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venerdì 13 marzo 2020

I film da vedere in quarantena





Quarantena. Zona rossa. Pandemia. Giuseppe Conte nuovo sex symbol nazionale. Parole che fino a poche settimane fa associavamo solo a scenari fantascientifici. Adesso sono diventate la nostra nuova quotidianità. Come siamo passati dall'avere come maggiore preoccupazione Bugo che lascia il palco di Sanremo dopo lo scherzetto di Morgan a questo?

Non sta a me dirlo. Quello che Pensieri Cannibali può tentare di fare in questo periodo, che per usare un eufemismo possiamo definire “complicato”, è fare ciò che ha sempre fatto: un po' di sano intrattenimento. Cercare di allietare almeno un pochino e per una manciata di minuti chi passa per di qua, dando nel frattempo anche qualche consiglio cinematografico.

Quali sono i film da vedere durante una quarantena? Una domanda che non è più ipotetica, come possono essere i dischi e i libri da portare su un'immaginaria isola deserta, ma che si è fatta dannatamente reale. Cercherò quindi di dare una mia personale risposta, senza la pretesa di fare l'espertone di turno visto che già ce ne sono tanti in giro specie un sacco di virologi improvvisati, sperando di potervi fornire qualche spunto. In modo da poter stare il più possibile a casa – mi raccomando! – senza annoiarsi troppo. #iorestoacasa a guardare film.


Mars Attacks!

Il primo consiglio che mi permetto di dare è quello di informarsi in maniera responsabile. Quindi attraverso siti affidabili, non come Pensieri Cannibali, ahahah.
Attenti a fake news, bufale social e dicerie popolari, ma informatevi. Una volta fatto ciò, ogni tanto è però meglio anche staccare dal flusso di notizie e farlo del tutto. A meno che non compaia Conte in un'edizione straordinaria del TG. Quindi il mio secondo consiglio è quello di evitare pellicole su virus, contagi, epidemie e in generale qualunque lavoro di genere catastrofico o disaster movie. Se proprio volete restare a tutti i costi immersi in questo clima apocalittico che è il nostro presente, vi suggerisco di guardare qualche film che tratta il tema con umorismo e ironia. Come Mars Attacks!, dove la minaccia alla Terra come si può evincere dal titolo arriva dai marziani e non da un virus, e che riesce a regalare un messaggio di speranza. Senza spoilerare troppo, anche perché il film è del 1996 quindi il reato di spoilerizzazione dovrebbe essere caduto in prescrizione, dico solo che per ogni problema c'è una soluzione, e in questo caso è davvero sorprendente. Un po' come lo stare a casa a guardare film può rivelarsi cruciale per la salvezza dell'umanità.


martedì 15 ottobre 2013

CANNIBAL AGE




C’è un giochino che gira in rete tra i blog in questi giorni. Ormai l’avete già fatto tutti e, se ancora non l’avete fatto, vi invitiamo a unirvi alla tribù. In cosa consiste? Prendi il tuo anno di nascita e da lì in poi scegli un film per annata, fino al presente. La pellicola che più hai amato, o anche solo quella più rappresentativa per te come spettatore uscita in quei 12 mesi.
Chi è il pazzo che ha ideato questa cosa?
Tutto è partito da un’idea del blog Il Cinema Spiccio e del suo autore Frank Manila, uno che ogni tanto se ne esce con queste belle trovate, ed ecco che per l’occasione io e il mio rivale blogger Mr. James Ford abbiamo colto la palla al balzo per trasformare il giochino/meme in una nostra scatenata e agguerrita nuova Blog War.
Oggi si parte con la lista cannibale di film, a partire dall’anno di grazia della mia nascita 1982.
Domani toccherà poi anche alle pellicole di Ford. Preparatevi a una lunga, lunghissima rassegna, visto che il suo anno di nascita coincide all’incirca con quello in cui è stato inventato il cinema…
Cannibal Kid

"Olé, finalmente una nuova Blog War!"

Che il buon Frank Manila fosse uno che ne sapeva, oltre che uno degli Expendables più coriacei della blogosfera, era cosa nota, ma che potesse originare un vero e proprio tam tam tra i blog con il gioco che ha caratterizzato il suo compleanno è stato davvero una sorpresa.
Per l'occasione, io ed il mio acerrimo nemico Cannibal Kid abbiamo pensato di trasformare questa simpatica iniziativa in un nuovo capitolo delle famigerate Blog Wars, dandoci battaglia sui film che abbiamo scelto anno dopo anno a rappresentarci, come spettatori o semplicemente legando un titolo ai ricordi.
Oggi è il turno del mio rivale, che sciorinerà la sua solita sfilza di proposte da Cucciolo Eroico: ma non temete. Domani troverete una selezione decisamente più corposa, e non soltanto per quanto riguarda la quantità.
MrFord

1982
E.T. – L’extraterrestre di Steven Spielberg
Cannibal Kid Per il Santo anno della mia nascita, uno dei film preferiti della mia infanzia. Oggi Spielberg s’è sputtanato quasi quanto Ford, ma allora con la sua bici volava ancora alto nel cielo del cinema.
MrFord Per festeggiare il non troppo santo anno della nascita di Peppa Kid, un film che miracolosamente riesce a mettere d'accordo perfino due avversari del nostro calibro, figlio dei tempi in cui Spielberg sfornava una meraviglia dietro l'altra. Poi, con l'età, ha finito per bruciarsi completamente: un po’ come Cannibal, che pensa ancora di essere ai bei tempi delle superiori, ed invece ha già bussato alla porta dei trenta.

"Miley Cyrus, già nel 1982 ero più estrema di te. Mentre te adesso limoni martelli, io mi facevo 'sto mostro di E.T.!"

1983
Videodrome di David Cronenberg
Cannibal Kid Gli anni ’80 più malati e visionari, per una di quelle pellicole che ti risucchiano letteralmente dentro lo schermo. Mentre dai film fordiani si può solo essere sputati fuori. Oppure sputarci sopra.
MrFord Il Kid gioca sporco e sceglie uno dei registi più importanti del Nord America - almeno fino alle sue ultime due pellicole - per tentare disperatamente di arginare l'ondata di filmoni fordiani in arrivo domani. Tentativo comunque apprezzabile.

James Woods ancora più estremo di Miley e Drew: lui si faceva il televisore.

1984
Gremlins di Joe Dante
Cannibal Kid Con Ford, come con i mogwai, è fondamentale seguire 3 regole:
- Mai esporlo a un radical-chic, potrebbe irritarsi.
- Mai bagnarlo e mai lavarlo, perché per lui, da vero duro, l’omo ha da puzzà.
- Mai farlo andare a dormire dopo la mezzanotte. Sapete com’è, ha una certa età…
MrFord Con Cannibal, come con i mogwai, è fondamentale seguire tre regole:
- Mai esporlo ad un vero Capolavoro, potrebbe affermare che è una palla
- Mai bagnarlo e mai lavarlo, potrebbe rovinarglisi il trucco
- Mai farlo mangiare dopo la mezzanotte: a quel punto, infatti, è già in hangover selvaggio e probabilmente al pronto soccorso per una lavanda gastrica.

"Troppo ganzi i film cannibali!"

1985
Breakfast Club di John Hughes
Cannibal Kid La pellicola teen perfetta degli anni ’80. Ma potrebbe anche trasformarsi in una pellicola horror, se io mi trovassi chiuso in punizione insieme a Ford per un’intera giornata.
MrFord Un film, Breakfast club, che nonostante l'aura di cult non è riuscito a conquistarmi come ha fatto con molti - Cannibal compreso -, e che dunque non è mai entrato a far parte dei miei favoriti degli anni ottanta. Molto meglio, per i tempi, qualche bella tamarrata action.

"Deve arrivare un altro ragazzo in punizione?"
"Sì, un certo Silvio Berlusconi..."

