L'estate non è ancora finita e la cosa si vede e si sente. Gli ultimi strascichi della bella stagione, che per la musica è spesso la brutta stagione, si fanno ascoltare in particolare nella sezione Flop di questo mese. Attenzione però perché c'è anche qualcosina di niente male. C'è anzi un sacco di roba interessante, tra pop, rock, hip-hop e persino jazz. Quindi non buttate le cuffiette dello Smart Phone a mare e provate a dare un ascolto.
Top
9. Mick Jagger
Non contento di essere bisnonno (o forse è già trisnonno?), di essere diventato da poco di nuovo papà, di aver prodotto la sottovalutata serie Vinyl e inciso un nuovo disco con i Rolling Stones, alla tenera età di 74 anni Mick Jagger ha deciso di mettersi ancora una volta in gioco, questa volta da solista. La pietra rotolante ha tirato fuori due nuove canzoni, che non si sa ancora se faranno parte di un album o meno. Due brani che non cambieranno le sorti della musica, ma sanno essere accattivanti e ipnotici e pure piuttosto moderni, almeno per essere stati realizzati da un ultrasettantenne, soprattutto "England Lost" con la partecipazione del rapper britannico Skepta. In più sono accompagnati da due video dal tiro cinematografico: "Gotta Get a Grip" ha per protagonista Jemima Kirke di Girls, mentre "England Lost" vanta come star Luke Evans, il cattivone (nonché la cosa migliore) dell'ultima bestiale versione de La Bella e la Bestia.
8. Vitalic ft. La Bien Querida
Chi legge questo blog potrebbe essersi fatto l'idea che io abbia qualcosa contro i latinoamericani, o la musica in spagnolo, o la lingua spagnola. Non è così. Non sono un grande sostenitore di reggaeton, bachata e altre latinate inascoltabili del genere, però se si va oltre le robe che radio e locali cercano di spacciarci per musica, ci sono anche delle sonorità ispaniche niente male. Come questa canzone perfetta per la fine dell'estate, “Tu conmigo”, da non confondere con “Yo Contigo, Tú Conmigo” dei Morat con Alvaro Soler, presente nella colonna sonora di Cattivissimo me 3 e pure nella sezione flop qui sotto. La “Tu conmigo” a cui mi riferisco io è un'altra collaborazione, ben più riuscita, realizzata dal dj francese Vitalic insieme alla cantante spagnola La Bien Querida. Una canción muy bonita.
7. Nina Zilli
Per la serie: pezzo del mese di Tommaso Paradiso, ecco a voi il nuovo di Nina Zilli. Dopo "Riccione" con i suoi Thegiornalai Thegiornalisti, dopo aver cantato "Pamplona" al fianco di Fabri Fibra, dopo aver scritto la carina "Partiti adesso", deturpata dalla voce di Giusy Ferreri, e il nuovo tormentone estivo "L'esercito del selfie", il Tommaso Kinder Paradiso ha colpito ancora. "Mi hai fatto fare tardi" è un pezzo reggae-pop che diventa sempre più contagioso, ascolto dopo ascolto. Piaccia o meno, è questo che fanno un po' tutti i brani di Tommy, il king of summer.
6. Stereophonics
I film ambientati “all in one night”, alla Collateral per intenderci, mi sono sempre piaciuti. Adesso mi piacciono pure le canzoni “all in one night”, come il nuovo singolo degli Stereophonics, che sembrano tornati in ottima forma. Bellino pure il video recitato dai giovani attori britannici Anders Hayward (visto nella serie estiva Gap Year) e Levi Heaton.
5. Thirty Seconds to Mars
Il nuovo singolo dei Thirty Seconds to Mars ha fatto storcere parecchi nasi rock. Le sue sonorità molto pop e radio-friendly viaggiano ad anni luce di distanza, altroché 30 secondi, dalle atmosfere progressive metal del loro album d'esordio omonimo, privo di ritornelli a facile presa, ma anche dal manifesto emo – nonché a oggi il loro capolavoro – A Beautiful Lie. Siamo più dalle parti dei cori da stadio della hit Kings and Queens, con l'aggiunta di un tocco electropop.
