Summer
Titolo originale: Лето - Leto
Regia: Kirill Serebrennikov
Cast: Teo Yoo, Roman Bilyk, Irina Staršenbaum
Il film si chiama Summer e uno dal titolo si potrebbe immaginare una pellicola ambientata in California. Invece no.
È ambientata in Russia, ma Salvini questa volta non c'entra niente. Ce l'ho fatta a resistere dal nominarlo una sola riga. Alla seconda ho ceduto. Solo che non è colpa mia. Salvini è ovunque. Accendi la televisione e il primo nome che senti è...Salvini.
È ambientata in Russia, ma Salvini questa volta non c'entra niente. Ce l'ho fatta a resistere dal nominarlo una sola riga. Alla seconda ho ceduto. Solo che non è colpa mia. Salvini è ovunque. Accendi la televisione e il primo nome che senti è...Salvini.
Vai in spiaggia e la gente non fa che parlare di... Salvini.
Ti fai un bagnetto tranquillo e rischi di essere preso sotto da una moto d'acqua con a bordo il figlio di... Salvini.
Vai al Papeete e ti becchi proprio... Salvini. L'unico posto in cui nessuno l'ha mai visto è il suo ufficio al Viminale. Per il resto te lo becchi dappertutto.
"Hey, chi è quel tizio che sta arrivando?" "Sarà mica Salvini?" |
"Sì, è proprio Salvini. E - mio Dio - è pure in costume da bagno!" |
Ormai si sta trasformando in un'ossessione. Io ero partito con le migliori intenzioni. Non volevo parlare di Salvini. Non volevo menzionarlo nemmeno. Io volevo parlare di Summer, titolo originale Leto, in entrambi i casi il significato è “Estate”. Un'estate non in California, non al Papeete, bensì in Russia, nei primi anni '80. Una Russia ancora comunista, però Salvini e i salviniani non temano. Questo film non è un'esaltazione del comunismo. Più che uno spirito comunista, qui dentro vive uno spirito punk. Roba da centri sociali, quindi Salvini e i salviniani dubito apprezzino in ogni caso. Summer è un film sulla scena musicale alternativa anni '80 di Leningrado, oggi nota come San Pietroburgo. Raccontata così, a qualcuno potrebbe suonare come una cosa troppo radical-chic (un po' come Richard Gere) e non molto stuzzicante. Io invece quando ho sentito parlare di “film sulla scena musicale alternativa anni '80 di Leningrado” mi sono esaltato parecchio e infatti appena Summer è arrivato nei cinema in rete mi sono fiondato a vederlo. Non perché sia appassionato di musica russa anni '80, ma perché sono appassionato di pellicole sulle musica in generale ed ero curioso di scoprire qualcosa in più su questa scena a me ancora ignota. Com'è andata?
Bene, ma non benissimo. Devo dire che dopo aver visto Summer le mie playlist musicali non è che siano state sconvolte più di tanto. La “rivoluzione russa” non c'è stata. Comunque qualche pezzo niente male dentro il film c'è. Devo dire più degli Zoopark che dei Kino. Chi sono costoro? Di cosa sto parlando?
Summer veniva descritto come un biopic su Viktor Tsoi, il cantante dei Kino, il gruppo rock russo più celebre degli anni '80, se non altro in Russia. A interpretarlo c'è Teo Yoo, che è praticamente identico a James Iha, il chitarrista degli Smashing Pumpkins.
"Non è vero che somiglio al chitarrista degli Smashing Pumpkins. Io SONO il chitarrista degli Smashing Pumpkins!" |
In realtà non è proprio così. È più che altro una pellicola sul ménage à trois che si crea tra il citato Viktor Tsoi, il cantante degli Zoopark ovvero Mike Naumenko e la moglie di quest'ultimo, Natalia, interpretata da Irina Starshenbaum, una di quelle bellezze folgoranti tipo Joanna Kulig in Cold War. Quelle bellezze fuori dal tempo che - chissà perché? - danno il loro massimo in bianco e nero.
I protagonisti del ménage à trois di Summer
Ah no, ho sbagliato foto. Ecco i veri protagonisti del ménage à trois di Summer
Come biopic musicale quindi è un po' strano. Allo stesso tempo non è nemmeno un drammone sentimentale. È un intrigante incrocio di varie cose. Sebbene a tratti un po' pasticciato, confuso e non del tutto riuscito, ne viene fuori un ritratto sentito di un determinato periodo. Non inteso tanto come un periodo storico o stagionale, quanto piuttosto come un periodo esistenziale. Summer come estate della propria vita, quel momento in cui sei giovane e tutto può succedere e tutto può cambiare. Un racconto in cui qua e là emergono dei momenti videoclip sulle note di classici internazionali come Psycho Killer dei Talking Heads, The Passenger di Iggy Pop, Perfect Day di Lou Reed e All the Young Dudes scritta da David Bowie e portata al successo dai Mott the Hoople. Pezzi strafamosi e per lo più strausati dal cinema, che qui vengono reinterpretati in una maniera personale, differente. Così come l'estate. L'estate è già stata portata molte volte sul piccolo e sul grande schermo, è stata raccontata e si è vista in vari modi, solo mai così. L'estate nella Russia dei primi anni '80 è diversa, molto diversa da quella in California. O da quella al Papeete.
Questa immagine potrebbe NON essere tratta dal film Summer. Ma ormai non sono più sicuro di niente. |
(voto 7+/10)
Mi aveva scoraggiato, lo ammetto, la provenienza insolita. Torno sui miei passi e recupero. ;)
RispondiEliminaCerto qualche dubbio sull'ultima foto può venire a causa della somiglianza dell'attore con il bassista degli... Salvini!!!
RispondiEliminaAspettavo dai tempi degli Oscar dei sottotitoli, introvabili, che il russo mica lo mastico. Se prometti che almeno qui Salvini non c'è -che fa più paura di una settimana horror- mi ci butto.
RispondiEliminaNella recensione c'è.
EliminaNel film no. Forse. ;)
Pare interessante, non troppo cannibalesco nonostante il tuo voto.
RispondiEliminaPer evitare di pensare a Salvini, potrei recuperarlo. ;)