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martedì 16 gennaio 2018

I miss you when you're gone





Zombie sparata a un volume assurdo dagli altoparlanti dell'autoscontro Franchini alle giostre. Anno 1994.
Zombie in tamarra versione remix dance sparata a un volume ancora più assurdo dagli altoparlanti dell'autoscontro Franchini alle giostre. Anno 1995.
Il video di Salvation che in 2 tiratissimi minuti mi lascia a bocca aperta. Anno 1996.
Animal Instinct che accompagna il mio rientro in Italia dopo la mia prima vacanza all'estero da solo, da più o meno adulto, a Brighton, Inghilterra. Anno 1999.

venerdì 21 luglio 2017

Tutta la vita davanti





Finestrini giù, volume dell'autoradio su. Sulla Panda del mio amico Carlo passavano in loop Showbiz dei Muse, Nevermind dei Nirvana e Hybrid Theory dei Linkin Park. Erano la colonna sonora della nostra adolescenza. Non sono mai stato un fan totale dei Linkin, all'epoca all'interno del calderone nu metal preferivo i Limp Bizkit e i Korn, però hanno comunque rappresentato anche loro il suono dei miei anni teen, nei primi duemila, come solo pochi altri gruppi.

lunedì 3 luglio 2017

Je suis Fantozzi






Chi non si è mai sentito almeno una volta nella vita come Fantozzi?
C'è chi vuole una vita spericolata, una vita come quelle dei film. C'è chi sogna di diventare un supereroe. C'è chi vorrebbe mettersi a ballare e a cantare in mezzo alla strada come se abitasse a La La Land. C'è chi desidera avere il coraggio di Rambo, la battuta pronta di John McClane, un grande e tormentato amore come quello di Jack e Rose in Titanic, il fascino di Michael Fassbender o di Alicia Vikander. C'è poi chi, come me, si "accontenterebbe" di essere come Joseph Gordon-Levitt in Don Jon.

La verità e che spesso e (mal)volentieri, le nostre vite sono parecchio differenti da quelle delle pellicole hollywoodiane e finiscono per somigliare più tragicomicamente a quelle di una serie cinematografica tutta italiana, quella di Fantozzi. La nostra quotidianità è formata da una valanga di piccole sconfitte, soprusi, ingiustizie, di “mainagioia” che in molti giorni ci fanno sentire come sotto a una nuvola che ci segue ovunque andiamo.

lunedì 20 giugno 2016

Anton Yelchin, addio playboy nerd






Ho sempre pensato che Anton Yelchin fosse un tipo fortunato. Nel corso della sua breve carriera si è fatto alcune delle più belle attrici in circolazione. Non lui personalmente, o almeno, questo non lo so. Intendo i personaggi dei suoi film. Sul grande schermo è riuscito a conquistare Jennifer Lawrence (in Mr. Beaver), Felicity Jones (Like Crazy), Berenice Marlohe (l'ottimo 5 to 7), Imogen Poots (Fright Night – Il vampiro della porta accanto), Addison Timlin (Il luogo delle ombre – Odd Thomas), Kat Dennings (Charlie Bartlett), Zooey Deschanel (il nuovo Niente cambia, tutto cambia – The Driftless Area), Mia Wasikowska (Solo gli amanti sopravvivono), Alexandra Daddario e Ashley Greene, queste ultime due addirittura nello stesso film, Burying the Ex.
In pratica, il più grande playboy di Hollywood della storia recente. Questo nonostante non fosse un Adone o un Michael Fassbender, ma avesse un aspetto più vicino a un Elijah Wood. Ha rappresentato sul grande schermo la rivincita dei nerd. Ha fatto sognare tutti noi non-Adoni di poterci fare un giorno una tipa come Jennifer Lawrence o Alexandra Daddario o le altre. Il fatto che questo giorno per noi non sia ancora arrivato è giusto un dettaglio. Il cinema è sogno e Anton Yelchin lo incarnava alla perfezione.

venerdì 22 aprile 2016

The Prince is dead, long live the Prince





Anno bisesto, anno funesto?
No, anno di merda!
Il mondo della musica in questo 2016 si trova costretto a dire addio a un altro grande talento: Prince, the man formerly known as Prince Rogers Nelson.


mercoledì 13 gennaio 2016

David Bowie, the man who changed the world





Se penso a un cantante che ha influenzato il mondo e la pop culture contemporanea, il primo nome che mi viene in mente è quello di David Bowie. Non lo dico perché è venuto a mancare e la tendenza generale è quella di denigrare il più possibile le persone quando sono in vita e poi celebrarle a dismisura quando sono decedute. È una convinzione che ho da parecchio tempo e che negli ultimi anni si è rafforzata sempre più.
Bowie è famosissimo, ma probabilmente non è l'artista musicale più noto del mondo. Beatles, Rolling Stone, Elvis Presley, Michael Jackson e Madonna a livello di pura popolarità, di “fame”, sono più conosciuti. Eppure credo che, a livello di impatto culturale, il Duca Bianco abbia esercitato un peso maggiore di chiunque.


lunedì 31 agosto 2015

NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!





