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martedì 1 maggio 2018

La dura legge del gol... ah no, del mercato






“Buongiorno.
Prego, prego, entri.
Si accomodi.”


“Buongiorno. Grazie per avermi ospitato nella vostra trasmission...
ehm, volevo dire: grazie per avermi concesso questo colloquio.”




“Grazie a lei di essere qui.
Il suo curriculum ci ha colpiti davvero parecchio.”




“Ottimo, ottimo.
In effetti collaboro e scrivo per alcune testate prestigiose...”



“Testate?
Di cosa sta parlando?
Di Zinédine Zidane?”


“Non mi avete contattato per il mio lavoro su altri siti?
Immagino allora che vi abbia impressionati il mio blog che ormai posso definire storico: Pensieri Cannibali.”




“Pensieri cosa???
No, veramente a noi ha colpito la sua esperienza nel campo dei centri commerciali.”




“Ah, quella?
Veramente era solo una cosa che avevo aggiunto giusto per rimpolpare un po' il Curriculum Vitae e per mostrare che sono in grado di sapermi adattare a più situazioni e ambiti lavorativi differenti. Comunque mi è capitato di lavorare presso una società di finanziamenti all'interno di un ipermercato e facevo il promotore finanziario.”

“Mi dica, quali erano le sue mansioni?”





“In pratica la gente veniva da me per ottenere un finanziamento, in modo da potersi comprare il maxischermo in HD o il cellulare di ultima generazione che non potevano permettersi ma che desideravano. La decisione se concedere un finanziamento o meno non spettava a me. Figuriamoci, io l'avrei dato a tutti, per quel che me ne fregava. A decidere era invece l'azienda. Peccato che i clienti, se il finanziamento veniva rifiutato ad esempio perché erano cattivi creditori o non avevano un posto di lavoro fisso, se la prendevano con me, mica con la nota azienda. Un tizio è arrivato persino a minacciarmi di morte.”

“Interessante!
Un'esperienza molto formativa.
Così si tempra il carattere degli schiav... volevo dire dei lavoratori.
Come valuta quindi il suo livello di soddisfazione durante il periodo di quel lavoro?”


“Pensavo al suicidio quasi tutti i giorni, però non sempre.
Nelle giornate più positive, ad esempio, sognavo semplicemente di starmene su una spiaggia, o in qualunque altro posto, a chilometri di distanza dal centro commerciale.”



“Bene: allora segno la casella di un livello di soddisfazione medio-alto.
Mi sembra quindi ben disposto a lavorare di nuovo in un centro commerciale, giusto?”



“Ehm, non so da cosa l'ha dedotto, però non rientrerebbe proprio tra le mie massime aspirazioni professionali, almeno al momento. Soprattutto dopo che ho visto La legge del mercato, pellicola francese con protagonista Vincent Lindon che si confronta con il complesso mercato del lavoro di oggi. Lo vediamo alle prese con i colloqui, con l'agenzia interinale, con i colleghi del sindacato, con i problemi della vita di tutti i giorni, con gli svaghi (a dire il vero pochi) che si concede. Fino a che un lavoro non lo trova e proprio in un centro commerciale.”


Le legge del mercato
Titolo originale: La loi du marché 
Regia: Stéphane Brizé
Cast: Vincent Lindon, Karine De Mirbeck, Matthieu Schaller, Xavier Mathieu, Yves Ory



“E come si trova, questo Vincent Lindon?”





“Diciamo che stava meglio quando stava peggio, cioé quando era disoccupato. E anche per me è così.”




“Peccato, perché il lavoro che volevamo offrirle era proprio all'interno di un centro commerciale.”




“Avevo capito fosse qualcosa di differente.
Tipo un impiego redazionale, o comunque che avesse a che fare con la scrittura.
Non mi andrebbe di tornare in un centro commerciale.
Sarebbe come fare un passo indietro.
Come Giusy Ferreri se tornasse a fare la cassiera.”

“Giusy Ferreri???
E chi è?
Una sua ex collega?”



“No, è una cantante, anche piuttosto famosa.
Non l'ha mai sentita “Roma-Bangkok”?”




“Non ho idea di cosa stia parlando, comunque niente del genere.
Volevamo offrirle il ruolo di vice-megadirettore galattico del nostro nuovo centro di prossima apertura e non a Roma o a Bangkok, bensì a Los Angeles.”



“Davvero?!?
Posso ancora ripensarci?”




“No, mi spiace, ormai ha rifiutato e all'interno della nostra compagnia non crediamo nei ripensamenti.
Questa è la nostra legge.
Questa è la dura legge del mercato.”


“Ok, in tal caso vado subito a darmi una martellata fortissima sulle balle.
Grazie comunque per l'opportunità.
Buona giornata, e buon lavoro.”




(voto 6/10)



3 commenti:

  1. Film in ritardo ma decisamente a tema, che nonostante il gran parlarne, ai tempi, non mi aveva ispirato abbastanza da recuperarlo. Il tuo sei mi dice che sta bene dove sta.

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  2. Il film a me era piaciuto molto, ma effettivamente non mi pare molto cannibalesco.
    Ad ogni modo, tanta solidarietà per il lavoro nel centro commerciale.

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  3. Troppo francese-pesante per me, sto dalla parte dei francesi-leggeri e delle commedia romantiche, vista la primavera, visto Cannes.

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