sabato 29 giugno 2024

Ma dici sul serie? Le serie tv di Giugno 2024: House of the Dragon, Eric, The Boys, Bridgerton e altre cose





Serie del mese
Ni una más
(stagione 1)

Si potrebbe confondere Ni una más per l'ennesima serie adolescenziale gettata in pasto al famelico pubblico young adult, o per un nuovo prodotto spagnolo che cerca di raccogliere l'eredità di Élite, che presto si concluderà con l'ottava e ultima stagione, e qualcuno dirà Dios gracias. In parte lo è. In parte con la sua unione di teen drama a risvolti thriller ricorda proprio l'Élite degli inizi, non quello degenere e degenerato degli ultimi tempi.


Ni una más è però anche qualcosa di más. È anche una serie che affronta delicati temi attuali come la violenza sessuale, il consenso, le relazioni tossiche, la depressione, e lo fa in maniera parecchio sfaccettata, senza indugiare nel moralismo o nel presentare tutto come se fosse bianco o nero. Potremmo definirla un po' una versione spagnola di 13 Reasons Why o del film britannico How to Have Sex, ma episodio dopo episodio la serie trova una identità sua e il finale sa colpire nel segno. Di serie così ce ne vorrebbero más.
(voto 7+/10)


Le altre serie

Eric
(miniserie)

Benedict Cumberbatch che se ne va a spasso per le strade di New York insieme a un pupazzo gigante. Potrebbe sembrare l'inizio di una commedia per bambini, e invece no. Anche perché l'avete mai visto voi Benedict Cumberbatch in una spensierata commedia per bambini?


Eric è invece una serie drammatica dai risvolti crime, o se preferite una serie crime dai risvolti drammatici, tanto la sostanza non cambia. Devo ammettere che io non sono mai stato un grande fan di Benedict Cumberbatch, sarà che non ho mai amato un granché Sherlock o Doctor Strange, e che fondamentalmente tutti i film, le serie e pure i cortometraggi in cui l'ho visto non mi hanno mai entusiasmato del tutto. Sarà quindi per questo che qui, nei panni di un burattinaio autore di un programma in stile Melevisione che si crede simpatico e invece è tutt'altro, come personaggio particolarmente detestabile l'ho trovato particolarmente convincente.


Quanto alla serie, lo spunto di partenza è tradizionale e già visto: un ragazzino sparisce nel nulla e i genitori lo cercano con l'aiuto più o meno utile della polizia. A rendere particolare questa serie è la sua componente più fantasy e visionaria, cui personalmente avrei dato uno spazio molto maggiore, visto che è appunto ciò che la fa distinguere da altre vicende simili.


A ciò si aggiunge un'ambientazione anni '80, con tanto di ottima colonna sonora, e una sottotrama in stile Philadelphia che vede coinvolto il detective che si occupa delle indagini interpretato guarda caso dal nuovo Denzel Washington, McKinley Belcher III, attore da tenere d'occhio.


Un pregio e allo stesso tempo un limite di Eric è quello di contenere tanta roba al suo interno, e non tutto funziona al meglio, soprattutto la parte più socio-politica dedicata a sbirri e senzatetto. Per fortuna ha anche un altro pregio: trovare una chiave di lettura personale a un tema già affrontato da tante serie, come la splendida Under the Bridge e la valida Asunta, per citare solo quelle più recenti e riuscite. E finché le idee non spariscono insieme ai ragazzini di cui parlano, è un tema su cui si può ancora riuscire a dire qualcosa di nuovo e non scontato.
(voto 7-/10)


Bridgerton
(stagione 3)

Care lettrici e cari lettori,
sono io, Lady Whistledown, la tipa più pettegola dell'Età della Reggenza Inglese, o se preferite la Alfonso Signonini di Mayfair. Oggi sono ospitata da un blog su Internet, Pensieri Cannibali, e se vi state chiedendo com'è possibile che alla mia epoca io usi Internet, vi sembra per caso che tutto il resto in Bridgerton sia storicamente accurato?

