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lunedì 22 aprile 2013

LE STREGHE DI JACK NICHOLSON


"Cannibal Kid esperto di cinema?
AAAH AAAH AAAAAAH!"
Il fascino del maligno. Ecco qual è l’arma segreta di Jack Nicholson. Vabbè, segreta ormai mica più tanto…
Jack Nicholson ha lo sguardo del pazzo, del maniaco, di quello che a un certo punto potrebbe fare qualcosa di del tutto inaspettato. Il ghigno da malato di mente è il suo pezzo forte, il suo cavallo di battaglia, quello che l’ha portato a interpretazioni memorabili, da Qualcuno volò sul nido del cuculo a Shining, da Le streghe di Eastwick al Joker di Batman. Contemporaneamente, è anche il suo principale limite ed è ciò che ha rischiato di incasellarlo e intrappolarlo in ruoli troppo simili. Un pericolo scongiurato solo in parte, ma comunque quella di Jack Nicholson è una carriera strepitosa, ricca di cult movies e pellicole importanti, oltre ai sopra citati menziono anche Easy Rider, Chinatown, Professione: Reporter, Il postino suona sempre due volte, Voglia di tenerezza, Mars Attack! e poi Qualcosa è cambiato, in cui è un adorabile cinico figlio di pu… buona donna, in pratica una delle parti in cui l’ho amato di più.
Negli ultimi anni si è concesso con grande parsimonia, e secondo me fa bene, anziché accettare qualunque roba gli venga proposta come ad esempio, tanto per non fare nomi, Robert De Niro. E ha dimostrato di saper fare ridere alla grande, con il sottovalutato Terapia d’urto a fianco di Adam Sandler, e di avere ancora un carisma come pochi altri colleghi in The Departed.

Jack Nicholson è un attore che mi è sempre piaciuto parecchio e paradossalmente, ma forse nemmeno troppo, l’ho amato soprattutto da ragazzino. Se gli altri bambini erano in fissa con i supereroi, io da bravo Megamind preferivo i cattivi come il suo Joker, benché un paio di decenni dopo Heath Ledger sarebbe riuscito a fare ancora di meglio, portando il personaggio su un altro livello. Sono poi stati cult malati della mia infanzia soprattutto due suoi ruoli: Jack Torrance di Shining, il volto che più ha segnato la fine della mia innocenza, Bob di Twin Peaks a parte, e poi Daryl Van Horne di Le streghe di Eastwick, la pellicola con cui ho scelto di celebrare questo Jack Nicholson Day, che si festeggia oggi in occasione del suo 76esimo compleanno.
Buon compleanno Jack, e grazie per aver abbattuto per sempre la mia infanzia a colpi di ascia.

Le streghe di Eastwick
(USA 1987)
Titolo originale: The Witches of Eastwick
Regia: George Miller
Sceneggiatura: Michael Cristofer
Ispirato al romanzo: Le streghe di Eastwick di John Updike
Cast: Jack Nicholson, Cher, Susan Sarandon, Michelle Pfeiffer, Veronica Cartwright, Richard Jenkins, Keith Jochim, Carel Struycken
Genere: satanista
Se ti piace guarda anche: La morte ti fa bella, She-Devil - Lei, il diavolo, Sospesi nel tempo, Streghe, Eastwick

Ormai l’ho capito a cosa servono queste celebrazioni degli attori che il gruppo di blogger cinefili di cui faccio parte organizza ogni mese: a far sbiadire l’aura di magia di alcuni cult della mia infanzia/adolescenza. Se il mese scorso per il Bruce Willis Day recuperavo Trappola di cristallo, che non mi faceva più l’effetto adrenalinico di un tempo, qualcosa di analogo è successo anche questa volta con Le streghe di Eastwick. Un film super anni Ottanta che da bambino era per me un autentico cult. Mi sembrava qualcosa di fighissimo, estremo, coraggioso, dark, inquietante e persino satanista. Tutte cose che è ancora oggi, in qualche parte, però in maniera minore. Il tutto appare un po’ troppo kitsch, non privo di un suo sinistro fascino, eppure anche irrimediabilmente sorpassato. Alcune situazioni appaiono assurde e prive di una spiegazione persino all’interno di un contesto fantasy e i personaggi sono dipinti in maniera approssimativa e superficiale. Come intrattenimento, comunque, Le streghe di Eastwick sanno ancora ammaliare.

"Il bunga bunga? L'ho inventato io!"
Le streghe di Eastwick fa parte di quelle commedie un po’ fantasy, un po’ grottesche, un po’ (molto poco) horror, condite da una notevole dose di humour nero in cui rientrano altri semi-cult del periodo come La morte ti fa bella o She-Devil – Lei, il diavolo. Pellicole che flirtano con il lato oscuro, con il maligno, con il peccato e lo fanno in una maniera piacevolmente fuori dal politically correct in cui sono finite molte pellicole hollywoodiane odierne. Sono film che non si fanno troppi problemi a usare un linguaggio volgare ed esplicito più difficile da trovare oggi nelle produzioni mainstream. Allo stesso tempo sono film che a livello di scrittura mostrano qualche limite in una eccesiva esemplificazione e stereotipizzazione dei personaggi, però anche questo è il loro bello.

"Attento a quello che dici su di noi, Cannibale!"
Le tre protagoniste del film sono una perfetta rappresentazione di ciò: la bionda, la mora e la rossa, ognuna rappresentante di una categoria di donna diversa, manco fossimo in una puntata dei futuri Sex and the City e Desperate Housewives. C’è la bionda mamma chioccia (Michelle Pfeiffer), la mora più indipendente e libertina interpratata da Cher e la rossa precisina e musicista secchiona che invece non può avere figli (Susan Sarandon), una anticipatrice della Bree Van de Kamp delle citate Desperate.

Ho fatto riferimento a due celebri telefilms e non è che l’ho fatto a caso. Spesso dico cose a caso, ma non è questo il caso. Non posso infatti sostenere che Le streghe di Eastwick abbia cambiato la storia del cinema, però a livello televisivo l’ha sua buona influenza ce l’ha avuta. Sono infatti parecchie le serie che negli anni successivi avrebbero mescolato la componente fantasy e inquietante con le storie romantiche con un gusto non troppo distante da quello del film, da Streghe fino a Eastwick, serie tv ispirata proprio alla pellicola che però ha avuto vita breve. Il difetto di quella serie? Io ho visto solo le primissime puntate, credo di essere arrivato al massimo alla seconda, e le protagoniste femminili funzionavano anche. Il problema era però un altro: Jack Nicholson è insostituibile. A meno che non sei Heath Ledger e ti inventi un Joker personale tutto tuo in grado di stravolgere le regole tradizionali dei film di supereroi. Ma questa è un’altra storia. Nella serie tv Eastwick il protagonista maschile era tale Paul Gross chiiiiiiiii? che, inutile dirlo, non reggeva la parte. C’è poco da fare, il personaggio del luciferino Daryl Van Horne sembra essere scritto apposta per lui, il nostro eroe di giornata: Jack Nicholson. Per lui e per quel suo sguardo da satanasso assatanato.

