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lunedì 8 febbraio 2016

Back to Amy





Amy - The Girl Behind the Name
(UK, USA 2015)
Titolo originale: Amy
Regia: Asif Kapadia
Genere: biodocupic
Se ti piace guarda anche: Cobain: Montage of Heck, Sugar Man, What Happened, Miss Simone?

Parlare di Amy Winehouse per me è dura. A distanza di quasi 5 anni, la sua scomparsa è una ferita ancora aperta, come se si trattasse di quella di un amico o un parente stretto. Tra le “morti VIP”, la sua è quella che mi ha fatto più male. Quando se n'è andato Kurt Cobain, nel 1994, ero troppo piccolo e ancora non ascoltavo la sua musica. Quando è venuto a mancare Stanley Kubrick, nel 1999, è stato un colpo molto pesante, visto che avevo scoperto da pochi mesi il suo cinema ed ero quasi ossessionato dai suoi film. Al punto che c'ho messo tipo una settimana buona per riprendermi. Poteva dare ancora qualcosa all'arte, come lo splendido Eyes Wide Shut dimostrava, però comunque aveva i suoi 70 anni e il suo top l'aveva già raggiunto. Discorso simile per David Bowie. La news della sua morte è stata una batosta, soprattutto subito dopo la pubblicazione di un nuovo lavoro parecchio vitale come Blackstar, ma se non altro aveva raggiunto quota 69 anni che, soprattutto per una rockstar che ha avuto la sua vita, non è poi così male.

martedì 15 settembre 2015

We Are Your Films





Attenzione gente perché questa si preannuncia come una delle settimane più cannibali dell'intera annata cinematografica! Una settimana lunga, che si apre con l'attesissimo docufilm dedicato ad Amy Winehouse e che prosegue con una serie di pellicole parecchio promettenti.
In attesa di scoprire se le aspettative saranno rispettate o meno, gustatevi i commenti miei e disgustatevi con i pregiudizi forniti dal mio blogger rivale James Ford.

Amy - The Girl Behind the Name
(dal 15 settembre)
"They tried to make me go to Ford,
but I said: no, no, no!"

lunedì 8 settembre 2014

LE MIE CANZONI PREFERITE - 30/21





Arriva una nuova decina di canzoni, prese dritte per dritte dalla Top 100 dei pezzi preferiti di sempre di Pensieri Cannibali.
Prima di poterle ascoltare, come al solito vi beccate il riepilogone delle puntate precedenti:


L'unica regola di questa Top 100?
Lo stesso artista/gruppo non può essere presente con più di un unico brano. Cosa che significa 100 canzoni per 100 artisti/band differenti.

"Sei pronto per una nuova decina di canzoni cannibali?"
"Ehm... veramente no!"

lunedì 23 luglio 2012

Un anno


È già passato un anno.
Quanto mi (ci) stai mancando, Amy, porca paletta.
Tu e quella tua voce enorme.


Tu e quelle tue canzoni magnifiche.


Tu. E basta.