1986
Top Gun di Tony Scott
Cannibal Kid Il top dei top delle tamarrate 80s. Ford, tu invece sei il flop dei flop dei tamarri cresciuti negli 80s.
MrFord Ed ecco che il Kid tenta la strada della tamarrata cercando palesemente di imitare Ford, il re dei tamarri. Ma non c'è verso, il Maverick della blogosfera resta uno solo. E non parlo certo di Cannibal Goose.

"Io approvo questa lista, Cannibal. E anche Scientology."

1987
Wall Street di Oliver Stone
Cannibal Kid Il film ideale per capire come girava il mondo negli anni Ottanta. Cioè esattamente come oggi. Soprattutto in Italia, dove siamo ancora fermi proprio agli anni Ottanta. Ford su tutti.
MrFord Senza dubbio gli anni ottanta sono stati figli dell'action quanto di Gordon Gekko, dunque è giusto che, nella scelta di stare da una parte o dall'altra, il fighetto Kid decida di schierarsi con l'affarista piuttosto che con lo spaccaculi.

"Macché smart phone. Guardate qui che gioiellino..."

1988
Il principe cerca moglie di John Landis
Cannibal Kid Non un capolavoro cinematografico, ma una di quelle commedie che da piccolo mi rivedevo sempre volentieri, ridendo tutte le volte con la mitica risata di Eddie Murphy/Tonino Accolla. La stessa che faccio anche adesso alle spalle del musone Ford. Eheheh.
MrFord Come sopra per gli anni ottanta dell'action contrapposti a quelli degli yuppies, gli anni ottanta di Landis si dividono tra Il principe cerca moglie e Una poltrona per due. E se Cannibal è per il primo, chi sarà per il secondo?

"Secondo Ford vestiti così siamo all'ultima moda."
"Ma tu ti fidi davvero di quel tizio?"

1989
L’attimo fuggente di Peter Weir
Cannibal Kid Il film che ha rovinato tutte le generazioni successive di insegnanti. Dopo questo film, per quanto si sarebbero sforzati, i prof non avrebbero infatti mai raggiunto il livello del capitano oh mio capitano Keating/Robin Williams. Quindi rassegnati anche tu, presunto professorino di cinema Ford!
MrFord Un film che ha causato deliri di onnipotenza in generazioni di insegnanti e traumi in generazioni intere di studenti, Cannibal e Ford compresi. E se il giovane Ford ricordava il timido Anderson e quello attuale il buon Nuanda, Peppa Kid resterà sempre il maledetto Cameron.

"O Cannibalano! Mio Cannibalano! Mmm, non suona tanto bene..."

1990
Ghost – Fantasma di Jerry Zucker
Cannibal Kid Un film romantico? Sì, certo, però non solo. È anche una delle più belle e originali riflessioni sull’Aldilà, nonché una pellicola in grado di sdrammatizzare alla grande su un tema come quello della morte. Roba difficile, quasi quanto sdrammatizzare su Ford.
MrFord Ed ecco che l'animo pusillanime da teenager di Cannibal esce fuori: Ghost è un film che ho visto anche io innumerevoli volte, sicuramente migliore di quanto molti radical chic lo dipingano, ma decisamente troppo oltre per essere considerato il simbolo di un anno intero. Comunque, alla piccola Katniss Kid perdono questo eccesso mieloso: in fondo parliamo pur sempre di un'adolescente disperata!
Cannibal Kid Sempre meglio che essere una desperate housewife come te…

"Miley, io sono più arrapata di te. Pure i fantasmi, mi faccio!"

1991
Il silenzio degli innocenti di Jonathan Demme
Cannibal Kid Il Cannibale per come lo conoscete nasce un po’ con questo film. Non per il nickname, preso invece da una canzone, quanto perché Il silenzio degli innocenti ha segnato la fine della mia innocenza cinematografica e della mia infanzia e il passaggio verso un’adolescenza eterna in cui sguazzo ancora oggi.
MrFord Finalmente, dopo anni di teenitudine, Cannibal si sveglia piazzando uno dei suoi colpi migliori, con un film che ha segnato l'immaginario collettivo e, oltre ad essere un cult, rappresenta una delle pellicole di riferimento del suo genere. Per una volta, bravo.

"Questa è la fine che presto farà anche un altro cannibale..."

1992
Fuoco cammina con me di David Lynch
Cannibal Kid Folle e geniale prequel/completamento della serie fondamentale del decennio, Twin Peaks. Un’unione tra cinema e tv pazzesca. Mai visto niente di così fuori di testa fino all’arrivo di Ford.
MrFord Tanto la serie di Twin Peaks fu grande, quanto il suo prequel un titolo da più di un punto di vista deludente per chi, come il sottoscritto, si aspettava di trovare una sorta di equivalente pietra miliare dal punto di vista cinematografico. Viene buono giusto per il mai dimenticato Bob, spauracchio sia mio che del Cannibale.

"Il salotto di Casa Ford è esattamente come me lo immaginavo..."

1993
Ricomincio da capo di Harold Ramis
Cannibal Kid Ricomincio da capo a parlarvi di questo film? E no, l’ho già fatto di recente, quindi andate a ripescarvi il mio post, che per una volta merita.
MrFord Scelta approvata anche questa, per una volta in pace. Andate a rileggervi il post del mio scomodo rivale, dove troverete anche il sottoscritto.

"Hey, marmotta. Lo sai che guidi meglio te di MrFord?"

1994
Pulp Fiction di Quentin Tarantino
Cannibal Kid La pellicola di Tarantino è presente in praticamente tutte le liste e io volevo fare una scelta alternativa tanto per essere originale. Però non ce l’ho fatta. Questo è il film fondamentale dell’anno, del decennio, della mia storia come spettatore. Non potevo tenerlo fuori.
Ford? Lui sì che vorrei tenerlo fuori dalle pall…ehm, dal mio blog!
MrFord Dire 1994 ormai significa dire Pulp fiction. Titolo presente praticamente in tutte le liste dei partecipanti a questo gioco, e scelto anche dal Cucciolo, verrà clamorosamente escluso dalla mia lista di domani, ennesima testimonianza di un coraggio da spettatore del vecchio Ford che Cannibale si sogna. Un pò come il coraggio in generale. Ahahahahaha!
Cannibal Kid Un commento che puzza di senso di superiorità e radical-chicchismo non solo nei miei confronti, vabbè io ci sono abituato, ma pure verso tutti i numerosi splendidi colleghi blogger che hanno deciso di inserire Pulp Fiction nelle loro liste.
E comunque scegliere un film che solo a te piace al posto di un capolavoro non si chiama coraggio. Si chiama pessimo gusto.
MrFord Che cos'è tutta questa paraculaggine!? Il problema non è dei colleghi blogger, ma tuo!

"Ti chiami Ford? Mr. James Ford???"
Dovevi dirlo prima, così ti sparavo subito!"

1995
Kids di Larry Clark
Cannibal Kid Come non inserire i (cannibal) kids di Larry Clark?
Un film che ha ridefinito l’estetica e le tematiche del cinema indie, così come la mia positiva influenza sta ridefinendo la concezione cinematografica, negli ultimi tempi un po’ più decente del solito, di Ford.
MrFord Titolo che sguazza nell'acquitrino cannibale come una stramba sirena, simbolo di un'epoca rimasta vergine dallo scorrere del tempo solo per il mio antagonista, che kid è rimasto, o vorrebbe rimanere, e non solo di nome.
Cannibal Kid Ma come parli? I don’t speak your language.

"Bella questa rivista, Hate. Spero di trovarci un articolo di Cannibal su Ford."

