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giovedì 26 ottobre 2017

Terapia di coppia per blogger






Negli ultimi tempi il rapporto tra me e Mr. James Ford è entrato in crisi. Non perché abbiamo cominciato a litigare, ma perché abbiamo cominciato a trovarci sempre più spesso d'accordo. E per due blogger nemici come noi, la cosa non va bene. Proprio per niente.
Per rianimare la situazione, abbiamo così deciso di inserire all'interno della nostra rubrica di presentazione delle uscite cinematografiche settimanali un terzo elemento, un ospite a ogni puntata differente. A chi è toccata la fortuna, o forse è meglio dire la sventura, questa volta?
La prescelta è Lisa Costa, autrice di In Central Perk, un blog molto intimo e allo stesso tempo accogliente. Un posto in cui ci si ritrova per parlare soprattutto di cinema, ma non solo. Come se la caverà la (almeno apparentemente) dolce e innocente Lisa alle prese con due mostri della blogosfera come noi?
Scopriamolo subito...

Thor: Ragnarok
"Ford che si batte contro due blogger radical-chic?
Questa settimana ne vedremo davvero delle belle!"

giovedì 3 aprile 2014

CINEMANIAC




Il ritorno di Lars von Trier + una saga teen fantasy venduta come il nuovo Hunger Games?
Questa sì che si preannuncia come una settimana cannibale, nei cinema italiani.
Dopo un lungo periodo di uscite decisamente fordiane, quindi del tutto evitabili, le nostre sale tornano allora finalmente a rianimarsi, con un paio di pellicole dall'ottimo potenziale. Ma vediamo più nel dettaglio tutte le uscite di questo nympho-weekend.

"Godo al solo pensiero della recensione cannibale."

"Godo al solo pensiero di Ford."
Nymphomaniac di Lars von Trier
Il consiglio di Cannibal: io sono un Larsmaniac, Ford è solo un maniac
Nymphomaniac è uno dei film evento dell’anno. Perché?
Perché è il nuovo lavoro di Lars von Trier? Perché è una pellicola doppia? Perché è un film sul sesso che farà discutere parecchio?
Per tutti questi motivi, certo, ma soprattutto perché è la pellicola destinata a far riesplodere, più feroce che
mai, la rivalità tra me e Ford. Una rivalità sopita negli ultimi tempi. Ce la farà a dividerci nuovamente?
Per seguire l’evento non è necessario essere iscritti a Facebook, basta guardare il doppio film e rimanere sintonizzati sui nostri blog. A Nymphomaniac Pensieri Cannibali dedicherà ben 3 post, ma non ne escludo un quarto soltanto per ribattere a tutte le strunzate che saranno probabilmente scritte su di esso da WhiteRussian.
Il consiglio di Ford: Cannibal è delicato come una ninfa, mentre Von Trier è senza dubbio un maniac.
Nymphomaniac è uno dei film evento dell'anno. Senza ombra di dubbio.
E lo attendo, probabilmente, con la stessa esaltazione del mio rivale.
Questo perché, probabilmente, con l'ultimo doppio lavoro di Von Trier la rivalità messa a tacere in questi mesi dal Wolf, Her, True detective e Snowpiercer - solo per citarne alcuni - troverà di nuovo una sua prepotente voce, e tutti voi potrete gioire mentre torneremo a scannarci selvaggiamente.
Senza contare che non vedo l'ora di massacrare quello che si prospetta come un gran, bel cumulo di merda.

"Piango al solo pensiero della recensione fordiana."

