È da un po' che non faccio incazzare le persone con le mie opinioni discutibili su film che tutti hanno amato e io invece no. Visto che mi stavo annoiando, mi sembrava il momento giusto per ricominciare e quindi eccomi con questo post di unpopular opinions, che in italiano significa opinioni impopolari. Lo specifico perché di solito è impopolare specificare queste cose che si danno per scontate e così entro subito nello spirito giusto dell'unpopular post.
Furiosa: A Mad Max Saga
Partiamo con una sagra saga molto amata dal popolo cinefilo e che io invece avevo iniziato odiando, con il primo Interceptor che non m'aveva certo fatto impazzire. C'è però da aggiungere che, pellicola dopo pellicola, il franchise di George Miller aveva più o meno cominciato a conquistare persino me ed ero rimasto piacevolmente sorpreso da Mad Max: Fury Road, benché non lo consideri uno dei migliori film di sempre come invece fa quella parte della critica pazza per Mad Max.
I presupposti per apprezzare questo nuovo prequel spin-off dedicato alla giovane Furiosa c'erano anche, per quanto mi sembrasse inutile quanto quasi tutti gli altri prequel spin-off in circolazione, aggiungendo pure una mia protetta come Anya Taylor-Joy come protagonista. Peccato che Anya compaia soltanto dopo un'ora di film. Un'ora di pessima recitazione da parte di un (involontariamente?) ridicolo Chris Hemsworth, che ci regala uno dei personaggi più tremendi del cinema recente: Dementus, de nome e de fatto.
Peccato inoltre che, una volta che compare in scena, Anya dica due o tre parole in croce. Sì, l'abbiamo capito che quella di Mad Max è una saga basata sull'azione e non sui dialoghi, solo che, laddove il precedente Fury Road con il suo ritmo forsennato faceva dimenticare la mancanza di una storia eccezionale, qui con un ritmo più discontinuo e scene action meno riuscite vengono a galla tutti i limiti di una storiella esile, prevedibile, già vista e già raccontata in decine di revenge movies più riusciti di questo.
"Sono furiosa... sì, con Pensieri Cannibali!" |
C'è chi ha trovato questa Fetusa... sorry, Furiosa una visione adrenalinica, elettrizzante. A me invece ha finito per annoiare in fretta. Scusate se da un film pretendo anche qualche dialogo e una sceneggiatura che non sia stata scritta in fretta e... furia.
(voto 5/10)
Monkey Man
Monkey Man, smettila di scimmiottare John Wick. Che già a me la saga di John Wick fa pena, giusto per rimanere in tema di film esaltati da tutti tranne che da me e da altri quattro gatti in croce.
La pellicola d'esordio dietro la macchina da presa del buon Dev Patel, attore che ha iniziato la sua carriera con quel gioiello di serie di Skins e ha poi trovato la fama con The Millionaire di Danny Boyle, parte anche piuttosto bene. È accattivante al punto giusto, ha un ritmo indiavolato, sa catturare l'attenzione. Poi si perde per strada e finisce per diventare un'altra ennesima revenge story, che sembra essere il porto sicuro in cui far approdare ogni sceneggiatura priva di idee originali.
L'entusiasmo iniziale scema così, lasciando spazio agli sbadigli, e anche a un certo mal di mare dovuto alla regia iperattiva di Dev Patel, che a ogni singola inquadratura ci tiene a dimostrare quanto sia bravo dietro la macchina da presa. E bravo lo sarebbe anche, se solo non si sforzasse così tanto e se solo avesse a disposizione una sceneggiatura un minimo più decente. Ritenta Dev, sarai più fortunato.
(voto 5/10)
Dogman
Altro giro, altra corsa, altro solito revenge movie. Sì è capito che non li reggo più i revenge movies e questo post è la mia vendetta nei loro confronti?
Sarà inoltre che io e i cani non andiamo per niente d'accordo, sono decisamente una "cat person", ma non sono proprio riuscito a entrare in connessione con questo Dogman, inteso sia come personaggio che come film.
Capisco in ogni caso che gli amanti dei cani possano averlo adorato. Ammetto che probabilmente, se il film si fosse intitolato Catman e il protagonista fosse stato un gattaro, sarei stato il primo ad esaltarlo in maniera del tutto ingiustificata. Alla fine però, se proprio devo scegliere un Dogman, preferisco nettamente quello di Matteo Garrone.
(voto 5-/10)
May December
Parlare male di un film con Natalie Portman mi fa male, proprio fisicamente intendo. È una cosa innaturale. Qui su Pensieri Cannibali però il dogma è l'imparzialità (ma quando mai???) e non si guarda in faccia a nessuno, nemmeno alla splendida faccia di Natalie, e quindi nessuno è al sicuro, nemmeno lei.