"Perché tutti quelli che incontro mi suggeriscono di farmi una doccia?"
Le tre desperate housewives divorziate Pfeiffer, Sarandon e Cher, non sapendo che altro fare, si inventano un uomo di fantasia. Le tre aspiranti streghette lo pensano tutt’e tre così intensamente che questi si materializza. E chi è?
In altri tempi, cioè oggi, sarebbe potuto essere un Ryan Gosling o, ancor meglio, un Michael Fassbender. Nel 1987 la fantasia sessuale che si materializzava era invece Jack Nicholson. Non un bellone, ma un uomo con quel fascino del maligno di cui parlavo in apertura.
Jack Nicholson rappresenta un ideale di uomo diverso per ognuna delle tre donne che riesce a conquistare con un solo appuntamento. Se fosse un concorrente di Uomini e Donne, sarebbe il migliore tronista della Storia, altroché Costantino Vitagliano. La prima parte della pellicola scorre così, con tre appuntamenti che sembrano tre “esterne” del programma di Maria de Filippi, solo più malate e fantasy.
No, mi correggo: meno malate e fantasy delle esterne medie di Uomini e Donne.
La sceneggiatura è molto basic ed elementare, quanto allo stesso tempo funzionale. Alla prima parte in cui vengono presentate le tre donne al cospetto di Jack Nicholson il seduttore, si procede quindi a una parte in cui assistiamo al crescendo di malignità di Jack Nicholson il satanasso, a cui le tre donne risponderanno per le rime nella conclusione. Peccato per una sequenza finale buttata lì in maniera un po’ stupidotta e che non convince per nulla.

Le streghe di Eastwick resta un mio piccolo cult personale, sebbene ormai legato più che altro all’infanzia. Va notato però che se anziché un regista come George Miller, uno che nella sua carriera è passato da Interceptor a Happy Feet, ci fosse stato al comando un Tim Burton, e intendo il migliore Tim Burton, ne sarebbe potuto uscire anche un vero capolavoro, o quasi. Resta “solo” una commedia dark tanto ma tanto Ottanta ma ancora oggi godibile, con un tema musicale firmato dall’amichetto di Spielberg John Williams di quelli che restano in testa, una piccola parte per Carel Struycken, futuro gigante di Twin Peaks e futuro Lerch della Famiglia Addams, un’inquietantissima Veronica Cartwright che sembra posseduta da Satana per davvero, tre protagoniste femminili che, benché non mi abbiano mai esaltato del tutto, qui sono all’apice della loro forma recitativa e fisica e soprattutto lui lui lui. Jack Nicholson. Jack Nicholson e quella sua magnifica faccia da pazzo.
(voto 7+/10)

Partecipano al Jack Nicholson Day anche i seguenti (quasi tutti) magnifici blog:

venerdì 17 giugno 2011

FILM DE PAURA (PARTE 2)

Michael Myers, il grande escluso sia da Cannibal che da Ford,
promette vendetta contro entrambi!
È venerdì 17 e arriva la spaventosa classifica di Mr. James Ford, nel senso di: spaventosamente noiosa!
Cercate di rimanere svegli, mentre io intanto vado a schiacciare un pisolino che questi film sono talmente emozionanti che proprio non riesco a smetterla di sbadigliare...
Ieri vi ho presentato i miei film dell’orrore preferiti, quelli che personalmente mi hanno spaventato e divertito di più, oggi Mr. James Ford ha scelto i suoi migliori del genere, anche se a me sembra più che altro abbia voluto fare una fredda e asettica carrellata horror da corso di Storia del Cinema. Va bene, c’è qualche film ottimo (quelli presenti anche nella mia lista), qualcuno decente, qualche schifezza e qualche film mooolto noioso (d’altronde la noia è una costante quando c’è Ford di mezzo, do you remember Guccini, King Crimson e Weather Report?), però - e magari mi sbaglio, visto che non sono uno psicologo né un fottuto indovino - ma di scelte personali e sentite non ne vedo molte… E, soprattutto, i suoi film (a parte i 2 presenti anche nella mia lista) non mi fanno nemmeno un po’ paura.
Tu Ford invece sì che mi preoccupi perché riesci a gasarti con certe mattonate di pellicole e per questo mi fai paura. Molta paura!
Cannibal Kid

Passata la ben poco spaventevole - anche se a tratti apprezzabile, quando non teen - lista cannibalesca di ieri, eccoci pronti a prendere davvero sul serio un genere apparentemente sottovalutato che è stato in grado di regalare, nel corso dei decenni, alcuni veri e propri Capolavori a tutti gli appassionati di settima arte e non solo.
A differenza del Cannibale, come potrete vedere, io non guardo soltanto film da ragazzine stanche dell'ennesimo Twilight, ma spazio selvaggiamente attraverso tutto il secolo scorso - e non solo - cercando di mostrare più incarnazioni possibili dei mostri che possono turbare i nostri sonni.
Dunque rimboccatevi bene le coperte, perchè il vecchio Ford è arrivato per turbare tutti i vostri sonni!

Mr. Ford è talmente vecchio che questo film l'ha visto
al cinema, seduto accanto ai Lumiere.
No, i pop corn non esistevano ancora!
1) Nosferatu di F. W. Murnau (1922)
Mr. James Ford Inutile presentare quello che, ancora oggi, a quasi un secolo dalla realizzazione, è ancora uno dei Capolavori inarrivabili del Cinema tutto. Murnau si ispirò al Dracula di Bram Stoker creando, con i mezzi praticamente antesignani di allora, il primo, vero film ad effetti speciali della Storia: sequenze in negativo, la telecinesi del vampiro realizzata tagliando la pellicola a mano e saltando i fotogrammi, magie di montaggio e regia. Un genio assoluto, che qui tocca uno dei vertici della sua arte.
E la prima comparsa del figlio della notte mette i brividi ancora oggi.
Cannibal Kid E meno male che poi il radical-chic e quello di nicchia sarei io, quando dubito che in molti abbiano visto parecchi film della tua lista, Shining a parte…
Il difetto di questa tua lista non sta (non solo, almeno) nella qualità dei film scelti, ma nel fatto che mi sembra impersonale e asettica, come la lista di un professore di cinema Sapientino che assegna i film fondamentali nel genere ai suoi studenti. Ma sono davvero questi quelli che ti hanno spaventato di più, o hai solo voluto dare uno sfoggio (inutile e non richiesto) di cultura cinematografica?
Forse l’hai fatto per mostrare le mie lacune, ma io ad esempio questo (noiosissimo) film della preistoria horrorifica l’avevo visto per un corso di Storia del Cinema: esame passato con 30, tra l’altro l’unico 30 della mia carriera universitaria (la lode non l’ho mai presa perché qualche imperfezione, negli esami come in qualsiasi altra cosa, io la devo sempre mettere).
Comunque, visto che hai voluto fare il figo con l’Espressionismo tedesco e con Murnau, grazie per averci almeno risparmiato quell’altra menata che è Il gabinetto del dottor Caligari, altro film con cui sicuramente ti sarai divertito un mondo. 100 anni fa magari queste pellicole al mio trisnonno che andava a vederle al cinema facevano paura, adesso fanno solo ridere facendo venire in mente Aldo Baglio che dice “Sono il conte Dracula, Minchia!”
E poi lascia stare Nosferatu, tanto lo sappiamo tutti che il tuo vampiro del cuoricino è Edward Cullen! uahahahah
JF A Edward Cullen con i tuoi amici emoteen cago volentieri dritto in bocca, per dirla come Randall Graves.
Nosferatu è un Capolavoro inarrivabile, capace di inquietare ancora oggi, ed espressione di un genio come nessuno dei tuoi piccoli registi di poco conto potrà mai neanche immaginare di girare.
Una cosa di questo genere, allora, non solo era horror, ma anche fantascienza, dati i mezzi dell'epoca.
Più che uno sfoggio, è un omaggio.
E chiunque ami il Cinema davvero, non dovrebbe dire proprio nulla su questa meraviglia. Sarebbe come bestemmiare contro la vita.
Ma in fondo, tu ci sei abituato.
CK Piccoli registi di poco conto Tarantino, Kubrick, De Palma?
Ma tieniti pure i tuoi Murnau, Rob Zombie e Marshall (chiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii???????)...
JF Kubrick è anche nella mia lista, come ben sai. Tarantino non lo tocco. Parlo di Craven o Verbinsky (chiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii????)