"Vieni qua, ninfomane porcellona!"
"Ehm, mi sa che hai sbagliato pellicola. Io sono ancora vergine."
"Sì, va beh, siamo proprio in un film di fantascienza..."
Divergent di Neil Burger
Il consiglio di Cannibal: scommetto che il parere mio e quello di Ford saranno divergenti
Divergent è il nuovo Hunger Games?
Speriamo di sì, anche perché così, oltre a Nymphomaniac, questa settimana ci potremmo ritrovare con un altro film in grado di dividere alla grande la mia opinione da quella di Ford. Finalmente!
Divergent ha tutte le carte in regola per essere una roba teen fantasy di buon livello, negli USA questa nuova saga è già partita con ottimi incassi, la colonna sonora electro hip-hop è decisamente cool e il cast capitanato dalla promettente Shailene Woodley ma in cui si segnala pure la veterana Kate Winslet è di buon livello. Gli ingredienti per una cannibalata clamorosa in arrivo sembrano quindi esserci tutti, alla faccia di Ford. Però certo, lo si può capire: lui che va ad Amici di Maria de Filippi è troppo grande per queste robe teen uahahah!
Il consiglio di Ford: divergent, ovvero il ritorno dell'antica rivalità tra Ford e Cannibal.
Questa settimana ci sarebbero da fare salti di gioia.
Non tanto per i film proposti, che probabilmente regaleranno alcuni dei momenti peggiori per il sottoscritto di questa prima parte dell'anno, quanto per la quasi certa divergenza d'opinioni che investirà me e Peppa Kid non solo per quanto riguarda Von Trier, ma anche per l'ennesima robetta teen che dopo Hunger games, Shadowhunters e Cucciolo eroico alla riscossa probabilmente metterà alla prova la mia pazienza.
Meglio così. Almeno non dovrò essere più d'accordo con il mio acerrimo nemico.

"Vestita così sono proprio sexy. Strano che Lars non mi abbia chiamata..."
Ti ricordi di me? di Rolando Ravello
Il consiglio di Cannibal: no, non mi ricordo di te
Un altro film con Ambra Angiolini?
Ma basta! In Italia c’è davvero gente convinta che sia una brava attrice?
Mi correggo: c’è davvero gente convinta che sia un’attrice?
Al massimo può ambire al ruolo di parodia di un’attrice seria, un po’ come io sono la parodia di un blogger cinematografico serioso alla MrFord.
Il consiglio di Ford: spero di non avere motivo per ricordarmene.
Ancora Ambra? Sul serio?
A questo punto ci manca solo di ritrovarla nel secondo capitolo di Nymphomaniac per girare il coltello nella piaga!

"Quel Ford è proprio un pazzo. Se non gli era piaciuto il nostro film bastava dirlo.
Non era il caso di fare un attentato terroristico."
Nottetempo di Francesco Prisco
Il consiglio di Cannibal: potrei vederlo, ma giusto durante una notte insonne
Problemi di insonnia?
WhiteRussian e i suoi soporiferi consigli cinematografici non vi bastano più?
In vostro soccorso arriva il prezioso cinema italiano, capace di sfornare pellicole utili sempre utili. Almeno per chi vuole farsi una bella dormita. Tra le uscite nostrane della settimana, questo notturno Nottetempo comunque non sembra nemmeno tanto malvagio e poi è un’occasione per rivedere la promettente Nina Torresi, attrice rivelazione de La bellezza del somaro. Nonostante la sua presenza, non posso però escludere che il film sia a rischio sbadiglio.
Il consiglio di Ford: nottetempo, ormai, preferisco dormire. Il Fordino si alza presto.
Come se non bastasse Maniac Von Trier condito da robette teen, ecco che il Cinema italiano, dopo Ambra, piazza un grosso calibro da sonno profondo, che non credo proprio mi disturberò a guardare, considerati i recuperi ed il tempo da dedicare all'amichetto danese del Cucciolo.

"Processano Ford per crimini contro il cinema?"
"Era ora!"
Il pretore di Giulio Base
Il consiglio di Cannibal: Ford, il pretone
Per quanto possa provare simpatia per Francesco “dai dai dai” Pannofino, per un film del genere difficilmente potrei provare simpatia. Già dal trailer sembra una commedia fatta con l’unico scopo di non far ridere. Come le battute di Ford. L’unica che mi ha fatto ridere è quando ha detto che partecipava ad Amici di Maria de Filippi.
Ah, quella non era battuta?
Il consiglio di Ford: Cannibal, il pirlone.
Non c'è due senza tre, per la settima arte nostrana. E non c'è due senza tre neanche per me. Nonostante il simpatico Pannofino, non perderò neanche tempo a parlare troppo male di un film che non mi sognerò neppure di far guardare al mio acerrimo e ritrovato nemico.

