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mercoledì 19 gennaio 2011

I meglio film 2010 - La classifica e gli awards

E dopo i peggio film, ecco il punto della situazione anche sui meglio film del 2010, naturalmente sempre secondo il mio personale e molto discutibile punto di vista. Volendo andare a cercare degli elementi comuni ad alcuni film che ho amato, c'è un certo affetto particolare nei confronti delle pellicole ambientate nei decenni recenti: se quest'anno gli anni '80 sono stati purtroppo un po' snobbati (a parte Hot Tube Time Machine), soddisfazioni sono invece arrivate dagli anni '70 (Amabili resti, The Runaways, The Box, il tuffo nei 70s del disco degli Arcade Fire) e dai primi anni '60 spesso ignorati in favore della seconda parte del decennio e tornati decisamente in voga per merito soprattutto della serie Mad Men, con i film An Education, A single man, Nowhere boy. Ma anche il passato recente e il presente sono stati scandagliati in maniera molto acuta, in pellicole come The Social Network, Wall Street 2 o Tra le nuvole.

Tra le tematiche, quella della perdita ha sempre un grande fascino (Amabili resti, Departures, Il segreto dei suoi occhi, Oltre le regole – The Messenger, La prima cosa bella, Inception, Shutter Island, ink, A Single Man...), così come il rapporto tra genitori e figli (Somewhere, Kynodontas, Inception, Le premier jour du reste de ta vie, La prima cosa bella, Winter's Bone, Fish Tank, I ragazzi stanno bene e ancora Ink, Departures e Amabili resti), mentre a sorpresa il genere carcerario è diventato grande protagonista in diverse pellicole (Il profeta, Cella 211, Bronson, Giustizia privata, la scena più bella di Invictus e anche alcuni episodi di Nip/Tuck e Skins): che la prigione sia il modo migliore per rappresentare la libertà solo apparente del mondo in cui oggi viviamo?

Ecco i miei magnifici 40 del 2010

40. Mine vaganti
39. Hot Tube Time Machine
38. Shutter Island
37. Io sono l'amore
36. Departures
35. Agora
34. Oltre le regole - The Messenger
33. I gatti persiani
32. L'uomo nell'ombra
31. Machete

30. Invictus
29. An Education
28. The Runaways
27. Tra le nuvole
26. A Single Man
25. Exit Through the Gift Shop
24. The Box
23. Cella 211
22. Fish Tank
21. Timecrimes - Los cronocrímenes

20. Monsters
19. The House of the Devil
18. La prima cosa bella
17. Somewhere
16. I'm Here
15. Wall Street - Il denaro non dorme mai
14. Benvenuti a Zombieland
13. Il profeta
12. Ink
11. Le premier jour du reste de ta vie

10. Il segreto dei suoi occhi
  9. Easy A
  8. The Town
  7. Winter's Bone
  6. Enter The Void
  5. Kynodontas - Dogtooth
  4. Scott Pilgrim vs. The World
  3. Inception
  2. The Social Network
  1. Amabili resti

Menzioni speciali
Lourdes, Dragon Trainer, Bright Star e Toy Story 3: film che ho visto solo dopo aver compilato la lista ma che probabilmente sarebbero rientrati tra i top 40 (comunque non nelle prime posizioni).

Altri film che mi sono piaciuti decisamente
The Blind Side, I ragazzi stanno bene (The Kids Are All Right), Solitary Man, The Informers, Mr. Nobody, American Life, Whip It, L’uomo che verrà, Fantastic Mr. Fox, Dread, Precious, Gamer, Kick-Ass, Triangle, L’estate d’inverno, Shadow.

