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lunedì 8 aprile 2013

PSYCO, IL FILM PER CUI LE DONNE SMISERO DI FARE LA DOCCIA


Psyco
(USA 1960)
Titolo originale: Psycho
Regia: Alfred Hitchcock
Sceneggiatura: Joseph Stefano
Tratto dal romanzo: Psycho (inizialmente intitolato in Italia Il passato che urla) di Robert Bloch
Cast: Janet Leigh, Anthony Perkins, John Gavin, Vera Miles, John McIntire, Martin Balsam, Simon Oakland
Genere: psycopatico
Se ti piace guarda anche: American Psycho, Hitchcock, Bates Motel, Gli uccelli

Qual è il film più, come dite voi giovani?, cool del momento?
Il grande e potente Oz? The Host? Spring Breakers?
No, no e ancora no, cari i miei giovincelli cresciuti da madri distratte. Il film più attuale oggi è Psyco. Sì, quel Psyco. Quello del 1960 girato dal fu Alfred Hitchcock. Ne avrete sentito parlare di sicuro, a meno che non siate stati proprio tirati su da delle mamme, come le chiamerebbero i francesi?, ah sì: les incompétents.
Psyco è attuale più che mai perché negli USA è appena stata lanciata una nuova serie tv, Bates Motel, che è un prequel della storica pellicola thriller, in cui i panni del giovane Norman Bates sono vestiti da Freddie Highmore. Scelta quanto mai azzeccata: Freddie Highmore è stato qualche anno fa il tenero bambino dello strappalacrime Neverland, oh quanto m’ha fatto piangere quel film, e il suo volto innocente è quindi quanto mai perfetto per trasformarsi in una maschera d’inquietudine. Stessa scelta optata dal grande Hitchcock quando scelse un Anthony Perkins giovane quanto me ai tempi, un attore fino ad allora conosciuto principalmente come volto rassicurante in pellicole romantiche.

Turista fai da te? No Alpitour?
No vacancy.
La novella serie tv Bates Motel va a rinverdire il filone dei serial killer che sta vivendo una grande stagione quest’anno sul piccolo schermo, grazie al social killer di The Following, di cui il mio caro (nel senso che mi fa spendere un sacco di soldi) figliolo vi avrà di sicuro già parlato, e grazie anche al ritorno di un altro dei più celebri maniaci di fiction di sempre: Hannibal The Cannibal Lecter nella serie NBC Hannibal, interpretato questa volta da quel bell'uomo danese Mads Mikkelsen. ‘Sti cannibali però io comincio a non reggerli più. Vi rendete conto di cosa si prova ad avere un figlio che per nome d’arte o, com’è che dite voi giovani?, nickname, s’è scelto Cannibal Kid? Non ve ne rendete mica conto, no. Comunque di questa rivisitazione dalle tinte teen e in chiave moderna del personaggio avrà modo di parlarvene meglio mio figlio nei prossimi giorni.
Io aggiungo solo che il mito di Psyco rivive pure sul grande schermo in Hitchcock, pellicola uscita questo weekend nelle sale italiane. Un film da non perdere per ogni appassionato del regista inglese e del cinema in generale, ricco di aneddoti sulla lavorazione della pellicola. E poi ci sono pure lo spot delle cicche ambientato in un simil-Bates Motel e quello dei cereali Choco Krave che cita la celebre scena della doccia…



Queste sono le ragioni per cui Psyco sta ritornando prepotentemente alla ribalta nella cultura popolare odierna, ma l’attualità della pellicola non è solo dovuta a questo pluri ripescaggio. Psyco è un film ancora oggi, a più di 50 anni dalla sua uscita, di un’estrema modernità, per tematiche e per realizzazione, oltre che sempre una visione di sconvolgente tensione, superiore alla totalità o quasi dei thrillerucoli usciti nel frattempo. Mi piace immaginarmi un po’ come questo film. Non intendo che sono inquietante allo stesso modo. Non è quello che volevo dire. Ciò che intendevo è che mi piace pensare di essere invecchiata bene proprio come questa pellicola. Si possono vedere le rughe, senza lifting è difficile non ci siano, però i nostri anni li portiamo bene.

"Gente, questo pirletti qua si crede di essere un pericoloso serial killer!"
"Ridi, ridi. Intanto vado a prepararti la doccia, stronzetta!"
Cos’ha tanto di speciale, questo Psyco? Me lo chiedeva sempre mio figlio. Poi l’ha finalmente visto e l’ha capito. È una pellicola straordinaria. Rispetto ad altri film già notevoli di Hitchcock, possiede una tensione ancora maggiore e costante. L’unica illusione di tranquillità è nella prima scena, in cui la macchina da presa ci accompagna dentro una stanza di un hotel. Non una camera inquietante come la numero 1 del Bates Motel, bensì una stanza in cui Marion incontra il suo innamorato. Oh, che teneri. Poi basta.
È solo un’illusione, ve l’ho detto. Subito dopo Hitchcock comincia a macinare le sue trame gialle. Inizialmente con la fuga di Marion, la bionda Marion. Com’è che gli uomini amano tanto le bionde, ma poi si sposano le more? Boh, sarà che siamo più affidabili, comunque meglio per noi more. Fatto sta che, laddove molte altre pellicole del regista cicciobombo, e diciamolo che magrolino certo non era, sono a tratti attraversate da vicende romantiche e toni da commedia leggera, qui a parte la citata concessione iniziale si viaggia a mille. E così Marion prende e va via in auto. Oh, quanto piacerebbe farlo anche a me. Scappare via dalla mia famiglia, almeno ogni tanto. Andare via da tutti. Peccato che sì ho la patente, ma è da così tanto tempo che non guido oramai che mi sono dimenticata come si fa. E l’auto, poi? Mio figlio non mi darebbe mai la sua. Maledetto Kid. Ma si può chiamarsi Cannibal Kid? A l’è propi ‘n drugà!

Quella con Marion che scappa via da tutto e da tutti è una parte tesa già di suo, ma non è che soltanto l’inizio di quello che rapidamente si trasformerà in un incubo. Io sono una romantica, a me piacciono le grandi storie d’amore, i film di paura di solito cerco di evitarli, sono più una roba per quel drugà di mio figlio, però Psyco è Psyco. E Norman Bates è Norman Bates.
Voi spettatori di oggi siete già preparati, ma noi che siamo andati a vederlo al cinema negli anni Sessanta eravamo del tutto inconsapevoli di ciò cui stavamo per assistere. Anthony Perkins, come detto, era un volto tenerone delle pellicole sentimentali che tanto piacevano a me. Non avrei mai sospettato che fosse capace di fare qualcosa di male, con quel bel visino lì. Sì, questo benedetto maledetto Bates Motel aveva un che di sinistro, però quello che succede dopo non ce lo potevamo mica immaginare, all’epoca.
La scena della doccia è stata uno shock pazzesco. La volete sapere una cosa? Da allora non ho mai più fatto una doccia in vita mia. Da allora in poi ho sempre preferito fare il bagno nella vasca. Lo trovo molto più rilassante. Sarà per colpa del dannato Hitchcock?
Comunque non sono la sola.
Anche loro con la doccia hanno smesso...