"Ma l'avete visto Ford ad Amici di Maria de Filippi?
E' stata la cosa più divertente di sempre!"
Father and Son di Hirokazu Koreeda
Il consiglio di Cannibal: attenti che sta per arrivare Ford and Son, il primo blog scritto dal Fordino
È da un po’ che su Pensieri Cannibali non si parla di cinema giapponese, ma tranquilli perché nei prossimi giorni vi segnalerò un nippo-movie come si deve, a cui a breve si potrebbe aggiungere magari pure questo Father and Son. Sperando sia un drammone intimista di quelli belli, e non una roba stracciapalle di quelle che piacciono tanto a MrJamesLacrimaFacileFord.
Il consiglio di Ford: Cannibal and Ford, di nuovo nemici.
Il Cinema giapponese, nel corso degli anni, è stato uno tra i più amati dal sottoscritto, dai tempi di Kurosawa fino a Kitano, senza dimenticare l'animazione. Onestamente nutro qualche dubbio a proposito di questo Father and son, che comunque potrebbe rivelarsi come la rivelazione d'autore della settimana.
La certezza, invece, è che ci sarà da ridere confrontando le recensioni di White Russian e Pensieri cannibali di Nymphomaniac.

giovedì 6 marzo 2014

PROGRAMMI TV VERGOGNA


Prosegue la serie della Vergogna.
Ora capisco perché a Hollywood fanno tanti remake: una volta che hai trovato qualcosa che ha più o meno successo, non riesci a smettere di proporlo in qualunque sua variante. E così, dopo i Film Vergogna, i Dischi Vergogna e le Canzoni Vergogna, oggi vanno in scena i miei Programmi Tv Vergogna. Quelle cose che seguo, ma soprattutto ho seguito in passato, e di cui mi vergogno un pochino o diciamo anche tanto.
Se volete, potete partecipare pure voi a questo gioco al massacro con le vostre liste da postare su blog, Facebook o dove vi pare. Ecco intanto la mia vergognosa decina.

10. Melrose Place
Più soap-opera che serie tv vera e propria, Melrose Place è nato come spinoff “adulto” di Beverly Hills, 90210, ma ben presto si è trasformato nel capostipite del nuovo trash televisivo, quello che in seguito ci avrebbe regalato altre perle come Desperate Housewives e Pretty Little Liars. Dagli anni '90 con furore, è insomma il mio guilty pleasure storico per eccellenza.


9. Primi baci
Sitcom francese, un incrocio transalpino tra Happy Days e Kiss Me Licia, da giovine pre-adolescente non me ne perdevo una puntata. Non so il perché, davvero non lo so. Già allora avevo il leggero sospetto che si trattasse di una porcheria invereconda, ma il fatto che fosse una produzione francese e non una latinata stile Paso adelante ai miei occhi gli regalava una raffinata patina radical-chic niente male. Invece no. Era solo una porcheria invereconda e basta.

Questa è la foto più decente che sono riuscito a trovare. Figuratevi le altre...

8. Non è la Rai/Generazione X
Ai tempi di Non è la Rai ero ancora un po’ troppo piccolo per apprezzare in pieno le fanciulle presenti, però i miei compagnucci delle medie cominciavano a parlarne e quindi ho cominciato a seguirlo pure io. A me comunque piaceva di più il programma successivo condotto da Ambra Angiolini, Generazione X, una ciofeca durata appena una stagione e che credo di aver visto solo io e altri 4 gatti, ma quando lo guardavo mi sentivo un teenager e non più un bimbominkia. Quando invece era il contrario...

"Ma quanto scazzo addosso c'ho?"

7. Settimo cielo
Ho sempre detestato Settimo cielo, con il suo buonismo, i suoi valori religiosi sbandierati in maniera oscena e il suo volemose bene. Allo stesso tempo, per quanto mi irritasse, non riuscivo a fare a meno di vederlo. Credo sia da qui che è nata la mia insana voglia di guardare anche quelle cose pessime che non mi piacciono, pur di poterle criticare e massacrare a dovere.

"Sembriamo una setta religiosa?
A dirla tutta lo siamo veramente."

Ma poi questi qua, quanti figli avevano?
Va bene che, come dice il detto, la mamma dei Camden è sempre incinta, però usatelo una buona volta, un preservativo.

6. Ok, il prezzo è giusto!, Il pranzo è servito e Giochi senza frontiere
Ricordo che da bambino guardavo - e con enorme interesse - programmi come Ok, il prezzo è giusto!, Il pranzo è servito e Giochi senza frontiere. Per quest'ultimo a ogni puntata facevo un tifo da stadio. Ero proprio un telerincoglionito.
Vorrei tornare indietro nel tempo soltanto per auto prendermi a botte.


