Visualizzazione post con etichetta andrea riseborough. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta andrea riseborough. Mostra tutti i post

lunedì 9 febbraio 2015

BIRDMAN, L'UOMO CHE SUSSURRAVA AGLI UCCELLI





Birdman
(USA, Canada 2014)
Titolo originale: Birdman or The Unexpected Virtue of Ignorance
Regia: Alejandro González Iñárritu
Sceneggiatura: Alejandro González Iñárritu, Nicolás Giacobone, Alexander Dinelari, Armando Bo
Cast: Michael Keaton, Emma Stone, Edward Norton, Naomi Watts, Zach Galifianakis, Andrea Riseborough, Amy Ryan, Merritt Wever
Genere: super
Se ti piace guarda anche: Il cigno nero, The Tree of Life, Arca russa


martedì 14 gennaio 2014

DISCONNECT, CHATTA CHE TI PASSA




Cannibal Kid
Ciao Max. Sono Cannibal Kid del noto blog italiano Pensieri Cannibali. Volevo sapere se potevamo chiacchierare un po’ del tuo ultimo film.
Spero in una tua risposta ASAP ;=)


pensieri cannibali
pensiericannibali.blogspot.com
Blog su cinema, musica, serie tv e telefilm.

Max Thieriot
Pensieri Cannibali?
Che è? Una roba horror?
Mai sentito nominare però va bene per l’intervista. Con la mia splendida presenza mi piace dare visibilità a dei blogghettini sfigati come il tuo.


Cannibal Kid
Grazie Max… o almeno credo di doverti dire grazie.
Per prima cosa volevo dirti che mi sei piaciuto molto, nel tuo ultimo film.


Max Thieriot
Piaciuto molto?
Sei gay?

Cannibal Kid
No Max, non sono gay. È solo che ho apprezzato particolarmente la caratterizzazione che hai dato al tuo personaggio, quello di un ragazzo superficiale che si guadagna da vivere facendo video chat erotiche. Ti ho trovato davvero perfetto per la parte. Insomma, mi è piaciuta molto la tua recitazione.

Max Thieriot
A nessuno piace mai come recito. Tutti parlano male dei miei film. Come My Soul to Take. Era stato stroncato da tutti, tranne da un unico blog...
Hey, era il tuo!
Sei sicuramente gay!

Cannibal Kid
No, Max. Non sono gay, smettila di dirlo ahahah













Max Thieriot
Sarà… comunque, di quale film stai parlando? Sai com’è, dopo la serie Bates Motel e l'horror Hates - House at the End of the Street con quella patatona di Jennifer Lawrence la mia carriera ormai è lanciatissima e sto girando un sacco di cose…

Cannibal Kid
Se lo dici tu… Comunque mi riferisco a quel film in cui ci sono anche quella gnocca di Paula Patton, nella vita reale mogliettina del cantante Robin Thicke e che qui invece è un po’ imbruttolita ed è sposata con il vampiro Eric di True Blood. Poi ci sono l’ottimo Frank Grillo che no, non è parente di Beppe, più un inedito Jason Bateman per una volta in vesti drammatiche. Non è che se la cavi alla grandissima, con quella faccia da pirla che si ritrova, però se la cavicchia. È un film in cui ci sono 3 storie intrecciate tra loro, tutte legate dal tema della comunicazione su Internet, della solitudine che accompagna le web chat e dei pericoli della rete.

Max Thieriot
Ah sì, Disconnect. E che te n’è parso?

Cannibal Kid
Mah, è una pellicola molto attuale e riesce a suo modo a essere avvincente e guardabile dall’inizio alla fine. Però non tutte e 3 le storie sono ugualmente riuscite. Quella di Eric Northman, pardon Alexander Skarsgård e della mogliettina Paula Patton che si trovano vittime di una truffa informatica ad esempio è piuttosto banalotta. Emerge un certo moralismo nei confronti dei rischi del mondo di Internet e balle varie. Un moralismo che invece nelle altre 2 vicende è presente in misura minore. Come nella storia che affronta in maniera piuttosto efficace il tema del cyber bullismo tra i ggiovani. E soprattutto quella che vede coinvolto il tuo personaggio, quello come dicevo di un ragazzo impiegato nel magico mondo delle web chat porno che viene “sfruttato” non tanto dai suoi datori di lavoro, quanto da una giornalista che vuole far carriera con la sua storia. Brava Andrea Riseborough nei panni della giornalista e bravo ancora di più tu.

