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venerdì 2 gennaio 2015

I PEGGIO FILM 2014





Il recensore di film – espressione che preferisco usare, visto che “critico cinematografico” non mi piace – dev'essere un po' come un buttafuori. Deve fare un'accurata selezione all'ingresso. Di pellicole ce ne sono tante, nei cinema, in rete e in tv, e bisogna stare attenti a ciò che si guarda. Quest'anno sono incappato in varie porcherie, alcune davvero clamorose, però devo dire che sto diventando più bravo a scansare la merda rispetto al passato e quindi tante schifezze me le sono risparmiate.Ciò non toglie che di roba pessima ne ho vista comunque. Anche i buttafuori migliori a volte falliscono.
Dopo la Top 20, ecco quindi la Flop 10 dei peggiori film passati sugli schermi di Pensieri Cannibali nel corso del 2014 con cui scopriremo il successore di Cloud Atlas, il trionfatore dello scorso anno. Il tutto è poi accompagnato di seguito da tanti altri bei teneri premiucci ai peggiori attori, attrici etc. dell'anno.

Come al solito che nessuno si offenda o se la prenda troppo. Questi sono i miei gusti personali.
Se a voi invece questi film sono piaciuti, che vi vedo dire?
Mi spiace per voi.


lunedì 10 febbraio 2014

ALL IS LOST – TUTTO È... NOIA




Premessa
La lettura di questo post potrebbe risultare difficoltosa per i lettori più suscettibili. Si tratta infatti del resoconto di un’esperienza esistenziale estrema. Il reportage della mia visione del film All Is Lost. Un live blogging in presa diretta, in cui non si sa se alla fine l’autore, ovvero il sottoscritto Marco Goi aka Cannibal Kid, sopravviverà o meno.

All Is Lost – Tutto è perduto
(USA 2013)
Titolo originale: All Is Lost
Regia: J.C. Chandor
Sceneggiatura: J.C. Chandor
Cast: Robert Redford e basta
Genere: solitario
Se ti piace guarda anche: Cast Away, Vita di Pi, Gravity

Minuto 1
“Tutto è perduto. Mi spiace... So che significa poco a questo punto, ma mi spiace. Ho provato. Credo siate d'accordo che ci ho provato. Ad essere vero, ad essere... forte, ad essere gentile, ad amare, ad essere giusto. Ma non lo sono stato.” È con questa parole che inizia il film ed è con queste parole che inizia il mio viaggio in questa visione cinematografica. E' passato appena 1 minuto e l’idea che in questa pellicola mi aspetta ancora un’ora e 40 di Robert Redford solo su una barca e queste saranno le uniche parole pronunciate mi getta già nello sconforto più totale. Ma ci devo provare ad assere gentile, ad amare, ad essere giusto con questo film. Lo faccio per voi, cari miei lettori, lo faccio solo per voi.

Minuto 20
Nei primi 20 minuti, Robert Redford ha cercato di riparare la sua barca che si era rovinata dopo uno speronamento. Una lezione utile nel caso mi dovessi mai trovare in una situazione del genere. A parte questo non è che sia successo granché. Attenzione, però, adesso Robert Redford legge qualcosa. Cos’è, Playboy?
No, è solo una barbosa guida marittima o qualcosa del genere. Questo qua è noioso pure nelle sue letture, mannaggia a lui.

Minuto 23
Scena della pioggia. Finalmente un bel momento cinematografico, quasi poetico. Ci voleva il brutto tempo per gettare un raggio di sole su una visione fino a questo momento da martellate sulle palle.

Minuto 40
Robert Redford si trova in mezzo alla tempesta. Rischia di morire, ma tanto sappiamo che per almeno un’altra oretta dovrà sopravvivere, altrimenti il film come prosegue senza di lui? Con la barca vuota?
Oddio, in quel caso la visione non credo potrebbe diventare più noiosa di quanto è già. E almeno sarebbe una trovata originale.


Minuto 45
Visto che la sua barca è messa in condizioni davvero tremende, Robert Redford va su un gommone che manco a Lampedusa.

