Mese ricco, mi ci ficco.
Se il buon anno si vede dal gennaio, questo 2024 si preannuncia pieno di musica interessante, ritorni importanti e - va beh - anche qualche ciofeca.
Album del mese
Marika Hackman "Big Sigh"
La prima, e si spera non ultima, gioia musicale dell'anno mi è arrivata da Marika Hackman, cantautrice 31enne britannica che al suo quarto album "Big Sigh" centra il suo lavoro più ispirato e d'impatto. Siamo dalle parti di certo folk-rock ad alto tasso emotivo alla Boygenius, con l'aggiunta di una voce alla Aimee Mann, qualche sonorità grunge, qualche finezza di piano e tanta fragilità.
Ci sono dischi che senti tuoi fin dalla prima nota e per me questo rientra in pieno nella categoria. "Big Sigh", big album.
(voto 8+/10)
Gli altri album
The Smile "Wall of Eyes"
Il video con i bambini te lo aspetti - chessò? - da Mr. Rain, non dai The Smile, il gruppo spin-off dei Radiohead, per giunta diretti da Paul Thomas Anderson. E invece i Testa di Radio, in qualsiasi incarnazione prendano forma, sanno sempre come stupire. Quello di "Friend of a Friend" è un po' il classico video con i bambini, eppure vedendoli alle prese con le esibizioni di Thom Yorke e Jonny Greenwood, più il batterista jazz Tom Skinner, tutto assume un contorno più alieno e alienante.
L'intero "Wall of Eyes", il secondo album dei poco sorridenti The Smile, suona familiare e allo stesso tempo regala qualche momento imprevisto. Certo, non c'è niente di rivoluzionario o totalmente sconvolgente come in "Kid A", ma ogni volta che Thom e Jonny fanno musica non sbagliano un colpo, la qualità è sempre altissima e si resta ad ascoltarli imbambolati come bambini.
(voto 8/10)
Subsonica "Realtà aumentata"
I Subsonica sono tornati e sono sempre i Subsonica che conoscevamo. Aggiornati con nuove sonorità, senza affogare nella retro nostalgia, però sono sempre loro. Fin dalla copertina, "Realtà aumentata" richiama i tempi di "Amorematico", in versione update, e il nuovo disco farà contenti i fan di vecchia data, ma difficilmente gliene farà conquistare di nuovi. "In un passato che non passa mai", i Subsonica sono sempre i Subsonica. Decidete voi se è una buona o una cattiva notizia. Per me, pur non gridando alla miracolosa risurrezione, è una buona cosa.
(voto 7/10)
Green Day "Saviors"
Se i Subsonica sono sempre i Subsonica, i Green Day sono sempre i Green Day. Ma va?!?
Quante rivelazioni sorprendenti in questa rubrica musicale di Pensieri Cannibali!
Gli intenti erano quelli di realizzare un nuovo cult album tipo "Dookie" e "American Idiot". Il risultato è a tratti convincente, a tratti meno, e mi sa tanto che questo "Saviors" è destinato a restare tra i dischi "minori" nella loro discografia. Non che ci sia niente di male. Personalmente il loro lavoro che preferisco è infatti il sottovalutato "Insomniac", quindi anche i lavori "minori" possono avere il loro fascino e questo nuovo, almeno a tratti, un po' di fascino lo possiede.
(voto 6/10)
Club Dogo "Club Dogo"
Ecco il disco che sta dominando e probabilmente dominerà le classifiche italiane fino a che il ciclone Sanremo si abbatterà su tutti noi. Volenti o nolenti, nessuno escluso. I Club Dogo sono tornati con un disco molto milanese, molto hip hop primi anni duemila, molto 50 Cent.
Si può amarli, si può odiarli, nel loro primo album insieme da 10 anni a questa parte comunque in mezzo ai loro testi tipicamente sbruffoni sanno anche regalare un malinconico pezzo con la collabo di Elodie e qualche perla di poesia urbana come: "Le strade fanno il tifo / Torno a grande richiesta perché il rap oggi fa schifo", "Io non c'ho il mare fuori, frate', io c'ho il male dentro", "Con i rotoli da cento nelle scarpe / Facciamo soldi da quando cagavi dentro ai Pampers", "Penso che la vita è bella, è la gente che è una merda".
Più varie citazioni cinematografiche, da Fight Club, Trainspotting, Il padrino, Star Wars, Nightmare e The Fog a Invictus e Will Hunting - Genio ribelle, fino ad arrivare a Ritorno al futuro. Cercare di scovarle tutte per un cinefilo può essere un bel divertimento, anche senza essere un fan hardcore del Dogo.
(voto 6+/10)
Shed Seven "A Matter of Time"
Il 2024 sarà l'anno del definitivo revival del Britpop?
