“911, qual è la sua emergenza?”
“Aiuto! Ho visto un film quasi decente con Halle Berry. Non mi era mai successo prima. Adesso cosa faccio?”
“Oh mio Dio. Ne sei proprio sicura?”
“Sembra incredibile, però sì.”
“Per prima cosa, non farti prendere dal panico, tesoro.”
“Tesoro? Oh, cos’è tutta ‘sta confidenza?”
“Mah, niente. È solo che mi sono messo a lavorare al 911 per fare nuove conoscenze femminili, così, per cuccare un po’.”
“Mi sembra una cosa sensata. Se non altro, più sensata di una pellicola guardabile con Halle Berry, una che in carriera ha recitato per lo più male in film pessimi, da Catwoman a Cloud Atlas, dagli X-Men ai Flintstones fino al cinepanettone americano Capodanno a New York, passando al massimo per robette modeste come Codice: Swordfish e Gothika. L’ultimo film quasi valido che ha fatto è stato Monster’s Ball, comunque sopravvalutatissimo e che le è valso un Oscar inspiegabile, quando la cosa migliore della pellicola era Heath Ledger. Un film bello bello però non l’ha mai girato, o almeno io non l’ho mai visto. Le aspettative nei confronti di questo The Call che la vede protagonista assoluta erano dunque talmente basse che ritrovarmi di fronte a una visione a tratti persino avvincente è stata una sorpresa sconvolgente che proprio non avevo tenuto in conto di provare.”
“Sicura di sentirti bene, tesoro?”
“La smetti di chiamarmi tesoro? E comunque no, non credo di stare troppo bene. Non è possibile che mi piaccia un film con Halle Berry.”
“Ok, allora non ti chiamo più tesoro, ti chiamo fichetta. Va meglio così?”
“Ah ah, sì, così mi piace di più. Non so se è tanto normale che mi piaccia essere chiamata fichetta, ma d’altra parte nemmeno apprezzare un thrillerino come The Call lo è.”
“Ti sento agitata, fichetta. Facciamo un passo indietro. Di cosa parla questo film, che io non l’ho ancora visto, visto che di guardare una roba con protagonista Halle Berry mica mi fido?”
“Allora te lo racconto io. Per prima cosa, Halle Berry fa la telefonista…”
“Dove? In una linea erotica?”
“No.”
“In un call center di quelli che ti rompono i maroni dal mattino alla sera?”
“Nemmeno. Lavora al 911.”
“Uh, che brava. Come me! E che le succede?”
“Un giorno riceva la telefonata di una ragazza…”
“Una bella fichetta?”
“Sì, abbastanza. In ogni caso, un maniaco entra nella casa della ragazza e poi se ne sta per andare via, quand’ecco che cade la linea e Halle Berry fa la cazzata di richiamare la ragazza. Il maniaco sente squillare il telefono e la trova, nascosta (prevedibilmente) sotto il letto. La rapisce e poi la uccide. Tutto questo per colpa di Halle Berry.”
“Complimenti, è brava a fare la telefonista! Forse era meglio se lavorava per una linea erotica.”
“Lo credo anch’io. Invece non solo dopo questo errore fatale non la licenziano, ma diventa persino un’insegnante e impartisce lezioni agli altri futuri operatori del 911.”
“Viva la meritocrazia! Dove è ambientato il film, in Italia?”
“No, negli USA. Comunque passano 6 mesi e Halle Berry si trova di nuovo alle prese con una drammatica telefonata di un’altra ragazza.”
“Fichetta pure lei?”
“Mah, insomma. È Abigail Breslin, la little miss sunshine ormai cresciuta.”
|
"Aiutatemi, ho un cellulare terribilmente fuori moda!
Portatemi un iPhone 5. Subito!" |
“Cresciuta bene? O cresciuta male?”
“Beh, non è tutta ‘sta specialità. Però me la farei…”
“Ah, quindi sei lesbica?”