Wes Craven, il regista di Nightmare e del mio horror preferito di sempre, Scream, ci ha lasciati e in questo momento c'è una sola che ho voglia di gridare: “NOOOOOOOOOOOOOOOOO!”.

Wes Craven (1939 - 2015)

giovedì 11 giugno 2015

venerdì 21 novembre 2014

BYE NICHOLS





La laurea di Grande Regista te l'eri guadagnata tanto tempo fa, con Il laureato. Pellicola notevolissima e cult assoluto per (almeno) una generazione, quella degli anni Sessanta. Il Master di Maestro del Cinema te lo sei invece preso soltanto più di recente, con Closer, questa volta uno dei miei film cult personali assoluti. Soltanto per aver messo quella parrucca rosa in testa a Natalie Portman, mio caro Mike Nichols, avrai un posto speciale nel mio cuoricino.
Per sempre.



(Mike Nichols 1931 – 2014)

martedì 12 agosto 2014

ADDIO CAPITANO WILLIAMS




Tutti in piedi.
Tutti in piedi sui banchi per salutare un grande, grandissimo attore, Robin Williams.

Lo ricorderemo come l’alieno Mork, come Braccio di ferro, come barbone alla ricerca del Santo Graal, come irresistibile Mary Poppins in versione trans, come psicologo da Oscar, come dottore con il naso da clown, come uomo bicentenario, come sorprendente stalker e serial killer, come Teddy Roosevelt.
Lo ricorderemo gridando “Gooooood morning, Vietnam!” e “Jumanji!”.
Lo ricorderemo come eterno Peter Pan.

Soprattutto lo ricorderemo, o almeno io lo ricorderò, come il professore che sempre avrei voluto e che pensavo di non avere mai avuto. Invece sì, l’ho avuto. Lo abbiamo avuto tutti. Magari non nelle nostre vere scuole, ma nella scuola più importante, il cinema. A insegnarci poesia. A insegnarci a vivere.



Addio Capitano, mio Capitano.


Robin Williams (1951 - 2014)

venerdì 4 luglio 2014

MINCHIA NO, SIGNOR TENENTE





Giorgio Faletti è stato un comico davvero singolare all’interno del panorama italiano. Per prima cosa perché non è finito a fondare un movimento politico. E poi perché ha avuto una carriera talmente variegata, che definirlo comico è persino troppo limitativo. Le sue origini sono state da cabarettista al Derby di Milano e quindi in tv al Drive In, ma poi ha dimostrato di possedere un talento artistico versatile, più vicino ad esempio a quello del britannico Hugh Laurie che non ai colleghi italiani.
Al cinema il suo ruolo più memorabile è stato nell’a suo modo mitico Notte prima degli esami, ma il successo più grande l’ha ottenuto come scrittore di thriller, in particolare con il best seller internazionale Io uccido. Il primo ricordo che mi viene in mente quando penso a lui è però un altro e in un altro campo artistico ancora. Nel 1994 Faletti si è piazzato secondo al Festival di Sanremo con il pezzo "Signor tenente". Al di là del notevole testo impegnato, il suo pezzo spoken-word suonava a livello musicale come un oggetto alieno all’interno della kermesse sanremese. Anche lì, all’interno del simbolo supremo del nazional-popolare nostrano, Giorgio Faletti dimostrava di essere un comico, un uomo davvero singolare all’interno del panorama italiano. Soprattutto per questo mi mancherà. Addio, signor tenente.