Awww... questi film fordiani conciliano giusto un sonnellino
2) Vampyr di C. T. Dreyer (1932)
JF Quello che Murnau non potè fare grazie al sonoro riuscì a Dreyer solo dieci anni dopo.
Vampyr riprese il discorso di Nosferatu trasformando una storia classica in un Capolavoro moderno, per un film che, a tutti gli effetti, farebbe venire i brividi a Lynch, oggi.
Siamo di fronte ad un altro Maestro del Cinema, autore di alcuni tra i più grandi film mai proiettati - Gertrud, Dies Irae, La passione di Giovanna d'Arco -, eppure mai ho visto tutta la potenza di Dreyer espressa come in questo film.
Inquietudine, solitudine, vita e morte mescolate in un quadro che pare dipinto davvero da un figlio della notte. Magia pura.
CK Questo ammetto che non l’avevo visto e ti odio per averlo consigliato. Capisco che tu voglia sempre sottolineare in ogni occasione il tuo essere un fan delle cose noiose, siano dischi o film. È una cosa più forte di te, lo so, ma questa pellicola è davvero allucinante, nel senso di: due palle allucinanti! Meno male che sei contro il suicidio. E questo film allora cos'è se non il più esplicito invito a voler morire piuttosto di finire di vederlo?
Questa tua voglia di dimostrare cultura cinematografica da corso scolastico quindi mi sembra alquanto spaventosa e mi pare un grido di allarme per attirare l’attenzione: ché per caso Miss Ford vuoi diventare una nuova “scream queen”?
Come diceva poi un tipo che probabilmente odi: i professori sono quasi tutti fuori dal tempo. E tu non fai parte del quasi, mio caro spocchioso aspirante professorone di Cinema: soltanto una persona dissociata dal presente come te può considerare “moderno” una roba del genere. Per la prossima volta ti invito quindi gentilmente a mettere dei film più divertenti, visto che se c'è una cosa che non sopporto ancor più dei film brutti (di cui con La casa del diavolo e The Descent c'hai comunque dato 2 perfette diapositive) sono i film noiosi. Altrimenti per protesta lascerò il commento in bianco!
JF C'è poco da essere o spacciarsi per professori: chiunque al mondo abbia passione per il Cinema - quello vero -, leggendo questo tuo commento, potrebbe avere manifestazioni di vomito selvaggio da far apparire il fantomatico L'esorcista la pubblicità dell'innocua zuppa liofilizzata da supermercato.
Sparlare di Vampyr è un pò come andare in giro a raccontare che Quarto potere è sopravvalutato o che 2001 fa cagare. Ma del resto, a te è piaciuto The fountain!

"Oh mio Dio, hai sentito?"
"Cosa?"
"Ah no, niente: era solo Mr. Ford che scoreggiava!"
3) Gli invasati di R. Wise (1963)
JF The others, Il sesto senso, Poltergeist, The grudge, The ring e via dicendo. Dimenticatevi ogni film giocato sui rumori e le sensazioni.
Robert Wise, montatore di Welles in quel film poco noto chiamato giusto giusto Quarto potere, realizza la ghost story perfetta sfruttando praticamente solo le suggestioni sonore, e creando una tensione paragonabile soltanto ai grandi Capolavori di Hitchcock.
Crescendo della trama da paura, finale agghiacciante.
La robetta "moderna" del Cannibale sbianca dalla paura senza neppure arrivare a metà di questo pezzo di bravura ancora oggi insuperato.
CK Per la prima volta in assoluto non ho trovato del tutto terribile un film da te consigliato (vedi robaccia immonda tipo Valhalla Rising). Gli invasati non è assolutamente il capolavorone che tu cerchi di spacciarci da aspirante venditore di fumo, è appena una buona pellicola dal gusto classico che si lascia vedere in maniera tranquilla. Ma certo che solo un piscialletto come te può spaventarsi per due rumorini del genere…
JF Non è spavento, è inquietudine. E poi, detto da qualcuno che rimane sconvolto da The village, i rumori de Gli invasati sono praticamente da infarto fulminante!


Se ti presenti con questa fototessera, mi sa che
la patente non te la danno neanche nel 2030, Ford
4) Non aprite quella porta di T. Hooper (1974)
JF Il capostipite degli slasher movies, incubo senza fine girato con due lire ed assolutamente inquietante, soprattutto nella sua ultima mezz'ora.
Faccia di cuoio, primo, vero mostro della generazione che sarà dominata dai Jason, dai Mike Myers e dai Freddy Krueger, senza troppi fronzoli, gioca al gatto col topo con il consueto gruppo di studenti pronti ad essere massacrati.
Straordinarie le sequenze del passaggio al fratello di Leatherface, della morte del ciccione in carrozzina e dell'agonia dell'ultima superstite nella casa.
Per non parlare della morte del primo malcapitato passato per le mani del vero mattatore - in tutti i sensi - della pellicola: un colpo secco e via, senza troppi fronzoli. Qui non si scherza, antagonista: questi sono i cannibali veri.
CK Sarà anche un classico del genere orrorifico, avrà pure un sottotesto politico e tutto, però è un film troppo estenuante, più che pauroso, per rientrare tra i miei preferiti. Troppa angoscia e poco divertimento rendono Ford un Mister noioso! E poi ormai la famiglia protagonista per quanto fuori di testa non è niente in confronto ai Misseri… Comunque lo salvo perché è l’unico della tua lista vagamente “teen horror” e poi perché ci sono i cannibali, che il Ford se lo magnano in un sol boccone e poi lo gettano fuori con un fragoroso rutto!
JF Ti vanti di essere un cannibale degno di Leatherface e parenti vari, ma in un teen film dei tuoi, saresti la prima vittima, paurosetto come sei.
Che ci provino, a mangiarmi, questi mostri reali o immaginati.
Troveranno pane per i loro denti.