Dopo che l'anno scorso c'è stato il grandioso ritorno dei Blur e i Pulp sono tornati a suonare live, quest'anno soltanto a inizio gennaio sono usciti i nuovi singoli di Liam Gallagher con John Squire (vedi sotto), dei Kula Shaker e dei Cast. In più è arrivato il nuovo album degli Shed Seven, sottovalutata band che suona ancora parecchio fresca e che ora, a 30 anni dall'esordio, per la prima volta ha conquistato il primo posto nella UK Chart. E così il revival del Britpop può proseguire che è una meraviglia.
(voto 6,5/10)
Bill Ryder-Jones "lechyd Da"
Un cantautore originale e imprevedibile, ex membro dei The Coral, che a tratti suona sognante, delicato e sussurrato, a tratti caldo come un abbraccio con una persona calda, a tratti epico senza però farsi prendere la mano dall'epicità, in ogni caso sempre ispirato.
Un cantautore che canta canzoni dallo stile classico eppure sa sorprendere con scelte musicali non scontate, un fantastico uso di orchestra e cori, una struttura non sempre ancorata allo schema strofa/ritornello/strofa e anche quando lo è, lo è a modo suo. Come nella struggente "How Beautiful I Am", che ha tutte le carte in regola per dimenticare un futuro classico della musica strappalacrime.
Il cantautorato, e in generale l'umanità, riparta da Bill Ryder-Jones!
(voto 8+/10)
Sprints "Letter to Self"
Se vi manca il rock alternativo degli anni '90 - e come potrebbe non mancarvi considerata la perlopiù carente desolante scena rock attuale? - ecco il gruppo che fa per voi: gli Sprints, che hanno avuto una partenza sprint, pubblicando subito il 5 gennaio il primo grande album di rabbioso rock chitarristico del 2024. Oh yeah.
(voto 7/10)
Biagio Antonacci "L'inizio"
🎵 Ma quanto tempo e ancora, va avanti questo strazio?
Quanto tempo e ancora, dovrò sorbirmi questo disco? 🎵
(senza voto, non ce l'ho fatta ad ascoltarlo tutto, capitemi)
Canzoni top
#6 Cosmo "Troppo forte"
Il nuovo singolo di Cosmo è... troppo forte.
E questo mio commento è... troppo scontato, lo so, lo so.
#5 Justin Timberlake "Selfish"
Per il suo grande ritorno sulla scena musicale, Justin Timberlake ha scelto un pezzo lontano da chi si aspettava qualcosa alla "SexyBack". Un brano poco ruffiano, poco piacione e dal forte impatto emotivo. Non so se raggiungerà mai più il successo stellare di inizio secolo, probabilmente no anche per via del boicottaggio dei fan di Britney Spears, ma questo è un comeback fatto con stile e tanto core.
#4 Liam Gallagher & John Squire "Just Another Rainbow"
Come suonerebbero Oasis e Stone Roses insieme?
Ora abbiamo la risposta. Non grazie all'intelligenza artificiale, ma al talento naturale di Liam Gallagher e di John Squire. L'ex cantante degli Oasis e l'ex chitarrista degli Stone Roses hanno unito le forze per un album in arrivo il 1° marzo, il cui primo assaggio è proprio ciò che si aspetterebbe da loro due insieme. Un po' Oasis, un po' Stone Roses e sono (siamo) tutti contenti.
#3 Vasco Brondi "Un segno di vita"
Che pubblichi musica come Le luci della centrale elettrica o come Vasco Brondi, le sue canzoni sono sempre un bel segno di vita. E sì, per me lui è sempre il solo e unico Vasco che conta.
#2 The Libertines "Shiver"
Un pezzo intitolato "Shiver" non poteva che far venire... i brividi.
#1 Michelle "Never Again"
Una canzone che sembra uscita da un sogno.
O almeno è questa la colonna sonora che vorrei nei miei sogni.
Canzoni flop
#2 Gianna Nannini "Silenzio"
Mi sa tanto che era meglio il silenzio.
#1 Mumford & Sons x Pharrell Williams "Good People"
Quanto mi fanno ca**re i Mumford & Sons. Persino quando sono prodotti dall'idolo Pharrell Williams, come nel caso del loro nuovo singolo "Good People". Quindi non c'è proprio niente da fare e non c'è alcuna speranza che la situazione cambi: fanno davvero ca**re.
Cotta del mese
Ditonellapiaga
Ditonellapiaga è pronta per prendersi il titolo di nuova Pop Princess italiana.
Sì, è tutto vero.
Guilty Pleasure del mese
Ariana Grande "yes, and?"
Una canzone leggera, ballabile, cantata in punta di voce, in cui però la popstar non le manda a dire ai media che, letteralmente, si fanno li ca**i sua: "Your business is yours and mine is mine / Why do you care so much whose d**k I ride?".
Ariana è davvero una... grande.
E certo che i giochi di parole questo mese su Pensieri Cannibali sono proprio ricercati.
The Smile per deprimermi, i Subsonica per ballare. Per questo mese nostalgico sono apposto così.
RispondiEliminaCiao.
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