1996
Le onde del destino di Lars Von Trier
Cannibal Kid Nel mio passaggio da amante del cinema più o meno commerciale, a fighetto snob radical-chic della peggiore specie, era destino che incontrassi il cinema di Lars Von Trier, il regista più simpatico e amichevole del mondo. Le onde del destino hanno spazzato via le mie certezze e mi hanno fatto conoscere un approccio al cinema differente. Per questo sarò sempre grato all’amichetto danese di Ford.
MrFord Dovete sapere che Lars Von Trier, uno dei registi che al momento odio di più, nel mio periodo di avvicinamento al Cinema d'autore era al contrario uno dei favoriti del sottoscritto. Poi qualcosa si ruppe - nel cervello del buon Lars - e tutto il dopo Dogville andò a farsi stramaledire. Ai tempi de Le onde del destino, però, Von Trier ancora si salvava. Il Cannibale, invece, è sempre stato senza speranza.
Cannibal Kid Poi qualcosa si ruppe… nel tuo cervello. ;)

"No, Ford. Per la milionesima volta: Le onde del destino non è un film sul surf."

1997
Gummo di Harmony Korine
Cannibal Kid Dopo Kids, da lui sceneggiato, il mitico Harmony Korine esordisce con un lungometraggio tutto suo. Ed è un dito medio alzato contro tutto e contro tutti. Lo stesso che io mostro al mio blogger rivale.
MrFord Nonostante abbia amato molto - a sorpresa - Spring breakers, non mi sono ancora avventurato nella visione di Gummo: quello che posso sperare, visto che non capitò con le quattro scalmanate amichette di Alien James Franco, è che al momento di recuperarlo possano scatenarsi le bottigliate delle grandi occasioni.

"Mi sa che se mi vestivo da coniglione di Donnie Darko stavo più al calduccio..."

1998
Pleasantville di Gary Ross
Cannibal Kid Gli anni ’90 sono stati un bel periodo per le pellicole più indie e alternative, ma Hollywood ogni tanto ha saputo tirare fuori robe di classe come questo splendido omaggio al cinema di una volta, rivissuto con sensibilità moderna. In Pleasantville, il bianco e nero si trasforma in colore, così come nel mondo dei blog le tenebre di WhiteRussian diventano improvvisamente più vive ogni qual volta che compaiono i coloriti commenti cannibali.
MrFord Ricordo questo film perchè, ai tempi, era uno dei più gettonati da mio fratello, che lo rivide un paio di milioni di volte negli anni del liceo. Onestamente, per quanto ben realizzato, non è mai riuscito a conquistarmi fino in fondo, un po’ come Pensieri cannibali. L'old school del bianco e nero fordiano, del resto, sarà sempre di un'altra pasta rispetto ai colori pastello cannibali.
Cannibal Kid Tuo fratello evidentemente deve avere dei gusti migliori dei tuoi. Come qualunque altra persona sulla faccia della Terra, d’altra parte uahahah.

"Tranquilla, sono abituato: devo truccare così anche Ford tutte le mattine,
altrimenti quello uscirebbe di casa in bianco e nero..."

1999
American Beauty di Sam Mendes
Cannibal Kid Come Pulp Fiction, un’altra pellicola che ha cambiato per sempre la mia percezione del cinema. E non solo la mia, visto l’elevato numero di film e di serie tv che hanno copiato e ancora scopiazzano lo stile dell’American Beauty. Alla faccia di Ford che continua a cercare (invano) di ridimensionarne l’importanza.
MrFord American beauty, in più di un senso, ha rivoluzionato grande e piccolo schermo strabiliando ed ammaliando pubblico e parte della critica ai tempi della sua uscita: come tutti i supercult, però, dietro l'apparenza ha sempre nascosto meno sostanza di quanto avrebbe voluto. In buona sostanza, per quanto grande, parliamo di fatto di una paraculata. Un po’ come i post sempre sul pezzo e alla moda del fastidioso Cannibal Burnham.

"Questa lista lascia davvero a bocca aperta. Dovrebbero chiamarla Italian Beauty."

2000
Alta fedeltà di Stephen Frears
Cannibal Kid Che lista sarebbe, senza il film sulle liste per eccellenza, ovvero Alta fedeltà?
Ve lo dico io: una triste lista fordiana.
E qui potete anche recuperare il mio post dedicato alla pellicola.
MrFord Un film che, per riferimenti musicali ed approccio pane e salame, pare molto più fodiano che cannibale. Ma va bene così. Evidentemente la mia buona influenza comincia a farsi sentire.

"Ford, anche tu vuoi il disco di Miley Cyrus? Ti stai proprio cannibalizzando..."

2001
Mulholland Drive di David Lynch
Cannibal Kid Non mi piace rivedere più volte lo stesso film, però se c’è una pellicola che non mi stanca è questa. Ogni volta arrivo alla fine scoprendo qualcosa di nuovo e allo stesso tempo con l’impressione di non aver compreso tutto.
Quando finisco di leggere un post fordiano invece sono sicuro di non averci capito un bel niente e posso anche rileggerlo mille volte, ma il risultato non cambia.
MrFord Evidentemente la buona influenza del duemila prosegue nel duemilauno, con questo Mulholland drive cui ho rinunciato nella mia lista solo per andare dritto allo scontro e rendere ancora più sanguinosa questa Blog war anagrafica.

"E' impressionante, i film cannibali di oggi sono uno più bello dell'altro."

"E' impressionante, i film di Ford di domani saranno uno più spaventoso dell'altro."

2002
Le regole dell’attrazione di Roger Avary
Cannibal Kid Un’autentica figata di film, girato da Dio dall’ex amichetto di Tarantino, Roger Avary, e ingiustamente troppo poco noto. Colgo quindi anche quest’occasione per ricordarvi di recuperarlo. Già che ci sono, colgo anche l’occasione per ricordarvi di non fidarvi mai dei consigli fordiani. Mai.
MrFord Titolo di nicchia e sicuramente sottovalutato adorato anche dalla signora Ford che, personalmente, trovo più vicino ad American beauty che non ai cult veri e con le palle d'acciaio che sfileranno domani. Poco male, comunque. Considerati i pessimi gusti cannibali, poteva andare decisamente peggio.

"Hey, lo sai che Dawson's Creek è una delle serie preferite da Cannibal?"
"E tu lo sai che Settimo Cielo è la serie preferita in assoluto da Ford?"
"Andiamo tutti e due a suicidarci?"
"Non vedo altra soluzione..."

2003
Lost in Translation di Sofia Coppola
Cannibal Kid Uno di quei film di cui o conosci la sua lingua, o sei fregato perché qualcosa di fondamentale andrà inevitabilmente perso nella traduzione.
Io ad esempio non parlo la lingua fordiana e quindi la sua passione per trashate action e baracconate varie non la comprenderò mai.
Qui c’è il mio post tradotto.
MrFord Ed ecco che esplode il peggio del gusto di Peppa Kid: Lost in translation è uno dei titoli più sopravvalutati della Storia recente del Cinema, una pippa radical chic di proporzioni epiche venata da un'ironia decisamente razzista rispetto ai giapponesi e che ancora oggi non capisco come abbia potuto trovare riscontri così entusiastici: non ci sarà mica un'epidemia di cannibalismo!?
Cannibal Kid Una così splendida poesia d’amore dedicata a Tokyo razzista???
Ford, non sai davvero più a cosa appigliarti per criticare una pellicola indiscutibilmente bella. Mi sa che con te non è andato perso nella traduzione qualcosa. È andato perso tutto.
MrFord Il vecchio Bill Murray troppo alto per le docce giapponesi non mi sa molto di poesia. Del resto, neanche Pensieri Cannibali o il pollice di Megan Fox.
Cannibal Kid E beh, i giapponesi potrebbero fare una nuova Pearl Harbor per un’offesona del genere…

"Posso fare la pubblicità di qualunque drink, ma del WhiteRussian proprio no!"

2004
Se mi lasci ti cancello di Michel Gondry
Cannibal Kid Ford, se mi lasci e ti trovi un altro nemico blogger con cui combattere una Blog War io non ti cancello. Anzi, ne sono solo contento uahahah.
MrFord Caro Cannibal, se vuoi posso cancellarti a furia di botte. E senza neppure lasciarti troppo.

"Ti sei già addormentato? Ma la lista fordiana comincia solo domani..."