“No, sono bisex.”
“Molto interessante. Mi segno il tuo numero sul mio cellulare, anche se il regolamento del 911 lo vieta severamente.”
“Fai un po’ come ti pare. Comunque ti stavo raccontando il film…”
“Sì, lo so. Ma so anche già come proseguirà. Halle Berry proverà a salvare a tutti i costi la little miss sunshine per potersi così redimere dalla cazzata mortale che aveva fatto e che era costata la vita all’altra povera ragazza.”
“Esatto! Ma allora l’hai già guardato?”
“No, è solo che questi thrillerini americani sono parecchio prevedibili. Visto uno, visti tutti. Scommetto anche che è un film di quelli “telefonati” in stile Phone Booth o Buried – Sepolto.”
“Giusto. Come hai fatto a indovinare?”
“Te l’ho detto. È tutto così prevedibile. E scommetto pure che il maniaco di turno è diventato un maniaco di turno perché ha subito qualche trauma infantile.”
“C’hai troppo preso! La prima ora di film è tesa, ben realizzata, diretta discretamente dal regista Brad Anderson, uno che a parte L’uomo senza sonno mi è sempre sembrato un discreto mestierante thriller ma niente di più. E riesce addirittura a tenerti incollato allo schermo con la curiosità di sapere cosa succederà.”
“Sembra un thriller superiore alla media, allora.”
“All'inizio sì, peccato che nella mezz’ora finale il ritmo rallenta e la storia si arena nei drammi personali del maniaco di turno, proprio come dicevi tu. Per non parlare di una conclusione in cui la nostra alè, alè alè alèèè, Berry! Berry! si trasforma da telefonista a detective supereroina ed è una roba parecchio inverosimile.”
“Quindi non è poi tutto ‘sto gran film.”
“No. Assolutamente no. Però è un discreto intrattenimento, un thriller decente per una serata primaveril-estiva di leggera tensione. Quanto ad Halle Berry recita maluccio, però nemmeno in maniera disastrosa come in altre occasioni. Davvero non me l’aspettavo. Cosa sta succedendo nel mondo? Mi sento disorientata…”
“Calma, fichetta. Ci sono qua io, il tuo operatore 911 personale. Facciamo che ne riparliamo di persona, magari davanti a un mojito, ok?”
“Va bene, ma non è contro il regolamento uscire con una persona che ti ha chiamato? Non rischi di essere licenziato?”
“Certo che è vietato dal regolamento. Però chissenefrega. Se Halle Berry ha fatto morire una povera ragazza innocente e l’ha passata liscia, vuoi che facciano qualcosa a me per una cosa come questa? Hey, aspetta un attimo. C’è il mio capo che mi vuole dire una cosa…”
(bisbigli in sottofondo)
“Mannaggia, quel maledetto mi ha licenziato. Certo che se non sei una bella fichetta come Halle Berry, nonostante nel film The Call abbia una capigliatura improponibile, è difficile che ti perdonino una cazzata sul lavoro… Ma pazienza. Almeno stasera sono libero e ci possiamo prendere quel mojito insieme. Affare fatto?”
"Aspetta. Come faccio a sapere che non sei il solito maniaco telefonico di turno?"
"Non lo puoi sapere."
"Uh, eccitante. A stasera!"
"Bene, così ti faccio fuori!"
"Cooome?"
"Bene, così mi ti faccio."
"Ah ok, a dopo."
The Call
(USA 2013)
Regia: Brad Anderson
Sceneggiatura: Richard D’Ovidio
Cast: Halle Berry, Abigail Breslin, Michael Eklund, Roma Maffia, Michael Imperioli, Denise Dowse, Evie Thompson, Justina Machado, Ella Rae Peck
Genere: telefonato
Se ti piace guarda anche: Compliance, Phone Booth, Buried – Sepolto
(voto 6-/10)
|
"6 meno? Beh dai, m'è ancora andata bene." |