Pure loro si sono rotti dei film di Mr. Ford!
5) Zombi di G. A. Romero (1978)
JF Che Romero sia un grandissimo non ci sarebbe neppure bisogno di scriverlo, così come che La notte dei morti viventi sia uno degli horror "sociali" più importanti della Storia del Cinema.
Ebbene, con Zombi, sequel di dieci anni successivo al primo capitolo della saga, il vecchio leone dell'horror sfodera la zampata decisiva che lo separava dal Capolavoro: l'ironia nerissima e i risvolti etici del film precedente assumono una connotazione ancora più importante all'interno del centro commerciale che ispirerà innumerevoli imitazioni in innumerevoli altri film horror.
Ma come questo, non ce n'è.
CK Ottime musiche dei sempre inquietanti Goblin e Romero è un maestro indiscusso degli zombie-movies, però non rientra tra i miei preferiti un po’ per il fatto che il filone zombie non mi fa impazzire (sarà per una sorta di rivalità cannibale??), sarà che George A. è molto incasellato nel genere, quando io preferisco registi che sanno sì toccare le corde dell’horror ma poi spaziare anche in altre cose, come Tarantino, De Palma o Kubrick tanto per citare alcuni nomi della mia magnifica lista di ieri.
E poi, chiedo da zombie-profano, di Romero non è meglio l’esordio La notte dei morti viventi di questo che a me personalmente non ha fatto impazzire e di cui -eresia- ho preferito il libero remake di Zack Snyder L’alba dei morti viventi?
JF Almeno ammetti l'eresia. Evidentemente qualche passo avanti lo stiamo facendo.
L'alba dei morti viventi di Snyder è un discreto omaggio, e trovo sia la cosa migliore fatta dallo stesso regista di cose repellenti quali 300 e Sucker punch.
Ma Zombi è Zombi. Un vero Capolavoro sociopolitico.
Oltre ad essere uno degli migliori esempi di horror umano, il mio prediletto.


Dai Ford, esci da 'sto bagno. Muoviti che anche a me i tuoi film fanno cagare!
6) Shining di S. Kubrick (1980)
JF Il mattino ha l'oro in bocca. Il mattino ha l'oro in bocca. Il mattino ha l'oro in bocca. Il mattino ha l'oro in bocca. Il mattino ha l'oro in bocca. Il mattino ha l'oro in bocca. Il mattino ha l'oro in bocca. Il mattino ha l'oro in bocca. Il mattino ha l'oro in bocca. Il mattino ha l'oro in bocca. Il mattino ha l'oro in bocca. Il mattino ha l'oro in bocca. Il mattino ha l'oro in bocca. Il mattino ha l'oro in bocca. Il mattino ha l'oro in bocca. Il mattino ha l'oro in bocca. Il mattino ha l'oro in bocca. Il mattino ha l'oro in bocca. Il mattino ha l'oro in bocca. Il mattino ha l'oro in bocca.
Cannibale? Dove sei, Cannibale!? Sono il Ford cattiiiiiiivo!
CK Almeno su Kubrick siamo d’accordo. Poi anche del Maestro ognuno di noi avrà le sue preferenze personali, però vedo che Shining ci trova come l’UNICEF uniti per la pace.
Piccolo spazio consiglio: capisco che ci sia gente che gli horror li evita come la peste, per paura di incubi o persino traumi (d’altronde lo scopo di un film horror davvero riuscito è proprio questo), io ad esempio per paura evito di fare bungee-jumping, però questo è un capolavoro cinematografico che tutti, e dico tutti, dovrebbero vedere.
Comunque dagli anni ’80 tutto qua? Niente Sam Raimi? Io me ne sbatto alla grande, ma qualche fordiano (quei due o tre seguaci che inspiegabilmente ti ritrovi e a cui rinnovo l’invito per passare tra le forze cannibali) non rimarrà per caso deluso e con le lacrime agli occhi?
JF Raimi è un grande, ma ho dovuto scegliere, e dieci erano proprio pochi. Inoltre, non ho certo bisogno di trucchi da campagna elettorale come i tuoi.
Chi mi conosce lo sa, come diceva il saggio.
CK Il problema è: ma chi 'tte conosce? Uhaahaha


"Tenetemi chiuso qui, ma non fatemi più vedere Nosferatu!"
7) Il seme della follia di J. Carpenter (1995)
JF Senza dubbio, il Carpenter più incredibile che mi sia mai potuto gustare dal primo all'ultimo minuto.
Al contrario dei filmetti che dovrebbero essere divertenti ed ironici indicati da Cannibale, qui abbiamo davvero un regista che si intende di umorismo nero mescolato al terrore. E come se non bastasse, ci mette pure quel tanto di meta-Cinema per trasformare la ricerca di Sutter Caine in un vero e proprio viaggio nell'incubo.
Il bambino che invecchia sulla bicicletta nel buio e la proprietaria dell'albergo ancora oggi riescono ad inquietarmi quanto basta.
CK Oltre a Shining e Kubrick, pure questo film di John Carpenter mette (sorprendentemente) d’accordo sia Ford che il Cannibale, quindi se ancora non l’avete fatto recuperatelo ORA!


"Ford, maledetto: la pagherai per averci fatto sorbire Vampyr!"
8) Shaun of the dead di E. Wright (2004)
JF La pellicola horror - perchè, a conti fatti, è di un horror che stiamo parlando - più irriverente, spassosa e geniale dell'ultimo decennio non poteva mancare dall'arzilla e varia lista fordiana.
Wright e la premiata ditta Pegg&Frost prendono tutto il meglio della mitologia romeriana e lo filtrano attraverso il più caustico degli humour britannici, infilando una scena memorabile dopo l'altra senza dimenticarsi dei clichè del genere.
L'assedio al pub con Don't stop me now in sottofondo è un pezzo da antologia.
Per non parlare del fatto che tutto il talento visivo che il regista esploderà nei film successivi passa da qui.
Una delle visioni obbligatorie per ogni amante di Cinema che si rispetti.
Anzi, una visione obbligatoria per tutti. Altrimenti sono bottigliate!
CK Oh, finalmente un film divertente! Persino in un genere in genere spassoso ed esaltante come l’horror sei riuscito a rifilarci della mattonazze allucinogene con il tuo solito barboso fordismo al gusto di Valium. Qui almeno hai scelto di fare il simpatico con un’ottima e notevole pellicola british, con un solo difetto: levate gli inascoltabili Queen dalla colonna sonora che sulle note di “Don’t stop me now” sembra di stare in Notte prima degli esami! E questo sì che è pauroso lol.
JF I Queen in quella scena ci stanno dai dio. E per quanto strasdoganati e commerciali, restano comunque mitici, e un pezzo grosso dell'infanzia di un'intera generazione.
Se poi tu temi che la virilità del buon Freddy metta in ombra la tua, allora temo dovrete risolverla a colpi d'asta (di microfono, ovviamente).
CK Sarebbe più corretto dire: una grossa vergogna dell'infanzia di un'intera generazione. Di cui io, per fortuna, non faccio parte!