2005
V per vendetta di James McTeigue
Cannibal Kid Tutti in marcia con le maschere di Guy Fawkes per protestare contro Ford e il regime autoritario del suo WhiteRussian!
MrFord Un film finalmente vitale ed anarchico che scuote un po’ le fondamenta da ragazzina dell'impero goiano. L'influsso della Resistenza fordiana torna a farsi sentire.

"Dio ti prego, fammi ricrescere i capelli che così sembro Jason Statham."

2006
Crank di Mark Neveldine, Brian Taylor
Cannibal Kid Per rimediare a tutti gli action sorpassatissimi e spompatissimi che ci proporrà domani Ford, ecco una pellicola davvero adrenalinica, ironica, divertentissima e scatenata. E se un film d’azione è piaciuto tanto a me, i casi sono due: o è una vera figata, o è proprio una vera cannibalata.
MrFord L'action meno action nel vero senso della parola mai prodotto, che comunque ha il suo perchè nel protagonista - l'inossidabile Statham - ed in un sequel ancora più bello del primo capitolo. Considerata la scarsa dimestichezza del Cucciolo con il genere, posso perdonargli questo inserimento al posto di chicche di ben altro calibro.

"Cosa dici, Natalie? Non ti sento..."

2007
Juno di Jason Reitman
Cannibal Kid Per amare fino in fondo Juno, il regista Jason Reitman, la sceneggiatrice Diablo Cody, la protagonista Ellen Page e le sue maglie a righe, bisogna essere indie nel midollo. Una cosa che un metallaro come Ford non potrà mai fare, non fino in fondo.
MrFord Un tamarro rock come il sottoscritto non potrà mai davvero amare fino in fondo una pellicola pur fresca e divertente come questa. Al massimo potrei però ritagliarmi il ruolo del padre di Katniss Kid che, rimasta incinta, subirà l'ira funesta del suo genitore.

"Va bene qualunque nome ma, se provi a chiamarlo Fordino, ti mollo subito e pure senza alimenti!"

2008
Tutta la vita davanti di Paolo Virzì
Cannibal Kid In una annata che ha visto vari film buoni ma nessun mio cult personale, tiro fuori una pellicola che è, purtroppo, una fotografia ancora attualissima dell’Italia precaria di oggi. Ma non preoccupiamoci, perché tanto abbiamo ancora tutta la vita davanti! (Vecchio Ford, quest’ultima frase non era rivolta a te).
MrFord Filmetto carino e niente più, che manifesta la mancanza di proposte davvero valide del mio avversario, che pensa di avere ancora tutta la vita davanti, e non si è reso conto che ormai è iniziato anche per lui il tunnel degli "enta".
Cannibal Kid Disse uno che è già entrato nel tunnel degli “ento”…

"Basta! Domani mi licenzio e apro un blog. Tanto se ce l'han fatta Ford e Cannibal..."

2009
(500) giorni insieme di Marc Webb
Cannibal Kid Commedia indie deliziosa con i deliziosi Joseph Gordon-Levitt e Zooey Deschanel. Sapete invece cosa non sarebbe delizioso? Certo che lo sapete: 500 giorni, o anche solo 1, insieme a Ford.
MrFord Piacevole filmetto romantico che ha spezzato i cuori di tutte le giovani indie come la già citata Katniss Kid, ma al quale preferisco senza ombra di dubbio il suo fratello maggiore, Se mi lasci ti cancello. Di sicuro, comunque, 500 giorni insieme di Cannibal e Ford sarebbero molto divertenti. Per Ford.
MrFord Piacevole filmetto romantico che ha spezzato i cuori di tutte le giovani indie come la già citata Katniss Kid, ma al quale preferisco senza ombra di dubbio il suo fratello maggiore, Se mi lasci ti cancello. Di sicuro, comunque, 500 giorni insieme di Cannibal e Ford sarebbero molto divertenti. Per Ford.

"Ma daaai, pure tu ascolti Miley Cyrus?"

2010
Il cigno nero di Darren Aronofsky
Cannibal Kid Quanto amo questo film, eh, quanto?
Quasi quanto odio Ford, immaginate un po’ quanto.
MrFord Il cigno nero sta al Cannibale quanto The wrestler a Ford. Direi che non ci sono discussioni in merito.

"Adesso che mi sono ricresciuti i capelli, mi son venuti gli occhi rossi.
Cazzo, che sfiga!"

2011
The Tree of Life di Terrence Malick
Cannibal Kid Oh yeah, Ford. Oh yeah. Ecco qui il tuo film preferito. Per l’occasione, ti obbligherei a rivederlo. Chissà che questa volta non ti renderai finalmente conto che questo è il più grande trip cinematografico dai tempi di 2001: Odissea nello spazio.
MrFord Ed ecco, dopo Lost in translation, un'altra perla che solo il Cannibale poteva concepire: il polpettone per eccellenza, la pippa finto artistoide mascherata da documentario, la palla delle grandi palle cinematografiche del secolo. Il punto più basso di Malick, ed il punto più basso della lista del Cannibale.

"Macché Miley Cyrus! Macché Demi Moore!"
Io sono ancora più trasgressiva e mi faccio mio figlio..."

2012
Il lato positivo – Silver Linings Playbook di David O. Russell
Cannibal Kid Bene, oggi avete visto il lato positivo, quello cannibale. Domani vi toccherà il lato negativo, quello fordiano.
MrFord Il lato positivo delle Blog Wars è che riescono sempre a mettermi di buon umore: merito dell'alterato stato mentale del mio antagonista, e delle mie vittorie ormai sempre più schiaccianti.
Cannibal Kid Le tue vittorie nelle Blog Wars sono come quelle di Van Damme, Seagal e Stallone nelle selezioni degli attori del mese del collettivo di blogger F.I.G.A., ovvero delle sconfitte una dietro l’altra.

"Evvai, Pensieri Cannibali ha vinto anche questa Blog War!"

"Grande Cannibal!"
2013
Il grande Gatsby di Baz Luhrmann
Cannibal Kid Come grande chiusura, una grande pellicola, con cui il gioco della scelta di un film all’anno, almeno la parte cannibale, termina qui. Proseguitelo anche voi sui vostri blog, perché questo in realtà non è un giochino, non è un post meme, non è una Blog War, ma è una Catena di Sant’Antonio!
MrFord E dopo averci almeno parzialmente sconvolto, il buon Peppa Kid chiude con un film che approvo appieno, che quasi quasi riesce a farmi dimenticare menate come The tree of life. Quasi. Fortunatamente per voi, domani invece che un Grande Gatsby, avrete una Grande Lista.
Cannibal Kid Grande Lista? Perché, domani ci sarà la replica di quella cannibale?

"Gatsby, non ti sembra prematuro organizzare una festa per la vittoria cannibale? La lista fordiana deve ancora arrivare."
"Lista fordiana? Ma tanto quella a chi interessa?"

giovedì 28 marzo 2013

THE TREE OF FAMILY


The Family Tree
(Australia, USA 2011)
Regia: Vivi Friedman
Sceneggiatura: Mark Lisson
Cast: Britt Robertson, Dermot Mulroney, Hope Davis, Max Thieriot, Chi McBride, Rachael Leigh Cook, Christina Hendricks, Keith Carradine, Gabrielle Anwar, Bow Wow, Jermaine Williams, Jane Seymour, Madeline Zima
Genere: famigliare
Se ti piace guarda anche: American Beauty, I ragazzi stanno bene, The Joneses

