Storia di un matrimonio
Regia: Noah Baumbach
Cast: Adam Driver, Scarlett Johansson, Laura Dern, Ray Liotta, Merritt Wever, Wallace Shawn, Alan Alda
Quello che amo di Scarlett...
cioè, ma l'avete vista?
A parte quello. A parte il fatto che è bellissima e questo credo sia una cosa che tutti sanno, a parte Stevie Wonder e Andrea Bocelli e insomma, quelle persone così... è politically correct al giorno d'oggi chiamarli ciechi? No, scusate: non vedenti. Così è meglio. Al giorno d'oggi bisogna stare attenti con le parole, che non si sa mai. Sembra ieri che li chiamavi bidelli e oggi invece devi chiamarli collaboratori scolastici. Sembra ieri che li chiamavi spazzini e oggi sono diventati operatori ecologici. Sembra ieri che li chiamavi perditempo appassionati di cinema e oggi li chiami autorevoli blogger cinematografici. Le definizioni cambiano, la sostanza resta la stessa.
Comunque, dicevo: quello che amo di Scarlett è che è una figa pazzesca, l'ho già detto?
No. Non mi pare. Oltre a ciò, la amo perché è una brava attrice. Una bravissima attrice. Questa non è una cosa che pensano tutti. Io l'ho sempre pensato. Non è che stavo solo a fissarle il culo o le tette. Mi è sempre piaciuta anche come interprete cinematografica. Infatti quando ho letto che per Storia di un matrimonio avrebbe potuto ottenere la sua prima nomination agli Oscar ho pensato: “Fermi tutti, sul serio?” e sono andato a controllare su Wikipedia e poi IMDb per sicurezza ed è proprio così. Angelina Jolie ha vinto l'Oscar. Anche Cuba Gooding Jr. ha vinto l'Oscar e a Scarlett manco una candidatura le avevano mai dato. Finora. Quest'anno s'è presa due nomination due, e merita di vincere in entrambi i casi: come miglior attrice protagonista per Storia di un matrimonio, e pure come miglior attrice non protagonista per Jojo Rabbit. Ma questa è un'altra storia (non di un matrimonio).
Se fino ad ora l'avevo apprezzata come attrice, in Storia di un matrimonio l'ho proprio amata. E questa è un'altra cosa che amo di lei. L'ultima che mi ha fatto (r)innamorare di lei.
Il film nel complesso è impressionante. O meglio, è impressionante nel suo non essere impressionante, nel suo essere volutamente molto normale, ordinario, “vero”. Non è un documentario e non è un lavoro neorealista, preferisco definirlo una fotografia della vita. Una fotografia di un matrimonio. Una fotografia di un divorzio, facciamo, visto che il titolo del film è piuttosto ingannevole.
"Non era esattamente questo che intendevo, quando ti ho chiesto di trombare, Scarlett..." |
Noah Baumbach scrive e dirige con una grande naturalezza. Evita il rischio di fare un melodrammone tristissimo, nonostante qualche momento toccante in particolare uno non manchi, spruzzando il tutto qua e là con scene leggere, ironiche e quasi divertenti, e riesce nell'impresa di raccontare una storia di vita ordinaria in un modo straordinario. Anche se per quanto mi riguarda il suo vertice creativo resta Frances Ha, realizzato in collaborazione con la compagna Greta Gerwig. E chissà se anche loro hanno vissuto dei momenti come quelli della coppia di protagonisti di Storia di un matrimonio?
"Com'è che sei riuscito a parlare in maniera così efficace di una crisi di coppia, maledetto Noah?" "Mah, non so proprio. Dev'essere un caso." |
Persino le musiche di Randy Newman funzionano. E io non sono certo un appassionato di Randy Newman. Sarà che, quando penso a Randy Newman, mi viene in mente sempre questa scena de I Griffin.
Laura Dern dimostra ancora una volta di essere in una forma recitativa strepitosa. Il suo personaggio qua non è poi così distante da quello sempre suo di Big Little Lies e quindi c'è un po' un senso di dejà vù, ma se si porta a casa l'Oscar di miglior attrice non protagonista dell'anno ci può anche stare. Anche se io, come ho detto, lo darei alla Scarlettina di Jojo Rabbit. E pure la Jennifer Lopez per Le ragazze di Wall Street - Business Is Business si sarebbe meritata la candidatura. Sì, l'ho detto.