Minuto 55
Robert Redford assiste all’affondare della sua nave. In quel momento si rende conto di essere davvero fottuto. In quel momento capisce che l’idea della gita in barca da solo non è stata proprio furba. Startene tranquillo a casa a vederti il Super Bowl non credo ti sembri più un’idea tanto sciocca, vero Robert?

Minuto 63
Io ci sto provando a farmi coinvolgere dalla pellicola, ma proprio non ce la faccio. Basta, con questi film survival alla Cast Away! Basta spacciare queste flebo per dei capolavori o per delle pellicole innovative! Non lo sono. Sono semplicemente robe prive di idee, prive di sceneggiatura, che sì, ci sbattono in faccia in tutta la sua crudezza l’uomo che lotta per la sopravvivenza, però è sempre la solita storia. Questo All Is Lost è come Gravity, solo senza 3D e ancora più noioso.

Minuto 67
Il film non è nemmeno girato male, questo va detto. J.C. Chandor, autore di uno dei debutti migliori del cinema americano recente, Margin Call, ha un buon occhio e le sue riprese sono tecnicamente valide. Solo che più che un film sembra un documentario stile National Geographic. Questo sì. E poi c’è gente che dice la stessa cosa del capolavoro The Tree of Life… Sciacquatevi la bocca nel mare in cui è immerso il vostro amato Robert Redford, per favore.

Minuto 69
Dopo un’ora e passa a vedere un povero vecchietto solo in mezzo al mare, la sofferenza sale sempre di più. L’unico motivo di interesse a questo punto è vedere se questo povero disgraziato ce la farà alla fine a sopravvivere. Qualcuno lo recupererà? Arriverà a riva? Raggiungerà l'isola di Lost? Sandra Bullock pioverà giù dal cielo a salvarlo?
A dirla tutta, più che per la sorte di Robert Redford, sono preoccupato per la mia. Ce la farò ad arrivare alla fine del film sveglio? Ce la farò a non cadere in coma prima dei titoli di coda?

Minuto 72
Sono disperato.
Comincio a pensare che questo film sarebbe noioso anche se in mezzo al mare al posto di Robert Redford ci fosse Margot Robbie, quella di The Wolf of Wall Street, nuda che si sditalina per tutto il tempo.
Mmm… no beh, in quel caso probabilmente non sarebbe poi così noioso. Peccato che Robert Redford non somigli manco da lontano a Margot Robbie e semmai ricordi Gianni Morandi. Non proprio la stessa cosa.

"Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte... sì, ma dove? Al massimo posso prendere dell'acqua."

Minuto 74
Secondo Alfred Hitchcock, il dramma, il dramma cinematografico, è la vita con le parti noiose tagliate. Il dramma di questo film è invece che tutte le parti noiose non sono tagliate, ma anzi il film è composto UNICAMENTE dalle parti noiose.
Avete presente quando state guardando una pellicola che già conoscete e sapete quando ci sono dei momenti un po’ smorti in cui, in caso di bisogno, potete farvi una pausa bagno?
Ecco, in quel caso si tratta di una pausa pipì breve, in cui correte a fare i vostri bisogni per poi tornare veloci a vedere il film. Nel caso di All Is Lost, non c’è bisogno di correre. Prendetevi pure tutte le pause bagno che volete. Fate pure una pausa popò, non solo una pausa pipì, tanto vi avviso già che non vi perderete niente. A parte Robert Redford che lotta per sopravvivere, cosa che non so a voi ma a me non frega più di tanto, non c’è davvero nient'altro degno di nota. Nemmeno la colonna sonora, che in maniera piuttosto inspiegabile ha vinto il Golden Globe, si segnala particolarmente.

Minuto 75
Questo non è cinema. È una presa per il culo. Più che un film, è una prova per testare la sopportazione dello spettatore e in questo si può considerare un esperimento interessante. Qualcuno potrà dire che è una pellicola coraggiosa. Sicuramente ci va del coraggio da parte degli spettatori per immergersi in una visione simile. E ci va una grande forza di volontà per arrivare fino in fondo. Ma io ce la posso fare. Non manca molto.