Cannibal Kid o sua mamma?
ATTENZIONE CHE VI RIVELO COSA SUCCEDE NEL FINALE O, COM’E’ CHE SI DICE?: ATTENZIONE SPOILER
Il resto della vicenda non è da meno. È persino più preoccupante. Il finale presenta un colpo di scena tanto clamoroso che, per non far perdere l’effetto sorpresa, Hitchcock cercò di acquistare tutte le copie del romanzo di Robert Bloch da cui ha tratto il film per impedire alla gente di scoprirlo. E cosa scopriamo? Scopriamo che la mamma era morta e Norman Bates aveva preso le sue sembianze. Vi sembra una cosa normale? Come se uno scrivesse un, come si chiama?, un post su, come si chiama?, su un blog e lo firmasse a nome della madre. E guardate come tocca a me firmare questo post: come la mamma di Cannibal Kid. Ma dico, con tutti i nomi che poteva scegliersi, proprio uno così?
Io non farei mai del male a una mosca, ma due sculacciate questa sera prima di andare a dormire a quel debosciato di mio figlio non gliele leva nessuno.
La mamma di Cannibal Kid
(voto 10/10)



Post pubblicato anche su L'OraBlù con tanto di minimal poster realizzato da C(h)erotto.


venerdì 8 luglio 2011

THRILLER NIGHT (SECONDA NOTTE)

Una serie di libri più thriller dei film di Ford
La lista fordiana è piuttosto decente, però allo stesso tempo è drammaticamente in tono minore rispetto a quella molto più scoppiettante, variegata ed enstusiasmante da me proposta ieri. Ford sfoggia infatti un Le iene strepitoso ma comunque inferiore a Pulp Fiction, un Hannibal Lecter di seconda qualità, un Coppola mooolto minore, un Fincher non ancora ai suoi massimi livelli, i soliti sospetti e i soliti film noiosi… Insomma, una decina accettabile ma che non morde. Proprio come chi l’ha ideata, un Ford ormai sempre più cancellato e costretto a inseguirmi, a darmi la caccia come un detective alle prese con un criminale sempre troppo imprevedibile per i suoi rigidi schemi mentali. Ma questo non è un film per lui a lieto fine e il cattivo cannibale alla fine avrà la meglio. Forse.
Comunque ecco qui la lista fordiana: sucatevela!
Cannibal Kid

Il fiato sospeso è sempre stato uno degli elementi indubbiamente più affascinanti del Cinema, dal senso di meraviglia al terrore puro e semplice: quale miglior modo di celebrarlo, dunque, se non con una tesissima thriller night!?
Come al solito, ho cercato di viaggiare il più possibile nel tempo per mostrare quanto di meglio il genere ha potuto regalare a noi spettatori nel corso dei decenni, e a partire dalle lugubri atmosfere espressioniste sono arrivato fino ad un presente di poesia orientale e fiumi mistici: tenetevi saldamente alla poltrona, dunque, e preparate anime e cuori ad un vero e proprio assedio, perchè quando si è in apnea, basta poco per non tornare in superficie!

"E sto film sarebbe bello?!?"
1) M - Il mostro di Dusseldorf di Fritz Lang (1931)
Mr. James Ford Se esiste un film per cui vale la pena di amare il Cinema, è sicuramente questo.
Scritto e diretto magistralmente da Fritz Lang - qui al suo primo film sonoro -, Il mostro di Dusseldorf è una riflessione agghiacciante sulla Natura umana e sulla figura del serial killer, praticamente quasi fantascienza ai tempi della realizzazione della pellicola.
Strepitoso Peter Lorre, inquietante la melodia fischiettata dal mostro in caccia, incredibile il processo che i criminali mettono in atto contro il colpevole.
Un film epocale, che riesce a colpirmi durissimo ad ogni visione, nonchè una lezione di tecnica cinematografica che riassume praticamente il mestiere del regista.
Ma se esiste un mostro anche peggiore, è certo il Cannibale, che sarà una volta ancora pronto a dire che faccio il professorone di Cinema, quando, al contrario, cerco solo di far scoprire cose incredibile come questa a chi ancora non ha avuto il piacere di vederle.
Cannibal Kid Trama semiseria: JF - Il mostro di Lodi ci presenta un suo amico, un uomo accusato di frequentare prostitute minorenni. Alla fine si scopre che il suo amico è Berlusconi e che il film anziché a Dusseldorf è ambientato ad Arcordorf.
Commento: Ho iniziato a vedere i primi 10 minuti, ma questo film è trooooppo noioso. È estate, chi c’ha volta di ‘sti mattonazzi espressionisti fordiani? Eddai, cazzo:
Tutti ar mare,
tutti ar mare
a mostra' le chiappe chiare,
co' li pesci,
in mezzo all'onne,
noi s'annamo a diverti'!
e er Cinema lo amamo pure più de te!
JF E' evidente che l'amore e il rispetto per il Cinema tu non sai neppure dove stanno di casa, ma tant'è. Se hai visto i primi dieci minuti e hai mollato non posso che constatare una volta ancora la tua incompetenza cinematografica.
La sequenza d'apertura è un esempio perfetto di regia, montaggio, tensione, impatto emotivo senza pari, e Lang soltanto con quella si mangia, digerisce e caga fuori merdine quali sono al suo cospetto come Aronofsky e Von Trier.
CK È evidente che tu l'ironia e il senso dell'umorismo non sai nemmeno cosa sono. Eddai Ford, non è che devi prendere ogni cosa così sul serio. La competenza cinematografica la lascio tutta a te, per carità, ma almeno fattela 'na risata con la mia canzoncina. Perché alla fine io non sono qui per diventare il nuovo Morandini, ma solo tanto pè scherzà e...
tanto pè cantà
perché me sento un friccico ner core
tanto pè sognà
perché ner petto me ce naschi 'n fiore
JF Ma scusa, Cannibale!? Una sana Blog War come la nostra la vuoi proprio senza sangue!? Ci vuole qualche colpo proibito: un membro del Fight Club come te dovrebbe saperlo bene, che prima ci si pesta come si deve e poi si va a bere insieme, no!?


"I hate James Ford!"
2) La morte corre sul fiume di Charles Laughton (1955)
JF Se esiste un film per cui vale la pena di amare il Cinema ancora di più, è sicuramente questo. Realizzato dal grandissimo attore Charles Laughton e boicottato dalla critica all'epoca, è una storia di formazione, morte, amore, scoperta, nonchè una delle fiabe nere più incredibili della Storia del Cinema.
Tutti gli Io non ho paura esistenti, in qualche modo, devono la loro esistenza a questa meraviglia che mescola la fotografia espressionista, i grandi spazi americani, un'interpretazione leggendaria di Robert Mitchum - storico il suo monologo legato ai tatuaggi sulle dita delle due mani, "LOVE" e "HATE" - e l'inseguimento più angosciante di cui un bambino potrebbe essere protagonista.
Non ci sono parole che possano descriverlo abbastanza, ma certo si tratta di uno dei dieci film cui non rinuncerei per nulla al mondo.
CK Ma che bello questo film!
Ford, deponi il fucile: 'sta volta non sono ironico. Pur con qualche lungaggine (ma qualche momento di noia è sempre da mettere in conto in una pellicola fordiana) e qualche ingenuità che oggi fa sorridere (le riprese dall'alto traballanti), ci sono diverse trovate originali, un sano anti bigottismo di fondo per nulla scontato ieri quanto oggi, e parecchi momenti notevoli (la bambina che canta sulla barchetta mi ha ricordato il video di Isobel di Bjork). Vedi Ford che quando ti impegni sai fare qualche scelta decente pure tu?
JF Sono talmente strabiliato da intravedere la luce dell'imprevedibilità cannibalesca. Miracolo!


