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lunedì 24 gennaio 2011

Let Me In: Lasciami entrare! Ma anche no, cattivone d'un vampiro

Impresa davvero bastarda, quella di cimentarsi nel remake di “Lasciami entrare”, piccolo e intimo film svedese che magari non in molti hanno visto, ma chi l’ha fatto di sicuro avrà faticato a dimenticarlo. Una pellicola che è stata definita tra le migliori nel genere dei vampiri, non che sia impresa titanica considerando la concorrenza di capolavoroni come la saga di Twilight, ma tant’è che i fan sono già pronti con il fucile carico per sparare contro il rifacimento.
Io ho amato il film originale ma parto comunque fiducioso, visto che i remake americani non spesso ma qualche rara volta sanno apportare qualcosa di nuovo (vedi un The Ring per me decisamente superiore nella versione a stelle e strisce rispetto all’originale giapponese) e poi perché alla regia c’è Matt Reeves, che aveva esordito con l’originale “Cloverfield”. Anche se visti i loro ultimi film, persino nomi di più lunga carriera come Tim Burton e M. Night Shyamalan possono non sempre essere una garanzia assoluta, quindi figuriamoci un regista emergente. Comunque vediamolo, questo Let me in, senza troppi pregiudizi.

Let me in
(USA, UK 2010)
Regia: Matt Reeves
Cast: Kodi Smit-McPhee, Chloe Moretz, Richard Jenkins, Elias Koteas, Dylan Minnette, Sasha Barrese, Cara Buono, Jimmy 'Jax' Pinchak
Genere: bambini vampiri
Se ti piace guarda anche: Lasciami entrare, Carrie – Lo sguardo di Satana, Intervista col vampiro

Trama semiseria
Anni 80. Un 12enne solitario e voyeur (ma definiamolo pure un guardone, visto che si fa le seghe spiando i vicini che scopano) è vittima di alcuni bulletti a scuola. Il suo mondo verrà però stravolto dall’amicizia con una strana bambina che cammina a piedi scalzi e vive con uno strano uomo che non è suo padre (ma non è nemmeno Berlusconi, precisiamolo). Intanto nella nevosa cittadina cominciano a morire persone dissanguate…

Recensione cannibale
Nelle battute iniziali Let me in concede qualche variante interessante rispetto al prodotto originale dal paese dell’Ikea, dell’H&M, degli Abba e delle fighe bionde. L’apertura è affidata quindi a una scena horror ad effetto, penso voluta dalla produzione per aprire in maniera più canonica, ma viene anche presentato un discorso di Ronald Reagan (ricordo che siamo negli anni ’80) a presagire una possilbe lettura politica. Purtroppo si rivelerà essere solo un’illusione.
Dopo un barlume di novità, compreso un buon uso della fica colonna sonora 80s, la pellicola scivola però inevitabilmente nello sterile rifacimento di Lasciami entrare. La confezione è realizzata con cura, la regia procede senza sbavature e con un paio di riprese dall’interno delle auto non male, gli effetti speciali sono migliori per via del budget più alto (nel film svedese erano invece un po’ ridicoli) e i due attori bambini protagonisti sono davvero bravi: Chloe Moretz era già una forza della natura in “Kick-Ass” e Kodi Smit-McPhee era il figlio di Viggo Mortensen in “The Road”, cui si aggiunge il bulletto Dylan Minnette (il figlio di Jack in "Lost"). Però gli attori dell’originale erano più inquietanti e insieme risultavano più teneri, c’è poco da fare.

In Let me in ci sono dei bei momenti, peccato che nell’originale fossero ancora meglio e per quanto ben realizzato, non si capisce davvero il motivo di un remake di questo tipo. L’operazione poteva avere un senso, parlando a un livello puramente commerciale, se ci fossero stati nel cast attori di particolare richiamo come per l’Haneke in trasferta di “Funny Games”, cosa però qui non avvenuta (Chloe Moretz è diventata una teen star negli Usa grazie a "Kick-Ass", ma ancora non è certo un nome affermato) e non si capisce quindi perché il grande pubblico, persino quello statunitense notoriamente ostile ai film non americani, debba vedersi questo piuttosto che il film svedese. A parte un paio di scene con gli effetti speciali e qualche trovata registica nella prima parte si ha l’impressione insomma di un calco fedele all’originale (che quindi per fortuna non è stato sputtanato). Però suona comunque come una cover ben cantata ma pur sempre inutile.

Se lo guardate senza conoscere "Lasciami entrare" lo troverete un film particolare e interessante, differente dalle altre pellicole di vampiri in circolazione; Stephen King l’ha persino eletto suo personale film del 2010 definendolo “the best American horror film in the last 20 years”. Mi chiedo però: “Ha mai visto l’’originale?”
Il consiglio che posso dare io è quindi quello di vedersi direttamente lo svedese “Lasciami entrare” che ha un’atmosfera più avvolgente e una magia unica che il pur bravo Matt Reeves non ha saputo, ma soprattutto non ha potuto replicare.
(voto 5,5 se avete visto Lasciami entrare
7 se non avete visto l’originale)

Canzone cult: Blue Öyster Cult “Burnin’ For You”

giovedì 1 luglio 2010

flash, 1 luglio (Radiohead, Lasciami entrare, legge bavaglio...)

Let Me In è l'annunciato remake americano dello splendido horror intimista svedese Lasciami entrare (Let The Right One In). Questo è il primo teaser trailer, con un'atmosfera decisamente simile all'originale. Pur chiedendomi se ci fosse realmente il bisogno di un rifacimento, aspetto comunque con grande curiosità di vederlo...


Cliccando QUI potete scaricarvi un brano tratto dall'album d'esordio del batterista dei Radiohead, Phil Selway. Non vale la band originale, ma non è comunque malaccio. Quanto a Thom Yorke ha cantato (ma sarebbe più giusto dire che la gente ha cantato) "Karma Police" al festival di Glastonsbury, ecco il video


Già segnalati da Harmonica come perfetto ascolto estivo, ecco il primo album dei Young Veins, gruppetto pop piacevolmente retrò (come si può anche facilmente notare dal video) composto da alcuni ex Panic At The Disco



Video molto bello e fanciullesco per i Sambassauder, gruppo di cui non so dirvi granché, a parte che nonostante lo strambo nome possa richiamare al Brasil, la loro musica va invece verso un dream pop che nulla ha a che vedere con la samba.


All’opposto, vanno giù pesanti di terza età i Ruby Suns in questo video molto Cocoon


Per quanto riguarda la legge bavaglio non ho nulla da dire
sto imbavagliato

giovedì 15 gennaio 2009

Lasciami entrare

Lasciami entrare
segui il tuo cuore
mia dolce vampira
non farmi mai del male

Lasciami entrare
dimentica il dolore
stare insieme è sicuro
nessun bullo, nessun duro

Lasciami entrare
nei tuoi occhi il mistero
come in un cubo di Rubik
le freak, c’est chic

Lasciami entrare
basta soffrire
segui il codice Morse
non c’è futuro, né morte

Lasciami entrare
bevi il mio cuore
mia dolce succhia-sangue
non ti farò mai male

(deliri personali a parte, non perdete questo film)

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