Minuto 76
Dai che arriva una barca. È la salvezza.
Per Robert Redford?
Sì, anche, ma soprattutto per me povero spettatore. Sento che sta per succedere qualcosa, evvai!

Minuto 78
Niente. Robert Redford è talmente una palla che manco si son degnati di salvarlo. E a questo punto? Chi salverà me?

Minuto 81
Arriva un’altra barca. Dai, questa volta lo tirano su.

Minuto 82
No, niente nemmeno questi. Ma dove siamo, a Lampedusa veramente? Lo trattano peggio di un immigrato clandestino.
Gente, sì è vero, è Robert Redford, non certo uno dei miei attori preferiti, però non è mica Tom Hanks da trattarlo così come se fosse un appestato.
Probabilmente questa è una scelta legata a questioni di budget. Se dei marinai lo tiravano su dovevano impiegare altri attori, invece la produzione ha speso tutti i soldi per il contratto al mono espressivo Robert Redford e non c’è più spazio per nessun altro. Il solito vecchietto che toglie il lavoro ai giovani.

"Prima cosa da fare se riesco a tornare alla civiltà: mandare una lettera di protesta a Pensieri Cannibali."

Minuto 91
Arriva un’altra barca. La terza. Certo che la sceneggiatura di All Is Lost si spreca proprio, in svolte narrative sorprendenti. Questa volta lo salveranno?

Minuto 94
Il finale è una liberazione. Non sto a spoilerarvelo, perché anche voi dovete provare quest’esperienza di sopravvivenza cinematografica estrema. Anche voi dovete soffrire quanto io ho sofferto. Anche voi dovete arrivare fino alla fine.
Rispetto al resto del film, la conclusione comunque non è nemmeno tanto malaccio, furbetta e ambigua e giocata sul facile simbolismo religioso com’è. Almeno succede qualcosa e, se non altro, è una vera liberazione. Grazie Iddio. Finalmente è finito il film più noioso di tutti i tempi. Amen.
(voto 3/10)

giovedì 6 febbraio 2014

A PROPOSITO DI CINEMA




Le scorse settimane hanno portato una serie di visioni niente male. La striscia proseguirà? Chi lo sa?
Questa settimana è davvero un'incognita. C’è il nuovo film di un duo di registi che qui dalle parti di Pensieri Cannibali non è mai stato molto amato, però questa volta chissà…
C’è il remake di un film action anni ’80 che qui in territorio cannibale anch’esso non è stato mai apprezzato, però chissà…
C’è una pellicola con Robert Redford, attore da me quasi mai calcolato di striscio, che però è diretta da un regista promettente e quindi chissà…
È la settimana dei chissà. Una certezza, ahime e ahinoi, quella c’è sempre: accanto ai miei commenti ai film in arrivo nelle sale cinematografiche nostrane ci sono anche quelli usciti dalla mente malata e malvagia del mio blogger nemico, MrJamesFord.

"Grazie per avermi consigliato All Is Lost, Ford.
Erano mesi che non dormivo tanto bene!"
A proposito di Davis di Joel e Ethan Coen
Il consiglio di Cannibal: a proposito di Ford, almeno un film su di lui risparmiatecelo, cari fratelli Coen
A proposito dei Coen, che dire?
Io non sono mai stato un loro fan e li ritengo sopravvalutatissimi. Alcuni loro film comunque mi sono piaciuti. Alcuni… ehm, uno: Fargo. Fine della lista. Eppure anche del loro ultimo Il grinta non avevo parlato troppo male. A questo giro poi i Coen mi hanno tirato fuori una pellicola musicale, e a me i film musicali mi piacciono quasi sempre (ho detto musicali non musical), impreziosita da un cast splendido: la possibile rivelazione Oscar Isaac + Carey Mulligan + Justin Timberlake. Le premesse per cui possa diventare il mio Coen movie preferito ci sono. Le possibilità che sia il solito Coen movie che io non riesco a concepire, come ad esempio A Serious Man, sono anch’esse presenti. Questo film in pratica è la grande incognita della settimana e forse dell’anno.
Il consiglio di Ford: a proposito di Cannibal, sappiate che di Cinema non capisce un granchè.
I Coen, fosse anche soltanto per Il grande Lebowski, avranno sempre un posto speciale nel cuore del sottoscritto. Se, poi, al cult movie fordiano per eccellenza aggiungiamo Fargo, L'uomo che non c'era, Il grinta e chi più ne ha, più ne metta, direi che si potrebbe tranquillamente parlare di una vera e propria garanzia.
Questo A proposito di Davis, dall'ambientazione al cast, promette di essere ancor più di Nebraska la pellicola fordiana per eccellenza di questo inizio anno, e le aspettative da queste parti sono molto alte.
Saranno tradite oppure confermeranno che i due fratelli sono degni della Hall of fame del Saloon?