Oscar cannibali 2010
Regista: Christopher Nolan, Inception
Sceneggiatura originale: Kynodontas, Giorgos Lanthimos e Efthymis Filippou
Sceneggiatura non originale: The Social Network, Aaron Sorkin da “Miliardari per caso” di Ben Mezrich
Attore protagonista: Stephen Dorff, Somewhere
Attrice protagonista: Emma Stone, Easy A
Attore non protagonista: Andrew Garfield, The Social Network
Attrice non protagonista: Anna Kendrick, Tra le nuvole
Cameo: Bill Murray, Benvenuti a Zombieland
Cast: The Town
Rivelazione: Carey Mulligan, An Education
Nuovo regista: Jamin Winans, Ink

Colonna sonora: Trent Reznor & Atticus Ross, The Social Network
Canzone: “Alice” dei Cocteau Twins, Amabili resti
Miglior cattivo: orsetto Lots-O, Toy Story 3
Miglior finale: Lourdes (sulle note di “Felicità”!)
Miglior scena: Stephen Dorff ed Elle Fanning in piscina, Somewhere

Fotografia: The Social Network
Montaggio: Inception
Effetti speciali: Inception
Costumi: Bright Star
Trucco: Ink
Scenografia: Agora


Generi
Commedia: Easy A
Horror: The House of the Devil
Fantasy: Ink
Fantascienza: Monsters
Film d’animazione: Dragon Trainer
Film italiano: La prima cosa bella
Documentario: Exit Though the Gift Shop

Guilty pleasure: The Karate Kid – La leggenda continua

venerdì 14 gennaio 2011

I miei film dell'anno 2010 - n. 1 Amabili resti

Ecco arrivato il momento che tutta Italia stava attendendo. Il risultato del sondaggio di Fiat Mirafiori? No. La decisione della Corte Costituzionale sul legittimo impedimento? Figuriamoci, tanto non è cambiato niente. Sto parlando, naturalmente, del primo posto nella classifica cinematografica di Pensieri Cannibali per quanto riguarda il 2010. And the winner is...


Amabili resti
(USA)
Regia: Peter Jackson
Cast: Saoirse Ronan, Mark Wahlberg, Rachel Weisz, Stanley Tucci, Susan Sarandon, Rose McIver, Reece Ritchie, Carolyn Dando, Michael Imperioli, Amanda Michalka, Andrew James Allen, Nikki SooHoo
Genere: ragazzine scomparse
Se ti piace guarda anche: Il giardino delle vergini suicide, Le cose che restano, Il sesto senso, La stanza del figlio, One Hour Photo, Mystic River, Il segreto dei suoi occhi

Trama semiseria
Mi chiamavo Salmon, come il pesce. Nome di battesimo: Susie. Avevo quattordici anni quando fui uccisa, il 6 dicembre del 1973. Negli anni Settanta, le fotografie delle ragazzine scomparse pubblicate sui giornali mi somigliavano quasi tutte: razza bianca, capelli castano topo. Questo era prima che le foto di bambini e adolescenti di ogni razza, maschi e femmine, apparissero stampate sui cartoni del latte o infilate nelle cassette della posta. Era quando ancora la gente non pensava che cose simili potessero accadere.
(nessuno spoiler, è l’inizio del romanzo di Alice Sebold da cui il film è tratto)

Poi sono arrivati casi come quello di Avetrana e le ragazzine scomparse sono finite in tutti i programmi tv e hanno dato vita a un macabro reality-show. Amabili resti racconta la scomparsa di una ragazzina dal suo punto di vista e con un tatto e una sensibilità del tutto opposti a quelli cui negli ultimi mesi abbiamo avuto modo di assistere sulle nostre televisioni. Le persone sparivano anche allora, ma per fortuna erano ancora gli anni Settanta e programmi come Quarto grado, Pomeriggio Cinque, Chi l’ha visto? e Studio Aperto non erano ancora stati creati. Grazie a Dio.

Pregi: è il mio film del cuore dell’anno, quello che più ha toccato ed emozionato quell’affarino freddo che ogni tanto mi batte in mezzo al petto. Mi viene il magone al solo vedere la locandina appesa da Blockbuster.
Difetti: la sceneggiatura ha qualche sbavatura, alcune cose si comprendono in pieno solo leggendo il libro e rispetto al romanzo viene dato poco spazio al notevole personaggio di Ruth, in più c’è qualche tendenza spiritual new-age. Ma pur ammettendo questi difetti, al cuore non si comanda.