Giorgio Faletti (1950 - 2014)

mercoledì 26 febbraio 2014

ADDIO ACCHIAPPAFANTASMI




Avrei voluto parlare di Harold Ramis in una circostanza più felice.
Avrei voluto onorarlo scrivendo un post originale come quello dedicato a Ricomincio da capo, pellicola da lui scritta e diretta, una delle commedie più geniali tipo di tutti i tempi.
Avrei voluto trovare qualche frase simpatica su cui scherzare, ad esempio il fatto che ora si ritroverà Slimer tra le scatole o qualcosa del genere. Il modo migliore per ricordare il regista, sceneggiatore e attore Harold Ramis credo però non sia attraverso tanti giri di parole, ma con una sola splendida immagine, scovata in rete e realizzata da tale Ash Vickers del sito MegaCynics.
Addio acchiappafantasmi.

venerdì 6 dicembre 2013

CIAO MADIBA




Dalla notte che mi avvolge,
nera come la fossa dell'Inferno,
rendo grazie a qualunque Dio ci sia
per la mia anima invincibile.
La morsa feroce degli eventi
non m'ha tratto smorfia o grido.
Sferzata a sangue dalla sorte
non s'è piegata la mia testa.
Di là da questo luogo d'ira e di lacrime
si staglia solo l'orrore della fine.
Ma in faccia agli anni che minacciano,
sono e sarò sempre imperturbato.
Non importa quanto angusta sia la porta,
quanto impietosa la sentenza,
io sono il padrone del mio destino,
il capitano della mia anima.
Cannibal Kid
William Ernest Henley


R.I.P.
Nelson Mandela
(1918 – 2013)

domenica 1 dicembre 2013

FATE IS FURIOUS




A riprova che il fato sa essere un vero bastardo, quando ci si mette, Paul Walker, l’attore reso noto dalla serie cinematografico/automobilistica di Fast and Furious, se n’è andato sabato pomeriggio in un incidente d’auto, mentre era passeggero sulla Porsche di un amico, anche lui deceduto. No, l’amico non era Dominic Toretto.
Le prime apparizioni cinematografiche di un certo rilievo di Paul Walker erano state in film super 90s come Pleasantville, Varsity Blues, Kiss Me e The Skulls – I teschi, più che altro in parti da figaccione super popolare, d’altra parte a uno così potevano mica fargli fare il nerd…
Il grande successo e il ruolo per cui sarà sempre ricordato arrivano però più tardi, nel 2001, quando vestirà i panni di Brian O’Conner in Fast and Furious e nei seguiti vari, sempre a bordo di un’auto. E a bordo di un’auto se n’è andato ad appena 40 anni.
Fato bastardo.

Paul Walker
(1973-2013)

mercoledì 27 novembre 2013

SALVATE IL SOLDATO BRIAN




Anche i personaggi dei cartoni animati muoiono, Kenny di South Park ne sa qualcosa.
Peccato siano sempre i migliori ad andarsene.
Addio, Brian.

Brian Griffin
(Austin, 5 Novembre 2000 - Quahog, 24 Novembre 2013)


P.S. Povero Brian. Certo che gli hanno fatto fare davvero una fine pessima in "Life of Brian", un episodio mediocre che non riesce a essere particolarmente divertente né particolarmente toccante. Era da un po’ che non guardavo I Griffin, ma Seth MacFarlane e i suoi amichetti sceneggiatori mi sembra stiano perdendo colpi, si veda anche la recente pessima sitcom Dads da lui prodotta. In ogni caso, mi aspettavo una dipartita fatta un po' meglio.
E che dire del nuovo cane della famiglia, l’italoamericano buonista Vinny che sembra uscito dalla versione canina di Jersey Shore, cioè una versione più educata e civile di Jersey Shore?
Sto coso sarà davvero un nuovo personaggio fisso della serie?


P.P.S. Non sto spoilerando. Non troppo, almeno. La notizia della morte di Brian Griffin ormai è finita in home-page persino su Repubblica e credo che pure la CNN l’abbia data come Breaking News (anche se di quest’ultima cosa non sono del tutto sicuro).


P.P.P.S. La morte di Brian probabilmente è una mossa di marketing per ricreare interesse intorno a una serie animata che negli ultimi tempi non stava creando grande interesse. Un calo fisiologico, per uno show arrivato alla 12esima stagione ma, tanto per dire, South Park alla 17esima stagione riesce ancora a tirare fuori episodi epocali come l’ultimo, “A Song of Ass and Fire”, in cui in un colpo solo piglia per il culo Game of Thrones, la battaglia tra le console di nuova generazione Xbox One e Playstation 4, il Giorno del Ringraziamento, il Black Friday e la società americana e mondiale in generale.
Fatto sta che, per rianimare i Griffin, hanno deciso di sopprimere un personaggio, come ha spiegato il produttore esecutivo Steve Callaghan (ATTENZIONE SPOILER SU COME MUORE BRIAN): “Uccidere un personaggio umano della serie sarebbe stato troppo traumatico. Per quanto amiamo tutti Brian, e per quanto tutti amano gli animali domestici, può capitare che nella realtà un cane possa essere investito da un'auto.”
La scelta è caduta quindi su Brian anche se credo che molti fan della serie, al di là degli intoccabili Peter e Stewie, avrebbero preferito la dipartita di Meg, Chris o Lois.