"Hai visto che sfigato James Franco in 127 ore?"
"Già davvero un pirl... hey, non riesco più a muovermi..."
9) The descent di N. Marshall (2005)
JF Neil Marshall è l'orgoglio del Cinema horror europeo attuale. Un tizio rozzo e cattivo, con attributi da vero braveheart scozzese.
Sono anche certo che possa bere parecchio e sia di compagnia.
Un sacco di pregi molto apprezzati da queste parti, dunque.
Ma soprattutto, è l'autore di uno dei più tosti horror mai visti dai tempi d'oro degli anni ottanta, un incubo in cui il peggio è figlio delle scelte e delle follie delle sue protagoniste.
Oltre al fatto che riesce a fare saltare sulla sedia con una discreta facilità.
E quando non è così, è una sinfonia di ossa rotte, sangue ed aria rubata ai polmoni del pubblico.
Roba da grandi, insomma. Cannibale, copriti gli occhi o vai a nanna.
CK Ford, se riesci a spiegarmi in maniera chiara cos’ha di speciale questo film ti dico che sei bravo per la prima (e unica) volta in questa sfida bloggare! La prima scena è molto ben girata, poi le cose degne di note nella carriera di questa presunta stella cometa già precipitata del cinema inglese che è Marshall (orgoglio del cinema europeo attuale, ma sei ubriaco???) sono finite e si sprofonda in un buco nero (anche a livello di contenuti) insieme alle protagoniste spericolate e idiote più del James Franco di 127 ore, nonché in un mare di noia condito da mostri improbabili e da una disperata lotta alla sopravvivenza. Niente che non si sia già visto e fatto molto meglio in altri film ancora più claustrofobici come ad esempio il notevole Cube - Il cubo, il “padre” di Saw – L’enigmista.
Che poi i film horror fanno leva sulle nostre paure interiori e a me sinceramente situazioni extreme come queste non mi coinvolgono per niente, sarà perché io non andrei mai a calarmi dentro una caverna quindi di ‘ste squilibrate che per divertirsi si vanno a rintanare (rintronare) in una caverna me ne sbatto le palle! Se vuoi vacci te Mr. Ford, laggiù in fondo. E restaci pure insieme alle tue lagne di film da catalessi.
Io dopo averlo visto (anzi, già mentre lo guardavo) sono andato a nanna tranquillamente: paura zero, solo tanta ma tanta noia tipicamente fordiana!
JF Non c'è bisogno di una caverna, per muovere alcuni sentimenti. Quella è solo una cornice.
E la cosa spaventosa e terribile di questo film è proprio il lato selvaggio dell'Uomo che viene fuori. Un pò come per Haneke.
Solo un pò più gore.
Ma se non l'hai visto, meglio per te. Goditi la tua infanzia, finchè dura.
CK Tu invece goditi la tua vecchiaia, che un piede (ma forse anche due) ce l'hai già nella fossa, mio caro (rob) zombie!
JF Me la godo eccome, sulla mia veranda con il fucile puntato sulla tua testolina!


No Ford, nemmeno con 'sta fototessera mi sa
che te la danno la patente...
10) La casa del diavolo di R. Zombie (2005)
JF Io sono il diavolo, e sono qui per fare il lavoro del diavolo.
La frase culto pronunciata da Otis pare quasi il monito di Zombie, che prende il meglio di Tarantino e Rodriguez, lo mescola al già buon lavoro sul precedente La casa dei 1000 corpi, e lo trasforma nel road movie più massacrante - e stiamo parlando di vittime - della Storia del Cinema recente, in cui tutto pare andare in una direzione e poi ci si ritrova a parteggiare per i mostri in fuga dalle autorità violente.
Un paradosso della società neanche fosse Romero, con una colonna sonora da urlo, un cast che più in parte non si potrebbe, ironia - questa sì, mica A prova di morte! - ed un finale sulle note di Free bird che è una manna dal cielo per ogni Ford che si rispetti.
Bye bye, Cannibale!
CK Rob Zombie sia in campo musicale che cinematografico vale davvero poco e di arrivare ai livelli di Rodriguez, per non citare nemmeno Tarantino che sta proprio su un altro pianeta, di sacrifici satanici ne deve ancora fare molti! Con questo filmetto (tra l’altro un sequel e io odio i sequel, soprattutto quelli pessimi di film già in partenza brutti assai) almeno hai abbandonato il vestitino da professore per indossare lo smanicato da tamarro metallaro (con tanto di clown mascherato, altro segno fordiano distintivo), e infatti si vedono i risultati ahahah. Questo film è davvero inconsistente, con una cattiveria stereotipata e tra l’altro una puntata di Settimo cielo fa molto più paura! Però certo che se a te The descent e questo La casa del diavolo sembrano tra i miglior film de paura dell’ultimo decennio, quando già The House of the Devil che IO ti ho consigliato è 1000 volte superiore, te credo che poi ti vai a rifugiare nei film di 100 anni fa…
Comunque sto ancora aspettando: quali sarebbero i film davvero spaventosi della tua lista? Questo è solo qualitativamente spaventoso ahahah!
JF Evidentemente anche se sono un tamarro metallaro con smanicato ho un occhio per il montaggio, la regia e l'utilizzo della colonna sonora migliore del tuo e più simile a quello del vecchio Quentin, che un film del genere non solo l'avrebbe voluto girare al posto di quella cagatina di A prova di morte, ma se l'è sognato ogni secondo per tutti gli anni del suo oblio precedente ai Bastardi.
La cattiveria stereotipata di Rob Zombie non è nulla rispetto a quella ridicola del tuo amico Wes Craven e dei suoi Scream da facce slavate.
Ghostface finisce in una pozza di sangue e poi ben centrifugato nella lavatrice di violenza orchestrata da Spaulding e la sua indimenticabile famiglia.
The house of the devil è carino, ma se La casa del diavolo ti sa di già sentito, non so cosa pensare: in fondo il film che TU mi hai consigliato è un sapiente mix de L'esorcista e Rosemary's baby - altri due Capolavoroni rimasti fuori per il rotto della cuffia -.
E giusto per mettere le cose in chiaro: solo con Machete Rodriguez si è avvicinato al Rob Zombie di questi due film.
CK Tarantino è il più grande regista vivente, Rob in quanto Zombie è al massimo il più grande cretino senza talento non vivente! Un paragone tra loro due è impietoso un po' quanto quello di Kurt Cobain con Kid Rock. O Cannibal Kid con Mr. James Ford ahahahahah
JF Tarantino è il più grande regista vivente quando ci sono in giro Scorsese, Eastwood, Malick, Kitano, Sokurov, Bela Tarr, Haneke, giusto per citarne alcuni, è davvero una bestialità degna di un reietto del Diavolo. Complimenti, Cannibale, la tua conversione è ormai avvenuta! Aahahahahahahahah!
CK Ah dimenticavo: ti ringrazio per non avere inserito nel tuo elenco (noioso più di quello telefonico) anche quel “capolavorone” de L’esorcista, che mi aspettavo visto che secondo me è uno dei film più pallosi di sempre (e non solo in ambito horror) ed è quindi un perfetto manifesto del Fordismo. E moh adesso mi prendo una vacanza, perché per un po' dei tuoi film da coma non ne voglio più sapere!
JF Puoi andare anche nello spazio, ma non fuggirai alla mia fantalista di fantascienza!

Il prossimo appuntamento sarà con un altro genere cinematografico (forse la fantascienza?) e io prego affinché sta volta Mr. Ford ci risparmi le sue menate di film e ci regali qualche pellicola più divertente e godibile, un po' come le mie. Anche se ahimé ne dubito...

giovedì 16 giugno 2011

FILM DE PAURA (PARTE 1)

"Ford, qual è il tuo horror preferito? Il mio sono le tue liste!"
Le Blog Wars musicali hanno creato una vera e propria divisione in clan, tra Cannibali (numerosissimi) e Fordiani (invero un po’ pochini). Ma accantonati i miei dischi (e buttati fuori dalla finestra quelli di Mr. Ford) è ora la volta di parlare e scontrarsi sui film. E cosa di meglio per iniziare che scannarsi con delle belle pellicole dell’orrore?
I due schieramenti hanno infatti così l’occasione di mettere in campo una serie di vampiri, cannibali, zombie, killer e bimbi inquietanti mica da poco. Ecco qui i miei mostriciattoli ad accompagnare le mie pellicole de paura preferite: non necessariamente le migliori o i capisaldi del genere nella Storia, solo quelle che a livello personale mi hanno divertito e, soprattutto, spaventato di più.
Cannibal Kid