"Ma statte zitto, Ford!"
3) La donna che visse due volte (1958) e Psycho di Alfred Hitchcock (1960)
JF Una doppietta clamorosa per un regista clamoroso.
Come già sottolineato ieri rispetto alla presenza di questi due filmoni nella lista del Cannibale, forse il buon Hitch non avrà avuto la caratura emotiva di altri grandi Maestri del Cinema, ma sicuramente nessuno come lui ha saputo essere un interprete così perfetto del thriller come concetto.
E se con Psycho le lezioni di Cinema si ripetono ad ogni scena, La donna che visse due volte rappresenta la pellicola più emozionante e coinvolgente del Maestro inglese, nonchè la mia preferita della sua filmografia.
Due perle così mettono d'accordo perfino acerrimi nemici come me e il suddetto Cannibale, il che significa soltanto una cosa: non potete perdervele!
CK Trama semiseria di Psycho: Uno psicopatico travestito da donna si diverte a uccidere donne sotto la doccia mentre cantano la musichetta delle Iene (il programma tv, non il film). No, non è Mr. Ford, lui si diverte a travestirsi principalmente da Kiss e solo ogni tanto da donna. Alla fine si scopre invece che lo psycho è Platinette.
Trama semiseria de La donna che visse due volte: Cannibal Kid soffre pesantemente di vertigini, poi incontra un tamarro con la passione per i film soporiferi e capisce che c’è qualcosa di cui ha ancora più paura: Mr. Ford. Fine del film.
Commento: due pellicole stupende che non a caso ho inserito anch’io nella mia eccellente lista di ieri. Per una volta una scelta non contestabile di quello psycho di un Ford.
JF Noto ancora una volta i problemi del Cannibale con la sessualità: hai paura ad ammettere qualcosa, Joker? Tu ti trucchi come un pagliaccio eppure continui a parlare della mia passione per le maschere. Ahi ahi. Sento puzza di Freud.
CK È solo che mi diverto troppo a stuzzicare un (presunto) macho su questo punto ed evidentemente ho fatto centro in pieno.
JF Tu mi centri con le battute e io con le bottigliate, direi che siamo d'accordo.


"Pronto, polizia? Vorrei denunciare Mr. Ford per aver consigliato 'sto film"
4) La conversazione di F. Ford Coppola (1974)
JF Quello che doveva essere un Coppola minore, girato nelle pause delle riprese della saga de Il padrino, è diventato in assoluto uno dei cult più cult di genere del sottoscritto: un Gene Hackman gigantesco, uso del sonoro incredibile, uno script che ti prende per le palle e non molla dal primo all'ultimo minuto, nonchè un esempio da manuale del Cinema del complotto in voga negli Usa sconvolti dal Vietnam che ha fatto scuola anche con altre pietre miliari come Tutti gli uomini del presidente.
Forse ora potrà apparire un pò datato, eppure non riesco a non essere turbato da ogni sua visione.
CK Trama semiseria: Un tizio anziché ascoltarsi gli 883 e Laura Pausini come fa Mr. Ford, nell’iPod si sente le conversazioni delle altre persone, fino a che non si imbatte in un caso sospetto. Ma alla fine si scopre che è il solito Berlusconi che parla con una mignot escort.
Commento: Gene Hackman è un attore che non ho mai sopportato ma qui è persino più odioso del solito, il jazzino da camera in soundtrack e gli effetti sonori sono insopportabili, la regia di Coppola è decente però ben al di sotto dei suoi standard, in quello che è il suo peggior film cui abbia assistito (persino Jack con Robin Williams e Jennifer Lopez mi era sembrato molto meglio, e ho detto tutto).
Uno dei thriller più noiosi, fastidiosi, meno tesi e, meno male che almeno questo lo riconosci, datati mai visti. Ho trovato l’intreccio narrativo, sia del protagonista che delle conversazioni registrate, davvero di nessun interesse, cosa che aggiunta ai ritmi sonnacchiosi la rende una perfetta noiosissima visione fordiana. A Coppola tra Il padrino e soprattutto Apocalypse Now, una pausa per realizzare un filmetto davvero brutto gliela concediamo pure, ma certo che inserire una pellicola così fredda e priva di emozioni tra i propri film del cuore è una cosa che giusto l’abominevole Ford può fare…
JF Certo, metti un grande film diretto magistralmente e un pò più impegnativo di un teen movie e subito il Cannibale si annoia, poverino. Del resto, da uno che le pellicole le sceglie in base alla simpatia per gli attori, l'attrazione per le attrici e gli autori della colonna sonora, che ci si può aspettare di più!?
CK Hai sintetizzato bene il Cannibal-pensiero. Sfido comunque chiunque ad appassionarsi a un film del genere...


Certo che sto cannibale è meno minaccioso di Cannibal Kid...
5) Manhunter - Frammenti di un omicidio - di M. Mann (1986)
JF Il paparino de Il silenzio degli innocenti, nonchè primo, grande Capolavoro firmato Michael Mann.
Ispirato da Red dragon, al contrario del pallidissimo reboot con protagonista Edward Norton, Manhunter rappresentò una nuova frontiera per il Cinema di genere, e fu la prima pellicola in cui si cominciò a parlare con una certa cognizione di causa di profiling criminale grazie ad una vicenda tesa dal primo all'ultimo minuto, ritmata dalla strepitosa "In-a-gadda-da-vida" degli Iron Butterfly.
Fotografia magistrale di Dante Spinotti e prima apparizione ufficiale sul grande schermo per il dotto Lecter, allora interpretato da Brian Cox: cosa si può volere di più?
Se il Cannibale è cannibale, io sono il suo cattivissimo, predatorio genitore.
CK Trama semiseria: I passi iniziali di un Hannibal Lecter alle prime armi quando ancora non lo chiamavano Cannibal Kid. Poi sarebbe diventato protagonista di quel capolavoro assoluto de Il silenzio degli innocenti (nella mia lista di ieri), in cui tra le altre cose mangiava il fegato avariato da troppi white russian del Ford con un bel piatto di fave e un buon Chianti.
Commento: Qualche bel momento inquietante, come la scena con In a godda da vida, e un Hannibal the Cannibal interpretato da un Brian Cox valido, ma pur sempre un Hannibal the Cannibal di serie B rispetto all’Anthony Hopkins de Il silenzio degli innocenti.
Come Mr. Ford, un aspirante Cannibal Kid di serie B. O forse persino di serie C…
JF Quello che ho aspirato finora è soltanto il puzzo del tuo tono saccente e fastidioso, che non accenna a diminuire.


