The Young Pope
(serie tv, stagione 1)
Rete italiana: Sky Atlantic
Rete Usa: HBO
Creata da: Paolo Sorrentino
Regia: Paolo Sorrentino
Sceneggiature: Paolo Sorrentino, Stefano Rulli, Tony Grisoni, Umberto Contarelli
Cast: Jude Law, Silvio Orlando, Diane Keaton, Scott Shepherd, Ludivine Sagnier, Cécile de France, James Cromwell, Javier Cámara, Ignazio Oliva, Stefano Accorsi
Genere: divino
Se ti piace guarda anche: Habemus Papam, The Royals, The Crown, House of Cards
Fratelli e sorelle, buongiorno!
L'omelia di oggi affronterà un tema diverso dai soliti.
Immigrati, guerra, poveri... quelli sono argomenti che, secondo le ultime rilevazioni Auditel, fanno abbassare lo share. Non tirano più. Per forza poi che la domenica Barbara D'Urso fa registrare ascolti più alti dei nostri.
Oggi parleremo allora di un tema che nelle ultime settimane sta facendo discutere parecchio il mondo della Chiesa, e non solo.
L'omosessualità?
I transgender?
Lo squirting?
No, cari fratelli e sorelle. Di queste cose parleremo magari nelle prossime puntate... intendevo dire nelle prossime omelie, quindi stay tuned!
Oggi vi voglio parlare invece di una nuova serie tv, The Young Pope. Una serie che tratta di me, il Papa.
Oddio... e scusa se invoco il tuo nome invano, però come si dice qua a Roma, quanno ce vo', ce vo'.
Oddio, dicevo, non è che sia proprio su di me-me, come ad esempio fa The Crown con la figura della Regina Elisabetta II. Se c'è una serie che The Young Pope mi ha ricordato è piuttosto The Royals, sebbene meno soap e meno trash, per il suo modo “blasfemo” di trattare delle istituzioni classiche che vanno avanti da secoli. Inoltre il protagonista della serie, Papa Pio XIII, è del tutto differente da me. È quasi il mio opposto.
In comune abbiamo giusto la figosità. Modestamente, siamo entrambi dei Papi molto affascinanti. Lui magari può essere considerato più bono di me, ma solo perché è più giovane. Qualche anno, facciamo qualche decennio fa, me la sarei potuta giocare alla pari con il nostro Jude Law XIII.
ATTENZIONE SPOILER (ma solo sulle prime puntate, non sulle ultime)
Magari, e sottolineo magari, non sarò bono quanto lui, ma di certo io sono più buono, più progressista, più moderno. Nonostante l'età, questo giovane Papa è quanto di più antiquato e conservatore si possa immaginare. Dimenticate quanto faccio io, che sono il pontefice dalla parte degli oppressi, dei più deboli, dei più poveri. Il Papa venuto dalla fine del mondo. Il Papa che parla con un simpatico accento argentino, come Belen Rodriguez, giusto un filo meno sexy. Dimenticate pure Papa Giovanni Paolo II.
Questo Pio XIII ricorda piuttosto Ratzinger, con le sue scarpette rosse da fighetto e i suoi cappellini trendy. Qualcuno l'ha anche definito un Papa rockstar, e in effetti un po' è così. Un Papa rockstar che ha copiato la strategia di marketing dai Daft Punk e da Mina e che ha fatto della canzone dei Radiohead “How to Disappear Completely” il suo motto personale. Per quanto sia bono e, grazie al suo aspetto fisico, potrebbe attrarre verso la Chiesa migliaia, forse milioni di groupie assatanate, Papa Pio XIII sceglie invece di non comparire in pubblico. Di non farsi vedere. Di riportare la religione a un puro atto di Fede. Di ridare alla Chiesa cattolica tutto il suo antico mistero. Una mossa azzeccata?
Fratelli e sorelle, questo lascio a voi il piacere di scoprirlo, guardando The Young Pope. Una serie che consiglio di vedere a tutti. Cristiani e non. Credenti e non. Sorrentiniani e non. Rispetto ai suoi film qui ci sono più dialoghi e più parole, quindi potrebbe avvicinare persino i suoi detrattori infedeli, eppure l'impronta di Paolino Sorrentino c'è. Non è una presenza impalpabile come quella del Signore. La sua mano si vede e si sente eccome. Nella caratterizzazione dei personaggi, tutti a loro modo grotteschi, tutti a loro modo solitari e in crisi esistenziale. Nell'uso geniale della colonna sonora, che passa da un impiego del tutto fuori di testa della hit tamarra “Sexy and I Know It” degli LMFAO alla riscoperta di una canzone di Nada del 2004 ai tempi passata inosservata, quel gioiellino di “Senza un perché”.
Così come c'è il tocco evidente di Sorrentino nelle inquadrature, con una costruzione degli spazi maestosa come solo pochi altri registi nel globo riescono a fare. C'è del divino, nel modo di girare di Sorrentino, e allo stesso tempo c'è una grande umanità nei suoi personaggi, pur nella loro freddezza e apparente mancanza di sentimenti. Come Suor Mary interpretata da Diane Keaton. Una che sembra avere un manico di scopa infilato su per il sedere, eppure di notte come pigiama indossa una maglietta con su scritto “I'm a virgin, but this is an old shirt”. LOL 😀
Così come c'è il tocco evidente di Sorrentino nelle inquadrature, con una costruzione degli spazi maestosa come solo pochi altri registi nel globo riescono a fare. C'è del divino, nel modo di girare di Sorrentino, e allo stesso tempo c'è una grande umanità nei suoi personaggi, pur nella loro freddezza e apparente mancanza di sentimenti. Come Suor Mary interpretata da Diane Keaton. Una che sembra avere un manico di scopa infilato su per il sedere, eppure di notte come pigiama indossa una maglietta con su scritto “I'm a virgin, but this is an old shirt”. LOL 😀
O come il Cardinale Angelo Voiello interpretato da un fantastico Silvio Orlando, uno stronzo di prima categoria, eppure capace anche lui di slanci di inattesa sensibilità.