"Miii, quanto mi prudono le mani ogni volta che leggo un commento fordiano!"
RoboCop di José Padilha
Il consiglio di Cannibal: vivo o morto Ford tu NON verrai con me
I remake servono a qualcosa?
Sì, a un’unica cosa: andare a ripescare i film originali cui si ispirano.
Questa versione 2014 non mi attira più di tanto, se non giusto per la presenza come protagonista di Joel Kinnaman, l’idolo di The Killing, una delle migliori serie tv crime degli ultimi anni insieme a Broadchurch che MrFord continua a ignorare per guardarsi robette come The Merdalist. Ma se non altro, in vista del remake, sono andato a rivedermi il RoboCop originale e presto potrete gustarvi il mio post. Quanto al rifacimento, boh, quello per il momento mi sa che lo lascio al mio blogger rivale.
MrJamesFord serve a qualcosa?
Sì, anche lui a un’unica cosa: farmi girare la scatole!
Il consiglio di Ford: sei tu, Murphy!?
A scatola chiusa, se mi avessero parlato di un remake di Robocop avrei quasi quasi scomodato una certa curiosità. Poi, ho visto il trailer di questa roba.
Per dirla come il Bardo, una vera merda.
Andate a rivedere - e gustare - l'originale, che era davvero un gran film, ed ignorate questo simil videogioco neppure buono per un tamarro all'ultimo stadio come il sottoscritto.
Io, invece, mi allenerò un po’ al tiro al Cannibale, una pratica sempre molto divertente.

"Dannato Ford, la barca che m'ha venduto è un colabrodo!"
All Is Lost – Tutto è perduto di J.C. Chandor
Il consiglio di Cannibal: quando c’è di mezzo Ford, tutto è perduto
Se il film dei Coen rappresenta per me una grande incognita, questo rappresenta per me una grande paura. Un intero film senza dialoghi con Robert Redford da solo su una barca?
Sento puzza di gomblotto nei miei confronti!
Potrebbe essere per me il film più noioso dell’anno, un serio concorrente al titolo del Valium Award 2014 e, considerando che in rete mi pare di aver captato dei commenti di Ford positivi su questa pellicola, il premio è già quasi nelle sue mani. Non fosse per una cosa: il regista è J.C. Chandor, alla sua seconda pellicola dopo Margin Call, uno degli esordi più clamorosi degli ultimi anni. Questo film è sicuramente di tutt’altro genere, però potrebbe sorprendermi. O farmi addormentare come il più tipico e noioso dei Ford movies.
Il consiglio di Ford: quando aprite Pensieri Cannibali, tutto è perduto.
J. C. Chandor aveva stupito tutti - e messo d'accordo perfino me e Peppa Kid - con il suo ottimo esordio Margin Call, ed ammetto che anche in questo caso il ragazzo ha portato a casa un lavoro tecnicamente superbo ed in grado di incollare allo schermo gli spettatori come se si trattasse di un thriller nonostante, di fatto, si parli di un one man show privo di dialoghi.
D'altra parte occorre dire che pare più un esercizio di stile, che non un filmone imperdibile, e dunque rischia di passare come qualcosa di molto freddo e sterile: staremo a vedere.
Recensione fordiana a brevissimo.

