PineAppleMan “Shine”
Se siete stati attenti, il loro nome non vi sarà del tutto nuovo. Dei PineAppleMan vi avevo infatti già parlato qualche tempo fa, in occasione dell'uscita di un loro EP. Adesso però il gruppo del vicentino è arrivato al fatidico album di debutto. L'esordio sulla lunga distanza vera e propria. E com'è?
“Shine” è un lavoro parecchio interessante. Non lo dico perché mi hanno pagato. Non l'hanno fatto e, anzi, li invito a farlo. Lo dico semplicemente perché è un album pieno di canzoni valide, e alcune anche più che valide: cito ad esempio l'apertura sognante di “Eyes”, o la sfuriata rockettara dell'esaltante “Mirror”.
Se in precedenza i loro suoni erano vicini più che altro al folk e mi avevano fatto venire in mente gente come Grizzly Bear, Bon Iver e Fleet Foxes, questa volta la loro tavolozza sonora ha acquistato nuove sfumature. C'è un tiro più rock che permea l'intero lavoro. In “Light”, tanto per dire, mi sono venuti in mente persino le chitarre dei Placebo, anche se non so quanto possano rientrare nei loro ascolti quotidiani. Qua e là, come in “Black Rabbit” o nella title-track “Shine”, emergono pure echi di new-wave 80s, sarà per il suono dei bassi, o per le atmosfere darkeggianti, o per il timbro vocale del frontman Marco Zordan a tratti non troppo distante dalle parti di Ian Curtis dei Joy Division, o più probabilmente per tutte queste cose insieme. Altrove ancora invece i PineAppleMan si muovono in una direzione più alternative rock anni '90, il tutto sempre accompagnato da un velo di malinconia e di “oscurità” che fa suonare il titolo “Shine” piuttosto ironico.
Di raggi di sole se ne intravedono pochi, all'interno del debutto del gruppo vicentino, e sia detta come cosa positiva. “Shine” è un disco che, a dispetto del titolo, suona perfettamente invernale, ma che sa anche splendere, non con brani danzerecci e gioiosi, bensì con la luce emanata dalla sua drammatica bellezza.
(voto 7/10)
Potete ascoltare e comprare il disco dei PineAppleMan su Bandcamp. E potete beccarvelo in streaming anche su Rockit.
Mi pare un prodotto troppo cannibalesco, per me. ;)
RispondiEliminaSono dalla provincia di Vicenza, suonano dalle mie parti, e li devo venire a conoscere qui... pensa te!
RispondiEliminaNon li conoscevo, ho ascoltato questo brano che hai postato e mi piace
RispondiEliminaMe li segno, il pezzo mi piace
RispondiEliminaCitazioni parecchio azzeccate Marco: il disco è oscurità, la luce è solo un pretesto per vivere. Grazie ancora. M.
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