Siamo tornaaaaaati!
Come il mio sempre irritante antagonista ha giustamente scritto, passato l'uragano delle Blog Wars musicali, giusto per continuare a turbare l'equilibrio della piattaforma di Blogger, abbiamo deciso di dedicarci al Cinema, ovviamente partendo dal genere più sanguinoso e terrificante che ci sia. Peccato che Cannibale e la sua nutrita schiera di ragazzine in lacrime abbiano una curiosa idea della paura: talmente curiosa che per spaventarmi con la sua lista ho avuto bisogno di riguardarmi almeno un episodio di Twin Peaks con Bob in bella vista.
Mr. James Ford

"Ma perché ci tocca vedere anche i film di Mr. Ford,
quando quelli di Cannibal sono troppo più spettacolari?"
1. Scream (1996) di Wes Craven
Cannibal Kid L’altro giorno ho ricevuto una telefonata, pensavo fosse il solito call-center che mi voleva vendere un convenientissimo abbonamento Internet a soli 150 euri al mese. Invece no, era una voce inquietante che mi chiedeva: “Uè Cannibal, testina, ma qual è che è il tuo film di paura preferito?”
Io senza dubbi rispondo: è Scream. Ci sono cresciuto, con questo maledetto geniale film, e rappresenta il mio ideale di horror (e di cinema in generale): divertente, ironico e autoironico, in grado di fare a pezzi con umorismo gli stereotipi del genere e allo stesso tempo mettere addosso una bella tensione.
E poi è il caposaldo e il capolavoro supremo del teen horror degli ultimi 20 anni, un sottogenere che non sempre regala perle assolute, ma quasi sempre regala almeno un ottimo divertimento. C’è chi se la spassa guardando Zelig o magari con il Grande Fratello, io con i teen horrors. A ognuno il suo e a te Ford lascio divertirti con i tuoi eccitanti e appassionanti film muti in bianco e nero di 100 anni fa, ma attento solo che il mio Ghostface potrebbe pugnalarti in qualunque momento.
Mr. James Ford Come ormai chi mi segue ben sa, considero Craven ormai da anni un ex grande regista con talmente tanta nostalgia della sua gioventù da far invidia a tutte le potenziali partecipanti di un qualsiasi programma di chirurgia plastica. Praticamente, si può dire che il geniale autore di Nightmare e Il serpente e l'arcobaleno si sia trasformato in una sessantenne strappona imbottita di silicone.
Scream mi fece ribrezzo ai tempi - quando ero quasi teen anch'io - e continua a farmelo ora.
CK D'altra parte l'ironia non fa per tutti. Non certo per i vecchi scorbutici come Ford... E fattela 'na risata una volta invece di sorbirti tutte 'ste menate di film muti di 100 anni fa!
JF A me, più che ironia, stuzzica la voglia di menare le mani.


Povero bambino: ha appena scoperto la vera identità di Mr. Ford...
in realtà si tratta di Silvio Berlusconi!
2. Shining (1980) di Stanley Kubrick
CK Un trauma infantile, ecco cos’è per me Shining. L’ho visto la prima volta insieme a mia sorella e mi si è bloccata quasi la crescita. Sarà per questo che non ho proprio voglia di crescere, chissà… Comunque sarà stato il tempo delle medie e una visione del genere potete immaginarvi quando angosciante potesse essere a quell’età. Shining è anche stato il mio primo impatto col cinema di Kubrick, che poi intorno ai 18 anni avrei recuperato con la sua opera omnia. Visto in seguito avrei apprezzato la straordinaria perfezione delle sue riprese e dell’uso innovativo della steadycam, ma quello che mi rimane ancora oggi è un brivido lungo la schiena che mi percorre insieme a quella auto che arriva all’Overlook Hotel, agli scatti di follia di Jack (Nicholson) Torrance e al bambino angosciante (padrino di molti altri bimbi spaventosi di lì a venire) che parla con il suo dito.
Ford, vieni a giocare con noi per sempre e sempre e sempre?
JF Quando si parla di Kubrick, continuerò sempre e sempre e sempre a venire a giocare.
Io Shining lo vidi la prima volta quando facevo la quinta elementare, e rimasi completamente sconvolto.
Un film immortale, tecnicamente indiscutibile ed in grado di regalare almeno una cinquina di scene da consegnare dritte dritte alla Storia. Del resto, di Stanley ce n'è uno e soltanto uno.


Questo è vero cinema in 3D, non quella minchionata fordiana di Avatar!
3. Gremlins (1984) di Joe Dante
CK Anche questo, come altri film nella mia lista, non è un horror purissimo al 100%, ma una pellicola che ibrida generi diversi al suo interno, in un’avventura fantasy che parte come infantile/adolescenziale, in tipico stile 80s, e poi vira verso qualcosa di più pauroso, per quanto sempre divertente. E in questa sfida io mi sento come Gizmo che abbatte tutti i Gremlins malefici per arrivare fino a te, dannato Mr. Ford/Ciuffo Bianco!
JF Uno dei supercult della mia infanzia, che non posso certo permettermi - nonostante il Cannibale lo abbia scelto - di prendere a bottigliate. Joe Dante ha fatto un gran bel lavoro, e Gizmo e Ciuffo Bianco con la loro rivalità fanno effettivamente tornare alla mente gli scontri musicali delle Blog Wars!


"No, non guardare i film di Mr. Ford:
sono mortaaaaaaali!!!"
4. The Ring (2002) di Gore Verbinski
CK La prima volta che ho visto The Ring ero a casa da solo, al buio, e a un certo punto mi è pure squillato il telefono di casa. Ho tirato su, mi aspettavo una vocina che sussurrasse “Sette giorni” e invece niente. Mi sono rimesso a vedere il film, il telefono ha risquillato, e ancora niente. Lì per lì ho pensato fosse Samara, anche se in versione muta, ma poi sette giorni dopo anziché morire come i personaggi del film ho scoperto che in realtà era stato un mio amico ad aver provato a chiamarmi, solo che aveva problemi di campo e la linea cadeva. Io però in quella settimana ho vissuto con il terrore addosso di poter essere ucciso da un momento all’altro da una bimbominkia asiatica inkazzata e kapelluta uscita dal televisore. Capisco che il film, visto in altre condizioni, potrebbe non risultare spaventoso allo stesso modo, ma per quanto mi riguarda in quelle condizioni è stata una delle visioni più paralizzanti di sempre. Era dai tempi di Shining o dal Bob di Twin Peaks che non me la facevo così sotto!
La versione americana per me è uno di quei rari casi in cui il remake è superiore all’originale, visto che aggiunge un’interessante riflessione sul potere assassino della tv e vanta inoltre una ottima Naomi Watts.
Ma ora è il tuo turno e questa sera Samara uscirà dal tuo televisore, Ford, e non crederti di fregarla con le tue usuali bottigliate, perché Samara: “Non dorme mai!”
JF Samara me la mangio a colazione, e anche se questo è un film decisamente discreto ed anche secondo il sottoscritto superiore alla pellicola originale non mi sarei mai e poi mai sognato di inserirlo in una lista con il meglio del meglio.
Ma ovviamente, per un fanatico teen in pieno stile Kokuhaku come te, al peggio non c'è mai fine, giusto!?
CK Io invece non mi sognerei mai nemmeno di considerare il tuo Rob Zombie un vero regista così come non considero Kid Rock nè un cantante nè un rapper, quindi è vero: al peggio non c'è mai fine!

