sabato 5 ottobre 2024

Wolfs: i lupi solitari perdono il pelo, ma non il vizio di esser fighi





Wolfs - Lupi solitari

Presente Mr. Wolf? Quello che in Pulp Fiction dice: "Sono il signor Wolf, risolvo problemi"


Se la risposta è no, potete anche andarvene da questo blog, guardarvi Pulp Fiction e possibilmente tutto il resto della filmografia di Quentin Tarantino, cospargervi il capo di cenere, chiedere umilmente perdono per non averlo visto prima e quindi tornare qui.

Se la risposta è sì, e adesso deve per forza essere sì, sappiate che hanno fatto un film tutto dedicato a un personaggio del genere. Anzi, a due personaggi del genere. Wolfs, che già dal titolo richiama al ruolo iconico interpretato da Harvey Keitel.

E se pensate che il titolo presenti un errore grammaticale, visto che il plurale di Wolf in teoria e anche in pratica è Wolves, si tratta di una scelta voluta: nel mondo dei due protagonisti, ognuno dei due è l'unico Wolf che esiste, quindi insieme possono al massimo diventare Wolfs e non Wolves. O chissà che, quando il regista Jon Watts e i produttori si sono accorti dell'errore, ormai la campagna marketing era già partita, era troppo tardi per correggere il titolo e questa è la fantasiosa giustificazione che si sono inventati.


A vestire i panni non mannari dei lupi solitari sono qui George Clooney e Brad Pitt, anche noti, per usare le parole di uno dei personaggi del film, come "i più fighi del mondo".


La cosa migliore di questo Wolfs sono proprio loro due. Finché c'è il solo George in scena la pellicola stenta a decollare. Quando poi sullo schermo lo raggiunge Brad, tutto cambia e l'alchimia che si crea tra i due, con il loro irresistibile rapporto all'inizio di diffidenza e d'odio che poi si trasforma in una splendida "bromance", non diventa solo una parte del film: è il film.


Detto questo, anche la sceneggiatura fa il suo porco dovere. Come spesso avviene in casi di thriller-comedy come questo, a funzionare è più la parte comedy che quella thriller, piuttosto prevedibile e stereotipata. I dialoghi e soprattutto le punzecchiature tra George & Brad sono irresistibili e in alcuni momenti non c'è nemmeno bisogno di parole. Bastano i loro sguardi per regalare più risate di quante tanti sedicenti comici riescono a provocare nella loro intera carriera. Qualcuno ha detto Enrico Brignano?


Wolfs - Lupi solitari è quindi proprio quello che le premesse della vigilia promettevano: un Two Men Show capace di svoltarti la serata alla grande, che gioca quasi tutto sull'intesa tra i due protagonisti e che con altri due attori al loro posto probabilmente avrebbe funzionato un decimo a dir tanto. C'è però da dire che in mezzo a questi due giganti, il giovane Austin Abrams (già visto nelle serie The Walking Dead, Euphoria, This Is Us e Dash & Lily) si ritaglia un monologo favoloso e ci regala forse la scena migliore del film. Complimenti, perché riuscire a zittire George Clooney e Brad Pitt e a rubar loro la scena non è certo roba da tutti.


Dopo questo monologo del collega, i due protagonisti riprendono in mano il controllo della pellicola, perché non c'è niente da fare. I lupi solitari qui non troppo solitari George & Brad perdono il pelo, ma non i capelli, e nemmeno il vizio di esser fighi. E manco il vizio di recitare in film fighi.
(voto 6,5/10)




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