Personaggio cult: la protagonista Susie Salmon interpretata dalla tenera Saoirse Ronan, una vita appena sbocciata che si ha una gran voglia di salvare a tutti i costi
Scena cult: la discesa di Susie nella tana del lupo mentre a casa preparano la cena
Canzone cult: “Alice” dei Cocteau Twins

Leggi la mia RECENSIONE

giovedì 7 ottobre 2010

Amabili resti

Dentro la palla di neve sulla scrivania di mio padre c'era un pinguino con una sciarpa a righe bianche e rosse. Quando ero piccola papà mi metteva seduta sulle sue ginocchia e prendeva in mano la palla di neve. La capovolgeva perché la neve si raccogliesse tutta in cima, poi con un colpo secco la ribaltava. E insieme guardavamo la neve che fioccava leggera intorno al pinguino. Il pinguino è tutto solo, pensavo, e mi angustiavo per lui.
Lo dicevo a papà e lui rispondeva: «Non ti preoccupare, Susie, sta da re. È prigioniero di un mondo perfetto».
Alice Sebold, "Amabili resti"

Purtroppo lo sapevo che sarebbe andata a finire così.

lunedì 9 agosto 2010

Dead 70's Show (replica)


Amabili resti
Titolo originale: The Lovely Bones Regia: Peter Jackson
Cast: Saoirse Ronan, Mark Wahlberg, Stanley Tucci, Rachel Weisz, Susan Sarandon, Rose McIver, Reece Ritchie

“Avevo quattordici anni quando fui uccisa, il 6 dicembre del 1973.” A parlare è la protagonista Susie Salmon. Non faccio spoiler, visto che è una cosa che viene detta immediatamente e anche nel trailer. E poi questo non è un thriller. O lo è solo in parte, anche se le scene ricche di tensione non mancano. Più che altro, però, “Amabili resti” è un dramma sulla perdita, su come una famiglia possa affrontare la cosa più terribile che possa accaderle. Una sorta di “La stanza del figlio” in chiave paranormale alla “Ghost” o “Il sesto senso”. Un film che mi ha rapito il cuore per poi tagliarmelo a fettine piccole piccole.

Peter Jackson lavora sui dettagli, con passo fatato e un tono intimo, sussurrato. Ricrea gli anni Settanta in maniera commovente, ricordando l’analogo lavoro di Sofia Coppola ne “Il giardino delle vergini suicide”, film cui questo “Amabili resti” si avvicina molto per atmosfere, personaggi e tipo di storia raccontato. Nelle parti più fantasy, Jackson fa invece tesssoro del tocco magico già ampiamente dimostrato con “Il signore degli anelli”.
Non avendo letto il romanzo di Alice Sebold da cui il film è tratto non posso ovviamente fare un paragone. Certo è però il fatto che Peter Jackson mi ha fatto venire una gran voglia di andarmelo a leggere.

Meraviglioso il cast, capitanato da una Saoirse Ronan che già si era rivelata nel sorprendente “Espiazione” e che qui si conferma come una delle attrici più interessanti della prossima generazione. Ma cresce bene pure Rose McIver, che interpreta la sorella della protagonista.
Nonostante i piccoli ruoli, si ritagliano uno spazio anche una Rachel Weisz sempre capace di illuminare la scena (persino in “La mummia”!) e una Susan Sarandon in forma come non capitava da anni (o da decenni?). Interessante, ma non del tutto convincente, il personaggio di Stanley Tucci, un cattivo delineato dall’attore in maniera forse un filo stereotipata e macchiettistica. Eppure, per quelle strane decisioni che comprendono solo a Hollywood, è stato proprio lui l’unico del cast a essere nominato a Golden Globes & Oscar.
Ciliegina sulla torta le musiche firmate Brian Eno con un goccio di This Mortal Coil e Cocteau Twins (spettacolare la loro “Alice”, con cui Jackson omaggia credo non casualmente anche l’autrice del libro).

Amabili resti di questa pellicola mi rimarrano per sempre dentro. Tracce indelebili di una visione che lascia il segno.
(voto 9)

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