Sui social non lascia spazio ad altro. Propone artisti di talento insieme a gente che non sai come possa fare quel mestiere per vivere. Ci sono volti molto noti e altri che non hai la più pallida idea di chi siano. Succedono cose senza senso a ripetizione. Fa ridere quando non dovrebbe e non fa ridere quando dovrebbe.
No, non è la descrizione del Festival di Sanremo, bensì di LOL – Chi ride è fuori, il nuovo comedy show di Amazon Prime Video che tutti hanno visto, anche quelli che non hanno Amazon Prime Video. Ne parla pure chi non l'ha guardato, pensando che grazie ai social e a qualche filmato recuperato in rete è come se l'avesse fatto. Ma non è la stessa cosa.
LOL - Chi ride è fuori
Per quei due o tre che negli ultimi giorni hanno vissuto su Marte, cosa possibile visto che nessun decreto ha vietato i viaggi su Marte, riassumo velocemente che LOL – Chi ride è fuori è un game show dove 10 comici, o presunti tali, sono rinchiusi in un teatro per 6 ore. La sfida del gioco è quella di non ridere. Chi ride una volta viene ammonito, la seconda volta viene espulso.
I concorrenti sono: Angelo Pintus, Caterina Guzzanti, Ciro Priello e Gianluca Fru dei The Jackal, Elio degli Elio e le Storie Tese, Frank Matano, Katia Follesa, Lillo di Lillo & Greg, Luca Ravenna e Michela Giraud. Il conduttore, a dire il vero piuttosto inutile, è Fedez, e la sua spalla, ancora più inutile, è Mara Maionchi. Il programma prende ispirazione da un format giapponese, che a sua volta si ispira a un gioco che si fa tra bambini credo da sempre: scemo chi ride per primo.
Tutto l'hype presente intorno a questo programma è giustificato?
A parte che saranno anche cazzi di LOL, però, volendo cercare una ragione profonda per spiegare il suo clamoroso successo, si può dire che LOL è una metafora perfetta del periodo storico che stiamo vivendo nell'ultimo anno e passa. Mette in scena bene quel senso di reclusione forzata in un ambiente limitato, dove è vietato fare qualsiasi cosa. In questo caso persino ridere.
C'è poi da chiedersi, ma LOL è così divertente?
Chi dice di non aver mai riso così tanto in vita sua, o ha avuto finora una vita piuttosto triste, o sta leggermente esagerando. C'è inoltre da notare che la risata è qualcosa di estremamente soggettivo, come i gusti sessuali. Non c'è un motivo razionale per cui una persona ti eccita o una cosa ti fa ridere. È qualcosa che sfugge al controllo. D'altra parte il programma è proprio incentrato su questo.
C'è allora chi l'ha trovato esilarante e chi ha commentato: “Dovevate mettere me nel gioco, che non ridevo manco per sbaglio e vincevo facile”. Ed essendo la risata una cosa soggettiva, hanno ragione entrambi. Come sempre l'Italia, ma in generale il mondo, si è così divisa in due fazioni estreme: chi ama LOL e chi LOL odia. Io ho iniziato a guardarlo quasi da hater, in modalità Aldo Grasso, con una notevole diffidenza e le prime due puntate non mi sono sembrate nulla di che. Alla terza però è scattato il delirio. Una cosa tipica di queste situazioni in cui costringi delle persone molto diverse tra loro a stare nello stesso ambiente. All'inizio si studiano a vicenda, poi a un certo punto ogni tattica salta e la gente va fuori di testa. Ed è qui che sono riuscito a entrare nello spirito del programma e da hater mi sono trasformato in un fan, o quasi.
Più dei tentativi dei comici di far ridere, ho trovato divertente la situazione paradossale di per sé, che sembra uno spunto ideale per un survival horror splatter. Non a caso quando ho visto comparire in scena Caterina Guzzanti su una bici da bimbo mi è venuto in mente Saw – L'enigmista.
L'hOL trovato interessante anche come esperimento sociale. È come il Grande Fratello, solo limitato a una categoria professionale specifica. In questo caso i comici ma, considerato il successo, non escludo possa dare in vita in futuro anche a delle varianti con altre categorie umane. Ad esempio i veneti.
Vorrei un LOL con veneti in cui l’unica regola è non bestemmiare.
— Baby (@oiValeTiDicevo) April 5, 2021
Elio: 5 secondi
Vabbè, genio. Un comico con un percorso artistico come il suo alle spalle poteva pensare di non aver bisogno di un programma del genere, e invece ha accettato di mettersi in discussione, confermando di essere un fenomeno da chi già lo amava e facendosi conoscere anche da chi non aveva ancora avuto la fortuna di vederlo all'opera. È l'unico con la capacità di far ridere chiunque, da Caterina Guzzanti con una battuta un po' ricercata, a Frank Matano con la scemata più clamorosa.
Lillo: 30 secondi
L'ho sempre sottovalutato, o più che altro ignorato. Mi sa che ho fatto molto male. Non è un genio della comicità ai livelli di Elio, però si è dimostrato una piacevole sorpresa e il suo Posaman è diventato un cult. Chissà se diventa anche un film. Marvel, io fossi in voi ci farei un pensierino.