5. Baywatch
Quante seghe.


4. Festival di Sanremo
Il programma nazional-popolare per eccellenza. E la prova che lo seguo veramente ce l’avete avuta fino a pochi giorni fa

"Pensieri Cannibali l'ho inventato io!"

3. Grande Fratello
Dopo il Grande Fratello, piaccia o meno, la televisione generalista non è più stata la stessa. Forse è peggiorata, forse faceva schifo anche prima. Fatto sta che la prima edizione del GF è stata un qualcosa di rivoluzionario e il programma in sé, nelle intenzioni originali, era un esperimento sociologico parecchio interessante. L’idea è: chiudiamo dei palestrati, qualche fighetta e una manciata di scherzi della natura e freak per 100 giorni insieme in una casa. In cattività. Quindi li spiamo 24 ore su 24 mentre si scannano e si accoppiano. Si può dire che l’esperimento anno dopo anno sia sfuggito di mano ai suoi stessi autori e il nuovo GF appena partito non ho manco avuto la forza di cominciare a vederlo, però la prima edizione è stata davvero qualcosa di nuovo. Trash allo stato puro, ma pur sempre qualcosa di nuovo.

Per non dimenticare.

2. Laguna Beach/The Hills
Laguna Beach è uno dei programmi più geniali della tv recente. Credo per la prima volta in assoluto nella storia della televisione si è proposto qualcosa che non era un semplice reality e non era nemmeno una serie tv vera e propria, bensì un mix folle tra realtà e finzione, in grado di trasportare la generazione del Grande Fratello in una dimensione nuova. Una dimensione in cui non c’è niente di vero al 100% e non c’è nemmeno niente di finto al 100%. Una dimensione ibrida che è il mondo dei social network in cui viviamo oggi. Laguna Beach è stato insomma il Matrix del piccolo schermo. A suo modo.
Quanto a The Hills, la serie spinoff di Laguna Beach trasmessa sempre da Mtv, ci ha regalato uno dei villain più psicopatici di sempre (Spencer Pratt) e alcuni dei dialoghi più vuoti nella storia dell’umanità. Come non adorare un programma del genere?


1. Dawson’s Creek
Che ci volete fare?
Dawson’s Creek è e resterà sempre la bimbominkiata assoluta della mia vita.

giovedì 7 aprile 2011

Notte fonda prima degli esami

Immaturi
(Italia 2011)
Regia: Paolo Genovese
Cast: Raoul Bova, Ricky Memphis, Barbora Bobulova, Ambra Angiolini, Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu, Anita Caprioli, Luisa Ranieri, Alessandro Tiberi, Giulia Michelini, Maurizio Mattioli
Genere: nuova (si fa per dire) commedia italiana
Se ti piace guarda anche: Notte prima degli esami, Compagni di scuola, Old School

Trama semiseria
Il loro esame di maturità è stato annullato e così un gruppo di quasi 40enni si trova costretto a rifarlo. Tra loro ci sono tutti i tipi stereotipati (ma nemmeno così lontani dalla realtà) dell’italianità di oggi: c’è un Raoul Bova in crisi mucciniana perché la compagna è incinta, c’è il bamboccione Ricky Memphis che vive ancora insieme ai suoi, c’è la mamma single Barbora Bobulova con la figlia che è più matura di lei stile Susan di Desperate Housewives, c’è un’Ambra maniaca che va in un centro sessuomani anonimi che fa molto USA e ci sono Luca & Paolo che fanno… Luca & Paolo.

Recensione cannibale
Vedere un film inglese, giapponese, americano e poi una cosetta del genere fa balzare agli occhi delle differenze notevoli. È vero che questo film non è per forza di cose rappresentativo di tutto il cinema italiano, e meno male, però se paragoniamo questo prodotto medio nostrano con altri prodotti medi internazionali, emergono difetti mica da poco.
Il cinema inglese è a un livello di recitazione che fa mettere le mani nei capelli a vedere Ambra, Raoul & Co. tutti insieme poco appassionatamente, per non parlare di colonne sonore che proprio stanno su due pianeti distanti anni luce: mediamente favolose quelle made in UK, sponsorizzata da RTL 102.5 quella qui proposta. E se certi pezzi funzionano in radio, in un film la musica radiofonica è quanto di meno cinematografico io riesca a immaginare. A ciò aggiungiamo pure una sana dose di cinismo e ironia tutte british che da noi quasi sempre mancano in favore di una stanca comicità buonista, per non parlare poi del solito discorso moralista sulla droga: qui una ragazzina si cala una pasta e finisce subito in ospedale, nelle produzioni UK la tematica viene affrontata thanx God in maniera più libera e in serie come Skins o Misfits si fanno dal mattino alla sera senza che (quasi) nessuno muoia.

