(UK 2012)
Titolo originale: Sightseers
Regia: Ben Wheatley
Sceneggiatura: Alice Lowe e Steve Oram, con materiale aggiuntivo di Amy Jump
Cast: Alice Lowe, Steve Oram, Jonathan Aris, Monica Dolan, Eileen Davies
Genere: assassino
Se ti piace guarda anche: God Bless America, Natural Born Killers, Gangster Story
Killer in viaggio è un film originale. Cosa che non significa sia anche un bel film. Però un film originale al giorno d’oggi è merce rara assai, quindi è da vedere. Di film belli in giro ce ne sono. Oddio, non tantissimissimissimi, però ce ne sono. Di film originali ne circolano invece talmente pochi, che appena ne arriva uno è bene fiondarcisi sopra.
"Ma come sei permaloso! Scherzavo quando dicevo che tu in confronto a Uggie di The Artist sei un cane a recitare." |
Cosa c’è di originale, in questo Sightseers?
Tutto.
Il regista è Ben Wheatley, quello di Kill List, un film che mi era davvero stato sulle balle. Può un film stare sulla balle? Certo che sì. Non mi erano stati sulle balle gli attori. Anzi. Neil Maskell poi si è rivelato idolesco nella serie tv Utopia con il suo tormentone: “Where is Jessica Hyde?” e la bionda MyAnna Buring si è vista in cose interessanti come Blackout e White Heat. Mi era stata leggermente sulle balle la regia, che però se non altro proponeva uno stile e un montaggio piuttosto singolari, ma mi era stata più che altro sulle balle la pellicola nel suo complesso, con quella sua voglia di apparire estrema e trasgressiva e violenta a tutti i costi.
C’erano dunque le premesse perché mi stesse sulle balle anche questo nuovo lavoro di Ben Wheatley. In fondo non è che sia poi così distante. Anche Sightseers racconta una storia estrema e trasgressiva e violenta, con forse persino più omicidi di quelli presenti sulla Kill List. Eppure il film questa volta funziona. Funziona alla grande.
Il merito?
Non lo so. Lo stile registico è simile a quello di Kill List. È sempre presente un montaggio rapido e schizzato, con lampi visionari e scatti di violenza improvvisi. I protagonisti anche in questo caso sono degli schizofrenici assassini e non è semplice empatizzare con loro. A fare la differenza credo allora sia la presenza di humour. Sightseers fa morire. Fa morire dal ridere, sebbene in una maniera disturbata e disturbante. Mi sono davvero divertito un sacco a vederlo. Kill List era troppo musone. Era un film a suo modo originale pure quello, però si prendeva troppo sul serio.
"Com'è che il museo della birra era pieno e a quello dei tram non c'è nessuno?" |
Sightseers, o se preferite (ma perché dovreste?) chiamarlo con il titolo italiano Killer in viaggio, riesce nell’impresa di coniugare divertimento e violenza pulp. A questo punto verrà subito in mente il nome di Quentin Tarantino, un maestro, il Maestro in questo campo, e invece no. Sightseers come detto è un film terribilmente originale, con una vena umoristica propria, molto British, molto ma molto cinica, cattiva, spietata.
La storia è presto detta: assistiamo al viaggio on the road, alla tranquilla (più o meno) settimana di vacanza di due personaggi singolari. Lei, Tina lascia a casa da sola la madre vecchina per spassarsela con lui, Chris, il suo boyfriend che conosce appena, in una gita che li vedrà scorrazzare per le campagne inglesi tra una visita a un museo dei tram e una a un museo delle matite. Proprio così, è gente che se la spassare alla grande. Per ravvivare la vacanza, visto che l’adrenalina provocata da un museo dei tram non è sufficiente, cominciano anche a fare qualcos’altro. Tipo uccidere…
La storia è presto detta: assistiamo al viaggio on the road, alla tranquilla (più o meno) settimana di vacanza di due personaggi singolari. Lei, Tina lascia a casa da sola la madre vecchina per spassarsela con lui, Chris, il suo boyfriend che conosce appena, in una gita che li vedrà scorrazzare per le campagne inglesi tra una visita a un museo dei tram e una a un museo delle matite. Proprio così, è gente che se la spassare alla grande. Per ravvivare la vacanza, visto che l’adrenalina provocata da un museo dei tram non è sufficiente, cominciano anche a fare qualcos’altro. Tipo uccidere…
Non sto a spoilerarvi altro perché, come detto, questo film lo dovete vedere. Non è che vi consiglio di vederlo. Vi ordino di vederlo! Perché, come detto pure questo, a un raro film originale non si può rinunciare. Di film in grado di intrattenere e inquietare in questo modo non ce ne sono in circolazione molti. Se Michael Haneke girasse una commedia, invece di noiosi drammoni da Oscar, potrebbe uscirne qualcosa del genere. E poi i due stralunati psicopatici protagonisti, cui in un primo tempo si guarda con sospetto, nel corso del film diventano due idoli. Tina e Chris sono i Bonnie & Clyde della nerd generation o, se preferite, i Mickey & Mallory della campagna inglese. Tra l’altro i due fenomenali protagonisti Alice Lowe e Steve Oram sono anche gli autori della sceneggiatura e quindi il titolo di idoli totali spetta loro in pieno.
Da segnalare inoltre l’uso dannatamente efficace della colonna sonora. Si parte con “Tainted Love” versione Soft Cell. Per carità, può sembrare un brano già parecchio (ab)usato, però qui è perfetto per accompagnare l’inizio della fuga romantica dei due depravati protagonisti e, col senno di poi, si rivela la canzone ideale per descrivere la loro storia: un amore corrotto, infetto, malato. Altrettanto perfette risultano “Season of the Witch” per i momenti più fuori e visionari del film e il pezzo di chiusura “The Power of Love” dei Frankie Goes to Hollywood, ad accompagnare un finale beffardo e tutt’altro che scontato. Perché in questo film, non c’è niente di scontato. Killer in viaggio è un film originale. Cosa che non sempre significa sia anche un bel film. E invece Killer in viaggio è anche un film di una poetica e violenta bellezza.
(voto 7,5/10)