In esclusiva per Pensieri Cannibali un'immagine di DIO
6) Le iene di Quentin Tarantino (1992)
JF Credo che un film come questo non abbia proprio bisogno di presentazioni.
Esordio fulminante di Quentin Tarantino, che con piglio quasi teatrale costruisce grazie alla sua abilità di sceneggiatore una pellicola serratissima giocata su dialoghi indimenticabili - straordinario l'incipit, con la colazione della banda nel bar - ed una serie di interpreti in forma smagliante, da Harvey Keitel, a Tim Roth, a Chris Penn.
Per non parlare di Michael Madsen, che regala uno dei monologhi più incredibili del Cinema recente.
Cannibale, prepara l'orecchio, perchè MrFord sta per fare un bel lavoro di rasoio!
CK Trama semiseria: Un gruppo di criminali unisce le forze per una rapina e per riservatezza ognuno decide di prendere il nome di un colore: ci sono Mr. White, Mr. Brown, Mr. Pink, Mr. Blue, Mr. Orange, Mr. Blonde e… Mr. Ford. Quando scoprono che Ford non è un colore, lo seccano brutalmente, mentre Cannibal Kid se la balla contento sulle note di “Stuck in the middle with you”.
Commento: Mi fa specie trovarmi di fronte a questo grandissimo film in veste di rivale, ma volete davvero che parli male di Tarantino? Non ci penso neanche. Per me però Le iene è solo un antipasto, per quanto gustosissimo e divertentissimo, a quello che sarà il piatto principale nonché il capolavoro tarantiniano supremo, ovvero Pulp Fiction (inserito nella mia lista di ieri).
Per una volta, Mr. Pink, hai fatto comunque una scelta di ottimo gusto. Stai proprio diventando un piccolo Cannibal Kid in erba. Certo poi che l’originale è tutta un’altra storia…
JF Torniamo sui problemi di sessualità, eh!? Io, però, non mi lamento affatto dei colori, anche perchè l'odioso Mr. Pink - che credo si addica senz'altro più a te - è tra gli ultimi a cadere, e in questo caso senz'altro somiglia più a un Ford che a un Cannibale carne da cannone in stile Mr. Brown. Ora che ci penso, Mr. Brown ti sta proprio da dio.
CK English lessons with Mr. Brown.
Lesson number 1: Mr. Ford has no sense of humour.
Lesson number 2: Mr. Ford has a short dick.
Lesson number 3: Mr. Ford, come on! Smile to my stupid jokes and don't be so damn serious! JF Questa di Mr. Brown era carina, c'è da ammetterlo. Ma non ti risparmia da una sonora Batman-lezione!


Massì, nel dubbio mettete dentro Ford che male non fate...
7) I soliti sospetti di Bryan Singer (1995)
JF La beffa più grande che il diavolo abbia mai fatto è stata convincere il mondo che lui non esiste. E in un attimo... Sparisce.
Solo due parole, per questo film.
Kaiser Soze.
Vedete voi se aggiungere altro, a meno che non vogliate finire come Cannibale dopo che Kaiser Ford avrà mostrato "a quei cannibali di ferro che cos'è una volontà di ferro".
CK Trama semiseria: Un gruppo di criminali lavora per il misterioso boss Keyser Söze e con un finale shock viene rivelata la sua vera identità. È un uomo vecchio, storpio e gobbo dietro al quale si celano i peggio crimini degli ultimi decenni. Silvio Berlusconi? No, quello è Il caimano. Giulio Andreotti? No, quello è Il divo… Si tratta di Mr. Ford e i crimini sono le sue liste musicali e cinematografiche.
Commento: Un film buono, con un finale incredibile. Ecco, in una lista dei migliori finali nella storia del cinema lo inserirei anch’io. Ma per il resto come pellicola nel complesso è valida ma niente più. E Bryan Singer che dopo questo film sembrava dovesse spaccare il mondo, invece poi ha spaccato giusto i maroni. Ricordandomi in questo qualcun’altro. Chissà chi?
JF Sono sempre pronto a spaccarti molto più dei maroni, lo sai bene. Anzi, ti liquido in quattro e quattr'otto come un Benicio Del Toro qualsiasi.


"Oddio, stasera ci tocca un altro film di Ford...
Kevin Spacey fammi fuori subito, ti pago!"
8) Se7en di David Fincher (1995)
JF Dicevo proprio ieri a proposito della scelta del mio antagonista di inserire Fight club che pazientando soltanto un giorno avreste visto il meglio che Fincher ha potuto sfornare nell'ambito del thriller, ed eccovi ampiamente ripagati.
Seven, pellicola di riferimento del genere per gli anni novanta e non solo quasi al pari con Il silenzio degli innocenti, regala un crescendo di violenza e disperazione tale da far quasi rimpiangere gli ascolti a ripetizione cannibali di Nirvana e Nine inch nails, prima di dare libero sfogo alla rabbia in un finale incredibile, momento più alto - pur se in una singola scena - di tutta la carriera di Brad Pitt.
L'agente Mills diventa ira, e tu, Cannibale!? Paura, eh!?
CK Trama semiseria: Un poliziotto che sta per andare in pensione (ma non è Bruce Willis) e un tizio sposato con Gwyneth Paltrow (ma non è Chris Martin), indagano su un assassino che segue i 7 peccati capitali. Quando arrivano alla lussuria scoprono che, sorpresa sorpresa, si tratta di Silvio Berlusconi. Ma nel sorprendente finale viene recapitata la testa di Gwyneth Paltrow al suo nuovo maritino, che si ispirerà al tragico evento per comporre l’album A rush of blood to the head.
Commento: Un ottimo thriller, solidissimo, con una grande regia. Però segue schemi un po’ troppo tradizionali per i miei gusti, con la solita routine di indagini, la tradizionale accoppiata poliziotto quasi in pensione/poliziotto giovane (e in più c’è pure l’odiosa Gwyneth Paltrow) per entrarmi davvero nel cuore. Brad Pitt è stato davvero indimenticabile nei panni di Tyler Durden di Fight Club (chi si ricorda invece anche solo come si chiamava il suo personaggio in Se7en senza andare a cercare su imdb?) e pure in versione schizo ne L’esercito delle 12 scimmie. E anche David Fincher ha fatto di meglio, sia con Fight Club che con The Social Network, film che oltre a raccontare delle storie notevoli riescono anche a fotografare la società attuale come poche altre.
JF Altra differenza tra Ford e Cannibale: il solido, incazzato, tostissimo Mills contro il griffato, strafatto, inesistente - se non nella mente - Tyler Durden. Non c'è proprio gara.
CK Talmente inesistente da essere entrato nell'immaginario collettivo. Mentre Mills (ah ecco come si chiamava! sei andato a vedere su imdb, vero?) lo si ricorda solo per la head in the box della povera Gwyneth.