Max Thieriot
Ti è davvero piaciuta la mia prova di recitazione?
No, dai non ci credo. Sei gay, vero?

Cannibal Kid
No, Max, non sono gay. Comunque secondo me come attore hai del potenziale, basta che ci credi.

Max Thieriot
Questa sono parole proprio da gay. In ogni caso, ho capito che io ti sono piaciuto, quanto al film invece non è mi chiaro. L’hai apprezzato o no?

Cannibal Kid
Ti dirò, non lo so. Sul mio celebre sito Pensieri Cannibali com’è abitudine do’ i voti in decimi e gli darei un 6 di incoraggiamento. Perché propone spunti di riflessione, perché il cast offre delle buone prove, perché una tematica del genere non era facile da affrontare. Però allo stesso tempo a livello cinematografico, dopo un paio di scene iniziali ben girate, la regia si appiattisce, non tutte e 3 le vicende come detto funzionano bene allo stesso modo, l’intreccio delle varie storie funziona a tratti, il rischio di cadere nella moralizzazione è scongiurato solo in parte e insomma è un’opera prima, sia per il regista Henry Alex Rubin che per lo sceneggiatore Andrew Stern, con tutti i pregi di freschezza e i limiti di ingenuità del caso. Più che un film vero e proprio, a tratti mi è sembrato il pilot per una potenziale e valida serie tv. Per certi versi mi ha ricordato Catfish, sorprendente pellicola documentario che non a caso poi è diventata una serie docu-fiction-reality su Mtv.
Comunque per quanto riguarda la tua interpretazione, Max, per me è ampiamente promossa.

Max Thieriot
Sei proprio gay!




Disconnect
(USA 2012)


Regia

Henry Alex Rubin



Cast

Jason Bateman


Hope Davis


Alexander Skarsgård


Paula Patton


Andrea Riseborough


Max Thieriot


Frank Grillo


Jonah Bobo


Colin Ford


Haley Ramm


Michael Nyqvist


Se ti piace guarda anche
Catfish

Your rating: 
 6/10


martedì 30 luglio 2013

OBLIVION, TUTTA UNA QUESTIONE DI TET




"Vedo Tet ovunque!"
Oblivion
(USA 2013)
Regia: Joseph Kosinski
Sceneggiatura: Karl Gajdusek, Michael Arndt
Tratto dalla graphic novel: Oblivion di Joseph Kosinski, Arvid Nelson
Cast: Tom Cruise, Andrea Riseborough, Olga Kurylenko, Morgan Freeman, Nikolaj Coster-Waldau, Melissa Leo, Zoe Bell
Genere: schi-fi
Se ti piace guarda anche: Tron: Legacy, Looper, Battleship, Io sono leggenda, Wall-E

2077. Gli umani hanno sconfitto gli alieni, gli Scavengers, dopo un’agguerrita guerra stellare.

Evvai! Hurrah! Yippie! Beccatevi questo, extraterrestri figli di puttana!

"Pensi anche tu che somigli ad Alba Rohrwacher?
Guarda che vado subito a suicidarmi!"
Calma, calma. Prima di esultare, aspettate un momento. Al termine della guerra stellare, la Terra è diventata un posto desolato e quasi completamente disabitato. La Luna è stata distrutta dalle creature aliene e gli umani sopravvissuti vivono ora sul pianeta Titano. Alcuni altri invece stanno sul Tet, una colonia spaziale a forma di tetraedro (ma peeerché?) che ruota attorno alla Terra. Sulla Terra sono invece rimasti giusto il tecnico addetto ai droni Tom Cruise insieme a una tipa che lo aiuta nelle mansioni di manutenzione e già che c’è soddisfa pure i suoi bisogni sessuali. Tipa interpretata dall’inglese Andrea Risesborron Riseborough, che sembra la versione figa di Alba Rohrwacher.

"Con questo puoi guardare il Tet, Tom."
"Ma io preferisco guardare le tue, di Tet."
Per tutta la prima parte della pellicola assistiamo alla solita dimostrazione di figosità di Tom Cruise. Peccato non sia più al Top Cruise, come ai tempi del Top Gun qui richiamato nelle varie scene in cui lo vediamo in versione pilota. Tom Cruise ormai c’ha uno sguardo imbalsamato, un po’ come l’ex moglie Nicole Kidman non riesce più a comunicare alcuna emozione. Problema non da poco, per un attore.
In tutta questa lunga estenuante prima parte, il film vaga dalle parti di Io sono leggenda e soprattutto WALL-E, ma una versione soporifera di WALL-E. Per rianimare la comatosa situazione, a un certo punto arriva la sua EVE, che ha le splendide sembianze di Olga Kurylenko. Solo che, dopo il celestiale exploit in To the Wonder di Terrence Malick, la Olga se ne ritorna sulla Terra con un’interpretazione anonima e non riesce ad accendere l’interesse per una vicenda che puzza di già visto a ogni fotogramma.