Attenzione: se guardate questo video, tra sette giorni un Mr. Ford potrebbe uscire dal vostro televisore

Azz! Un Ford innominabile!
5. The Village (2004) di M. Night Shyamalan
CK Horror, ma anche film politico, perché in fondo cosa c’è di più spaventoso della politica?
E allora The Village riesce ad essere la riflessione più efficace sull’America post-11 settembre e sulla guerra al terrore attuata dal tuo amichetto George W. Bush (sta zitto, chette piasce!), pur parlando apparentemente d’altro. Al di là del geniale intreccio e sottotesto politico, The Village a me mette anche una gran paura, per le musiche, per le ambientazioni agresti, per le riprese in campi lunghi, per i tizi incappucciati e per le “creature innominabili”.
Anche tu sei un po’ creatura innominabile Ford, visto che il tuo nome vero è un mistero che io, come i tizi della comunità di The Village, in realtà conosco e che potrei sganciare come una bomba in qualunque momento. Quindi fai attenzione!
JF Senza dubbio, l'opera migliore di quel bollito, montato e noiosissimo Shyamalan, ormai perso nei meandri del suo ego.
Un film molto politico, che va ben oltre le ormai altrettanto bollite provocazioni bushiste del mio antagonista e regala una delle migliori scene di accoltellamento della Storia del Cinema, degna quasi di Hitchcock.
Certo, fa paura quanto un gattino bagnato, ma si sa che al Cannibale basta quello, per sentirsi intimorito!
CK No, veramente mi basta dare uno sguardo a una tua lista (sia musicale che cinematografica) per avere davvero una paura fottuta eheeheh!
JF Quindi ho azzeccato la selezione, a quanto pare. E lo ammetti prima ancora che sia svelata.


"Oddio, ma domani dobbiamo beccarci
gli espressionisti tedeschi di Ford? Dobbiamo proprio?
6. Carrie - Lo sguardo di Satana (1976) di Brian De Palma
CK Nonostante sia il film più vecchio della mia lista, è anche quello visto più di recente. Tratto da Stephen King, Carrie è una sorta di capostipite del genere teen horror, girato con tocco onirico e visionario da Brian De Palma, musicato da Dio dal nostro Pino Donaggio, interpretato da un’agghiacciante Sissy Spacek… insomma, difficile chiedere di più a un horror solo. Spaventoso, sanguinoso e strepitoso.
Che un fiume di sangue ti travolga, Ford!
JF Fossi in te non stuzzicherei la mia vena volgare e kevinsmithiana con chiusure di questo genere dopo il commento ad un film di questo genere. Sei fortunato ad avere un rivale che tiene al galateo, più o meno.
Ad ogni modo, ho capito perchè è nella lista: Carrie è l'autobiografia non autorizzata del Cannibale, vessato dalle compagniucce ai tempi del liceo e mai più ripresosi dall'esperienza.
Evidentemente qualcun'altro ha attuato la cura fordiana prima di me!
CK Però la sua vendetta sarà crudele e spietata, proprio come la mia nei tuoi confronti già partita con il mio incredibile trionfo nelle liste musicali!
JF Sto tremando tutto! Manda pure Carrie, ho giusto un paio di amici a cui presentarla.


Grindhouse è uno dei più sentiti omaggi alla bellezza e alla forza femminile,
che solo qualcuno più misogino di Stuntman Mike può non apprezzare...
7. Grindhouse - A prova di morte (2007) di Quentin Tarantino
CK Ecco qui quello che tu consideri un Tarantino minore e che invece è uno dei film più divertenti e goduriosi mai girati. A prova di morte è Quentin che se la spassa a giocare con il genere horror, servendo in tavola una colonna sonora strepitosa e un sacco di girls splendide e anche con i controcazzi. I dialoghi, come al solito con Tarantino, sono a prova di bomba e non solo di morte, Kurt Russell è uno psicopatico esilarante, e questo non è solo un film, bensì due figate distinte ed entrambe travolgenti. Paura ce n’è poca, è vero, ma il pedale del divertimento è pigiato al massimo e l’automobile di Stuntman Mike è pronta per un frontale con la tua. Certo, quando alla buon’ora deciderai di prendere la patente…
JF Sinceramente, mi chiedo cosa possa esserci di tanto divertente in un film in cui si vedono solo culi e piedi e in cui si parla così tanto da parlarsi sopra dall'inizio alla fine.
L'unica cosa davvero interessante del Tarantino peggiore di sempre è proprio Stuntman Mike, un personaggio completamente e totalmente fordiano. Com'è che sta nella tua lista!?
A proposito, sto già guidando da una decina di giorni. Appena faccio l'esame vengo a trovarti a casa. O sottocasa.
Attenzione quando esci!
CK Ah già che a te i film in cui ci sono delle belle donne, e per di più pure cazzute, e degli splendidi ed esilaranti dialoghi non piacciono. Quindi mi unisco anch'io alla tua domanda: perché c'è gente che si diverte di più insieme a Tarantino e alle sue pupe che a vedere un film muto come Nosferatu? Un mistero davvero inspiegabile, Ford. Davvero inspiegabile...
E comunque com'è che il teen sono io, ma quello che va ancora in giro con l'auto con la P di Pirla sei tu??? uahahahahahahahahahahahah
Quanto a Stuntman Mike, sta nella mia lista per la fine che fa, la stessa che stai facendo tu!
JF Forse perchè Nosferatu è un Capolavoro della Storia del Cinema, mentre A prova di morte un giochino sterile che lo stesso Tarantino si è dimenticato alla prima sega sulle sue protagoniste. Ma forse a te ne sta servendo qualcuna in più.
Esilaranti dialoghi!? Questo sì, che è esilarante!
E tranquillo, io la P non la metto. E l'unica cosa appiccicata alla mia macchina sarà la tua carcassa sanguinolenta.
CK Cos'è tutta questa acidità, caro Fordy? Oggi non sei riuscito a fare nemmeno un parcheggio in retro a scuola guida oppure le mie continue e odiose provocazioni ti stanno finalmente sfiancando?
JF Io non mi sfianco, sono un maratoneta, e ai centometristi come te do un sacco di chilometri. Detto questo, io non parcheggio. Metto la macchina dove voglio, altrimenti bottigliate per tutti!


I film di Cannibal sono una vera goduria!
8. Il seme della follia (1994) di John Carpenter
CK Dal Maestro John Carpenter estraggo la sua pellicola che prediligo: la storia di un investigatore privato (Sam Neill) che indaga sulla scomparsa di un misterioso autore di best-seller horror, Sutter Cane, una sorta di Stephen King i cui libri portano alla pazzia omicida. Uno sprofondare continuo in un mondo malato, visionario e folle tra le cose più inquietanti che abbia mai visto.
Attento Ford, che qualche lettore Cannibale del mio blog potrebbe essere contagiato dal seme della follia e venire a cercarti per mangiarti vivo!
JF Grande film, forse addirittura il migliore di Carpenter. Qui niente da dire, anche perchè troverete questo titolo nella mia lista.
Certo, sarà una soddisfazione maggiore vederlo affiancato a pietre miliari di questo genere, rispetto alla robetta da bambocci del Cannibale!
CK Domani, è vero, ci propinerai delle pietre miliari: non del genere Horror, però, bensì del genere Noia...