Sean Penn: "M'hanno appena ammazzato la figlia, per tirarmi su mi fai il balletto di Footloose?"
Kevin Bacon: "Non so, gli anni sono passati, adesso sarei ridicolo..."
Sean Penn: "Scusa se te lo dico, ma eri ridicolo anche allora!"
Kevin Bacon: "Scusa se te lo dico, ma forse han fatto bene a ucciderti la figlia..."
9) Mystic river di Clint Eastwood (2003)
JF Poteva mancare ancora il vecchio, inossidabile Clint da una lista fordiana? Assolutamente no, e anche se per il rotto della cuffia la tragedia del Mystic entra prepotentemente nella decina di questo cowboy, rivelando ancora una volta una sensibilità ed una capacità di direzione degli attori incredibile, nonchè una vicenda che mette a nudo tutti i lati oscuri di un'America mai così "spietata".
Una partenza a bomba con un Sean Penn scatenato, una costruzione che è un lavoro ai fianchi giocata sull'indimenticabile disperazione di Tim Robbins ed un finale terribile con la "pistola" puntata di Kevin Bacon.
Senza dubbio, uno dei grandi Capolavori del Cinema contemporaneo e della carriera dell'Ispettore Callahan.
Bang, bang, Cannibale! Sei tu il vampiro da cui tenersi alla larga!
CK Trama semiseria: 1975, tre ragazzini stanno giocando a hockey ma uno dei tre è talmente scarso che viene rapito e fatto sparire dall’associazione per il bel gioco.
2011, in seguito alle sue discutibili liste, Mr. Ford viene rapito e fatto sparire dall’associazione per il bel Cinema.
Commento: Il mio Eastwood preferito, insieme a Un mondo perfetto. Stiamo però comunque parlando di un regista che rispetto ma a cui secondo me nella sua eccessiva classicità manca il colpo di genio assoluto e che poi è troppo fordiano per poter rientrare in una mia lista. Mystic River è un fiume molto coinvolgente, parecchio drammatico e ci regala un trio di ottimi protagonisti. Dopo una sfilza di gente che non è nemmeno degna del titolo di attore (qualcuno ha menzionato Schwarzenegger?), finalmente con questa lista Ford ha deciso di tirare fuori qualche bella interpretazione (vedi anche Kevin Spacey e Le iene). Miracolo! Ford, ché per caso per darci un po’ di tregua dal caldo e dalle tue bollite liste vuoi far nevicare?
JF La sfilza quale sarebbe, Cannibale? Quella di Ian Holm, Rutger Hauer, Michael Caine, Jack Nicholson? Il problema è che, forse, il vecchio Schwarzy ti ossessiona così tanto da non permetterti di vedere il resto: ammetti che ti piace, e risolvi la questione!
CK Credo mi piaccia Schwarzy quanto a te piacciono i pollici di Megan Fox...
JF Pensa, allora, a Schwarzy con i pollici di Megan Fox. Aaaaarggh!


"Io un'altra lista di Ford non la reggo"
10) Oldboy di Park Chan Wook (2003)
JF Il vertice assoluto della trilogia della vendetta del sorprendente regista coreano, tra i drammi più clamorosamente coinvolgenti, esteticamente strabilianti, straordinariamente violenti degli ultimi trent'anni.
Il viaggio allucinante di Oh Dae Su alla ricerca del suo carceriere misterioso e la scoperta di una realtà ben più terribile della vendetta stessa, scomposto temporalmente e pennellato neanche fossimo in un dipinto di Hokusai è un affresco che ogni regista avrebbe voluto pennellare con la stessa sanguinaria grazia, primo tra tutti Tarantino, che lo premiò a Cannes affermando che questo era il film "che avrebbe voluto fare".
Senza dubbio, Quentin, siamo con te.
CK Trama semiseria: Un uomo cerca vendetta per essere stato accusato di essere il cattivo di molti dei film precedenti. Alla fine scopriamo che è Silvio Berlusconi travestito da Mr. Ford per sembrare ancora più old (boy).
Commento: Lo considero più un revenge movie d’azione che un thriller, però evito le sterili polemiche fordiane sui generi, visto che le liste sono e devono essere personali, e mi limito a dire che è un film validissimo, ottimamente girato, con una sceneggiatura ben studiata e con alcune scene d’azione che si mangiano a colazione tutti gli action heroes alla Van Damme tanto idolatrati da Ford. E poi nel titolo dice tutto sul mio rivale: un vero Oldboy. Più old che boy uahahahah
JF Ancora confondi i generi, caro antagonista. Un film come Oldboy non va neppure paragonato alle perle degli action heroes, che servono a distendere il cervello tra un filmone e l'altro, e non hanno mai preteso di più.
Ma del resto, quello che pretende sei sempre tu.
E chiudo con una bella citazione da Mad men, visto che pare che funzioni solo la tua lingua: se tu, con il tuo umorismo fastidioso ed il tono da superiore sei il fastidioso Jimmy, io sono di certo Don Draper. Fatti due conti.
CK Io sarò anche Jimmy con il suo discutibile umorismo, ma se un tamarro scatenato come te pensa di avere solo un briciolo dello stile e della classe di Don Draper, mi sa che sei rimasto ancora al genere fantascienza, caro il mio Ford. E con questo passo e chiudo.
JF Guarda che Draper in realtà è il più scatenato dei tamarri. E' l'alcool che lo frena nei suoi istinti primordiali. E poi che ne sai che non giro in Cadillac e completo? Già mi vedi in canotta sul quad!?
CK Da buon thriller, ecco il colpo di scena finale: Cannibal Kid si toglie i Wayfarer fighetti, strappa le maniche del suo abito griffato che si trasforma in uno smanicato mega tamarro. Poi piazza su gli AC/DC nel lettore mp3, si infila il casco con le fiamme ai lati e sale a bordo della sua Harley. Mr. James Ford lo guarda sbigottito allontanarsi sulla highway to hell e a questo punto decide pure lui di infilarsi le cuffiette nelle orecchie del suo iPod ultimo modello. "Le luci della centrale elettrica: beh, non sono poi così male." E si allontana pure lui verso il tramonto, canticchiando: "Quei cannibali che ci fregano sempre, che ci fregano sempre, che ci fregano sempre, che ci fregano sempre..."

Ci sarà un altro genere cinematografico a fare da ring a queste sfide? E, soprattutto, ma queste Blog Wars non se ne vanno ancora in vacanza? Lo scopriremo solo vivendo…

giovedì 7 luglio 2011

THRILLER NIGHT (PRIMA NOTTE)

"Che incubo: ho sognato che Cannibal collaborava con Ford per
una serie di post... ah, dite che è successo veramente?"
Avete già i brividi lungo la schiena?
No, eh?
Beh, in effetti in questi giorni la temperatura minima è di circa 40°… Però aspettate, perché questa lista potrebbe riservarvene qualcuno, grazie al mio esercito pronto alla guerra composto da cannibali (potevano mancare?), ballerine psicopatiche (potevano mancare pure loro??), un sacco di tipe che si fanno tra loro (e anche queste ce le facevamo mica mancare?), assassini che ballano e mangiano cheeseburger, gente che soffre di vertigini o che ha la memoria di un criceto, gente che frequenta orge mascherate o che va a scazzottare in strada, gente che insegue e gente che è inseguita.
Quanto a voi, seguitemi lungo questo viaggio misterioso e oscuro tra le radici del male, sarà spaventoso quanto maledettamente affascinante.
‘Cause this is thriller, thriller night!
Cannibal Kid

