un altro blogger?
Può darsi che abbia fatto come il protagonista del film Rudderless: ho fregato il lavoro di un altro, spacciandolo per mio. Ma hey, non chiametelo plagio, né tanto meno furto. Chiamatelo “omaggio”.
Che genio del male! In effetti, il film è molto alla Ford. Già gliel'avevo consigliato non ricordo quando.
RispondiEliminaPer me, una delle poche sorprese di quest'anno: regia molto convenzionale, ma Crudup è straordinario e adesso ogni volta che sento Sing Along rischia di scapparmi una lacrima a tradimento.
(non la pipì!)
EliminaMi hai incuriosito molto con questa recensione, poi col fatto che sto finendo di recuperare Shameless, la regia di WIlliam H. Macy mi mette tanta tanta curiosità.
RispondiEliminaMi hai incuriosito molto con questa recensione, poi col fatto che sto finendo di recuperare Shameless, la regia di WIlliam H. Macy mi mette tanta tanta curiosità.
RispondiEliminaChiamare "omaggio" il copiare pari pari un'idea altrui (come Hitler copiò l'idea dei gulag a Beppestalin) è un bel esercizio di furberia
RispondiEliminaMi aspetto che presto J. Bergoglio si trasferirà nella foresta di Sherwood e ruberà ai ricchi per dare ai poveri
Un omaggio come sempre geniale, già mi chiedevo come mai il titolo fosse così semplice!
RispondiEliminaIl film è in rampa di lancio dopo il consiglio del buon Mr Ink, e dopo la tua approvazione non vedo l'ora di vedermelo :)
Per un attimo mi sono ritrovato in White Russian ahaha
RispondiEliminaTroppo forte la recensione ahahah
RispondiEliminaIn effetti sembra il classico film che potrebbe piacere a Ford, dovrebbe piacere parecchio anche a me! ;)
Niente male davvero questo omaggio.
RispondiEliminaPer un attimo ha spiazzato anche me, quando ho aperto la pagina. ;)
Cazzo non riesco a smettere di ridere.Sei incredibile.
RispondiEliminaHo riguardato l'header 3000 volte.
"ma sono su Pensieri Cannibali?"
"cazzo,sì."
"ma i bicchieri?"
Poi mi sono messa a leggere.Ed ho cominciato a ridere come non facevo da mesi.
"Perchè il Wrestling è uno sport vero,mica una roba più finta di Beautiful"
"Perché anche io sono un padre, questo credo di non avervelo ancora detto. D'altra parte questa è una cosa che non dico mai."
E poi le chiusure con i punti.
Che Ford non fa mai.
XD XD XD
Ford scusami,davvero,ma sta roba per chi ti legge è esilarante a livelli epici
Rotolo.
Adesso... va bene tutto eh, ma come si può parlare di un film se non lo si è manco capito? I mean... Non sai manco di cosa parla!!!!!
RispondiElimina"Un ragazzino con la passione per la musica se ne sta nella camera del dormitorio del suo college a strimpellare la chitarra e a cantare stonato come un ubriacone, quand'ecco che succede una tragedia. Un pazzo fa irruzione armato nel campus universitario. Tra i morti c'è anche il ragazzino stonato."
Cosa ho letto????? Tra i morti c'è anche il ragazzino??? Ah bello!! Guarda che è il ragazzino stonato che ha ucciso sei persone... è lui il "pazzo armato".
Il film non parla del modo di affrontare la perdita del figlio da parte del padre, ma fa un discorso MOOOLTO più ampio. Perdita del figlio / motivazioni che hanno spinto il figlio a fare quello che ha fatto / scoprire che cosa provava il figlio / confrontarsi con la percezione del figlio che il mondo ha / ecc ecc ecc.
Per favore... prima di scrivere "ad minchiam" cerca di capire di che cosa stai scrivendo.
Ciao Kicco,
RispondiEliminaguarda che questa non è una recensione seria. E' la parodia del mio blogger rivale del sito WhiteRussian.
Prima di commentare "ad minchiam", cerca di capire di che cosa stai scrivendo. ;)
Non è questo il punto. Il fatto che non sia una recensione seria non vuol dire che va bene cambiare completamente la trama e il significato del film.
EliminaAltrimenti che cosa l'avresti scritta a fare la trama?
3 minuti della mia vita persi.
La trama è scritta così perché all'inizio del film è così che sembrano le cose.
EliminaHo evitato di scrivere come prosegue non perché non l'abbia capito (anche se è evidente che tu sei l'unico al mondo che l'ha capito veramente), ma per evitare spoiler a chi la pellicola ancora non l'ha vista e non rovinare il colpo di scena.
A te che capisci tutto, comunque, non dovrebbe essere sfuggito che la trama è qui raccontata in maniera ironica...
Ehm... ok dai, hai ragione, così sei contento ;-)
RispondiEliminaChe la trama, su questa pagina, sia scritta in maniera ironica (che umorismo poi!!) è chiaro, ma ciò non toglie che sia comunque errata.
Anche il proseguo, poi, è errato.
"La pellicola ci racconta il modo di affrontare la perdita del figlio da parte del padre"
Ehm... ok dai, hai ragione. :-D