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martedì 25 marzo 2014

I PROGRAMMI TV CON CUI SONO CRESCIUTO





Ma quanto ci piacciono le liste?
Qui su Pensieri Cannibali davvero tanto, come forse credo abbiate notato, ma giusto se avete proprio prestato una grande attenzione. Oggi è allora il turno di un nuovo giochino. Dopo I dischi con cui sono cresciuto, ecco I programmi tv con cui sono cresciuto. Alcuni show che hanno fatto parte della mia infanzia/adolescenza li avevo già inseriti nella lista dei Programmi Tv Vergogna (un’altra lista? che sorpresa!), ma qui ci sono tutti gli altri, non per forza vergognosi e, anzi, di alcuni sono persino orgoglioso. O quasi.
Ecco la mia Top 10 dei Programmi Tv con cui sono cresciuto e come al solito vi invito a compilare anche le vostre personali classifiche su blog e social network.

"Sono nella lista? Ma che onore!"

10. C’era una volta… Pollon
I cartoni di Bim Bum Bam con cui sono cresciuto meriterebbero una Top 10 a parte, e non è detto che prima o poi non la faccia. Alcuni, a rivederli oggi, credo li potrei trovare insopportabili e irritanti. Tra quelli di cui ho un ricordo sempre positivo c’è invece la mitica Pollon combinaguai. Tra polverine magiche, Eros che se ne va in giro nudo, uno Zeus womanizer e un sacco di riferimenti alla mitologia greca, una serie ironica e divertentissima che a ben vedere non era poi nemmeno così tanto per bimbetti. Questo sì era un cartone educativo, altroché Peppa Pig.

"Non sono alla numero 1? Allora beccati questo, Cannibale!"

9. Una bionda per papà e 8 sotto un tetto
Le sitcom americane hanno avuto un peso importante nella mia (non)cultura. Tra le mie preferite quando ero un piccolo Cannibal Kid ci sono 8 sotto un tetto con il mito nerd nonché padrino di tutti gli hipster Steve Urkel e l’esilarante Una bionda per papà. Non so se riviste oggi farebbero ancora ridere così tanto, però ai tempi erano il top del top della comicità tv.


8. Friends
E dopo un paio di sitcom mitiche, ecco non una semplice sitcom, bensì La Sitcom per eccellenza, l’unica di cui credo di aver seguito tutti gli episodi, e sì che ce ne sono stati ben 236 spalmati lungo 10 stagioni. Ma cosa non si fa per gli amici?


7. The O.C.
Questa serie ha segnato in qualche modo la fine della mia adolescenza. Faccio per dire fine, visto che mi sento un ggiovane teenager forever ancora adesso.
Grazie anche e soprattutto alla presenza del personaggione indie-geek Seth Cohen, The O.C. è stato un vero gioiellino teen come negli ultimi anni non se ne sono più visti, fatta eccezione per l’inglese Skins.
E poi c'era Olivia Wilde che si limonava Mischa Barton, cioè, volete mettere?


6. MTV Hot e MTV Brand New
Andrea Pezzi per me è stato più di un semplice conduttore tv. E' stato un mito. Un esempio. Ha rappresentato un nuovo modo di fare televisione, che in molti poi hanno copiato, soprattutto il suo successivo programma Kitchen, quello che ha dato origine a tutti i programmi di cucina di oggi. Hot era un tripudio di idee, a ogni puntata Pezzi si inventava qualcosa di diverso, aveva un modo tutto suo e tutto nuovo di parlare di musica e non solo. E poi quanti video e band fenomenali ho conosciuto, grazie a questo programma? Dai Radiohead a Bjork, dagli Smashing Pumpkins ai Chemical Brothers, la mia iniziazione musicale è passata per di qui.


Qualche tempo dopo, il mio nuovo idolo e modello esistenziale è diventato Massimo Coppola, conduttore del programma in onda a tarda notte (ma che mi videoregistravo) MTV Brand New, quello con dentro tutti i video più nuovi e più radical-chic in circolazione. Ah, che belli i tempi in cui su MTV si scoprivano nuovi gruppi musicali e non solo nuovi reality-show (che comunque seguo, sia chiaro).


5. I Simpson
Uno dei primi ricordi d’infanzia che ho è ambientato in una domenica mattina. Una domenica mattina schifosa. I miei volevano portarmi a messa. Non che siano mai stati molto religiosi, però quand’ero un bambino in età da prima comunione/cresima pensavano che ogni tanto si dovesse andare, almeno nelle occasioni importanti tipo Pasqua e Natale. Non ho mai capito perché. Fatto sta che io non volevo andare, innanzitutto perché detestavo (e detesto tutt’ora) le messe. E poi perché la domenica mattina su Canale 5 davano I Simpson. Le prime stagioni. Quelle più belle. Quelle da conoscere a memoria e da venerare in maniera religiosa. Altroché la messa.

"Speriamo che Cannibal non ci faccia guardare una serie teen pure stasera..."

4. Mai dire gol (e affini)
Un programma geniale. Divertentissimo e geniale.
Non tutti i comici erano fenomenali, alcuni non li ho mai sopportati (ad esempio Teo Teocoli o il Mago Oronzo), altri comici sarebbero diventati insopportabili con il tempo (come Fabio De Luigi), però resta una galleria lunghissima di personaggi e di gag fenomenali, pura Storia della tv italiana.
I miei preferiti? Daniele Luttazzi, Aldo, Giovanni e Giacomo e De Luigi.


3. Buffy l’ammazzavampiri
Voi giovani d’oggi dalla vostra parte avrete anche la gioventù, ma sieti cresciuti con Twilight. Noi “vecchi” trentenni con Buffy.
Volete mettere?

"Hey, ma se io sono terza, chi diavolo sono i primi due?"

2. Holly e Benji
Senza Holly e Benji, avrei un concetto di tempo e di spazio del tutto differente, perché questo cartone mi ha insegnato che una partita può durare di più, mooolto di più di soli 90 minuti, e si può – anzi si deve – giocare su campi pieni di salite.
Senza Holly e Benji, avrei un concetto di calcio del tutto differente.
Senza Holly e Benji, avrei un concetto della vita del tutto differente.

"Abbiamo battuto tutti gli altri cartoni, sììì!"

1. Beverly Hills 90210
È con Beverly Hills 90210 che ho capito di avere un problema di dipendenza. Dipendenza da serie tv o, come li chiamavamo allora in maniera magari meno corretta ma più efficace, telefilm. Al pensiero di perdermi un episodio, o anche solo un minuto, delle avventure dei ragazzi di Beverly Hills mi sentivo male fisicamente. Da lì in poi le cose non hanno fatto altro che peggiorare, le serie sono cambiate, sono passato da questa a Dawson’s Creek e Buffy, da quelle a The O.C. e Veronica Mars, e poi da quelle ancora a Mad Men e Breaking Bad, arrivando oggi a True Detective, e so che la cosa non avrà mai fine.
Lo confesso: mi chiamo Cannibal e sono un... serialomane.
Ciaaao, Cannibal.

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