"Quid pro quo, James... Anzi no, i tuoi film te li puoi anche tenere!"
1. Il silenzio degli innocenti (1991) di Jonathan Demme
Cannibal Kid Il film che più mi inquieta in assoluto, persino più di qualunque horror, dalla corsa iniziale dell’agente Clarice Starling fino al finale “al buio” in cui ogni volta me la faccio addosso. Musiche e atmosfera angoscianti, recitazione e regia impeccabili per il thriller più fottutamente spaventoso e incredibile che io abbia mai visto.
Il silenzio degli innocenti è uno dei rari casi (perlomeno in una pellicola non di Kubrick) in cui ogni scena è assolutamente perfetta e girata come meglio non si potrebbe. Jodie Foster è fenomenale e Anthony Hopkins offre la più grande e unica intepretazione possibile di Hannibal Lecter, insieme a me il Cannibal numero 1 nella Storia.
Vorrei che potessimo parlare più a lungo di questo grandioso film, ma sto per avere un vecchio amico per cena stasera. Un certo Mr. Ford. Addio.
Mr. James Ford Inauguriamo forse la miglior lista che il Cannibale abbia partorito dalla sua mente perversa con un film che personalmente trovo stupefacente, uno dei capisaldi del suo genere, nonchè una lezione di Cinema di quelle con i controfiocchi.
Quello che però il mio antagonista non sa, è che se lui è lecteriano, io sono assolutamente figlio del dragone rosso, dunque temo che la sua cena dovrà essere rimandata. Per sempre.
CK Vedo che iniziamo subito con te che riconosci la superiorità delle mie scelte e del mio magnifico gusto. Comunque adesso finisco il mio pasto e ti mangio anche la lingua così la smetti di parlare visto che i lecchini non mi sono mai piaciuti ahahaha.
JF Riconosco il grande film di Demme, non certo la tua spocchiosa tendenza all'autoreferenzialità. E anche ammesso che qualcuno un giorno riesca a mangiarmi, finisce dritto dritto come il drago serpentone di Barbarians: squartato dall'interno!


Scusate, ma una lista con una scena del genere ha già vinto, qualunque siano i film proposti domani da Ford...
"Ford, i film espressionisti proprio nooooooooooooooooooooooo"
2. Il cigno nero (2010) di Darren Aronofsky
CK La visione che mi ha sconvolto di più negli ultimi anni. La competizione contro se stessi che ti divora dall’interno. Una Natalie Portman, devo ancora ricordarlo?, fenomenale e davvero oltre ogni limite recitativo. La regia di Darren Aronofsky che danza creando un balletto di rara eleganza e bellezza. Una tensione che cresce fin dalla prima scena e si moltiplica poi come l’immagine di Natalie/Nina riflessa in ogni specchio. Le musiche classiche dal lago dei cigni fino a quelle moderne dei Chemical Brothers. Un viaggio negli inferi dentro la parte più profonda e più maligna della propria anima. Una pellicola di intensità fisica ed emotiva mostruosa con cui ballo sulle tue ceneri, Ford.
JF Altro ottimo film, pur se non all'altezza del vero Capolavoro di Aronofsky, quel The wrestler che è un vero e proprio inno alla fordianità.
Del resto, ci sta tutto il paragone: Cannibale è una ballerina schizoide con manie di grandezza ed io un wrestler residuato degli anni ottanta in attesa dell'incontro del rilancio.
Pare quasi che Aronofsky abbia pensato a noi, prima di realizzare questi due lavori.
CK Paragone azzeccato, è vero: la follia geniale e ambiziosa contro un tamarro vecchio, stanco, senza più forze e che vive attaccato al passato!
JF Paragone azzeccato, è vero: le manie di una ragazzina prima della classe dalla figa di legno contro un uomo che non si arrende mai sul ring della vita.


"Cazzo che botta. Ho detto cazzo che botta i film di Cannibal Kid."
3. Pulp Fiction (1994) di Quentin Tarantino
CK Pulp Fiction ha segnato il mio passaggio da spettatore occasionale, un piccolo Kid che si gustava più che altro pellicole fantastiche e da bambinetti, ad appassionato vero e proprio di Cinema. Magari dai gusti discutibili, però sicuramente appassionato. Difficile dire chi o cosa sarebbe Cannibal Kid senza un film come Pulp Fiction. Magari non avrei nemmeno avuto la passione per la scrittura, perché è il finale circolare del film di Tarantino che mi ha fatto davvero venire voglia di prendere in mano la penna per cercare di creare qualcosa del genere. Non che ci sia riuscito, però almeno ci si prova.
Oltre al grandioso finale, ci sono un sacco di altri momenti sconvolgenti in questa visione che mi hanno travolto, su tutti: Uma Thurman che si sconvolge, balla, finisce in overdose e poi viene “resuscitata” da una siringa ficcata nel cuore, in quella che è la scena più emozionante e adrenalinica cui abbia mai assistito.
Ché poi Pulp Fiction con la sua ricchezza di personaggi, battute, dialoghi eccezionali, citazioni, scene memorabili è più di un semplice film: è un vero e proprio universo di pop culture. Ho persino dedicato la mia tesi di laurea triennale al rapporto tra cultura pop e i film di Tarantino, e Pulp Fiction è Tarantino all’ennesima potenza e ai massimi livelli. Cosa che significa: non esiste proprio competizione con niente e nessun’altro. Tanto meno con Ford e i suoi filmini debolucci.
Riguardo all’inserimento in questa categoria: non è un thriller classico, vero, però è un aggiornamento dell’hard boiled losangelino di James Ellroy ai tempi di Tarantino, quindi sì, sarà anche un film che abbraccia generi diversi ma per me è soprattutto un moderno spettacolare thriller noir. Un viaggio nella L.A. noir che prosegue con il prossimo film…
"E tu saprai che il mio nome è quello di Cannibal quando farò
calare la mia vendetta su di te"
JF Lungi da me criticare uno dei film più innovativi e rivoluzionari dell'ultimo ventennio, storica Palma d'oro a Cannes - ci tengo a ricordarlo, il presidente della giuria di quell'anno era un certo Clint Eastwood -, oggetto di culto di ormai due generazioni di spettatori, imitato e straimitato, mai raggiunto.
Ricordo quando, tra i banchi delle superiori, un mio compagno mi passò la vhs registrata da Telepiù, e quanto la mia vita di spettatore cambiò a seguito di quella visione.
Niente da dire. Davvero.
Tranne il fatto che il Cannibale, pur di catturare consensi, lo piazza tra i thriller: una scelta curiosa, ma dato che ormai il mio antagonista ha rivelato la sua natura di cercatore di gloria, non mi stupisco più di tanto e faccio (quasi) finta di nulla.
CK Se ti appigli giusto all’inserimento nel genere thriller, che ho comunque motivato, vuol dire che sei rimasto davvero senza argomenti, ammesso tu ne abbia mai avuti, per poter criticare le mie scelte belle belle belle in modo assurdo. Inchinati e venera la perfezione di questa lista, giovane (anzi, vecchio) aspirante discepolo!
JF Le tue scelte belle, belle, belle in modo assurdo sono praticamente le stesse di chi ha iniziato ad appassionarsi di Cinema nel corso degli anni novanta, mica sta bomba di originalità. La motivazione che vede Pulp fiction come thriller, poi, è giustificabile solo nella tua testa bacata. Detto questo, deve sovvertirsi l'ordine del mondo prima che si possa anche solo immaginare un Ford discepolo del Cannibale: se tu sei Vincent Vega, io sono Mr. Wolf, ricordati.
CK Ehm, io ho iniziato ad appassionarmi di Cinema proprio negli anni'90, quindi scusa se mi esalto con Pulp Fiction e non fingo di appartenere a un'altra (lontanissima) generazione con le tue lagne espressioniste...