Il viaggio dei nuovi Thirty Seconds to Mars sembra avventurarsi in territori vicini a quelli dell'ultimo criticatissimo album dei Linkin Park, One More Light, che però con il passare del tempo appare sempre più come un lavoro coraggioso, sebbene non riuscito al 100%, e che potrebbe traghettare molte band rock fuori dalla scena chitarrosa tradizionale.
Questo può far storcere parecchi nasi, così come il nuovo pezzo del gruppo di Jared Leto, però con il passare degli ascolti personalmente io comincio ad apprezzare parecchio questi nuovi 30 Seconds to Coldplay.
4. Hannah Williams & The Affirmations
Hannah Williams è la nuova Adele?
Fa musica soul fuori dal tempo, ha una voce incredibile e sofferta e canta pezzi perfetti per i cuori spezzati, quindi può darsi di sì.
Fa uno strano effetto sentire la sua “Late Nights & Heartbreak” (un titolo, un programma) per la prima volta. È un pezzo nuovo, eppure lo conoscevo già bene. Non perché ricordi Adele, ma perché Jay-Z l'ha usato come base per “4:44”, la title track del suo ultimo album. Praticamente ha preso il brano di Hannah Williams e c'ha rappato sopra. Credevo si trattasse del campione di una vecchia canzone e invece no. È un pezzo del 2016 realizzato dalla cantante soul britannica insieme ai The Affirmations ed è un ascolto da brividi. Adele, comincia a tremare!
Fa uno strano effetto sentire la sua “Late Nights & Heartbreak” (un titolo, un programma) per la prima volta. È un pezzo nuovo, eppure lo conoscevo già bene. Non perché ricordi Adele, ma perché Jay-Z l'ha usato come base per “4:44”, la title track del suo ultimo album. Praticamente ha preso il brano di Hannah Williams e c'ha rappato sopra. Credevo si trattasse del campione di una vecchia canzone e invece no. È un pezzo del 2016 realizzato dalla cantante soul britannica insieme ai The Affirmations ed è un ascolto da brividi. Adele, comincia a tremare!
3. Kesha
Dov'era finita Kesha?
Dopo aver fatto boom nel 2009 con Tik Tok, uno dei singoli d'esordio di maggior successo nella storia della musica, ed essere diventata una specie di nuova Lady Gaga ancora più trash (e ce ne voleva...) grazie a un paio di album e a un EP intitolato Cannibal di genere electropop, Kesha era sparita nel nulla. È finita in rehab, ufficialmente per problemi alimentari, e ha fatto causa al suo (ex) produttore Dr. Luke per molestie sessuali e casini contrattuali.
Adesso finalmente Kesha è tornata a far parlare per la sua musica, che non ha un granché a che fare con il puttanpop plasticoso del passato. Il suo nuovo Rainbow è un fo**uto ottimo disco che contiene al suo interno una grandiosa ballad gospel (Praying), un funk-soul che suona come una versione allegra di Amy Winehouse nonché un inno femminista (Woman), un inno contro i bastardi (Bastards), un inno per tutti (Hymn), un paio di brani pop-punk alla Avril Lavigne realizzati in collaborazione con gli Eagles of Death Metal, pezzi dalle influenze classic-rock e country tra cui un duetto con Dolly Parton. Potrebbe suonare come un gran casino e invece a sorpresa tutto funziona alla grande. Alla facciazza dei problemi del passato e di tutti i bastards di questo mondo, Kesha è tornata più forte che mai, con un album ricco di coraggio, ispirazione e stile. Un disco della Madonna che Madonna e Lady Gaga oggi si sognano. Chi l'avrebbe detto?
2. King Krule
Mai piaciuto il jazz ma negli ultimi tempi, prima grazie a Whiplash e Birdman e poi soprattutto per merito di La La Land, le cose stanno cambiando.
Cosa c'entra il giovane cantastorie britannico King Krule con il jazz?
Niente, o forse tutto, visto che la sua musica, che contiene anche elementi indie, hip-hop e punk, alla fine suona in qualche modo come il jazz del futuro.