giovedì 19 gennaio 2012

CANNIBAL MUSIC AWARDS


Dopo gli Oscar cannibali cinematografici e i Cannibal Telefilm Awards, potevo forse lasciare scoperto il campo musicale? Ennò, certo che no e allora ecco qui una bella cerimonia di premiazione anche per il meglio (e il peggio) dell’annata sonora.
Quali sono i verdetti del 2011?
Il rock è morto. Punto. Se fino a qualche anno fa era più un chiedersi: “Il rock è morto?” ormai il punto interrogativo se n’è andato via. Per il rock chitarristico l’annata era anche partita bene con il doppio discone dei Verdena, ma poi di altri segnali positivi ne sono arrivati ben pochi. Come osserva un pezzo di Repubblica, nonostante vari movimenti di protesta abbiano segnato il 2011, canzoni rock simbolo della protesta non ce ne sono proprio state. Il ’68 non è mai stato tanto lontano.
Anche il concetto di album per com’era tradizionalmente inteso in passato è ormai un’idea alquanto superata e desueta, almeno quanto lo è la stessa parola “desueta”. Ci sono stati ottimi dischi, come il concept fortemente politico di PJ Harvey o i doppi mastodontici di M83 e dei già citati Verdena, però ormai all’idea di album si sta sostituendo sempre più quella di playlist. È un processo inevitabile. Qualcuno potrà dire che negli ultimi anni non abbiamo avuto figure in campo musicale in grado di avere lo stesso impatto di Elvis Presley o dei Beatles, ma io dico che non è vero.
Shawn Fanning, il creatore di Napster, ovvero il primo programma di file-sharing diffuso a livello mondiale, è stato un po’ l’Elvis del nuovo millennio. È lui ad aver cambiato la fruizone della musica tutta. Senza nemmeno suonare uno strumento. E Steve Jobs è stato un po’ il John Lennon (capitalista) di questi anni, con l’iPod che è diventato qualcosa più di un semplice strumento per ascoltare la musica, ma è diventato esso stesso il soggetto della musica.
In un articolo uscito sul Mucchio (rivista a rischio chiusura che potete sostenere QUI), si diceva che se chiedi a un ragazzo di oggi cosa ascolta, non ti dirà i Coldplay o Jovanotti (meno male?), ma ti dirà che ascolta l’iPod.
È così che va la musica oggi. Le playlist stanno diventando più importanti degli album, che pure non stanno scomparendo, ma si stanno evolvendo. In ambito hip-hop ad esempio spesso le cose più interessanti non vengono fuori nei dischi ufficiali, spesso troppo “leccati” e iper-prodotti, ma nei mixtape, che presentano rime più bastarde e scorrette e basi che campionano qualunque cosa, in maniera lecita o meno. Lo stesso vale per l’elettronica, con mixtape, bootleg remix e dj set che sono delle vere e proprie opere d’arte a parte. O ancora i Radiohead, sempre un passo avanti a tutti, che con l’ultimo poco compreso The King of Limbs hanno gettato lì una manciata di canzoni che sono state solo la base di partenza per un work in progress che è continuato con altre tracce, collaborazioni, remix.
Insomma, la musica non è certo finita. È finita una sua vecchia concezione, ma quella nuova non per forza dev’essere negativa o peggio di prima. Non ci sarà una colonna sonora ufficiale dei movimenti di protesta, non ci saranno gruppi rock nelle classifiche o dischi fondamentali per la rabbia adolescenziale come Nevermind in circolazione, però sono presenti scene emergenti ormai sul punto di esplodere anche a livello mainstream (cosa che comunque non è necessariamente un bene), come quella dubstep, e un sacco di dischi, album, mixtape, playlist, singole canzoni che magari non cambieranno la storia della musica però di certo valgono la pena di essere ascoltate. La musica figa è viva e vegeta ed è ben presente. Almeno nelle orecchie di chi la vuole cercare.

Se per gli album come ancora tradizionalmente sono intesi non sarà stata quindi un’annata eccezionale, nemmeno tutto è stato da buttare. Anzi. Per le artiste donne è stato sì davvero un anno fenomenale, mentre a latitare e a cazzeggiare un po' troppo sono state le band e gli artisti maschili. Questi comunque sono i miei top 40 dischi del 2011.

(clicca sul titolo per ascoltarli)

1. Zola Jesus “Conatus
2. Florence + the Machine “Ceremonials
3. Katy B “On a mission
4. Sepalcure “Sepalcure
5. Adele “21
6. Lykke Li “Wounded Rhymes
7. M83 “Hurry Up, we’re dreaming.
8. PJ Harvey “Let England Shake
9. Verdena “Wow
10. Cults “Cults

11. The Horrors “Skying
12. Tyler, the Creator “Goblin
13. Cliff Martinez e Autori Vari “Drive Soundtrack
14. Anna Calvi “Anna Calvi
15. Radiohead “The King of Limbs
16. James Blake “James Blake
17. Joan as Police Woman “The Deep Field
18. Bon Iver “Bon Iver
19. St. Vincent “Strange Mercy
20. Lady Gaga “Born This Way

21. Austra “Feel it break
22. Shabazz Palaces “Black Up
23. Beirut “The Rip Tide
24. The Weeknd “House of Balloons
25. Little Dragon “Ritual Union
26. Chelsea Wolfe “Apokalypsis
27. Girls “Father, Son, Holy Ghost
28. EMA “Past life martyred saints
29. tUnE-yArDs “w h o k i l l
30. The Rapture “In the grace of your love

31. Vaccines “What did you expect from the Vaccines?
32. Chase and Status “No More Idols””
33. Ghostpoet “Peanut Butter Blues and Melancholy Jam
34. Anna Aaron “Dogs in spirit
35. Malachai “Return to the Ugly Side
36. Katie Kate “Flatland
37. Pictureplane “Thee Physical
38. Selebrities “Delusions
39. Danger Mouse & Daniele Luppi “Rome
40. Feist “Metals

Qui di seguito trovate invece il riassuntone delle mie 40 canzoni preferite, sempre del 2011.