Se Black Swan non bastava...
4. Mulholland Drive (2001) di David Lynch
CK A una decina d’anni di distanza dallo storico Twin Peaks, David Lynch ha lavorato al pilot di una nuova serie tv; il progetto però non è andato in porto e alla fine quella puntata pilota si è trasformata in Mulholland Drive, una delle pellicole più misteriose, enigmatiche e allo stesso tempo affascinanti di sempre. Di solito non guardo molte volte lo stesso film e preferisco qualcosa che non ho mai visto prima, però questo Mulholland Drive è uno di quei rari viali che vale la pena percorrere diverse volte per scorgere tutte le sue sfumature e i misteri che nasconde tra le sue ombre, nonché l’occasione per dare un’occhiata a quello che si nasconde dentro la testolina folle, malata, geniale di David Lynch.
E beccati il gol del 3-0, Ford!
E tra i vari misteri, Ford, sai cosa significa No hay banda? Significa che tu insieme alle tue noiose liste sei ormai rimasto senza banda. E senza pubblico.
JF Anche a Mulholland sono molto legato, ho impressa nella memoria la prima visione, in notturna, con il salto sulla sedia che fu la sequenza della tavola calda, in grado di riportarmi con la memoria ai tempi della caga selvaggia che scatenava Bob in Twin peaks.
Promossa anche questa scelta, un pò meno la consueta boria del Cannibale, che si meriterebbe una bella ripassata in stile Justin Theroux.
CK Ok, a ‘sto punto mi sembra chiaro che persino tu preferisci la mia lista alla tua!
JF A me invece sembra chiaro che le mie prospettive cinematografiche non sono limitate come le tue.


"Dai Ford, soffro veramente di vertigini... adesso tirami su"
5. La donna che visse due volte - Vertigo (1958)/Psycho (1960) di Alfred Hitchcock
CK Dopo la doppietta fantascientica di Kubrick con 2001: Odissea nello spazio e Arancia meccanica, Ford ti metto K.O. con un altro uno-due pazzesco, impossibile da replicare e ancora una volta con un regista pure tra i tuoi preferiti.
Psycho è il thriller ideale, con una prima parte che fa salire lentamente ma inesorabilmente la tensione, una colonna sonora fenomenale, la scena della doccia entrata nell’immaginario collettivo e poi la scoperta di uno dei più grandi Psycho nella storia del Cinema.
L’Hitchcock che personalmente preferisco di più in assoluto è però quello de La donna che visse due volte, titolo originale: Vertigo. Sarà che pure io soffro in maniera pesante di vertigini, ma questo film ha esercitato sempre un’attrazione profonda nei miei confronti. Sarà perché la costruzione del mistero intorno alla donna che visse due volte è costruito in maniera lenta e avvolgente, ma nient’affatto noiosa (come capita nella gran parte dei film del mio rivale). Sarà che è un film fin dagli splendidi titoli di testa realizzati da Saul Bass di vertiginosa bellezza.
E con questa doppietta, Alfred Hitchcock presenta… la fine di Mr. Ford.
AAAAAAAH: ho dimenticato il balsamo!
JF Questa doppietta, che sarà presentata anche domani nella mia lista, è la summa della maestria di Hitchcock, un regista cui, forse, sono mancati l'estro e la passione di altri grandi - Kubrick, Kurosawa, Welles -, eppure è sempre riuscito a sfoderare prodotti incredibili, tecnicamente perfetti e dal ritmo e tensione, per l'appunto, vertiginosi.
Ora che conosco questo punto debole del Cannibale, oltretutto, potrò sfruttarlo la prima volta che lo porterò a passeggiare su un ponte: che ne diresti di un pò di bungee-jumping!? Te la fai sotto, non è vero!? Altro che Hitchcock!
CK Attento che se vai a fare bungee-jumping ci potrebbe sempre essere in agguato qualche cannibale malefico che anziché lanciarsi ha tutto il tempo di manometterti il tuo elastichetto. Chi ha paura adesso?
JF Io mi butto anche senza elastichetto, come Schwarzy in Predator giù dalla cascata. In fondo, quello che si caga sotto per l'altezza sei tu!
CK Seee, mo' adesso è arrivato Patrick de Gayardon!



"Oh, so' Tom Cruise, per restà bbello questa è la mia maschera da notte"
6. Eyes Wide Shut (1999) di Stanley Kubrick
CK Quando Stanley Kubrick è morto nel marzo del 1999 sono stato in lutto per tipo una settimana. Nei mesi appena precedenti avevo scoperto la sua opera omnia e la notizia della sua scomparsa è risultata quindi un colpo davvero duro: è stata la prima morte di un mio mito.
Qualche mese dopo è uscito Eyes Wide Shut, il suo primo e unico film che ho avuto la fortuna di vedere al cinema, il suo lavoro più incompiuto e imperfetto e proprio per questo forse il suo più umano e quello che amo maggiormente. Un odissea nella notte, nelle perversioni umane, nei festini dei ricchi & potenti in una villa molto Hardcore.
Un’avventura quasi lynchiana da guardare con gli occhi aperti, mentre per i filmetti di Ford potete anche chiuderli, ché fanno proprio venire un gran sonno.
JF Un film che amo profondamente, forse il più ingiustamente sottovalutato e bistrattato tra i Capolavoroni - tiè! - del Maestro Kubrick. Non compare nella mia lista perchè non l'ho mai considerato un thriller, ma tutto sommato sta molto più di Pulp fiction nel genere.
L'ingresso di Tom Cruise nella villa è ancora oggi uno dei pezzi di Cinema "danzati" più incredibile che sia mai stato realizzato.
Una meraviglia per gli occhi e per il cuore.
Peccato che Cannibale la parola d'ordine l'abbia dimenticata da un pezzo, e passerà la sua nottata fuori dalla villa del bunga bunga kubrickiano.
CK Non c’è mistero? Non c’è inquietudine? Non c’è suspense? Cos’altro deve aver un film per essere considerato da te un thriller?
Ah già, deve annoiare a morte come La conversazione…
Comunque la password la conosco perché è molto facile da ricordare. È: “Mr. Ford puzza” ahahahaha
JF Ho sempre considerato Eyes wide shut come un dramma sentimentale legato ai conflitti della coppia, tant'è che è ispirato ad un romanzo scritto in un epoca in cui il thriller manco sapevano dove stava di casa. Ma già, è vero: tu i libri non li leggi, perchè devi guardare le serie tv per ragazzine!
CK Guardare serie tv per ragazzine è il mio lavoro e qualcuno deve pur farlo...
E comunque Kubrick ha preso un romanzo psicologico e l'ha trasformato in un thriller psicologico. Mica si è limitato a ricalcare l'originale come cerchi di fare te con le mie esilaranti didascalie ahahahah!