Frank Matano: 2 minuti
Frank Matano mi fa morire dal ridere. Non per le battute che fa o per le scenette in cui si cimenta. Mi fa spanzare per come cerca di non ridere, per come cammina per il teatro senza mai fermarsi, per quanto è pezzato sotto le ascelle, per le sue trovate senza senso come il supereroe Formica che di per sé non sono manco divertenti, ma sono delle tali idiozie che se ci pensi un attimo ti sganasci dal ridere. Come dice Elio: “Questo è proprio scemo”. E cosa c'è di più spassoso?
L'ho sempre sottovalutato, o più che altro ignorato. Mi sa che ho fatto molto male. Non è un genio della comicità ai livelli di Elio, però si è dimostrato una piacevole sorpresa e il suo Posaman è diventato un cult. Chissà se diventa anche un film. Marvel, io fossi in voi ci farei un pensierino.
Caterina Guzzanti: 30 minuti
All'interno di questo format non è che sia proprio a suo agio, e si vede. È stata lei stessa la prima a riconoscerlo. Però mi fa troppo scompisciare, soltanto a guardarla. Anche quando è seria, cioè sempre.
Michela Giraud: 1 ora
La sua “Mignottone pazzo” si candida a tormentone pazzo dell'estate 2021. Se non altro, è la nuova “Gatto rognoso”.
Ciro Priello: 2 ore
Gianluca Fru: 3 ore
I The Jackal funzionano su YouTube con i loro video. Al cinema con il loro film hanno dimostrato di voler fare il passo più lungo della gamba e il risultato è stato quello che è stato. Così, lasciati allo stato brado liberi d'improvvisare non mi sono sembrati particolarmente esilaranti. Comunque, già solo per le loro facce, a me fanno ridere. Il classico caso di: “facce ride”.
Battuta tremenda. Degna di Pintus, LOL.
Luca Ravenna: 5 ore
Luca Ravenna è uno di quelli che li vedi e pensi: “Questo non sembra per niente un comico”. E infatti.
Angelo Pintus: 6 ore
Angelo Pintus ha un ego smisurato. È il Matteo Renzi dei comici, anche se spesso e volentieri fa più ridere Renzi di Pintus. Le battute degli altri non lo scalfiscono, lui muore dal ridere solo per le sue. Almeno uno al mondo che le trova divertenti c'è. Non a caso è stato eliminato proprio per aver riso a due sue cagate. Fenomeno!
Per il resto, a me fa ridere il suo sforzarsi così tanto di risultare comico in ogni momento. Come se fosse Robin Williams, solo senza un briciolo di talento. L'unica imitazione che gli riesce, e che ripete in continuazione, è quella di Cannavacciuolo che, ok, una volta gliela passi, la seconda va ancora bene, alla terza ha rotto il cazzo e dalla quarta in poi ti fa solo una gran pena. Il solo comico meno divertente che mi viene in mente è Enrico Brignano. Capisco il ridere DI Pintus, meno il ridere PER Pintus. Alla fine comunque in qualche modo mi farebbe ridere. Come comico non so, ma per lui vedo un grande futuro come animatore turistico odioso.
Katia Follesa: un tempo infinito
Interessante la sua tecnica di cercare di non far ridere in alcun modo, in modo da non ridere lei stessa. O forse c'ha provato e io non me ne sono accorto?
Ship dell'anno: Elio + Frank Matano
Fantacast della seconda stagione
Ecco le mie richieste e i miei suggerimenti come comici per la prossima stagione che, considerato il riscontro ottenuto dalla prima, è inevitabile.
Maccio Capatonda
Virginia Raffaele
Daniele Luttazzi
Rocco Tanica
Nino Frassica
Aldo Baglio
Herbert Ballerina
Paola Cortellesi
Checco Zalone
Jerry Calà
Con commento della Gialappa's Band
Comunque, non so se si era capito: sò Lillo.
(voto 7/10)
Non l'avevo capito che eri Lillo😂😂😂
RispondiEliminaQuattro episodi su sei mi hanno molto divertito. Gli ultimi un poco meno.
RispondiEliminaA sorpresa, mi ha fatto ridere pure Pintus!
Sono d'accordo con Mr. Ink: sulla durata delle 4 puntate sarebbe perfetto. Approvata la lista per la prossima stagione! 😂
RispondiEliminaOttima la nuova lista.. ma anche qui c'era roba buona.. peccato per l'occasione davvero sprecata.. però se metti dentro Manera è come gli All Blacks ai mondiali di rugby (una volta almeno..)
RispondiEliminaPienamente d'accordo con la tua classifica e anche sul fantacast, mi farebbe volare un'edizione così, tanto da azzardare a vedere la seconda stagione!
RispondiEliminaDirei che con "funziona quando non vuol far ridere, non quando vuol far ridere", c'hai preso.
RispondiEliminaDa snob quale sono mi ci sono approcciata con sospetto, ma la situazione assurda e demenziale rende anche le battutacce o i monologhi imbarazzanti, fonte di grasse risate.
Non le migliori della mia vita, ma un paio di serate in leggerezza le ha garantite. Ecco, l'aver spezzato gli episodi non ha aiutato, visto che ci vuole in po' a entrare/rientrare in quel mood.
Pintus non sono riuscita a rivalutarlo, ego davvero ingombrante, però mi ha spinto a recuperare qualcosa di Luca Ravenna giusto per capire se in solitaria funziona.
Nella probabile seconda stagione appoggio il tuo cast, con l'aggiunta di un altro Elio come Faso al posto dell'urticante Jerry Calà.
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RispondiEliminaio al prossimo giro voglio Mangoni
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