1. College feat. Electric Youth “A real hero
2. Lana Del Rey “Video Games”/”Born to Die
3. Adele “Someone like you
4. Jessie J feat. B.o.B. “Price Tag
5. Gil Scott-Heron & Jamie XX “Take care of you
6. M83 “Midnight City
7. Amy Winehouse “Our day will come
8. Rihanna feat. Calvin Harris “We found love
9. Azealia Banks “212
10. Foster the People “Pumped up kicks

11. Lykke Li “I follow rivers
12. Blawan “Getting me down
13. Nero “Promises
14. Black Keys “Lonely Boy
15. Bloody Beetroots feat. Dennis Lyxzén “Church of noise
16. Oh Land “White Nights
17. Young The Giant “My Body
18. S.C.U.M “Whitechapel
19. Ida Maria “Quite Nice People
20. Woodkid “Iron

21. Spector “Never fade away
22. Katy Perry “The one that got away
23. Drums “How it ended
24. A$AP Rocky “Purple Swag
25. Philter “Revolver
26. Noah & the Whale “Waiting for my chance to come
27. Sleeper Agent “Get it daddy
28. Grimes “Vanessa
29. CSS feat. Bobby Gillespie “Hits me like a rock
30. Washed Out “Amor fati

31. Only Son “Magic
32. Dillon “Tip tapping
33. Ms. Dynamite “Neva soft
34. Emeli Sandé “Heaven
35. Airborne Toxic Event “Changing
36. Arctic Monkeys “Suck it and see
37. Does it offend you, yeah? “The monkeys are coming
38. Ed Sheeran “The A Team
39. Cerebral Ballzy “Don’t tell me what to do
40. Beyonce “Countdown

E adesso via a una serie di premi vari, senza dimenticare anche i peggiori dell’anno!

IT’S RAINING MAN AWARD (Miglior artista uomo)
1. James Blake
2. Bon Iver
3. David Lynch
4. Josh T. Pearson
5. Miles Kane



IT’S RAINING WOMEN AWARD (Miglior artista donna)
1. Adele
2. Florence Welch (Florence + the Machine)
3. Zola Jesus
4. PJ Harvey
5. Lykke Li


BAND-AID AWARD (Miglior gruppo)
1. Radiohead
2. Verdena
3. The Horrors
4. The Drums
5. Girls


LA MEGLIO ITALIA (Miglior artista/band italiano)
1. Verdena
2. Zen Circus
3. I Cani
4. Dente
5. Aucan


Canzone italiana dell’anno
Zen Circus “I qualunquisti”


TRUZZO AWARD (Miglior artista/band electro)
1. Austra
2. Balam Acab
3. Nero
4. Justice
5. Modeselektor



DUBSTEP AWARD (Miglior artista/band… dubstep)
1. Sepalcure
2. Katy B
3. Chase & Status
4. Blawan
5. Burial



YO FRATELLO! AWARD (Miglior artista/band hip-hop)
1. Tyler, the Creator
2. A$AP Rocky
3. Shabazz Palaces
4. Drake
5. Lil Wayne



MARIAH CAREY ME FA ‘NA PIPPA AWARD (Miglior artista/band R&B)
1. The Weeknd
2. Frank Ocean
3. Beyoncé
4. Raphael Saadiq
5. FM Laeti



PREMIO TORO SEDUTO (Miglior artista/band indie)
1. Girls
2. Little Dragon
3. Youth Lagoon
4. Pains of Being Pure at Heart
5. Dum Dum Girls



ROCK'N'ROLL MAYBE IS NOT TOTALLY DEAD AWARD (Miglior artista/band rock)
1. Vaccines
2. Black Keys
3. The Kills
4. Yuck
5. Arctic Monkeys