1. Kadebostany
La cosa migliore dell'estate, almeno a livello musicale, non sono i tormentoni. Ovvio. Sono invece quelle canzoni stile L'estate sta finendo. Quelle canzoni da fine stagione malinconiche ideali per salutare il sole e gridare al mondo “Winter is coming!”, o se non altro “Autumn is coming!”. L'anno scorso era toccato a Lost on You di LP, quest'anno tocca a Mind If I Stay dei Kadebostany, gruppo svizzero attivo dal 2008 ma che si sta facendo notare solo adesso, se non altro dalle nostre parti. L'estate sta finendo, ma questa canzone non se ne va più via dalle orecchie.
Flop
4. Taylor Swift
Taylor Swift sta cominciando a rompere le palle?
È un po' presto per dirlo, però siamo arrivati a un nuovo capitolo della mia relazione di amoreodio nei suoi confronti, che si preannuncia come non uno dei più positivi.
Ai tempi dell'omonimo esordio, nel 2006, la consideravo una verginella timorata di Dio che dalla sua cameretta infestava gli Usa e il mondo intero con le sue noiosette canzonette country. Poi ho capito che lei non era proprio così. O, se non altro, gli strateghi del marketing che abitano dentro di lei mi hanno convinto che non era così. A sorpresa ho consumato di ascolti il suo successivo Loveless, un cult generazionale che, pur non appartenendo alla mia generazione, riusciva a parlare anche alla mia generazione, o almeno a me. Con il successivo Speak Now e ancor di più con Red, la bionda si è quindi spostata dal country-pop al pop e basta, fino ad arrivare al classico moderno dei nostri tempi 1989.
Ai tempi dell'omonimo esordio, nel 2006, la consideravo una verginella timorata di Dio che dalla sua cameretta infestava gli Usa e il mondo intero con le sue noiosette canzonette country. Poi ho capito che lei non era proprio così. O, se non altro, gli strateghi del marketing che abitano dentro di lei mi hanno convinto che non era così. A sorpresa ho consumato di ascolti il suo successivo Loveless, un cult generazionale che, pur non appartenendo alla mia generazione, riusciva a parlare anche alla mia generazione, o almeno a me. Con il successivo Speak Now e ancor di più con Red, la bionda si è quindi spostata dal country-pop al pop e basta, fino ad arrivare al classico moderno dei nostri tempi 1989.
Il suo nuovo singolo Look What You Made Me Do, il primo estratto dal prossimo album in uscita a novembre Reputation, prosegue nella stessa direzione e ha un ritornello contagioso che ricorda I'm Too Sexy dei Right Said Fred sopra a un ritmo alla Operate di Peaches (contenuta nella colonna sonora di Mean Girls). Solo che non possiede la stessa carica di brani irresistibili del suo passato come Shake It Off. Anche il testo non convince un granché: è la solita Swift lagnosa che se la prende con i suoi celebri nemici e la cosa più interessante è cercare di capire se ce l'ha con Katy Perry (che l'aveva paragonata alla Regina George del citato Mean Girls), o con la coppia Kanye West-Kim Kardashian, o magari con tutti e tre. È però difficile rimanerne più di tanto coinvolti. We Are Never Ever Getting Back Together ad esempio era un pezzo in cui un po' tutti potevano ritrovarsi, anche se lei parlava della fine della storia d'amore con Jake Gyllenhaal e il nostro pensiero invece andava al massimo alla relazione finita male con la figlia della panettiera sotto casa. Era comunque una canzone universale. Look What You Made Me Do sembra invece un brano di una VIP che parla della sua dura vita da VIP e delle dure faide con altri VIP in cui non tutti noi non-VIP ci possiamo riconoscere. Per non parlare del video della canzone, in cui è così egocentrica e autoreferenziale da massacrare da sola le vecchie Taylor Swift, prima che lo faccia qualcun altro.
Insomma, il dubbio a questo punto è legittimo: Taylor Swift sta davvero cominciando a rompere le palle?
Insomma, il dubbio a questo punto è legittimo: Taylor Swift sta davvero cominciando a rompere le palle?
3. Morat & Alvaro Soler
Non sarebbe una vera cattivissima estate cannibale, senza un pezzo di Alvaro Soler tra i flop. Quest'anno in compagnia dei Morat, un gruppo che ci mostra come in Colombia non producano soltanto coca, ma anche musica.
Oookay, se si limitavano alla coca mi sa che era meglio...