Indovinate un po' a chi è rivolto???
7. Fight Club (1999) di David Fincher
CK Su un ring di wrestling avresti sicuramente la meglio tu, con le tue maschere e i tuoi trucchetti da buffone da 4 soldi. Ma in un fight club ti farei un culo così, Ford!
David Fincher ha preso l’ottimo romanzo di Chuck Palahniuk e, come accade solo nei migliori adattamenti, è riuscito a inserirci dentro tutta la sua idea di cinema, riuscendo allo stesso tempo a raccontare anche la decadenza e l’apatia del capitalismo moderno e della società attuale.
Strepitosi Ed Norton e Brad Pitt, al miglior ruolo della sua carriera con il maestro di vita Tyler Durden, ed epocale il finale sulle note di Where is my mind? dei Pixies.
Prima regola del Cannibal Club: non parlate mai di Mr. Ford.
Seconda regola del Cannibal Club: non dovete mai parlare con Mr. Ford.
Ultima regola del Cannibal Club: se è la vostra prima visita a questo blog, ma anche se non lo è, dovete insultare Mr. Ford!
JF Lo vidi in sala all'uscita, ancora a digiuno dell'opera letteraria di quel radical chic da strapazzo di Palaniuk, e per quanto la prima parte mi avesse colpito almeno quanto l'interpretazione gigantesca dei due protagonisti ed il finale a suon di Pixies, ho sempre pensato che il giochino fosse un pò fine a se stesso, dubbio confermato dalle successive visioni, che mi hanno portato a sminuire progressivamente la qualità - comunque buona - complessiva del lavoro. Nell'ambito thriller Fincher ha sicuramente fatto di meglio, come dimostrerà la mia lista domani.
E tanto per capirci, caro Cannibale: se scegli il Fight Club al posto del wrestling, finisci ridotto come Jared Leto!
CK Solo perché non ti fanno rientrare nei loro circoli, Vasco Brondi e Chuck Palahniuk non è che devono per forza essere dei radical-chic. È solo te che sei troppo tamarro e con i tuoi Solaris e film espressionisti vuoi fingerti intellettuale ma senza successo.
E al wrestling preferisco qualunque cosa, anche il tiro a freccette che può essere considerato molto più sport di quella pagliacciata!
JF Come al solito dimostri la tua scarsa conoscenza delle materie da me proposte, ma ormai mi sono abituato ad educarti. Se ti fossi sforzato un pochino nella visione di The wrestler, capiresti quanto dolore e quanta lotta ci siano dietro il wrestling. Non ti dico di provarlo - già ti vedo morto dopo la prima bodyslam -, ma almeno di fare uno sforzo per capire di cosa si sta parlando.
Ma certo, che sto dicendo!? I geni come te e il tuo amico Brondi vivono di pappa pronta, giusto!?
CK Vuoi mettere quanto dolore e quanta lotta ci stanno dietro al lancio delle freccette?


Omicidio a luci rosse
sottotitolo: Che minchia guaddi?
8. Omicidio a luci rosse (1984) di Brian De Palma
CK Dopo Hitchcock, il maestro assoluto del thriller per me è Brian De Palma, regista dotato di una tecnica allucinante che quando è al servizio delle storie giuste tira fuori risultati eclatanti. E nonostante gli affascinanti Le due sorelle e Femme Fatale, il suo thrillerone che preferisco è questo Omicidio a luci rosse, un Hitckcock più violento, estremo e sexy aggiornato agli anni ’80. Tra l’altro Omicidio a luci rosse - Body Double è il film più noleggiato da Patrick Bateman in American Psycho di Bret Easton Ellis e il suo adattamento cinematografico è rimasto fuori di un soffio dalla mia lista. Ma non è detto che non rientri tra le commedie, visto che mi diverte un sacco… E poi Bateman l’ho già mandato a casa tua, Ford, giusto per darti un caloroso benvenuto!
JF Bateman, quel fighetto tutto firmato come piacciono a te, lo bastono tranquillamente nella mia tenuta redneck migliore, non preoccuparti, e te lo rispedisco in modo che tu possa gustarti un bello spezzatino Ellisiano!
Per quanto riguarda il film, non posso che essere stupito: hai scelto il thriller più torbido, intenso e clamorosamente bello di DePalma, che pesca da Hitchcock un sacco di tecnica e la mescola - molto bene - a sesso, ironia ed intelligenza.
Stupefacente la scena del trapano, clamorosa quella dell'inseguimento nel tunnel, che riporta alla mente Noè e il suo Irreversible.
CK Vedi? Io riesco a stupirti sempre più spesso in positivo, tu sempre più spesso in negativo… Sarà la vecchiaia, mi sa che dovresti pensare di dare le dimissioni come il tuo bollito amichetto Vasco.
JF Vasco chi!? Brondi!? Si è finalmente deciso a togliersi dalle palle?


"Lasciami, Ford: voglio andare da Cannibal!"
9. Frantic (1988) di Roman Polanski
CK Altro capo assoluto dei thriller con Hitchcock e De Palma è il controverso Polanski. Frantic è uno di quei film che fin da bambinetto quando l’avevo visto per la prima volta mi è rimasto in testa insieme a “I’ve seen that face before (Libertango)”, il leit motiv musicale di Grace Jones, e recuperato recentemente è un film che fa sempre un figurone. Mica come i film di Mr. Boring invecchiati quasi peggio di lui!
E poi visto che la mia nemesi continua a inserire cannibali tra i suoi film, mi sembra doveroso ricambiare proponendo almeno un (Harrison) Ford…
JF E un (Harrison) Ford non può che fare un'ottima figura, in qualsiasi lista lo si metta.
Personalmente, avrei preferito Il coltello nell'acqua di Polanski, ma anche Frantic si difende bene, e regala il giusto brivido per una notte come questa.
CK Harrison Ford è un attore molto limitato e questo è uno dei pochi film in cui mi è piaciuto. E il coltello più che nell’acqua te lo meriti da un’altra parte!
JF Per essere limitato, ne ha fatta, di strada. Ma che ti posso dire, in fondo io sono Indiana Jones e tu sarai sempre Shorty.


Hey, fermi un memento: qualcuno di voi sa com'è fatto un Ford?
10. Memento (2000) di Christopher Nolan
CK Un tizio con qualche “problemino” di memoria si deve appuntare ogni cosa su dei bigliettini e sul corpo per non dimenticarsi di tutto. No, non è la storia di Mr. Ford, i cui problemi di memoria sono dovuti semplicemente alla sua vecchiaia e i tatuaggi alla sua tamarraggine, bensì è il film più originale e geniale di Christopher Nolan. Una prova di sceneggiatura magistrale per una pellicola in cui per magia alla fine tutti i pezzi del puzzle vanno a posto.
E se al termine di questa sfida anche voi vi siete dimenticati chi sia Mr. James Ford non preoccupatevi, non avete un problema di memoria. È solo che ormai l’ho spazzato via completamente.
JF Di nuovo la boria di Cannibale torna a bussare alla mia porta, ma io me ne fotto altamente e la raggiro come fossi Carrie Ann Moss che buggera in scioltezza Guy Pierce per una delle sequenze più disturbanti di questo grandissimo film.
Nolan non si tocca, questo è sicuro.
Il Cannibale sì, e volentieri.
CK E intanto dall’inizio fino alla fine non hai potuto far altro che ammirare basito la magnificenza delle mie scelte. Cosa che io invece non farò di certo con le tue quindi, cari lettori, non perdetevi l’appuntamento di domani con i filmini fordiani e soprattutto i miei omicidi da perfetto killer dei filmini fordiani…
JF Le tue scelte sono da classifica degli utenti di imdb, film arcinoti e colpi sicuri. Praticamente, non ti sei preso un rischio manco a pagarlo. Ma ormai si sa, che tu punti all'apparenza quanto io alla sostanza, no!?
CK Ha parlato! I tuoi film su imdb non vanno sotto l'8 di media... E comunque ti ostini a parlare di sostanza, quando io vedo solo noia. E non sono per niente la stessa cosa.

A domani, con film probabilmente meno belli, ma una battaglia ancora più sanguinosa e un finale sorprendente!

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