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lunedì 26 febbraio 2018

The Disaster Artist – La grande bruttezza





The Disaster Artist
Regia: James Franco
Cast: James Franco, Dave Franco, Alison Brie, Ari Graynor, Seth Rogen, Josh Hutcherson, Zac Efron, Megan Mullally


Perché, Lisa, perché, perchééé?
Mi stai distruggendo Lisa!
Come puoi dire che The Disaster Artist è meglio di mio The Room?

Cioè, sì, capisco che film di James Franco può sembrare fatto meglio. Più professionale. Può permettersi di avere attoroni come Seth Rogen, Josh Hutcherson, Zac Efron, Jackie Weaver, Alison Brie, Megan Mullally, Judd Apatow e Sharon Stone in parti minori. Può permettersi le comparsate di gente come Melanie Griffith, Kate Upton, Zoey Deutch e Dylan Minnette che manco si riconoscono, e quindi che cavolo li avete messi a fare? Può permettersi i cameo nella parte di loro stessi di Bryan Cranston, Kristen Bell, Zach Braff, Lizzy Caplan, Adam Scott, Danny McBride e J.J. Abrams. Vuoi però mettere come intensità con mio lavoro?
E poi chi sono costoro, al cospetto di Tommy Wiseau?

giovedì 17 agosto 2017

Serie d'estate dimenticate 2017 – Cosa vedere e cosa anche no





Ci sono così tante serie che, anche se è estate e non c'avete una mazza da fare, non sapete quali vedere e quali no?
Non c'è problema. Seguite i consigli di Pensieri Cannibali su quali telefilm iniziare, quali evitare del tutto, e a quali forse dare una possibilità.


domenica 12 luglio 2015

Duri si diventa, ma a guardare questo film ci si ammoscia





Duri si diventa
(USA 2015)
Titolo originale: Get Hard
Regia: Etan Cohen
Sceneggiatura: Jay Martel, Ian Roberts, Etan Cohen
Cast: Will Ferrell, Kevin Hart, Craig T. Nelson, Alison Brie, T.I., John Mayer, Edwina Findley Dickerson, Ariana Neal, Erick Chavarria, Greg Germann, Matt Walsh, Dominique Perry
Genere: moscio
Se ti piace guarda anche: Poliziotto in prova, I poliziotti di riserva, Una poltrona per due

Ou, brutti ceffi, che ci fate qui sul mio blog?
Se avete voglia di criticare, smammate che mi avete preso nel giorno sbagliato. Pussate via, puzzoni!
Se invece avete voglia di dire quanto Pensieri Cannibali sia una figata di sito - lo so, ipotesi remota - smammate lo stesso, perché i ruffiani non mi sono mai piaciuti. Mi piacciono ancora meno di Ruffini Paolo. E ce ne va.
In pratica, vedete di andarvene affancuore in ogni caso. Tanto oggi si parla di un film troppo duro per voi tipi mosci. Probabilmente anche troppo brutto per voi. Io invece che c'ho il pelo sullo stomaco per vedere questo genere di porcate americanate ce l'ho fatta alla grande. E non mi è nemmeno dispiaciuto troppo. Nonostante si tratti probabilmente di uno dei peggiori Will Ferrell movie in cui mi sia mai capitato di imbattermi in tutta la mia intera vita, è pur sempre un Will Ferrell movie e quindi due risate, due di numero, le fa anche fare. Certo, sempre che non siate i soliti guastafeste che dicono: “No, Will Ferrell no, bleah che schifo, fa solo film volgari!”.
C'avete pure ragione, perché questo Duri si diventa è volgare. Volgare forte. In pratica, il 90% delle battute presenti sono razziste, sebbene in fondo tutto resti sempre all'interno dei confini del politically correct, o incentrate sul sesso in prigione. Perché?

martedì 2 ottobre 2012

Il fidanzamento e la commedia più lunghi del mondo

"Oh mamma! Non sapevo che Cannibal si fosse messo anche a cucinare torte..."
The Five-Year Engagement
(USA 2012)
Regia: Nicholas Stoller
Cast: Jason Segel, Emily Blunt, Rhys Ifans, Chris Pratt, Alison Brie, Lauren Weedman, Dakota Johnson, Mindy Kaling, Kevin Hart, Randall Park, Molly Shannon
Genere: five-year comedy
Se ti piace guarda anche: Non mi scaricare, In viaggio con una rock star, Le amiche della sposa

Cinque anni di fidanzamento ufficiale vi sembrano troppi?
Vero, però c’è qualcosa che sembra ancora più lungo: 2 ore e 10 di commedia.
Questo The Five-Year Engagement sembra mettere alla prova lo spettatore in maniera analoga a quanto fanno i due protagonisti l’uno con l’altra: lui (Jason Segel) chiede a lei (Emily Blunt) di sposarlo. Lei dice sì.
Non è uno spoiler. Laddove in molte commedie romantiche questo è lo step finale, il grandioso happy ending, qui la scena avviene subito all’inizio del film. Possiamo parlare di happy beginning?
Bene per i protagonisti, male per lo spettatore. Il film comincia con questa coppia felice e tu sei felice per loro, però che palle. Non c’è niente di meno interessante a livello cinematografico di una coppia felice.
Oddio, qualcosa di meno interessante lo si può anche trovare… il film La talpa, ad esempio.
Certo però che non è comunque il massimo, partire con un happy beginning. Una storia interessante di solito comincia con un conflitto, con un problema da affrontare e da risolvere. Ma se ‘sti due piccioncini qua sono già destinati a vivere per sempre felici e contenti, il bello della fiaba ‘ndo sta?