"Cariiina la casa del Cannibale!"
Hansel & Gretel e la strega della foresta nera di Duane Journey
Il consiglio di Cannibal: Ford & Cannibal fumati non arriverebbero a inventarsi tanto
Se la settimana scorsa il trailer di Hercules annunciava vantandosi di arrivare dai produttori di Expendables, allo stesso modo questa settimana la campagna marketing di Hansel & Gretel e la strega della foresta nera punta tutto sul fatto di essere la nuova pellicola dei produttori di Twilight. Ma che cazzo c’hanno questi da vantarsi? D’altra parte Ford si vanta di essere un ex wrestler… Spero ex e non attuale altrimenti me mena!
Questa versione fumata e teen della celebre fiaba di Hansel & Gretel io c’ho provato a iniziare a vederla. Mi sono sacrificato per voi, ma dopo un 15/20 minuti c’ho rinunciato. È davvero una porcheria. Per dovere di cronaca e per realizzare una recensione, potrei magari prima o poi finire di vederlo, ma voi nel frattempo risparmiate i soldi del cinema. Nel caso foste proprio così fumati da avere in mente di andare a vederlo.
Il consiglio di Ford: Ford & Cannibal portano questo film nella foresta nera. E ce lo lasciano.
Lo scorso anno mi ero sorbito la versione adulta di Hansel e Gretel in veste di cacciatori, una schifezza abominevole che ancora oggi ricordo nei miei incubi peggiori. Per farmi contento, i produttori di Twilight hanno pensato bene di snocciolare ora l'interpretazione teen della stessa "fiaba", con un risultato paurosamente simile.
Penso non lo vedrò neanche sotto tortura, a meno di trovarmi a corto di titoli per la decina dedicata al peggio dell'anno.

Svelato in esclusiva su Pensieri Cannibali il nuovo look di MrFord.
Smetto quando voglio di Sydney Sibilia
Il consiglio di Cannibal: collaborare con Ford? Smetto quando voglio.
Nella settimana delle incognite, ci si mette pure il cinema italiano, ci si mette. Di questo Smetto quando voglio in giro si dice piuttosto bene e potrebbe anche essere una ventata d’aria fresca nel panorama nazionale. Non sembra la visione più imperdibile della settimana, ma chissà che per una volta non ci sia l’occasione per parlare in maniera positiva del nostro cinema. Una cosa che per una volta non mi spiacerebbe fare, considerando che negli ultimi tempi sono riuscito a commentare positivamente persino dei post fordiani e, quindi, tutto può succedere!
Il consiglio di Ford: Cannibal, quando smetti con il Cinema?
Questo Smetto quando voglio, tentativo del Cinema italiano di riprendersi tirando fuori una sorta di commedia alternativa, potrebbe rendere il panorama del Bel Paese un po’ meno terrificante di quanto già non sia, eppure non riesco ad esserne convinto fino in fondo. I tempi dei Santa Maradona, in fondo, sono finiti, ed il mio scetticismo è cresciuto insieme al livello di schifo distribuito nella Terra dei cachi. Certo, una visione rivelatoria potrebbe starci, ma preferisco prendere tempo.

"Forza Juve, abbasso Ford!"
Khumba di Anthony Silverston
Il consiglio di Cannibal: fatemi una macumba, ma non costringetemi a vedere Khumba
Le altre uscite della settimana rischiano di essere o molto interessanti o molto deludenti, ma c’è un film su cui non ho dubbi. Khumba è la solita porcheruola animata arrivata nelle nostre sale per spremere soldi a genitori e bambini, Ford e Fordini. Una specie di Madagascar di serie B. E già Madagascar faceva discretamente cagar!
Il consiglio di Ford: ma che khumba è questa roba!?
Nel corso degli ultimi mesi è capitato sempre più spesso che, accanto alle schifezze made in Italy, venissero proposte schifezze altrettanto agghiaccianti anche nell'ambito dell'animazione, che esce da uno dei suoi anni peggiori con le ossa rotte, non fosse per Miyazaki ed alcune eccezioni come Frozen.
Questo Khumba, che pare una cosa per bambini nel senso peggiore del termine, oltre ad apparire come la copia sbiadita di Madagascar, me lo risparmio felicemente.
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