Visualizzazione post con etichetta aaron sorkin. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta aaron sorkin. Mostra tutti i post

venerdì 23 febbraio 2018

Kiss Kiss Molly's Game





Molly's Game
Regia: Aaron Sorkin
Cast: Jessica Chastain, Idris Elba, Michael Cera, Kevin Costner, Jeremy Strong, Bryan d'Arcy James, Bill Camp, Chris O'Dowd


Molly Bloom è il nome di un personaggio dell'Ulisse di James Joyce e non stupisce che uno come Aaron Sorkin per il suo film d'esordio dietro la macchina da presa abbia scelto di raccontare la vita di un personaggio con un nome del genere sebbene poi quello sia solo un nome e non è che siano poi così tanti i punti di contatto tra la Molly Bloom di Joyce e la Molly Bloom della pellicola interpretata da una strepitosa e stupenda Jessica Chastain che non si capisce come non sia stata nominata per questa parte agli Oscar 2018 tra le migliori attrici protagoniste a discapito della solita insopportabile Meryl Streep di The Post ma questo comunque non è un post sugli Oscar né tantomeno un post su The Post bensì è un post su Molly's Game che racconta di questa Molly Bloom che è una tipa veramente esistita ed era pure una bella gnocca anzi lo è ancora visto che è viva e vegeta e ha 39 anni e se ne va pure in giro alle première dei film insieme alla Chastain.

lunedì 25 gennaio 2016

Che brutta persona che era Steve Jobs





Steve Jobs
(USA, UK 2015)
Regia: Danny Boyle
Sceneggiatura: Aaron Sorkin
Tratto dal libro: Steve Jobs di Walter Isaacson
Cast: Michael Fassbender, Kate Winslet, Seth Rogen, Jeff Daniels, Katherine Waterston, Michael Stuhlbarg, Perla Haney-Jardine, Ripley Sobo, Mackenzie Moss, John Ortiz, Sarah Snook
Genere: informativo informatico
Se ti piace guarda anche: Halt and Catch Fire, The Social Network, The Newsroom

Steve Jobs era un brutto figlio di buona donna. Era egoista. Egocentrico oltre ogni misura, tanto che non esitava a paragonarsi a Dio. Era un sociopatico, o qualcosa del genere. Amava farsi odiare dalle gente o, semplicemente, non gliene fregava niente di ciò che pensava la gente, salvo poi cercare il loro consenso attraverso le sue popolari creazioni. Il suo contributo al mondo dei computer è stato più a livello estetico che non pratico. I meriti delle sue invenzioni più geniali forse non è che fossero tutti suoi. Lui, di suo, probabilmente non ha creato un bel niente. Può essere considerato un genio semmai del marketing, più che dell'informatica. Le persone a lui vicino le trattava per lo più da schifo e come padre è stato davvero così così. Per non dire pessimo.

"Bambina, questo computer non è un giocattolo, ma un'opera d'arte. Quindi tieni giù quelle zampe!"

giovedì 15 gennaio 2015

LA GUERRA DI MIKE NICHOLS





Mike Nichols è stato un ottimo regista, capace di regalare tre pellicole che, a loro modo, hanno segnato tre generazioni e tre epoche parecchio differenti e distanti tra loro. Solo per questo, un posticino d'onore nella Storia del Cinema se l'è guadagnato. Per questo, e per aver fatto diventare Natalie Portman una spogliarellista con tanto di parrucca rosa, ma questo credo di averlo già detto.

Il laureato, manco c'è bisogno di dirlo, è la pellicola probabilmente più identificativa della generazione degli anni Sessanta. Dustin Hoffman in piscina e a bordo della Alfa Romeo Spider “Duetto”, le canzoni dei Simon & Garfunkel, Mrs. Robinson che è stata forse la prima MILF nella Storia del Cinema, uno dei finali più spettacolari di sempre... Insomma, un vero e proprio cultone.
Altro decennio, tutt'altra musica e tutt'altra storia: Una donna in carriera. Pellicola simbolo dello yuppismo al femminile, della self-made woman che risponde al self-made man di pozzettiana memoria.
Passa il tempo, cambiano le mode, arriva Internet e l'ormai vecchiotto Mike Nichols si adegua. Closer è la commedia romantica, o sarebbe più corretto dire l'anti-commedia romantica definitiva del nuovo millennio, capace di parlare il linguaggio delle chat e riscrivere il genere delle romcom in maniera spietata.
Tre film che hanno saputo fotografare il loro tempo come pochi altri. Tre film notevoli, che per il resto però in comune non è che abbiano poi molto. A questo punto una domanda sorge legittima: Mike Nichols è stato sì un ottimo regista, ma è possibile considerarlo anche un grande Autore?

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. L'autore, inoltre, non ha alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti relativi ai post e si assume il diritto di eliminare o censurare quelli non rispondenti ai canoni del dialogo aperto e civile. Salvo diversa indicazione, le immagini e i prodotti multimediali pubblicati sono tratti direttamente dal Web. Nel caso in cui la pubblicazione di tali materiali dovesse ledere il diritto d'autore si prega di Contattarmi per la loro immediata rimozione all'indirizzo marcogoi82@gmail.com