VIVA LE POP-PE (Miglior artista/band pop)
1. Metronomy
2. Lady Gaga
3. Rihanna
4. Nicola Roberts
5. Oh Land



TROPPO AWANTI AWARD (Miglior esordiente)
1. Katy B
2. Anna Calvi
3. James Blake
4. Chelsea Wolfe
5. Vaccines



I HAVE SEEN THE FUTURE (Artisti da tenere d’occhio nel 2012)
1. Lana Del Rey
2. Azealia Banks
3. Niki & the Dove
4. Spector
5. Emeli Sandé


BEST LINE (Miglior verso, non animalesco)
"It's always darkest before the dawn" da Shake It Out di Florence + the Machine
ex aequo
"I'm Ray Charles to the bullshit" da She Will di Lil Wayne feat. Drake

COOL MAN (Uomo più fico)
1. Jared Leto (30 Seconds to Mars)
2. Jamie Hince (The Kills)
3. Drake
4. Theo Hutchcraft (Hurts)
5. Jay-Z & Kanye West


HEY SEXY LADY (Donna più fica)
1. Katy Perry
2. Lana Del Rey
3. Rihanna
4. Lykke Li
5. Cher Lloyd


RIDAMMI INDIETRO I SOLDI DEL CD CHE MI SONO SCARICATO GRATIS AWARD (Delusione dell’anno)
1. Bjork
2. Coldplay
3. Foo Fighters
4. Red Hot Chili Peppers
5. Panic! At the Disco


I TAPPI NELLE ORECCHIE NON SONO ABBASTANZA AWARD (Peggior album)
1. Lou Reed & Metallica “Lulu”
2. Vasco Rossi “Vivere o niente”
3. Laura Pausini “Inedito”
4. Superheavy “Superheavy”
5. Hugh Laurie “Let Them Talk”


PREMIO VALIUM (Disco più noioso)
Noel Gallagher “Noel Gallagher’s High Flying Birds”

SE LA SENTO NELL’AUTORADIO PREFERISCO SCHIANTARMI AWARD (Peggior canzone)
1. Michel Telò “Ai se eu te pego”
2. Vasco Rossi "Manifesto futurista della nuova umanità"
3. Vasco Rossi "Eh...già"
4. Bob Sinclar feat. Raffaella Carrà "Far l'amore"
5. Don Omar feat. Lucenzo "Danza Kuduro"


SE LO VEDO SU MTV PREFERISCO SCHIANTARMI ANCHE SE NON SONO IN AUTO AWARD (Peggior video)
Rebecca Black “Friday”

(i migliori video cannibali del 2011 invece li trovi QUI)

AL PEGGIO NON C’E’ MAI FINE MA QUESTI AWARDS SONO FINITI AWARD (Peggior artista)
1. Vasco Rossi
2. Jennifer Lopez
3. Justin Bieber
4. Zucchero
5. Uno a caso di Amici di Maria de Filippi



PREMIO SPECIALE “MI MANCHERAI”
Amy Winehouse

domenica 8 gennaio 2012

MUSICA CANNIBALE 2011: Top 10 Canzoni


È possibile condensare tutto un anno in 10 canzoni?
No.
10 CANZONI X 1 ANNO?
NOOO!

Eppure io c’ho provato.
Devo ammettere di non esserci riuscito. Ho fallito.
Ne ho messe 11, perché a un’artista gliel'ho dovuta passare doppia.
Ma prima di sentire queste, potete anche recuperare le posizioni dalla 40 alla 31, dalla 30 alla 21 e dalla 20 alla 11.
Poi, poche altre parole da sprecare.
Lasciamo parlare la maledettissima mu-si-ca, maestro.
Ecco le mie top 10 11 canzoni dell'anno appena terminato.