2. Jennifer Lopez ft. Gente de Mierda de Zona
J.Lo è un'autentica garanzia. Che faccia film, serie tv o musica, il risultato non cambia: fa sempre cagare. Persino più di Shakira con l'ausilio dell'Activia.
1. Povia
Immigrazia è la Imagine del razzismo. Una perfetta fotografia dell'ignoranzia. Una montagna di merda fumante che può essere apprezzata giusto da Matteo Salvini, che infatti ha rilanciato il pezzo attraverso i suoi social, scrivendo: "I buonisti si scandalizzano, per me Povia è uomo e artista coraggioso! #stopinvasione".
Il problema di questa canzone, così come delle altre di Povia, non è solo quello di avere un testo ridicolo e imbarazzante. Il problema è che anche a livello musicale fa pena.
Qualcosa da salvare comunque c'è. Nel post pubblicato su Facebook per lanciare il suo ultimo “capolavoro”, Povia ha lasciato anche il suo numero di telefonino. Scommettiamo che riceverà più insulti e scherzi, che non richieste di averlo in concerto come da lui sperato?
Per quanto riguarda il testo della canzone Immigrazia, ci sono un paio di passaggi interessanti che mi preme sottolineare. Il verso: “E mentre fissi il lampadario, ti fregano il salario” è già uno degli scult totali dell'anno.
E poi c'è da riconoscergli un gioco di parole azzeccato che infatti mi sento di riciclare: Povia chiacchierone, tu sei fuori come un barcone!
Revival Moment
Cranberries
Ci sono canzoni che profumano d'estate, e altre che profumano di fine estate, come si diceva sopra riguardo ai Kadebostany. Nel 1999 era il turno di Animal Instinct dei Cranberries. La prima volta che l'ho sentita è stato quando sono tornato da Brighton, England, nella mia prima vera vacanza all'estero, senza i genitori e lontano da casa. Ero ancora agitato dal viaggio, con il cuore infuocato e il cervello confuso per le tante esperienze fatte, per i tanti momenti memorabili vissuti, per lo più positivi, e forse anche per il tanto alcool buttato giù. Una volta a casa, mentre consumavo il mio primo piatto di spaghetti decenti dopo tanti hamburger e alimenti British schifosamente grassi ma fondamentalmente buoni, su MTV passava il video del gruppo di Dolores O'Riordan. Non ho per niente una gran memoria, ma quel momento non so perché lo ricordo bene. È più una sensazione, che un ricordo vero e proprio. So solo che da allora questa canzone per me sa di fine dell'estate ed è un sapore dolceamaro. È qualcosa di bello ormai finito e allo stesso tempo è come se tutte le emozioni vissute nel corso dell'intera stagione ti piovessero addosso in pochi istanti. È questo l'effetto che ha su di me Animal Instinct.
Guilty Pleasure del mese
Shade
Questo pezzo del rapper italiano Shade offre una descrizione piuttosto accurata della mia vita.
Lo so, conduco una vita abbastanza di merda. Ma non di merdissima.
Space Jam Award
Katy Perry
Katy Perry è tornata finalmente nella sua versione che preferisco: la simpatica cazzara. Il suo nuovo video Swish Swish è una specie di Space Jam sotto MDMA pieno di momenti trash divertenti e di guest star, da Gaten Matarazzo di Stranger Things a La Montagna di Game of Thrones, passando per le tipe di GLOW. La partita del mese la trovate non su Sky Sport o Mediaset Premium, bensì qui sotto.
Friends Award
Jay-Z
La storica sitcom Friends in versione black?
Jay-Z l'ha fatto. Yes, he can.
Il video della sua “Moonlight” è diretto da Alan Yang, il co-creatore della fenomenale serie Master of None, e al posto di Jennifer Aniston e compagni vede un cast composto dall'irresistibile Issa Rae di Insecure nei panni di Rachel, dalla splendida Tessa Thompson di Westworld, Creed e Thor in quelli di Monica, dall'idolo di Scappa – Get Out Lil Rel Howery come nuovo Joey, da Lakeith Stanfield (attore di Atlanta, del brutto film di Death Note e pure lui visto in Scappa – Get Out) nel ruolo di Chandler, mentre Jerrod Carmichael del The Carmichael Show è Ross e Tiffany Haddish (Girls Trip) fa Phoebe. In più c'è Hannibal Buress della serie comedy Broad City e del film di Baywatch nei panni di se stesso.