Il cinema giapponese ha poi un’originalità e una capacità di sorprendere che qui da noi sono invece visti come un peccato mortale, perché da noi è un reato uscire dai soliti binari delle aspettative consolidate.
Rispetto al cinema americano manca invece la stessa professionalità, non dovuta solo a mere questioni di budget, ma anche a una maggior cura nei più piccoli dettagli, nel ritmo dei dialoghi e nelle battute, per quanto il rischio di imbattersi in americanate clamorose sia sempre elevato. Vogliamo mettere dentro anche la Francia in questo excursus tra le cinematografie che seguo in maniera diciamo più costante? Ecco, il cinema francese medio recente non è che sia messo poi molto meglio del nostro.
Eppure questi filmetti italiani medi negli ultimi mesi continuano a centrare l’obiettivo del box-office con grande facilità proprio per merito della loro mediocrità. Proprio perché per un paese medio è facile amare storielle medie come queste. Peccato che manchi la benché minima cognizione cinematografica, oltre che una qualsivoglia profondità nel trattare certi argomenti che sarebbero pure potenzialmente interessanti.

Ma parliamo del film che mi ha ispirato tali riflessioni estemporanee. Immaturi offre un gruppo variegato di ex compagni di classe che si ritrovano per rifare la maturità e un po’ tutti possiamo riconoscere noi e i nostri ex amici (e nemici) di classe in questi personaggi. Il successo notevole riscosso dal film (di cui è già previsto anche un sequel) sta tutto qui, in questo spunto di partenza decisamente valido. Peccato che poi la pellicola non vada da nessuna parte. Non c’è la risata dolceamara di Compagni di scuola, er mejo der Carletto Verdone. Non c’è una vera evoluzione dei personaggi che si muovono sempre lunga una diagonale a metà tra Muccino e Moccia. L’unico percorso intrapreso è quello verso un’idea di normalità e famiglia tradizionale da Mulino (o Muccino?) Bianco.

A ciò possiamo aggiungere anche il solito espediente ormai trito e ritrito dell’irritante e saccente voce fuori campo, i personaggi di Luca & Paolo che non sono niente più di macchiette inutili, una scena di balletto sulle note di “Ufo robot” che vorrebbe essere un momento memorabile mentre invece è uno scult totale, un Raoul Bova medico più improbabile degli scopa-dottori delle ultime stagioni di Grey’s, dialoghi imbarazzanti (vedi la telefonata di Bova in macchina che ripete tutto quello che gli viene detto dall’altro capo), un’Ambra Angiolini che se la sarà anche cavata con Ozpetek e ke chezz però qui fa rimpiangere i tempi di Non è la Rai, spudorate markette di CheBanca! e Intimissimi e un finale terrificante con un pezzo di Alex Britti. No, dico: Alex Britti? Mi state pigliando per il culo?

Nonostante vari momenti che fanno cadere le palle, di cui quelli sopra citati sono gli esempi più lampanti, la visione fila via piuttosto liscia, soprattutto per merito di Ricky Memphis e Barbora Bobulova, i due più in palla e con i personaggi un attimino più decenti del lotto, mentre tra i comprimari ben figurano Alessandro Tiberi (il mitico stagista della serie Boris), la phiga di turno (Giulia Michelini) e persino un divertente Maurizio Mattioli (sì, quello del Bagaglino). Il filmetto è quindi guardabile e non mi sento di sconsigliarlo in toto, peccato che più che divertire metta un po’ di tristezza. Non tanto perché i tempi del liceo sono ormai un ricordo nostalgico più o meno lontano (almeno per me), ma per lo stato attuale del cinema (medio) italiano. Che una notte fonda possa calare su questa marea di commediole prima degli esami.
(voto 5-)

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