Ci sono le grandi pellicole, quelle più amate e più odiate, quelle in grado di trionfare ai botteghini e raccogliere premi assortiti, quelli che tutti hanno visto o perlomeno fatto finta di aver visto. Avete presente?
Ecco, le grandi pellicole che vengono poi indicate come un modello da imitare per chi viene in seguito, quelle che lasciano un segno. Un segno che non per forza di cose è positivo. O non del tutto positivo.
Prendiamo Pulp Fiction, per esempio. Pulp Fiction ha lasciato un segno indelebile nel cinema soprattutto anni ’90 ma non solo, creando però anche uno stuolo di imitatori di Tarantino che hanno prodotto cose a volte immonde, a volte solo atroci, in qualche raro caso decenti. Perché a imitare gli altri raramente si riesce a fare qualcosa di buono. Anche Tarantino lo fa? No, Tarantino non copia. Tarantino prende ispirazione da centinaia, migliaia, miliardi di altri film e li assembla in una visione tutta sua. In un universo tarantiniano personale e immediatamente riconoscibile. Mentre scimmiottare il suo stile può rivelarsi, e infatti spesso si è rivelata, soltanto una tragedia.
Lo stesso si può dire di Matrix. Dopo la sua uscita, dal 1999 in poi, il cinema action e quello fantascientifico sono per sempre cambiati, a colpi di bullet time e trame sempre più fumettose. Anche in questo caso, molti film che si sono ispirati a Matrix non hanno sortito gli stessi risultati e hanno prodotto solo dei mostri. Come il programma Matrix quando è passato dalle mani sapienti di Enrico Mentana a quelle meno sapienti e molto più ruffiane del lacché Alessio Vinci. Ma questo è un altro discorso.
Per par condicio, dopo due film da me tanto apprezzati, cito come esempio anche una pellicola che non ho mai amato un granché: Il favoloso mondo di Amélie. Pur avendolo trovato troppo zuccheroloso per i miei gusti, è innegabile la sua influenza su un sacco di film (Amami se hai coraggio, Carissima me…) e pure serie tv (Pushing Daisies) uscite negli ultimi anni.

"Guns Suck! Spariamo a tutti quelli che le usano!"
Tutta questa pappardella di intro per dire che il film di cui parliamo oggi, The Family Tree, non rientra tra le pellicole in grado di lasciare un segno. Non esattamente.
Facciamo un altro passo indietro. Torniamo alla intro.
Anche American Beauty è un film che ha lasciato il segno e fatto dei grandi danni. Non enormi quanto Matrix e Pulp Fiction, se vogliamo, però ha prodotto una schiera di registi seguaci che volevano realizzarne la loro versione personale, come Ricordati di me, l’Italian Beauty firmato da un ancora decente Gabriele Muccino. American Beauty ha segnato un modo nuovo di raccontare la vita nei sobborghi americani, svelando l’American Nightmare che si cela dietro l’American Dream fatto di una bella casa, un bel lavoro, una bella famiglia e un bel giardino e influenzando un sacco di film e forse ancor più serie tv, da Desperate Housewives a Suburgatory.
Ed è evidente l’influenza enorme che ha avuto su questo The Family Tree.

Ecco, siamo quasi a fine post, ma siamo finalmente arrivati a The Family Tree. Il film di cui avevo intenzione di parlarvi oggi prima di partire per la tangente e di cui forse riuscirò a discutere in questa parte conclusiva di recensione o forse no, chissà chissà? Continuo a sprecare caratteri inutili, forse per gigioneggiare ancora visto che di questo filmetto non è che ci sia molto da dire? Probabile.
The Family Tree racconta di una famiglia disfunzionale, con dinamiche alla American Beauty ma senza la voce fuori campo. E questa è una differenza notevole rispetto ai tanti cloni della pellicola. La trama però è simile, sparatoria finale compresa, così come i personaggi, dalla coppia di genitori protagonisti in crisi alla figlia confusa fino al figlio vagamente psicopatico (sebbene in American Beauty questo personaggio fosse rappresentato dal figlio dei vicini).
Il film è insomma molto americanbeautioso ma senza la particolarità e lo stile americanbeautioso. La regia di Vivi Friedman è anonima è ben lontana dalla perfezione assoluta dell’allora debuttante in società Sam Mendes, mentre la sceneggiatura di Mark Lisson sembra voler dire tante cose: sulla famiglia, sulle relazioni, sull’America di oggi, questioni religiose e di armi comprese, e invece non dice un granché di nuovo.

"Beh? Mai visto delle tette?"
"Così grosse sinceramente no."
Nota di merito comunque per il valido e oltre modo variegato cast, dagli indie habitué Dermot Mulroney e Hope Davis alla sempre splendida Gabrielle Anwar (a mio modesto parere una delle donne più belle in tutti i luoghi in tutti i laghi in tutti i tempi), dal giovane attore Max Theriot (My Soul to Take e la nuova serie Bates Motel) al giovane rapper Bow Wow, fino a un sacco di presenze telefilmiche come Rachael Leigh Cook (co-protagonista di Perception), Chi McBride (Boston Public, Pushing Daisies), Keith Carradine (Dexter), Madeline Zima (La tata, Californication), fino ad arrivare alla rossa di fuoco Christina Hendricks (Mad Men, naturalmente) e a Britt Robertson, protagonista delle sfortunate serie Life Unexpected e The Secret Circle, nonché della piacevole commedia sentimentale The First Time di cui vi avevo parlato la settimana scorsa e che sto cercando di proporre al mondo come nuova Jennifer Lawrence.

Non si capisce come un cast magari non di star hollywoodiane assolute ma comunque di nomi più o meno noti così assortito sia stato convinto all together a girare questo film. Probabilmente la sceneggiatura appariva meglio su carta che non su pellicola. Perché alla fine The Family Tree si rivela il classico film derivativo. Di quelli che li guardi e ti scivolano addosso tranquillamente, ma anche di quelli che se non li guardi non ti sei perso niente.
Ci sono le grandi pellicole, quelle che lasciano il segno, quelle come American Beauty.
E poi ci sono quelle che le imitano.
The Family Tree fa senza dubbio parte della seconda categoria. Una copia, ma se non altro rientra tra le copie non troppo schifose o nocive.
(voto 5,5/10)


martedì 21 febbraio 2012

Ogni Oscarrafone è bello a mamma soja

Settimana degli Oscar, questa, e i due blogger cinematografici peggiori della blogosfera potevano per caso esimersi dal dedicare all’evento un evento ancora più speciale?
Per celebrare l’occasione, io avevo proposto a Mr. James Ford di andare a bombardare la villa di qualche potente di Hollywood come James Cameron, Mel Gibson, o Steven “bollitissimo” Spielberg. Una volta arrivati lì, Ford si è però messo a fare la groupie, a scattare foto e a chiedere autografi e i piani malefici sono stati abortiti.
E così abbiamo deciso di realizzare più semplicemente una Blog War - Oscar edition, scegliendo ciascuno le 5 decisioni migliori e quelle peggiori fatte dall’Academy Awards dal 1929 a oggi. Se per quelle peggiori c’è stato solo l’imbarazzo della scelta, come vedremo domani, per le scelte migliori è stata un pochino più dura. Ma comunque, incredibile a dirsi, ci sono state pure quelle, così come ogni tanto - seppur rarissimissimissimissimissimissimissimamente - anche Ford fa delle scelte azzeccate e parla di film che meritano.
Comunque cominciamo, con i 5 momenti top degli Oscar scelti da Cannibal Kid.
Cannibal Kid

Mentre il mondo del Cinema è in subbuglio in attesa di una delle notti più celebrate della settima arte ed il Cannibale è in subbuglio per l'amore che continua a negarsi per James Cameron, i due rivali più rivali della blogosfera hanno deciso di dire la loro all'Academy, portando per una volta le famigerate Blog Wars in casa di qualcun'altro: ma prima di bottigliare la Giuria che da quasi un secolo sceglie a chi verranno consegnate le famigerate statuette per le sue più scellerate decisioni, abbiamo deciso di essere buoni e riconoscere quelli che sono stati i premi più azzeccati, tanto da far gioire anche due individui scombinati e sempre sul piede di guerra come il sottoscritto ed il Cucciolo Eroico Kid.
Ecco, dunque, la cinquina del meglio scelta dal mio antagonista, per una volta meno insensata del solito!
Mr. James Ford