Stai pure fuori Ford, non sei invitato nel cinema Cannibale
9. The Orphanage (2007) di Juan Antonio Bayona
CK Non solo un horror, ma molto di più. Inquietante e in grado di regalare diversi momenti angoscianti e paurosi, questa pellicola spagnola è anche una splendida vicenda toccante e profonda con un finale da brividi (ma stavolta non di paura). Uno come me non poteva poi non apprezzare i vari notevoli omaggi a Peter Pan inseriti in uno dei più emozionanti film degli ultimi anni. Cui solo un mostro degno di un film horror come Mr. Ford può rimanere insensibile…
JF Il mostro è effettivamente rimasto totalmente insensibile ad una pellicola ben fatta ma che mi è parsa come un abile e furbetto mix di un sacco di altre decisamente superiori.
Dello stesso genere, ho trovato di gran lunga migliore Il labirinto del fauno, decisamente più violento ed agghiacciante, eppure velato da una splendida nota fiabesca.


Una fototessera recente di Mr. James Ford
10. Nightmare - Dal profondo della notte (1984) di Wes Craven
CK Apro con Wes Craven e chiudo con Wes Craven, inserendo in mezzo a molte pellicole trasversali un super-classico supremo del genere e sfoderando quell’eclettismo con cui Mr. James Ford tenta - invano - di bullarsi. E dopo una serie così lunga di brividi che mi ha fatto spaventare più dei gusti musicali di Mr. Ford, me ne vado a dormire e con Freddy Krueger mano nella mano (oddio, non so se riesco a stringerla, facciamo che simbolicamente gliela tengo vicino) vengo a trovarti nei tuoi Nightmare.
Sogni d’oro a tutti e soprattutto a te, Mr. Ford.
Buaahahahahahahahaah
Buahaahahahahahahahahahahah
Buaaaaaaaaaaaaaaahhahaaaaaaaaaaaaaaah
JF Grande rispetto per Krueger, uno dei mostri che più mi ha spaventato ai tempi. E per Nightmare.
Peccato che, come i Nirvana, anche questa pellicola sia invecchiata non troppo bene ed ora, vista e rivista più o meno una volta l'anno, risulta essere prigioniera di un'epoca inesorabilmente trascorsa.
CK Certo certo, i Nirvana e Nightmare sono invecchiati male e i tuoi film espressionisti tedeschi di 100 anni fa invece sono attuali che è una meraviglia! Davvero non so come fai a tirare fuori certi commenti senza sentirti ridicolo.
Ford, comunque adesso è tempo per una domanda onesta e per una volta non sono ironico: ma tu da che razza di assurdo pianeta sei atterrato?
Forse lo scopriremo con la sfida dedicata ai film di fantascienza...
JF Appuntamento a domani, con la ben più varia, inquietante, violenta lista fordiana, una decina de paura davero. Ma davero davero.
CK Soffrite d'insonnia? Dimenticate il Valium. L'appuntamento è domani con la poco terrorizzante e solo mortalmente noiosa lista di Mr. Ford!

martedì 13 gennaio 2009

La luccicanza Endemol

Il colloquio
“Come si chiama?”
“Jack Torrence.”
“Jack, è sicuro di voler partecipare al nostro programma? Alcune persone sono prese da una certa forma di claustrofobia vivendo per un lungo periodo di tempo nello stesso ambiente chiuso sempre con le stesse persone.”
“Mi creda, per me non c’è alcun problema, eheh.”
“Perfetto, signor Torrence. Credo che lei abbia quel qualcosa di speciale che noi cerchiamo…”
“La luccicanza?” chiede Jack.
“Ma no, simpaticone. Secondo noi lei possiede il cosiddetto… Fattore X.”
L'ingresso nella casa
“E il prossimo concorrente a entrare nella casa del Grande Fratello è…”
pausa suspence di Alessia Marcuzzi “…Jack Torrence.”
Applausi scroscianti, musichetta sparata in sottofondo, la folla in delirio.
“Allora, Jack. In studio di sono tua moglie e il tuo figlioletto psicopatico che parla col dito, vuoi salutarli?”
“Weeendy? Aspettami che torno ad occuparmi anche di voi, tesoro,” sorride Jack facendo l’occhiolino alla telecamera.
Un mese dopo
“Tutto lavoro e niente divertimento rendono Jack un cattivo ragazzo,” ha scritto Jack su un foglio che mostra in confessionale. Ogni tanto se ne va anche in giro per la casa su un vecchio triciclo da bambino spastico. Alcuni cameramen cominciano ad essere preoccupati. Il concorrente Torrence comincia a dare alcuni segni di squilibrio, segnalano, ma la regia li ignora. Dopotutto il pubblico adora Jack, è il preferito nei sondaggi.
Martedì
Jack si dirige verso la stanza 237. La porta è aperta. Dentro c’è una donna nuda che sta facendo il bagno. È l’annuale tettona di questa edizione. Jack le si avvicina e la bacia. Preso dalla passione, chiude gli occhi. Quando li riapre vede nello specchio la cruda realtà: sta baciando Vladimir Luxuria! Vladimir si mette a ridere con ghigno demoniaco e il povero Jack scappa terrorizzato a gambe levate.
Ore 16
Jack prende un’accetta di quelle dell’attrezzatura antincendio e fa a pezzetti uno dei suoi “amici” della casa. Ha fatto l’errore di votarlo nelle nomination. I piccoli cameramen che vivono dietro ai muri si interrogano: “Dobbiamo fare qualcosa, dobbiamo fermarlo…”
“No,” fa un altro piccolo cameraman oompa loompa. “Il regolamento del Grande Fratello dice che un concorrente può eliminare gli altri nella maniera in cui preferisce e che sente più consona alle proprie caratteristiche. Quindi dobbiamo lasciarlo fare.”
Jack insegue gli altri concorrenti con l’accetta antincendio per le stanze della casa. Fa a pezzi il sosia di Tom Cruise nel confessionale, poi fa un salto nella casa del Gran Hermano spagnolo e uccide tutti. Si avvicina con l’ascia all’agente di moda; questa nota le scarpe di lui ed esclama: “Ma allora è proprio vero: il diavolo veste Prada!” Subito dopo Jack con un colpo secco le fa volare via la testa. Quindi cosparge di benzina la mangiafuoco e la brucia viva. L’ultima rimasta è l’hostess Alitalia che protesta contro il massacro con un cappio legato al collo. Niente di più facile per Jack che stringerlo e lasciarla senza fiato.
Lunedì, puntata finale
“Abbiamo un vincitore!” strilla Alessia Marcuzzi dallo studio. “Ha letteralmente fatto fuori tutti gli altri concorrenti e quindi si merita i 300,000 euro di premio. Jack, accomodati.”
Jack si siede di fronte alla Marcuzzi mentre la regia manda un video dei suoi momenti più memorabili all’interno della casa sulle note di Psycho Killer dei Talking Heads. Il pubblico applaude ed esulta a ogni efferato omicidio mostrato al ralenty. Jack si bulla in studio, facendo il piacione con la Marcuzzi. “Vedi quello come l’ho squartato?”
“Oh Jack,” flirta lei. “Sei proprio un personaggio pazzesco!”
La sigla finale è composta da spezzoni delle annate passate. Dietro a Taricone si nasconde nell’ombra un personaggio oscuro. La telecamera zooma su di lui. È Jack Torrence con uno di quegli smanicati zarri di moda nel 2000. Fanno quindi vedere Patrick mentre sbocca in una delle edizioni successive. Dietro al vomito compare ancora lui: Jack Torrence è sempre stato dentro la casa. Gioca con noi al Grande Fratello sempre e per sempre, per sempre, per sempre, per sempre…
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