P.P.P.P.S. Non disperiamo troppo. Prima o poi, magari decideranno di far tornare in vita Brian in qualche modo.
O magari no…

(vignetta presa da Fanpage.it)

P.P.P.P.P.S. Voto all’episodio dei Griffin "Life of Brian": 5/10

domenica 27 ottobre 2013

IMPERFECT DAY



Ieri guardavo Misfits. Nuova stagione, primo episodio. Verso fine puntata hanno suonato “Pale Blue Eyes”, brano dei Velvet Underground scritto e cantato da Lou Reed. Mi sono ricordato di quanto era, di quanto è bella questa canzone.
Ascolti “Pale Blue Eyes”, ti metti sdraiato, chiudi i tuoi eyes e nient’altro esiste più. il mondo si ferma. Il tempo si ferma.



Era questo l’effetto che facevano, che fanno le canzoni più belle di Lou Reed. Non solo “Pale Blue Eyes”, ma anche “Perfect Day”, “Sunday Morning”, “Femme Fatale”, “Venus in Furs”, “Satellite of Love”, “All Tomorrow’s Parties”, “Walk on the Wild Side”, “Stephanie Says”, “Here She Comes Now”, “Sweet Jane”, tanto per citare le mie preferite del suo vasto repertorio.
“Sweet Jane”, per dirne una, che splendore…



Le canzoni più belle di Lou Reed erano così. Sono così. Fanno fermare il mondo. Fanno fermare il tempo. Adesso il tempo si è fermato per lui e non c’è altro da fare che ringraziarlo per quello che ci ha regalato, che è davvero tanta roba.
Grazie Lou. Ciao Lou.




Lou Reed (2 marzo 1942 - 27 ottobre 2013)

giovedì 18 luglio 2013

LA VITA ERA BELLA




Continua il periodo no per il mondo dello spettacolo. Ormai più che a scrivere recensioni di nuovi film, ci tocca specializzarci in coccodrilli come Jude Law in Closer.
Ieri se n’è andato a 72 anni lo scrittore Vincenzo Cerami, sceneggiatore di film di Bellocchio, Amelio, Bertolucci, Albanese, etc., ma noto soprattutto per le sue collaborazioni con Roberto Benigni. Insieme al comico toscano, il romano Cerami ha scritto gli script de Il piccolo diavolo, Johnny Stecchino, Il mostro, Pinocchio, La tigre la neve e il loro lavoro più celebre, La vita è bella, che è valso loro anche una nomination agli Oscar.
Non avrà scritto soltanto filmoni, però in un paese come il nostro dove la figura dello sceneggiatore è forse quella messa peggio in assoluto all’interno del panorama cinematografico, lui ha (quasi) sempre fatto la sua porca figura.
Buonanotte principe.




domenica 14 luglio 2013

D’OH!





Non è giornata. A Vancouver, in una camera di un hotel chiamato Pacific Rim (che già le robe con dei nomi del genere andrebbero evitate a priori), è stato trovato il cadavere di Cory Monteith. Per chi seguiva Glee, la serie musical creata da Ryan Murphy, era Finn Hudson, il quarterback della squadra di football che con una mossa coraggiosa entrava a far parte del Glee Club, il gruppo canterino composto dagli “sfigati” del liceo.
Di recente l’attore canadese, che aveva appena 31 anni (come me), era finito in rehab per via della sua dipendenza da droghe e alcool (io non ancora). Le cause del decesso sono ancora sconosciute e quindi al momento ogni speculazione in merito alla sua scomparsa è prematura. Certo è che quando uno pensa a Glee, non gli vengono in mente eccessi o decessi misteriosi in stanze di hotel. E invece. Le popstar sono le nuove rockstar. Mentre un Lou Reed si fa un trapianto di fegato e torna come nuovo e mentre molti suoi colleghi rocker ormai fanno vita salutista, a combinare casini e a finire dentro e fuori le cliniche di rehab negli ultimi anni sono soprattutto le star della pop culture, da Britney Spears a Amy Winehouse, da Lindsay Lohan a Demi Lovato. C’è poco da fare, non ci sono più i Kurt Cobain di una volta e, nel bene così come nel male, le popstar sono le nuove rockstar.




Nel frattempo, qui da noi in Italia, se n’è andato a 64 anni Tonino Accolla, storico doppiatore, tra i tanti, di Homer Simpson ed Eddie Murphy. Oggi le loro risate solitamente contagiose si fanno da parte, per lasciare spazio alle lacrime.

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