"Sì, mi sa che questa schifezza l'ha preparata proprio lui...
Meglio far finta sia squisita, altrimenti ci stronca il film!"
Dopo l’happy beginning, finalmente allora iniziano i ca**i amari per i protagonisti. Male per loro, meglio per noi spettatori. Il tempo passa, gli amici che sembravano scapoloni si sposano prima di loro, i nonni muoiono uno dopo l’altro e loro due, gli happy protagonisti, continuano a rimanere fidanzati forever e, vuoi per un motivo vuoi per un altro, non riescono a convolare a giuste nozze.
La particolarità di questa romcom, rispetto ad altre, sta proprio nel giocare con questo ritardo. La situazione all’inizio è anche divertente. I due non si sposano e i nonni che volevano vederli sposarsi muoiono. Ah ah ah che ridere. Dopo un po’ però comincia ad affiorare un po’ di noia e le cose, soprattutto per una commedia, non si mettono bene quando il numero degli sbadigli supera il numero delle risate. Non di molto, va detto, non è una sfida sproporzionata, però varie scene avrebbero meritato un netto cut in fase di montaggio.
Una su tutte: la lunga e per nulla divertente scena del nome del cane in gallese. Vorrebbe davvero far ridere? You gotta be kiddin’ me!
Premetto che ho visto il film in inglese e non oso immaginare cosa abbiano combinato in fase di doppiaggio. Lo stesso vale per un’altra scena, in cui Emily Blunt parla insieme a un’amica imitando la voce di un personaggio dei cartoni che in Italia non credo sia mai nemmeno arrivato. Come diavolo l’avranno resa? Quasi quasi mi riguarderei la versione doppiata solo per scoprirlo.
Però altre due ore e passa di visione non me la sento di affrontarle. Sono troppe, per una commedia.

Che scena romantica! Il maiale ubriaco, intendo...
La eccessiva mole di scenette evitabili appesantisce una visione per il resto gradevole. A firmare il lavoro ci sono d’altra parte dei nomi di tutto rispetto, nell’ambito dell’American comedy. Il produttore è un certo mister Judd Apatow. E sti chiapperi!
La sceneggiatura è invece co-firmata dal regista Nicholas Stoller con l’attore Jason Segel, anche protagonista del film. La premiata accoppiata (credo solo al cinema e non nella vita privata) è la stessa di Non mi scaricare, scoppiettante commedia che ha lanciato Russell Brand, che poi si sarebbe fatto notare più che altro per essersi sposato e divorziato Katy Perry e che sarebbe diventato protagonista anche della sorta di film spinoff successivo, sempre diretto da Nicholas Stoller, ovvero In viaggio con una rock star. Pellicola in tono minore rispetto a Non mi scaricare, ma che comunque metteva in evidenza le doti da rock star non tanto di Russell Brand quanto di una sorprendente Rose Byrne.

"E' calata la notte, ma il film mica è ancora finito..."
Al film numero tre, Stoller torna a fare coppia fissa con Jason Segel, quello di How I Met Your Mother, ma questa volta il risultato è ancora un pochino inferiore. Una pellicola assolutamente guardabile, che convince più per la parte romantica, non troppo stucchevole, piuttosto che per le risate.
Nota positiva, il cast: Jason Segel me lo confondo sempre con Seth Rogen. Entrambi della scuderia Apatow, entrambi non sempre del tutto esilaranti, eppure in qualche modo (quasi) sempre divertenti. Emily Blunt porta poi con sé la classe della recitazione British. E poi è così adoraaabile. Pensare che è diventata famosa per il suo ruolo da bitch ne Il diavolo veste Prada, mentre negli ultimi tempi sta diventando una nuova candidata alla corona di reginetta delle commedie romantiche, vedi l’adoraaabile Il pescatore di sogni in coppia con Ewan McGregor.

"Ma a te le didascalie di 'sto sito fanno ridere?"
"Manco per sbaglio!"
"Allora non sono l'unico a considerarle terribili: ho trovato la mia anima gemella!"
Molto bene anche il resto degli attori: i comprimari Chris Pratt (da Everwood e Parks and Recreation) ed Alison Brie (da Community e Mad Men, dove è la moglie di Pete) sanno il fatto loro, Rhys Ifans è un radical-chic odioso al punto giusto, Dakota Johnson (figlia di Don Johnson e Melanie Griffith) è un bel volto nuovo e occhio anche a Mindy Kaling, protagonista e autrice della nuova serie comedy The Mindy Project che è partita con un pilot non esaltante ma che potrebbe riservarci piacevoli sorprese in futuro.
Dunque ci troviamo di fronte a una nuova commedia in odore di cult della premiata factory comica di Judd Apatow come Non mi scaricare o Le amiche della sposa? No, perché si ride pochino. Il problema del film però è principalmente un altro: la durata eccessiva. A che pensavano? Più che The Five-Year Engagement, avevano intenzione di fare The Five-Year Movie?
(voto 6/10)


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