10. Foster The People “Pumped Up Kicks”
Genere: indie
Il pezzo preferito da: tutti gli indie kids
La canzone più… inno indie dell’anno

spazio lyrics
All the other kids with the pumped up kicks
You’d better run, better run, outrun my gun
All the other kids with the pumped up kicks
You’d better run, better run, faster than my bullet


9. Azealia Banks “212”
Genere: hip-dub-pop
Il pezzo preferito dal: coniglio di Donnie Darko (perché questa musica arriva dal futuro)
La canzone più… questa nel 2012 spacca tutto dell’anno

spazio lyrics
What you gon' do when I appear?
W-when-when I premiere?
Bitch, the end of your lives are near
This shit been mine, mine


8. Rihanna feat. Calvin Harris “We Found Love”
Genere: impasticcato
Il pezzo preferito dal: tuo vicino tamarro
La canzone più… rave party da cameretta dell’anno

spazio lyrics
Yellow diamonds in the light
Now we’re standing side by side
As your shadow crosses mine
What it takes to come alive


7. Amy Winehouse “Our Day Will Come”
Genere: ska-soul
Il pezzo preferito dalla: Amy Winehouse Foundation
La canzone più… speranzosa dell’anno

spazio lyrics
Our dreams are magic
Because we'll always stay
In love this way
Our day will come


6. M83 “Midnight City”
Genere: dritto dagli 80s
Il pezzo preferito dagli: X-Men (vedi video)
La canzone più… city by night dell’anno

spazio lyrics
Waiting in a car
Waiting for a ride in the dark
The city is my church
It wraps me in the sparkling twilight



5. Gil Scott-Heron, Jamie XX “I’ll Take Care of You”
Genere: electro soul
Il pezzo preferito da: Angelina Jolie
La canzone più… premurosa dell’anno

spazio lyrics
I know you've been hurt by someone else
I can tell by the way you carry yourself
But if you let me here's what i'll do:
I'll take care of you



4. Jessie J feat. B.o.B. “Price Tag”
Genere: crisi economica
Il pezzo preferito da: tutti i broker della Lehman Brothers (come no?)
La canzone più… non tutte le persone hanno un fottuto prezzo dell’anno

spazio lyrics
Seems like everybody's got a price,
I wonder how they sleep at night.


3. Adele “Someone Like You”
Genere: disperato
Il pezzo preferito da: tutti i piagnoni là fuori (sì, anche tu, proprio tu che fai lo gnorri)
La canzone più… se non piangi con questa non sei umano dell’anno

spazio lyrics
You know how the time flies,
Only yesterday was the time of our lives,
We were born and raised in a summer haze,
Bound by the surprise of our glory days


2. Lana Del Rey “Video Games”
Genere: fuori dal tempo
Il pezzo preferito da: Super Mario
La canzone più… videoludica dell’anno
(canzone conosciuta grazie a CheRotto, autore tra l'altro del nuovo meraviglioso header di questo blog con protagonista proprio Lana)

spazio lyrics
Singing in the old bars
Swinging with the old stars
Living for the fame
Kissing in the blue dark
Playing pool and wild darts
Video games


2. Lana Del Rey “Born to Die”
Genere: fatalista
Il pezzo preferito da: Lars Von Trier
La canzone più… catastrofista dell’anno

spazio lyrics
Come and take a walk on the wild side
Let me kiss you hard in the pouring rain
You like your girls insane
Choose your last words
This is the last time
Cause you and I
We were born to die


1. College feat. Electric Youth “A Real Hero”
Genere: driver
Il pezzo preferito da: Ryan Gosling
La canzone più… eroica dell’anno

spazio lyrics
All are warmer than his head so cool,
That guy knew just what to do, and you have proved to be
A real human being, and a real hero,
Real human being...