A volte c'è così tanta bellezza nel mondo... Ford, se non la vedi mettiti un cazzo di paio di occhiali!
1. American Beauty (2000)
5 Oscar: film, regia (Sam Mendes), attore protagonista (Kevin Spacey), sceneggiatura originale (Alan Ball), fotografia (Conrad L. Hall)
Cannibal Kid Sono stato particolarmente contento di questa vittoria, o meglio trionfo, di American Beauty. Quella del 2000 è stata una delle prime edizioni degli Oscar che ho vissuto in prima persona, o comunque di sicuro la prima di cui sono stato soddisfatto del risultato, dopo le delusioni degli anni precedenti. Con prima persona non intendo che ho seguito tutta la (come al solito) noiosa cerimonia, ma andando il giorno dopo a spulciare tra tg e giornali per avere notizie di chi aveva vinto. Perché sì, in quella lontana e strana epoca, Internet non ce l’avevo ancora, mi sarebbe arrivato “grazie” a Napster qualche mese più tardi, e comunque non era ancora certo uno dei mezzi principali di informazione, nemmeno per i più avanti sui tempi e sui Ford come me.
"Alleniamoci un po' per l'incontro di wrestling con Ford.
Anche se sono sicuro sarà una passeggiata..."
American Beauty l’avevo visto qualche settimana prima al cinema e mi aveva entusiasmato come pochi altri film, con quella sua sceneggiatura pazzesca perfettamente orchestrata e quello splendido bagno di rose, of course. Dopo una serie di Oscar scandalosi, finalmente vinceva un film che adoravo e che avrebbe rappresentato una rottura con la Hollywood precedente, pronta nell’anno 2000 a rendersi conto che l’American Dream era stato solo un’illusione. E questo attraverso un film paradossalmente intitolato American Beauty.
Un film troppo avanti, troppo di rottura per Ford il Classico, che fa rima non con fico ma con stitico ahahah!
P.S. Uno scandalo comunque che per le migliori musiche non abbiano premiato la strepitosa soundtrack firmata da Thomas Newman ma quelle lamentose e già dimenticatissime de Il violino rosso.
P.P.S. Ford scemo e scemo chi non lo dice. SCEEEEEEEEMO!
Mr. James Ford Come al solito sono pronto a stupire il mio avversario Cannibale affermando che anche io fui molto felice della vittoria di American Beauty, un film che negli anni ho in parte ridimensionato ma che riguardo sempre con grande piacere.
Ai tempi ricordo che lo vidi in sala e ne rimasi folgorato, e ricordo anche che, pur se con un modem a vapore, avevo già la connessione internet. Sono decisamente troppo avanti per il buon Kid, che ovviamente preferirà la sciapa versione Marylin di Mena Suvari alla darkettona e da me decisamente preferita Tora Birch. Ma del resto, il Kid capisce di Cinema come di donne! Ahahahahahah!
Kid Assolutamente sì, caro il mio sciapo JFK dei poveri. Perché, come dice Mena Suvari nel film: “Non c’è niente di peggio che essere un Ford qualunque.” O almeno, a me sembra dicesse così…

"Attento Ford, l'ultima volta che ho detto che Avatar è un
buon film, mi hanno messo la museruola. Fai te..."
2. Il silenzio degli innocenti (1992)
5 Oscar: film, regia (Jonathan Demme), attore protagonista (Anthony Hopkins), attrice protagonista (Jodie Foster), sceneggiatura non originale (Ted Tally da Thomas Harris)
Kid Questa edizione degli Oscar non l’ho vissuta in prima persona. Mentre Mr. Ford era già un vecchio decrepito, io infatti ero ancora solo un Kid nemmeno tanto Cannibal. Il silenzio degli innocenti l’ho recuperato però una manciata di anni più tardi ed è stata la visione più paurosa che abbia mai fatto, Bob di Twin Peaks a parte. Un viaggio nell’incubo attraverso un thriller a tratti horror. Un film di genere, quindi, di quelli che quasi mai vengono presi in considerazione dall’Academy Awards, figuriamoci vincere. E invece in questo caso si è aggiudicato i 5 premi più importanti, tutti stra meritati, dalla regia perfetta di Demme alle interpretazioni pazzesche e purtroppo poi mai più ripetute di Anthony Hopkins e Jodie Foster.
Uno di quei film perfetti cui davvero non cambierei niente, nemmeno una virgola.
Quello che cambierei è invece il mio nemico: Buffalo Ford ormai non riesce proprio più a competere contro il grande Hannibal the Cannibal Kid!
JF Ancora una volta - comincio quasi a stancarmi di essere sempre un passo avanti - sorprendo il mio acerrimo rivale affermando di essere stato più che felice della vittoria de Il silenzio degli innocenti, rincarando la dose dichiarando ufficialmente di avere con lui in comune il terrore per Bob di Twin Peaks e l'inquietudine che mi diede la visione della vhs pirata di questo film quando ancora facevo le medie. Ai tempi non riuscii a cogliere tutte le sfumature di questa pellicola INCREDIBILE, ma ho rimediato negli anni riscoprendo anche Manhunter, sua gemella formato eighties.
Il Ford Dragon è pronto dunque a fare polpette di Buffalo Kid!

"Terrence Malick, arriviamo! Alla facciazza di Ford!"
3. Heath Ledger (2009), Christian Bale e Natalie Portman (2011)
Kid Spesso gli Oscar premiano degli attori terrificanti, ma di questo ne parleremo domani.
Negli ultimi tempi è però successo un miracolo: hanno cominciato a dare statuette anche ai miei attori preferiti. Certo, Heath Ledger è dovuto morire perché la sua interpretazione pazzesca del Joker ne Il cavaliere oscuro venisse presa in considerazione, altrimenti l’Academy magari avrebbe anche avuto il coraggio di non nominarlo nemmeno…
L’anno scorso poi, la soddisfazione più bella e sorprendente delle ultime edizioni degli Oscar: il mio attore e la mia attrice preferiti entrambi premiati. Christian Bale ottimo non protagonista per The Fighter (seppur non la sua migliore interpretazione in assoluto) e Natalie Portman stellare miglior attrice protagonista per Il cigno nero. E se lei non vinceva ero pronto ad andare a Hollywood a fare un sacrificio umano. Un sacrificio non mio: avrei sacrificato Ford, naturalmente. Però è andata bene, sia a Natalie che ha trionfato che a Ford che è sopravvissuto… Lui sono pronto a sacrificarlo di nuovo se nell’edizione 2012 Terrence Malick non verrà premiato come miglior regista!
"Ford, dì bye bye ai tuoi VHS di Van Damme e ai dischi di Guccini"
Per intanto comunque festeggio il fatto che Natalie Portman sia entrata nel cast dei 2 prossimi film di Malick, entrambi pure con Christian Bale: Lawless e Knight of Cups. E nel primo ci saranno pure Ryan Gosling e Rooney Mara. Ommioddio, ma allora è vero che Dio esiste e - sorpresa sorpresa - non sono io ma è Terrence Malick!
E tu Mister James che disprezzi The Tree of Life non c’è dubbio: sei il Diavolo. Vade retro, Satanord!
JF Neppure il più tosto degli esorcisti mi costringerà a tacere la mia opinione su quella pippa stracciamaroni di The tree of life, così come ad avere molte riserve non sul cast ottimo quanto sui possibili intenti di un Malick divenuto un pò troppo tronfio e prolifico. Detto questo, posso addirittura essere d'accordo con Cannibal Ledger, che per una volta mette da parte le sue cotte adolescenziali per scegliere attori che meritano davvero.
Kid Troppo tronfio e prolifico? Ma non è che ti stai confondendo con i tuoi preferiti Clint Eastwood, Woody Allen e Martin Scorsese ahahah?