"Mannaggia, la Riseborough ha le Tet più grosse delle mie, 'sta zoccola!"
Oblivion propone una fantascienza vecchia, stanca, prevedibile, con inseguimenti tra astronavi alla Guerre stellari (ancooora???) e una trama che più banale non si potrebbe. Cinema del passato ambientato nel futuro. Al confronto, persino il poco riuscito Prometheus di Ridley Scott appare quasi un capolavoro della schi-fosa sci-fi recente.
L’unico twist della vicenda è rubato da The Village, il capolavoro di M. Night Shyamalan, uno dei film più scopiazzati del nuovo millennio, cui già lo splendido Il nastro bianco di Michael Haneke doveva parecchio. In questo caso, però, si tratta solo di un particolare della trama, ovvero ATTENZIONE SPOILER: gli Scavengers alieni in realtà non esistono, ma sono solo un’invenzione degli umani, un po’ come le creature innominabili di The Village. A causare la distruzione della Luna non sono stati gli E.T. bensì il misterioso Tet. In pratica, questo film è tutta una questione di Tet, con Tom Cruise che si ritrova a dover eliminare questo coso, questo Tet, e soprattutto a dover scegliere tra le tet abbondanti di Andrea Riseborough e quelle più piccole ma comunque invitanti di Olga Kurylenko. FINE SPOILER.

"Sì, mi rifaccio le Tet così le avrò più grandi di tet,
Risesborron o come cazzo ti chiami!"
Se la trama può apparire confusa, è perché lo è davvero. Ma non è un confuso di quelli che “Oh, voglio proprio far luce sui misteri della vicenda e scoprire cosa c’è sotto!” È più un confuso del tipo “Ma a me, che cazzo me ne frega?”.
Il problema principale del film è proprio la mancanza di interesse che suscita. I pochi personaggi presenti nel corso delle due ore di visione avrebbero tutto il tempo per essere sviluppati nella maniera più completa possibile, invece restano del tutto privi di personalità. Il protagonista interpretato da Tom Cruise ha la memoria azzerata, ma qua e là emerge il suo spirito passato, ovvero lo spirito del classico insopportabile American Hero che si mette in testa di salvare il mondo, manco fosse Will Smith. Quanto alle due donne, rimangono per tutto il tempo due belle statuine e anche Morgan Freeman, che appare a un certo punto, è il classico misterioso guru stereotipato. Per non parlare di Nicolaj Coster-Waldau, il Jaime Lannister di Game of Thrones, del tutto sprecato in un ruolo a dir poco misero.

Se la sceneggiatura e i personaggi di questa pellicola fanno schifo, e lo dico ancora nella maniera più gentile possibile, si salvano comunque messa in scena e musiche. Oblivion è un film pessimo messo dentro una bella confezione. Il regista Joseph Kosinski conferma di possedere un buon talento visivo, già mostrato all’esordio con Tron: Legacy. Il suo stile glaciale, perfetto per un filmone videogame come quello, contribuisce però qui ad allontanare ulteriormente qualunque tipo di empatia dello spettatore nei confronti dei già poco empatici (e simpatici) protagonisti. Niente male poi la colonna sonora firmata dai francesi M83, che raccolgono il testimone dai conterranei Daft Punk impiegati dal Kosinski nel suo lavoro precedente.

Non basta, comunque. Oblivion è una visione noiosa e prevedibile come poche, da rispedire immediatamente nell’oblio. Il classico film che quando arrivi alla fine, se ci arrivi sveglio, ti viene da esclamare: “Che stronzata!”. E, inoltre, ti viene da gridare: “Viva le tette, abbasso il Tet!”.
(voto 4,5/10)



Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. L'autore, inoltre, non ha alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti relativi ai post e si assume il diritto di eliminare o censurare quelli non rispondenti ai canoni del dialogo aperto e civile. Salvo diversa indicazione, le immagini e i prodotti multimediali pubblicati sono tratti direttamente dal Web. Nel caso in cui la pubblicazione di tali materiali dovesse ledere il diritto d'autore si prega di Contattarmi per la loro immediata rimozione all'indirizzo marcogoi82@gmail.com