May December è una storia vera. Anzi, no. Anzi, forse sì. Anzi, mi sa che è liberamente ispirata a una storia vera, ma poi l'hanno romanzata un po'.
"Cosa???" |
May December è un film drammatico. Anzi, no. È una commedia. Ai Golden Globe 2024 è stato nominato come miglior film commedia o musicale, ed escludendo sia un film musicale, è stato considerato una commedia. Solo che gli attori non lo sapevano e quindi recitano come se fosse un drama, perché forse è un drama. O può darsi che sia un thriller psicologico vagamente erotico? O magari è davvero una commedia?
Mi sa che non l'hanno ancora capito nemmeno le persone che ci hanno lavorato, nemmeno il regista Todd Haynes, cui comunque anche solo per Velvet Goldmine vorrò sempre bene, e di sicuro non l'ho capito io.
"Ripeto: cosa???" |
Così come non ho capito dove voglia andare a parare la pellicola, o cosa voglia esprimere. Probabilmente è un limite mio, ma se invece ci fosse anche qualche limite comunicativo da parte del film?
Il titolo May December ha un senso che all'interno del lavoro non viene spiegato e bisogna cercarselo in rete. Lo stesso forse vale per il film in generale: un senso ce l'avrà anche, ma fa di tutto per tenerlo nascosto.
(voto 5,5/10)
The Warrior - The Iron Claw
Poteva essere Il giardino delle vergini suicide in versione wrestling. Poteva farmi piangere un fiume e farmi venire i brividi in continuazione, visto che è un film che racconta una storia (vera) triste, ma triste forte. Nonostante qualche buon momento, The Warrior - The Iron Claw ha invece finito solamente per deprimermi e sfinirmi, più che commuovermi. Mi ha messo KO, però non nel modo in cui avrei voluto e sperato.
(voto 5,5/10)
Perfect Blue
Per molti un Capolavoro assoluto dell'animazione giapponese. Per alcuni un Capolavoro del cinema tutto. Io avrei voluto tanto condividere lo stesso entusiasmo. Ad attirarmi era in particolare il parallelismo con uno dei miei film preferiti di tutti i tempi, Il cigno nero con la sopramenzionata Natalie Portman.
Mi aspettavo di provare le stesse travolgenti emozioni provate alla sconvolgente visione del film di Darren Aronofsky e invece, sarà per le aspettative esagerate, questo Perfect Blue ha finito per deludermi parecchio. Per quanto esteticamente affascinante e per quanto carina la componente musicale J-pop, la vicenda thriller non mi ha creato particolare tensione e la componente più psicologica non mi è sembrata molto approfondita. Tutt'altro che malvagio, sicuramente avanti coi tempi, essendo uscito nel 1997 prima della sua nuova distribuzione in questo 2024, però Capolavoro dove?
Mi rendo conto che c'è gente che si fa la stessa domanda riguardo a Il cigno nero, quindi ognuno ha i dubbi che si merita. E poi tanto ormai la parola "Capolavoro", dopo essere stata usata a sproposito da Il Volo, ha ormai perso del tutto il suo significato e il suo valore è caduto dal cielo.
Un aspetto che mi ha lasciato particolarmente perplesso sono le animazioni. Se ad esempio nei film dello Studio Ghibli il mondo prende vita a 360°, con una grande cura nel movimento degli sfondi e in particolare del vento, qui invece gli sfondi sono quasi sempre statici e non danno la sensazione che stia succedendo qualcosa al di là di ciò che viene mostrato in primo piano. Perfect Blue?
Insomma. Un titolo più adatto per me sarebbe stato Decent Blue.
(voto 6/10)
Ho visto solo Dogman e Perfect Blue, ma se con il primo ti posso anche capire, con il secondo no, perché è un film stupendo!
RispondiEliminaTutti film revenge che sono riusciti a piacermi molto più che a te, senza stracciarmi le vesti certo, ma il loro l'hanno fatto.
RispondiEliminaA sorpresa, May December è per me tra le visioni migliori di questa prima parte dell'anno, uno studio del personaggio che mi ha intrigato parecchio. Grazie, Natalie, io ti difendo.
Blue Perfect invece mi manca, e dopo la visione del Paprika giapponese questa animazione "capolavoro" citata e omaggiata da grandi registi mi spaventa.
Perfect Blue è bellissimo!
RispondiEliminaSugli altri si può concordare, anche se ho molto apprezzato Haynes.
per fortuna che c'è uno che ha il coraggio di dire le cose come stanno
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