"In quanto tuo avvocato, prometto di difenderti come farebbe Cannibal Kid." |
Adam Driver è bravissimo. Non so se l'Oscar quest'anno lo meriti più lui o il Joaquin Phoenix di Joker. Cosa che la dice lunga su quanto bravissimo sia Adam Driver in questo film. È talmente bravissimo, che sono certo che, da qualche parte nel mondo là fuori, c'è qualcuno in questo momento che sta scrivendo i motivi per cui lo ama, così come io sto facendo per Scarlett.
"In questo post si parla troppo di te e troppo poco di me. Io voglio il divorzio!" |
Quello che amo di Scarlett...
È che è l'attrice più pagata del mondo, una delle star del Marvel Cinematic Universe, Vedova Nera in persona, ma allo stesso tempo rimane legata al mondo indie. Alla musica indie, perché Scarlett è anche una cantante e pure in quel caso se la cava bene, come confermato da una scena presente in Storia di un matrimonio, e come cantante indie se la cava molto bene.
Oltre alla musica indie, tra un cinecomic action e l'altro, Scarlett tiene un piede anche nella scarpa del cinema indie. Non dimentica che a lanciare la sua carriera ci hanno pensato film indie come Ghost World o come Lost in Translation - L'amore tradotto, che è il lavoro che l'ha trasformata in una stella di prima grandezza a Hollywood. Storia di un matrimonio non racconterà la storia d'amore più bella e perfetta della storia del mondo, e non racconta certo di un matrimonio destinato a durare in eterno, però è la testimonianza che il matrimonio tra Scarlett e il cinema indie continua a gonfie vele e forse almeno questo sarà per sempre. Ed è quello che più amo di Scarlett. A parte le sue tette. Ho già parlato delle sue tette?
(voto 8/10)
"Tu dici che mi ami, ma in realtà ami solo le mie tette. Sei più sessista di Amadeus. Ecco, l'ho detto." |
Quanto ho pianto, quanto l'ho amato. Cosa curiosa.
RispondiEliminaI lacci delle scarpe sono centralissimi anche in Jojo Rabbit, ahahah!
Qualche anno fa dedicai a Scarlett una recensione globale, lamentando che non l'avessero mai premiata come best actress.
RispondiEliminaPiù che una recensione era una lettera d'amore.
I commenti dei maschietti erano un coro di applausi: BELLA E BRAVA
Le commentatrici (Cecilia, Paola, Lidiazitara e Sailorfede) le trovavano un sacco di difetti. Chissà perché...
Che è un film meraviglioso l'ho già detto? Che è il mio film dell'anno (scorso) pure?
RispondiEliminaE allora quasi quasi non mi resta che controbilanciarti e scrivere da me la lettera d'amore per Adam, che qui si supera e sa cantare bene quanto la Scarlett, che sì: è bellissima, bravissima, adorabile.
Momento info: il buon Baumbach ha preso ispirazione dal film non dalla relazione con la Gerwig, ma da quella -finita ovviamente male- con Jennifer Jason Leigh, mi immagino le scintille.
Momento spam: non c'entra niente -o almeno, fin là-, ma te la sei vista l'assurda intervista tra Scarlett e Sharon Osborne? Eccola qui, te la farà amare ancora di più: https://www.youtube.com/watch?v=1ko2zZxhRgQ
Film strepitoso.
RispondiEliminaSia Scarlett Johansson che Adam Driver fanno sia super blockbuster che film indie, anche a me questa cosa me li rende simpatici!
RispondiEliminaIl film però non sono ancora riuscito a vederlo, ne leggo un gran bene (e anche qualcuno che ne scrive un gran male), sono curioso!
Anche ho pianto. Un film "normale" decisamente notevole. Lei è bellissima e straordinariamente brava, lui è impressionante e meriterebbe l'Oscar. Scopro solo ora che Cuba Gooding Jr. ha vinto un Oscar. Vado a suicidarmi.
RispondiEliminaNon l'ho ancora visto, ho paura di troppa pesantezza.
RispondiEliminaCurioso che a me, invece, lei non sia proprio mai piaciuta.