"Corri, Fordest Gump, corri!"
4. Premi per le migliori sceneggiature originali
Kid Motivazione: sovente agli Oscar i film (almeno per me) più spettacolari non ricevono il premio di miglior film o regia, ma vengono perlomeno “risarciti” nella categoria delle migliori sceneggiature originali, in cui capita che siano davvero premiate le pellicole più interessanti: Pulp Fiction, Viale del tramonto, Quarto Potere, L’attimo fuggente, I soliti sospetti, Quasi famosi, Lost in Translation, Se mi lasci ti cancello, Juno…
Stiamo parlando di sceneggiature ORIGINALI, Ford. E sappiamo tutti bene come “originalità” sia un termine che hai cancellato dal tuo dizionario ai tempi delle scuole medie con il bianchetto, tu che ti appassioni solo a i film copia, o alcune volte persino alle copie della copie (vedi il recente entusiasmo per Millennium - Uomini che odiano le donne).
JF Che il premio per la miglior sceneggiatura originale sia una sorta di risarcimento riservato ai film troppo fuori dagli schemi per vincere la statuetta più ambita è ormai una realtà consolidata, anche se a volte capita che il suddetto premio finisca a qualche pellicola decisamente sopravvalutata - qualcuno ha detto Lost in translation? -: concordo con il mio rivale nel segnalare questo angolino positivo della notte degli Oscar, ma come di consueto devo finire per colpirlo fortissimo quando confonde una copia o un remake con una rilettura - e in questo senso, rincaro la dose affermando che il nuovo Uomini che odiano le donne sta al romanzo e al film precedente come l'Hurt di Johnny Cash sta a quella dell'amico Trent Reznor: non c'è paragone -.
Kid Appunto: l’originale è sempre l’originale. La cover, per quanto riuscita, è sempre una rimasticatura dell’idea di qualcun altro da parte di chi non riesce a crearne di proprie. Ma che l’originalità ti dia fastidio ormai non è una novità, Ford, non devi mica stare a ribadirlo ogni volta. D’altra parte pure io che parlo con uno che ha rubato il nickname a un personaggio di Lost (tra l’altro un esperto truffatore) che mi devo aspettare? Magari una riabilitazione di Mister Plagio Zucchero?
JF Dato che, dunque, di truffe me ne intendo per osmosi, ti dico che in quel caso la "cover" risulta ben più tosta dell'originale, un pò come, sempre parlando di Cash, è per One degli U2.
Direi, comunque, giusto per fare un pò di polemica, che confondi la non originalità con l'esperienza. Ma del resto, sei un Piccolo Cucciolo Eroico mica per niente!

James Cameron prende le sconfitte sportivamente.
Un po' come un certo Mr. Ford...
5. The Hurt Locker batte Avatar (2010)
Kid The Hurt Locker è un film che mi piace, una delle migliori pellicole belliche recenti, ha un finale potentissimo. Però non è che rientri tra i miei film preferiti in assoluto. Se sono stato contentissimo della sua vittoria (anche se avrei preferito i Bastardi senza gloria) comunque è soprattutto perché la piccola produzione di Kathryn Bigelow è riuscita a battere il pompatissimo, costossimo, schifosissimo Avatar di James Cameron. Ironia della sorte pure suo ex marito.
Una vera goduria vederlo sconfitto, lui e il suo cinema concettualmente vecchio e superato che ha mascherato come novità assoluta soltanto per il suo cazzo di 3D. Una vera goduria, come sconfiggere in tutte (o quasi) le Blog War il vecchio e pure lui superatissimo omonimo James, di cognome non Cameron ma Ford!
JF A volte l'Academy stupisce per decisioni assurde, che vanno contro la sua stessa natura. Hurt locker, un buon film - ma certo non il migliore della bravissima Bigelow -, batte quello che è il simbolo del blockbuster degli anni zero soltanto per una questione politica legata al ritiro delle truppe Usa dalle varie campagne avviate dallo scellerato George W.
Un vero peccato, perchè nonostante il mio limitato rivale continui a denigrarlo, Avatar è stato - ed è - uno dei simboli di questo nuovo millennio di Cinema. Che gli piaccia o no. Con o senza il 3D - odiatissimo anche dal sottoscritto -.
Kid Avatar è il simbolo solo di un cinema vecchio e superato, che sembra giusto la versione sfigata della intro di qualche videogame di nuova generazione. Proporci in 3D un Porcahontas VS Balla coi pupi con degli orribili Puffi giganti non significa fare qualcosa di nuovo…
JF Ma non occorre necessariamente fare qualcosa di buono per fare un buon film. E Avatar è senza dubbio un buon film.
Kid Avatar è senza dubbio solo una cagata pazzesca di film.

E ora passiamo ai 5 momenti top di Mr. Ford.

"Dedico questo Oscar a Cannibal Kid, che almeno ha le palle di mettermi in
discussione. Mai piaciuti i leccaculo come Ford!"
1) Gli spietati (1993) e Million dollar baby (2005)
JF Tra le gioie più grandi che l'Academy mi abbia regalato ci sono senza dubbio i due trionfi di Clint, che conquistò in queste due occasioni le statuette per la miglior pellicola e la miglior regia.
Quella de Gli spietati la vissi soltanto di riflesso, dato che vidi il film per la prima volta qualche anno dopo, mentre per Million dollar baby fu davvero magico, tanto da cancellare la delusione dell'anno precedente, quando con il magnifico Mystic river il buon Eastwood si dovette accontentare della vittoria dei suoi due protagonisti maschili - Sean Penn e Tim Robbins - a causa dell'incetta che fece Il ritorno del re.
Due pietre miliari, due ritratti di un'America fatta di lacrime e sangue, due Capolavori che rendono il vecchio Dirty Harry il più grande regista americano vivente, nonchè, come spesso ripeto, il John Ford della nostra generazione.
Kid Il più grande regista americano vivente???
Adesso non esageriamo. Bravino Clint, ma i suoi film non mi hanno mai fatto pensare: geniale! Oppure: questa sequenza è davvero fenomenale e nessun altro regista sarebbe riuscito a fare di meglio.
Sarà che per me è troppo classico, ma il guizzo del fuoriclasse alla Tarantino, Malick o Lynch in lui proprio non l’ho mai visto.
Gli spietati non mi entusiasma, da bravo radical-chic preferisco la canzone dei Baustelle. È un film valido come western, ma secondo me i capolavori veri riescono a uscire dai confini del genere, come fa ad esempio un Silenzio degli innocenti tra i thriller. Questo per me non ci riesce, nonostante i bei dialoghi tra Clint Ford e Cannibal Freeman. Million Dollar Baby è un Oscar che ci può stare, anche se va un po’ troppo sullo strappalacrime per i miei gusti. E pure questo è molto, troppo classico. È così difficile apprezzare film nuovi, rivoluzionari, innovativi? Lo chiedo sia a Ford che all’Academy Awards.
JF Di nuovo ti ancori troppo al guizzo e al momento. Sei un pò come una sveltina rispetto ad una storia fatta e finita. Ahahahahahahah!
Detto questo, sai quale sarà secondo me il film più ricordato tra un paio di centinaia di anni del tuo amico Lynch, ad esempio? Una storia vera, che guarda caso è il suo film più classico.
La questione non è lo stile o come si racconta, ma riuscire a parlare il più universalmente possibile raccontando vicende in cui lo spettatore si può riconoscere.
Kid Se vogliamo chiamare le 2 ore e passa di invenzioni di Pulp Fiction o le 4 di Kill Bill o tutta la bellezza del mondo racchiusa in un solo film come The Tree of Life delle sveltine, ben vengano le sveltine!
Una storia vera poi, non volevo tirarlo fuori io, ma visto che l’hai fatto tu: quella è la chiara dimostrazione di superiorità di Lynch, che ha fatto un film classico uno e gli è venuta fuori l’opera che Eastwood ha sempre sognato di fare e non gli è mai riuscita così bene nonostante i numerosi tentativi.
E comunque tra vari secoli, di Lynch rimarranno anche le straordinarie sequenze oniriche di Twin Peaks, perché in quanto autore completo sa fare il classico se vuole, ma sa fare alla grandissima anche altro.