Sì, ho detto stronzo. Che adesso un Papa non può dire stronzo?
Se questo Pio XIII può fumare dovunque nella Santa Sede, io non posso farmi scappare uno stronzo?
E pure il protagonista della serie è uno stronzo. Anzi, stronzo è ancora dire poco. Questo Pio XIII è un gran bastardo. Uno che fa passare Frank Underwood di House of Cards come un agnellino. E lui non ha nemmeno la scusante di essere un politico. Lui dovrebbe essere un uomo di Fede e invece non è manco sicuro della sua, visto che attraversa una profonda crisi di coscienza, un po' come capita al protagonista di Habemus Papam di Nanni Moretti. Solo che in The Young Pope è tutto più estremo, più assurdo, più imprevedibile. La grande dote di questa serie è proprio l'imprevedibilità sua e del suo protagonista. Giusto Sorrentino poteva prendere un attore che di nome fa Giuda, un Jude Law davvero sorprendente e azzeccato, per interpretare il suo Papa. Un Papa cattivissimo, eppure anche un Santo capace di fare miracoli, come ad esempio tirare fuori sigarette a ripetizione dalla propria mano, senza manco avere un pacchetto. Ma come diavolo fa?
Sarà che è un Papa che non crede in Dio, ma si crede Dio.
Amen.
Per questa puntata... volevo dire per questa omelia è tutto, vi do appuntamento alla prossima, in cui affronteremo la posizione della Chiesa nei confronti del tradimento: se si commette in un altro Stato, può essere considerato comunque un peccato, oppure no?
Avete tutta la settimana per rifletterci su.
Vaya con Dios.
(voto 8,5/10)
Mi mancano gli ultimi quattro episodi.
RispondiEliminaDa non sorrentiniano, lo trovo una bellissima sorpresa. Anche se verso la fine - ad esempio, nella scena di quella roba a tre che proprio non ho capito, boh - mi sta perdendo un po'. :)
Le prime due puntate mi avevano lasciata un po' "fredda" e "annoiata", ma sentivo che non dovevo mollare e infatti così è stato. Letteralmente innamorata di questa serie: scene, fotografia, immagini, colori, inquadrature, colonna sonora, dialoghi. Tutto. "Senza un perché", è diventata il mio tormentone :)
RispondiEliminama insomma, è morto o no?
RispondiEliminami sa che non è morto: sai quanta grana si può fare con un YP2?
Anche fosse morto, può sempre resuscitare.
EliminaSe ce l'ha fatta Jon Snow, ce la può fare pure lui. :)
Ho visto qualcosina dei primi episodi, e già avevo voglia di recuperare la serie.
RispondiEliminaDopo questa tua rece la voglia sale ancora di più. I personaggi devono essere fantastici^^
Moz-
Bellissima prima stagione, davvero un capolavoro. Rischia di essere la mia serie dell'anno - sí, ho giá cominciato a rifletterci sopra... -.
RispondiEliminaBellissima prima stagione, davvero un capolavoro. Rischia di essere la mia serie dell'anno - sí, ho giá cominciato a rifletterci sopra... -.
RispondiEliminaCompletamente OT: ho una domanda che mi tormenta da diverso tempo... ma l'header autunnale da dove è tratto?!
RispondiEliminaL'header che c'è su adesso è preso da un'immagine promozionale della serie tv BrainDead con Mary Elizabeth Winstead. Serie che consiglio vivamente di recuperare, anche se l'hanno cancellata dopo appena una stagione.
EliminaSono curioso di vederlo... Voglio vedere come Sorrentino si approccia alle serie tv
RispondiEliminami manca l'ultima puntata, e devo dire che da detestante della grande bellezza e amante del divo mi è piaciuta molto finora, con qualche riserva sul trattamento di alcune sottotrame e personaggi (Esther, tutte le trasferte extra vaticane) e la dilatazione anomala di certi episodi rispetto alla corsa selvaggia di altri. Silvio Orlando grandissimo! E Diane Keaton... amo le rughe non siliconate di Diane Keaton :D Jude è bono, ma questa è scienza, non fede :P
RispondiEliminaLa maglietta della suora rulla!
RispondiEliminaMi tengo lontana dalla serie per motivi religiosi(il cattolicesimo mi fa venire la psioriasi)e perchè Sorrentino mi è indigesto assai...
Peccato per braindead,non avevo manco iniziato a guardarla,mannaggia!!!!
Non l'ho ancora iniziato, ma considerato che di norma su Sorrentino andiamo abbastanza d'accordo, purtroppo finirà che dovrò perfino schierarmi dalla tua parte.
RispondiEliminaQuesto sì, che è un sacrilegio. ;)
Santo Padre Cannibale, potrei diventare una fervente cattolica ed esserti devota per il tuo bellissimo post papale, lo appoggio in pieno, sono d'accordo su tutta la linea.
RispondiEliminaNon ho ancora finito di vedere la serie, ma so già quali sono le mie sensazioni e presto le trasformerò in un post anch'io ;)
Così bello? Dovrò cominciarlo presto allora, Sorrentino sa conquistarmi :)
RispondiEliminaLa sto registrando (se dura Sky), perché tanto so che farò bingewatching da medaglia d'oro! :-D
RispondiEliminaThanks Sorrenthanks per fare una serie così figa sul papato! :-p
Mi guardo oggi gli ultimi episodi, posso solo di re che sì, questo papa è bono in tutti i sensi ;)
RispondiElimina