lunedì 7 novembre 2011

Di Justin Bieber, Selena Gomez e del perché essere teenager oggi fa schifo


Selena Gomez è nota per 2 motivi:
perché si fa Justin Bieber e per le sue facce sveglie
Ieri sera si sono tenuti gli Mtv Europe Music Awards 2011 e lo so che non ve ne può fregare di meno, però l’ho comunque visto e commentato per il vostro bene. E per il mio male.
Sede: Belfast, Irlanda del nord, in quella terra che per Brittany S. Pierce di Glee è un posto magico popolato unicamente da folletti leprecauni. E mi sa anche che ha ragione lei.
Conduttrice della serata: Selena Gomez.
Chi è Selena Gomez?
Ancora lo chiedete?
Mi offendo non perché sia grave non sapere chi è costei, anzi è più che legittimo perlomeno se avete + di 13 anni. Mi offendo perché ne ho già parlato in due occasioni (QUI e QUI) e non mi state attenti, non mi state.
Comunque, volendo riassumere, Selena Gomez è una che fa davvero di tutto: canta, balla, recita e si fa Justin Bieber, che poi quest’ultimo è anche il motivo principale per cui è diventata più o meno famosa. E adesso Selena porca puttena si è messa pure a fare la conduttrice.
In realtà la prima scelta di Mtv per la conduzione degli EMA 2011 era caduta su Gianni Morandi. Peccato che il contratto di esclusiva con la Rai e con il Festival di Sanremo gli abbia impedito di presentare anche questo evento. Davvero un peccato.
Ce la farà comunque la Gomez ad essere all’altezza delle precedenti conduttrici Katy Perry ed Eva Longoria? Ce la farà in termini di gnoccaggine, intendo, non di conduzione, anche perché le sue gag comiche fanno ridere i polli. No, sul serio. Ho sentito un gruppetto di polli ridere di gusto.
Carina è carina e si presenta pure con un vestito trasparente che lascia intravedere (anzi, proprio vedere) le mutandine. E sì, posso legalmente dire queste cose perché ha 19 anni compiuti.

"Scazzo, raga?"
L’apertura dello show è affidata agli Oldplay (no, non ho sbagliato a scrivere) di un sempre più esaltato e Bono (non nel senso di figo) Chris Martin. Spero seriamente per lui che si droghi pesante, perché se si gasa così tanto sulle note di Every teardrop is a waterfall senza l’assunzione di sostanze, è davvero messo male. Lui e le sue cattedrali nel cuore. Ma dico: si può avere le cattedrali nel cuore? Nemmeno il Papa ce le ha…

Come annunciatrici del premio Best live award ci sono quelle zoccole di Jersey Shore. Vince Katy Perry, che si è presentata con dei capelli viola anni ’50 che renderebbero inscopabile chiunque. Ma non lei. Comunque per quanto mi piaccia, va bene darle il pussy award, ma il Best live award di miglior artista dal vio del mondo non è un po’ fuori luogo?

Altri performers della serata sono stati gli LMFAO con Party Rock Anthem.
E se non conoscete questa canzone significa una sola cosa: siete davvero vecchi. E quest’estate l’unico posto che avete frequentato dev’essere stato l’ospizio. Cosa che ha anche il suo fascino, anche perché considerando chi sono i teen idol di oggi, certo non si rimpiange molto di essere teen oggi, quindi questa non vuole essere una critica.
Come mi sento politically correct, puttana la mamma di Selena Gomez.

Durante la pubblicità apprendo dell’esistenza del videogame The Black Eyed Peas Experience e per la prima volta in vita mia non mi sono mai sentito così felice di non possedere un’XBox.

Una volta stava a fianco di Pamelona Anderson, adesso
si deve accontentare di Justin Bieberon... segno dei tempi
Cattive notizie dagli EMA: David Hasselhoff esiste ancora. Non so bene perché, ma si presenta parlando come un idiota. Probabilmente ha sempre parlato così, ma non me n’ero mai reso conto grazie al suo doppiatore italiano che lo faceva apparire quasi come un bagnino serio che faceva quel lavoro per salvare delle vite e non solo per stare ad osservare delle tettone che correvano su e giù per il bagnasciuga.
Il premio di miglior artista donna va a Lady Gaga, che si presenta totalmente mascherata e sotto quella roba lì si potrebbe anche celare una sosia e non la vera Germanotta. Quando però dice che David Hasselhoff ha un gran cazzo, si capisce che è davvero lei.

Bruno Mars cantata una delle sue mille canzoni dall’inspiegabile successo, ma se non lo faceva, nessuno ne avrebbe sentito la mancanza.
L'Icon Award viene assegnato ai Queen e a ricevere il premio c’è un tizio che si spaccia per Brian May accompagnato da un tizio che credo sia pagato per ricordargli che è Brian May e NON Angelo Branduardi, nonostante le apparenze possano dire il contrario. A fine serata di esibiranno anche con un cantante che, non so perché, ma ho il leggero presentimento non sia Freddie Mercury.
Infatti è un certo Adam Lambert, un tizio uscito da American Idol che si spaccia per un tizio uscito da American Idol. Roba che per fortuna non sono un fan dei Queen, altrimenti mi sa che mi sarei indignato parecchio, come se avessero messo su una band chiamata "Amy Winehouse" e ci avessero fatto cantare Giusy Ferreri oppure fatto una reunion dei Nirvana con Valerio Scanu al posto di Kurt. Personalmente non ho niente contro i talent-show, però andate affanculo talent-show!