"Ah, com'era dolce la vita senza Ford!"
2) Tutti gli Oscar a Fellini
JF Le quattro vittorie del più grande regista italiano di tutti i tempi - nonchè uno dei miei favoriti in assoluto - nella categoria Miglior film straniero sono un riconoscimento a dir poco clamoroso, anche perchè, se non mi sbaglio, non esiste un regista che abbia portato a casa quattro statuette quattro con i suoi film.
Se poi i titoli premiati sono La strada, Le notti di Cabiria, 8 e 1/2 - il più grande film italiano di tutti i tempi - e Amarcord, c'è poco da dire.
Benigni ha poco da saltare sulle poltrone - ma di questo parleremo domani -, il vero Bel Paese sta tutto qui.
Kid Qui sono d’accordo. Gli Oscar a Fellini fanno piacere e non lo dico per patriottismo, visto che non mi chiamo Clint Eastwood (vedi il suo spot per la Chrysler). Lo dico perché sono grandi film di un grande regista. Anche qui però l’Academy è riuscita a farmi storcere il naso, visto che tra i 4 Oscar andati alle sue pellicole, non ha premiato la mia favorita in assoluto: La dolce vita, che però si è rifatta vincendo a Cannes. Un ulteriore segno che spesso i film migliori non vincono l’Oscar, ma vengono premiati sulla Croisette, vedi The Tree of Life, Pulp Fiction, Elephant, Apocalypse Now, Il nastro bianco, Dancer in the Dark, Cuore selvaggio, Taxi Driver…
In maniera analoga a come i film migliori non vengano riconosciuti dall’Oscarrafone Ford, bensì dal Cannesibal!
JF Più che Cannesibal, che due bal! Tra l'altro, mentre alcune delle pellicole che citi avrebbero meritato senza dubbio - Pulp fiction, Apocalypse now, Elephant - altre sono un vero e proprio sfracellamento di maroni - The tree of life, Dancer in the dark -.
E tra l'altro, tra tutti i grandi film di Lynch, dovevi proprio citare uno dei suoi meno riusciti!?!?
Kid Cuore selvaggio non sarà il suo film migliore, ma comunque è una pellicola strepitosa. Meglio di un Eastwood qualsiasi, per dire ahahahah.

"糞食らえ (くそくらえ)! Translation: fuck you, Ford!"
3) Departures (2009)
JF Come ben sa chi bazzica il saloon da un pò di tempo, questo è stato uno dei film che più è riuscito a commuovermi negli ultimi anni da spettatore, tanto da sorprendermi e farmi ritrovare completamente in lacrime nel corso della stupenda sequenza che arriva a chiudere il rapporto del protagonista con suo padre.
Esempio perfetto di quello che sono la leggerezza e la poesia del Cinema nipponico, questo film è una vera e propria sinfonia, che pare adagiarsi in silenzio e poi, senza chiederci il permesso, esplode come una tempesta nel cuore di chi la sa affrontare, scoprire, guardare.
Una vera meraviglia.
Kid Ottimo film, Departures. Beh, ottimo no… carino, dai. L’Oscar ci può stare, anche se io quell’anno avrei preferito decisamente il più notevole, impressionante e innovativo Valzer con Bashir. Quindi, una decisione poi nemmeno così illuminata pure questa, da parte dell’Academy Awards.
E poi Ford, con tutto il rispetto per Departures, ma potevi scegliere decisamente di meglio, persino all’interno del tuo limitatissimo mondo cinematografico… Comunque preferisco non infierire troppo, che se no il tenero sofficino Ford mi si mette di nuovo a piangere!
JF Detto da uno che si è messo a piandere per One day, direi che quasi mi metto a ridere! Ahahahahahaha!
Kid Invece di “piandere” uahahahah, almeno l’hai visto One Day o parli per i tuoi soliti pregiudizi?

"Tom, non devo neanche perdere tempo a spiegarti dove
devi infilargliela la stecca a quel Ford, vero?"
4) Paul Newman per Il colore dei soldi (1987) e Robert De Niro per Toro scatenato (1981)
JF Due giganti della recitazione, due mostri sacri del grande schermo, due leggende che hanno popolato l'immaginario di generazioni di spettatori.
Il primo, un vero e proprio mito dentro e fuori dal grande schermo, ingiustamente ignorato per quasi tutta la sua carriera dall'Academy, finalmente ebbe il riconoscimento che già gli spettava per Lo spaccone grazie alle zampate di Martin Scorsese e al gioco di sponda di un giovanissimo Tom Cruise, anch'egli bravissimo in quell'occasione.
"Macché Jake LaMotta, mi sono ispirato al Ford scatenato"
Il secondo, al suo apice creativo, sfoderò un'interpretazione perfetta per intensità ed impegno fisico: l'aumento di peso portò Scorsese - sempre lui - ad accelerare le riprese spinto dal timore che il buon Bob avesse ripercussioni fisiche permanenti.
Un La Motta quasi più vero del vero La Motta. Strepitoso.
Kid Due buone interpretazioni, per due attori simbolo dello star-system, per due premi che quindi faranno anche contento Ford ma certo non sorprendono più di tanto.
A dirla tutta poi, Robert De Niro per me ha fatto decisamente di meglio in Taxi Driver e C’era una volta in America. Film per cui invece non è stato premiato. Mentre ne Il colore dei soldi ho preferito Tom Cruise, giovane e spumeggiante come Cannibal nei confronti del superato Ford Oldman.
JF In effetti Il colore dei soldi è un'ottima rilettura della nostra vicenda: Ford insegna i suoi trucchi a Cannibal, finge di farsi battere, intasca un sacco di soldi con una bella truffa e poi, prima della bella, fa capire di avere già vinto "perchè lui è il migliore". Bella storia davvero!



"Vedi che succede a lasciare Little Miss Ford al volante?"
5) Michael Arndt per la sceneggiatura di Little miss sunshine (2007)
JF Nell'anno in cui tifai spudoratamente per l'ennesima meraviglia eastwoodiana - Lettere da Iwo Jima, se non l'avete fatto, recuperatelo - fui consolato dalla gioia per la statuetta andata alla sceneggiatura di quello che è uno dei miei film indipendenti preferiti in assoluto, e non solo mi lega ai ricordi dei tempi in cui conobbi Julez, ma anche alla prima volta in cui pensai, nonostante fossi allo sbando, solo e completamente fuori fuoco, che sarebbe stato magnifico essere padre, ed avere una piccola Olive cui insegnare a ballare.
Conservo questo film perchè un giorno io possa raccontare a mia figlia che, in qualche modo, il suo viaggio sarà partito da qui.
Kid Film carino, Little Miss Sunshine, ma certo la sceneggiatura non mi sembra una delle migliori della Storia. In questo campo hanno vinto ben altri filmoni più meritevoli, vedi la parte illuminata di questa rassegna da Oscar, ovvero la parte cannibale. Lo script di Little Miss Sunshine è davvero Little al confronto di quelli stratosferici di Pulp Fiction o Se mi lasci ti cancello, come Little Miss Ford al confronto di Cannibal King. E comunque io, in quel 2007, tra i nominati invece di quel Michael dal cognome impronunciabile avrei premiato l’ottima sceneggiatura di Guillermo Arriaga per Babel.
Quanto al racconto strappalacrime di Ford cos’è, un estratto dalla sceneggiatura del prossimo film di Spielberg?
JF Certo, perchè non premiare la sceneggiatura di un film bolso, noioso e artefatto come Babel invece di quella del freschissimo Little Miss Sunshine?
Perchè qui da Burger Cannibal King non c'è un film senza sfracellamento di coglioni.
Arriaga ha fatto decisamente meglio con Le tre sepolture.
Kid Sì, brava Little Miss Ford, intanto vai a prendere lezioni di ballo che prima di insegnare a una futura figlia a farlo è meglio se impari te. Sarai anche The Wrestler, ma per fare Black Swan mi sa che non sei pronto uahahah!

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