Oggi non vi parlerò di gossip, che pure ce ne sarebbero parecchi. Ma le state seguendo ad esempio le vicende dei Ferragnez? Ora che Chiara è tornata single, è lei il nuovo diamante della stagione.

Chiara Ferragni accompagnata dall'ex braccio destro a uno dei tanti matrimoni di uno dei fratelli Bridgerton

Oggi vi parlerò della stagione 3 di Bridgerton, che a dirla tutta non era partita proprio in maniera entusiasmante, con i primi 4 episodi piuttosto noiosetti e in cui l'unica cosa degna di nota era l'ormai famigerata "scena della carrozza". Quella che avete guardato tutti con quest'espressione in faccia, è inutile che proviate a negarlo.


Per fortuna negli altri 4 episodi che compongono il resto della stagione, droppati in questo mese di giugno del 1815, il ritmo si alza, la vicenda diventa più interessante e, soprattutto, aumentano le scene di sesso, che poi è il motivo per cui tutti noi la seguiamo, questa serie che ormai possiamo chiamare Bridgerporn.


Andando al di là delle scenone di sesso, c'è da segnalare la vicenda di crescita personale e di emancipazione dagli stereotipi femminili e fisici di Penelope Featherington, questa ragazza che si crede di essere la vera Lady Whistledown e invece no. Colpo di scena. In realtà Lady Whistledown sono io: Dan Humphrey. Non ve l'aspettavate, vero?

"Sorpresa!"

XOXO,
Gossip Girl
(voto 6+/10)


The Boys
(stagione 4, episodi 1-4)

Partita quasi come serie parodia dell'universo dei cinecomics, The Boys sta diventando sempre di più la serie più politica in circolazione. Al punto da subire anche critiche e "review bombing" da parte del suo pubblico conservatore e repubblicano, che forse si è accorto soltanto adesso che Homelander / Patriota è la versione Trump di Superman.


Al di là dei riferimenti alla politica americana, che somiglia parecchio a quella italiana perché tutto il mondo è paese e ogni paese cerca di imitare il peggio mica il meglio dagli altri, The Boys continua a pigiare il piede dell'acceleratore pure sui momenti WTF, che nei primi episodi della quarta stagione sono già numerosi. Su tutti, quella che è stata ribattezzata la "human centipede sauna scene".


E lo sclero totale di Homelander nel quarto episodio, uno dei migliori episodi dell'intera serie.


In più c'è l'aggiunta di una manciata di nuovi personaggi che mi stanno convincendo parecchio, su tutti Valorie Curry (già vista in The Following) nei panni di Firecracker e Susan Heyward in quelli di Sister Sage.


Oltre alle scene più assurde e di maggior impatto, i personaggi stanno anche diventando sempre più sfaccettati e il confine tra bene e male è ormai così sfumato che diventa difficile fare il tifo per qualcuno. La verità è che di eroi non ne esistono. Ci sono solo degli esseri umani, super o meno, con tutti i loro demoni da affrontare e i loro difetti da sopportare. Ci sono solo delle persone che fanno schifo, ma alcune fanno un po' meno schifo di altre.
(voto 7/10)


House of the Dragon
(stagione 2, episodi 1-2)

Winter is coming. Ancora?
Dopo che Game of Thrones con 'sta cagata di marketing cosa c'ha giocato per 8 stagioni 8, il suo prequel spin-off House of the Dragon nella seconda stagione rispolvera l'eterno tormentone del Regno del Nord, terra immaginaria liberamente ispirata al Nord Italia, dove l'estate è sempre un miraggio.

"Winter is coming"
"Hai rotto il ca**o!"

Il problema di House of the Dragon è sempre quello: ci prova ad avere un'identità sua, ma non riesce a scrollarsi di dosso il paragone con la serie madre (dei draghi e non solo). Con tutti i pregi (ma quali?) e difetti annessi. Su tutti la tendenza di fare episodi composti da intrecci da soap opera in salsa fantasy, qualche scenona di sesso per cercare di fare concorrenza a Bridgerporn, tanti dialoghi logorroici che sembrano voler dire chissà cosa e invece non significano niente un po' come quando parla Spalletti, i soliti giochini di potere e di vendette che avrebbero anche stufato, con l'aggiunta sul finale di ogni episodio di una morte, o un tentato omicidio, giusto per chiudere col botto.