I Linkin Park vincono il premio Best rock nonostante il loro ultimo album fosse più elettronico che rock, mentre come Best hip-hop trionfa Eminem che però non c’aveva voglia di venire a ritirare il premio preferendo starsene tranquillo in studio di registrazione.
E lo so, su questi artisti non mi è venuto niente di bastardo da dire perché mi piacciono e quindi in maniera dittatoriale e anti-democratica non ho intenzione di massacrarli aggratis.
Una delle performance migliori della serata è gentilmente offerta da Jessie J, nuova fenomena della pop music mondiale, con Price tag in cui canta "We don't need your money-money" e a Mtv l'hanno presa alla lettera e non le hanno pagato il cachet.
Jessie J più tardi introduce anche un ricordo di Amy Winehouse, nel momento più toccante della serata (anche perché unico momento toccante della serata).

Justin Bieber vince il premio di miglior artista maschile e dice che lui in realtà ha votato Kanye West. Il ragazzino si è reso conto dell’ingiusta di un premio nei suoi confronti a discapito del Dio Kanye, oppure ha in qualche modo non riuscito di sfotterlo come vendetta per ciò che lui aveva fatto in passato nei confronti della sua amichetta Taylor Swift?

I Red Hot Chili Peppers si esibiscono a torso nudo. Qualcuno glielo spiega che non c’hanno più l’età e, per quanto come 50enne sia messo più che buono, con i tamarri di Jersey Shore che girano oggi su Mtv non fanno un figurone...

Justin Bieber canta stonatissimo una sua nuova canzone che sembra rubata dal repertorio di Bruno Mars, solo molto peggio. Il suo secondo pezzo propone invece un messaggio di speranza per il mondo intero: never say never. Un giorno ci liberemo anche di lui. Mai dire mai.

David Guetta arriva e rende con la sua sola presenza immediatamente più tamarra tutta la serata. La sua pronuncia inglese ci fa ricordare come i francesi con l'English language siano messi peggio di noi. O quasi.
A cantare Without you arriva Jessie J che la canta tipo un miliardo di volte meglio di Usher. Usher che, ricordiamo giusto per spalargli addosso un po' di merda, è l'uomo che ha lanciato  definitivamente Justin Bieber sulla scena musicale mondiale. Vi stava simpatico Usher? Bene, dove avervi ricordato questa cosa probabilmente non vi starà più tanto simpatico.
Il premio internazionale è invece andato a un gruppo coreano che ringrazia in coreano e tutto il mondo si sta ancora chiedendo cosa cazzo abbiano detto. Forse hanno ringraziato Byron Moreno.


Hayden Panettiere arriva per cercare di soffiare a Katy Perry il premio più ambito della serata, il Pussy Award. E poi già che c'è annuncia anche il premio Best song mentre un uomo nudo la interrompe. Il premio va a Born this way di Lady Gaga e sebbene io avessi votato, almeno nella mia testa, per Midnight City degli M83, sono contento per lei, che ritira il premio commossa. Non dico visibilmente commossa perché il solito sobrio cappellino le oscurava il volto e anche su mezza Irlanda.
Per quanto riguarda il Pussy Award, alla fine ha vinto la magica accoppiata Irina Shayk + Bar Refaeli, arrivate a consegnare il premio di miglior video dell'anno a...
ovvio: Lady Gaga con Born this way.

Quest'edizione degli EMA ha fatto particolarmente schifo? Può darsi, ma tanto ormai il successo di un programma televisivo del genere non è dato dal numero di telespettatori che lo stanno guardando, bensì dal numero di cinguettii su Twitter con minacce di morte nei confronti di Justin Bieber e Selena Gomez. In tal senso lo show si è rivelato un successo senza precedenti.
Adesso corro a twittare pure io. Voglio contribuire attivamente a questo storico record, perdindirindina!



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