Il risultato?
Un Friends più dolceamaro di quanto ricordassi...
Il risultato?
Un Friends più dolceamaro di quanto ricordassi...
Samara Award
Zola Jesus
Per il video del suo nuovo apocalittico e scurissimo pezzo “Exhumed”, la cantante Usa di origini russe Nika Roza Danilova, meglio conosciuta come Zola Jesus, ha deciso di toccarla piano. Giocando con un incrocio da paura tra The Ring e The Blair Witch Project, in appena tre minuti è riuscita a realizzare uno degli horror dell'anno. Altroché semplice videoclip musicale.
It's not porn, it's teen pop Award
Selena Gomez
Da quando su YouTube è uscito il nuovo video di Selena Gomez “Fetish”, sono aumentati del 200% i casi di ragazzini diventati improvvisamente ciechi. Chissà perché?
Hey, anche io non vedo più niente... ma cosa sta succedendo?
Dreamers Award
Major Lazer feat. Travis Scott, Camila Cabello & Quavo
La canzone può piacere o no. Il nuovo video dei Major Lazer è però un gioiellino che tutti i sognatori a occhi aperti del mondo non potranno fare a meno di apprezzare e guardare con gli occhi così 😍.
Serial Music
Nina Simone
Nina Simone sarà anche morta nel 2003 ma la sua musica e la sua voce unica vivono più che mai al cinema e soprattutto in tv. Difficile trovare una serie recente che non ha usato una sua canzone in qualche episodio: The Handmaid's Tale, The Leftovers, BoJack Horseman, Scandal, Vinyl, American Crime Story, Legion, Good Girls Revolt, Roadies, Stalker, Parenthood, The Killing e persino Pretty Little Liars. Questo per limitarmi alle serie che seguo. L'ultima in ordine di tempo ad averla suonata in maniera splendida al suo interno con il pezzo “I Love My Baby” è stata Top of the Lake: China Girl, serie da non perdere anche se la prima stagione non l'avete vista, oppure vi aveva annoiato.
Movie Soundtrack
Gold - La grande truffa
Gold – La grande truffa è un film che si potrebbe definire senza infamia e senza lode, non fosse che un paio di lodi le merita: per la grande interpretazione di Matthew McConaughey e poi per la sua colonna sonora interessante, sebbene non sfruttata al massimo. Per un ascolto all'infuori della visione cinematografica, funziona ancora meglio. Tra un brano composto appositamente da Iggy Pop e chiamato senza troppa fantasia "Gold", e pezzi di Joy Division, New Order, Pixies, Television e Isley Brothers, a colpire è soprattutto la riscoperta di “Rip It Up”, irresistibile pezzo tipicamente anni '80 degli Orange Juice, band scozzese capitanata da Edwyn Collins, poi autore negli anni '90 della hit A Girl Like You, forse una delle canzoni più belle di sempre.
Mi spiace ma non posso accettare Nina Simone nello stesso post con Camilla Cabello. Lasciamo pure perdere Povia, che è chiaro cosa si è dovuto inventare per cercare di portare la pagnotta a casa
RispondiEliminaNina Zilli e i Thirty Seconds non dispiacciono nemmeno a me, le altre magari le ho anche sentite ma non so collegarle a titoli e cantanti. Fortunatamente dei flop nemmeno uno però, evviva!!!
RispondiEliminaSono stato molto poco musicale questa estate, e tranne i tormentoni noti (come il crimineeeee senza regoleeee) poca roba.
RispondiEliminaMi incuriosisce ciò che dici del brano della Zilli.
Quanto a Povia, concordo con la frase che riporti: farebbe cagare a prescindere.
Ma appunto, piace a Salvini, è già la migliore delle recensioni negative possibili^^
Moz-
Sono stato talmente tanto in vacanza in questo periodo che mi sono perso tutto.
RispondiEliminaE soprattutto per Povia, non mi dispiace. ;)
Uff non riesco a caricare tutti i video, odio quando Blogger fa così
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