"Fatemi uccidere qualcuno e nessuno si farà del male. A parte chi sarà ucciso"

Se la morte di Ned Stark nella prima stagione di Game of Thrones arrivava come uno shock, la vera sorpresa adesso in questa House of the Repetition sarebbe un episodio senza che nemmeno un personaggio muoia o rischi di morire brutalmente.
(voto 5,5/10)


Prisma
(stagione 2)

C'è una sola che (inevitabilmente) manca alla stagione 2 di Prisma: l'effetto sorpresa. Si può dire che manchi anche qualche scenona di sesso gratuita alla Élite o alla Bridgerporn, e qualche momento "memabile" in grado di diventare virale sui social, ma questi non sono necessariamente difetti.


Per il resto la serie ideata da Alice Urciuolo e Ludovico Bessegato con i nuovi episodi conferma quanto di buono già mostrato nell'ottima stagione 1 e cresce insieme ai suoi giovani personaggi. Prisma è sempre più una serie di livello internazionale per qualità di realizzazione e per le storie raccontate, ed è sempre più inclusiva. L'Italia di oggi è anche questa, non solo quella che ci vuole raccontare TeleMeloni, e questa, a differenza di quella, è un gran bel vedere.
(voto 7+/10)


Dark Matter
(stagione 1, episodi 1-3)
 

Esiste un multiverso in cui non esistono film o serie tv sul multiverso?
Se sì, vorrei trasferirmici. Adesso sul piccolo schermo è arrivata una nuova ennesima storia sul tema del multiverso, Dark Matter, che inizia in maniera anche piuttosto intrigante, ma ben presto l'attenzione nei suoi confronti scema. Un po' come l'idea del multiverso. Bella all'inizio, ma dopo un po' diventa proprio scema.
(voto 5/10)

"Che peccato, a Pensieri Cannibali non sta piacendo la nostra serie"
"Ed esiste un multiverso in cui te ne frega qualcosa?"



Cotta del mese
Nicole Wallace e Clara Galle (Ni una más)

Se non seguite le romcom trash spagnole degli ultimi anni, e non avete idea di quali bei guilty pleasure vi perdete, i nomi di Nicole Wallace e Clara Galle non vi diranno niente. Altrimenti sapete bene che Nicole Wallace è la star di È colpa mia?, di cui sono in arrivo gli attesi (almeno da me) sequel È colpa tua? ed È colpa nostra? (che titoli fantasiosi!).


Clara Galle è invece la protagonista femminile di Dalla mia finestra e dei suoi due sequel già usciti. Se conoscete soltanto le trilogie di Star Wars e de Il Signore degli Anelli, è ora che vi aggiorniate.


In Ni una más le due attrici vanno oltre il trash dei film che hanno lanciato le loro carriere, uniscono le forze e ci regalano un'ottima serie. E anche qualche bacio tra loro in amicizia, che male non fa.



Guilty Pleasure del mese
Geek Girl
(stagione 1)

Il mio vero guilty pleasure in questo periodo sono gli Europei. Una volta il calcio era lo sport nazionale, adesso che sono tutti in fissa con il tennis, l'atletica, la pallavolo, il golf, il padel o il rubamazzetto, il calcio è diventato uno sport di serie B. Un guilty pleasure, appunto.

Tornando all'ambito delle serie tv, tra una partita e l'altra mi sono sparato i brevi episodi di Geek Girl. La storia di una ragazza un po' goffa che non si sa bene perché è considerata da tutti una enorme sfigata, una "geek", fino a che un giorno il mondo si rende conto che in realtà è una gran fregna che ha tutte le carte in regola per diventare una supermodella. La serie è abbastanza senza senso e dimenticabile, ma se cercate una visione tappabuchi tra un programma estivo impegnato tipo Temptation Island e l'altro, potrebbe fare al caso vostro.
(voto 5+/10)




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